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29/03/24
ENUFF Z’NUFF
BORDERLINE CLUB, VIA GIUSEPPE VERNACCINI 7 - PISA
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Witchsorrow - God Curse us
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( 2982 letture )
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Dio ci maledice tutti. Cresce il male in bozzoli da covare nel buio della cripta, strisciano i vermi sul selciato di pietra, si innalzano i canti al signore delle tenebre. Dio ci maledice tutti. Le grida dei Witchsorrow si elevano oltre il cimitero di anime; tutto intorno è in perenne movimento pur viaggiando in una staticità emblematica, figlia della sofferenza che non conosce redenzione.
Nati dai Black Sabbath più bui e da tutto ciò che di occulto ruotava attorno a loro, gli inglesi si lasciano trasportare da una marea nera figlia di tenebre tanto spesse da risultare impenetrabili. Preghiere pagane che confluiscono nell'armageddon finale, flussi heavy metal che si infrangono su barriere di chitarre morbose e malate; i vagiti di Necroskull, mastermind della band, si immergono nell'aria, avvelenandone l'essenza, stuprando ogni resistenza ed insinuandosi infine nelle pieghe della poca luce rimasta. Dio ci maledice tutti, come recita la title track dell'album: un lungo e pachidermico brano aggrovigliato su sé stesso con premura maniacale e contorta devozione. Assoli di stampo classico ed accelerazione finale fanno di questo brano, anche per la sua struttura, una tipica cavalcata sabbattiana. Sembra questo il trait d'union dell'intero disco: ascoltate l'opener Aurora Atra, ancora un pezzo lungo e maligno che si trascina nella sua pozza di sangue in eterno, ma che varia nel finale con la sua accelerazione heavy; sembra di ascoltare una riproposizione ''moderna'' dei sabbath, con brani composti da un'architettura capace di convogliare le diverse anime della band e di aumentare il ritmo quando la canzone lo consente.
E così che si va avanti con Master Of Nothing e Megiddo, due pezzi che bruciano dall'interno e che non possono far altro che lasciare reazioni estreme lungo il loro folle cammino. Nemmeno la breve Ab Antiquo riesce a spezzare il fiato grazie ai suoi sussurri horrorifici; si arriva così alla più breve Breaking The Lore, scheggia heavy che aiuta a decapitare una tensione da infarto e a introdurre la conclusiva marcia funebre a nome Den Of Serpents, sorta di invocazione alle fiamme nere dell'Ade.
Il secondo album dei Witchsorrow è questo e altro ancora: è un bignami del male da scoprire pian piano, sopraffatto dal mondo che lo circonda e forgiato nel centro di un pianeta morente che grida vendetta tingendo i suoi cieli di sangue. Dio ci maledice tutti... Che l'apocalisse abbia inizio!
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10
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Davvero non male questi ragazzi! Non portano chissà quale innovazione al genere (diciamolo, se ne sente davvero il bisogno?) con un doom ben compatto e conscio della sua pachidermica forza distruttiva. |
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9
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Grazie flag.....Doom on!!!!!! |
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8
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@Flag disco non male anche quello, qualche alto e basso ma altra band da seguire... va beh il doom regna, poco da fare. |
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7
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Bella rece Witchcraft, questi Witchsorrow non li conoscevo e sono stati una bella scoperta... adesso aspetto la recensione di un altro disco che mi sta piacendo tantissimo, "Cauldron Of The Wild" degli americani Witch Mountain (che fantasia tra tutti, troppi Witch ) |
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6
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Beh, ecco un altro che si aggiunge al listone... |
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5
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Rise above vuol dire fiducia, incredibile come riescano sfornare gruupi e dischi senza quasi mai sbagliare un colpo |
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4
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Dio ci maledice tutti...non c'è via d'uscita... Grande Emiliano |
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3
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Ok... devo correre ad ascoltarlo. |
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2
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Molto carina la bassista! |
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1
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La conferma che si attendeva e io ne sono contento, non'ho ancora preso neanche il debutto ma non potevo esimermi dall'ascolto di questo nuovo capitolo e sinceramente non so più dove dividermi, mi sono dissanguato |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Aurora Atra 2. God Curse Us All 3. Masters of Nothing 4. Ab Antiquo 5. Megiddo 6. Breaking the Lore 7. Den of Serpents
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Line Up
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Nick "Necroskull" Ruskell (vocals, guitar) Emily Witch (bass) Morrellhammer (drums)
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RECENSIONI |
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