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26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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Tony MacAlpine - Premonition
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( 2361 letture )
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LA RECENSIONE IN BREVE Comprate Premonition di Tony MacAlpine.
LA RECENSIONE NORMALE Sarebbero molte le cose da dire su Tony MacAlpine, perché parliamo di uno dei più illustri rappresentanti del movimento neo-classic metal di sempre, perché parliamo di un ottimo poli-strumentista, che eccelle non solo come chitarrista ma anche come pianista, perché parliamo di uno dei pochi musicisti metal di colore. Su Tony MacAlpine si potrebbero dire tante cose, ma oggi affrontiamo la recensione di Premonition, quinto album in studio del Nostro, pubblicato da Shrapnel Records nell'ormai lontano 1994, realizzato con una line-up da infarto, fondata sulla presenza del batterista Deen Castronovo (Cacophony, Marty Friedman, Steve Vai, James Murphy), del bassista Tony Franklin (Derek Sherinian, Marty Friedman, Quiet Riot) e della preziosa partecipazione del virtuoso delle tastiere Jens Johansson (Stratovarius, Malmsteen, Dio), che ha prestato la sua arte sulle canzoni The Violin song e Infection. Premonition, a differenza di quanto potrebbe far pensare l'orribile artwork violaceo, è un bellissimo disco di shred neoclassicista: prodotto a livelli buoni (diciamo che la qualità dei suoni è più o meno paragonabile a Perpetual Burn di Jason Becker), l'album contiene tredici brani interamente strumentali, per un running time che si aggira poco al di sotto dei cinquanta minuti netti. Tecnicamente sfidante, Premonition ha resistito con successo al logorìo del tempo, mantenendo inalterate le qualità che all'epoca della sua uscita, così come adesso, ne decretarono il successo tra gli amanti di questo genere di musica.
Volendo tentare una panoramica sul CD, potremmo considerare Premonition come il frutto di anni di ricerca e studio musicale, sfociati in un'espressività che raramente viene offerta dagli artisti che vengono associati a questo filone; in altre parole, Tony suona cose difficili perché è il suo modo di suonare, non perché abbia bisogno di dimostrare qualcosa a qualcuno: prova ne sono i tre brani suonati al pianoforte, Opus 28 #18, Rondeau Partita #2 ed Opus 28 #3, ma anche un pezzo riflessivo e melodico come Rusalka contribuisce a rendere completo il quadro musicale dell'opera, che vede l'alternarsi di pezzi ritmicamente energici e quindi "tradizionalmente" neo-classic metal (The Violin Song, Gila Monster) a soluzioni un pò più ricercate, soprattutto avendo riguardo alla struttura dei riff ed al rapporto con le relative parti soliste (vedasi The Czar, che sfrutta con una certa originalità alcuni giri d'accordi tipici del blues, ma anche la bellissima Ghost Of versailles, dominata dal continuo intersecarsi delle linee di chitarra, supportate adeguatamente da una quasi ostinata linea ritmica di basso e batteria, o ancora Infection, brano fortemente orientato allo stile fusion tanto caro all'illustre tastierista ospite Jens Johansson). Insomma, Premonition è un album stilisticamente molto variegato e che, dopo alcuni ascolti, saprà regalarvi dei momenti emotivi decisamente più che interessanti e comunque sicuramente degni della vostra attenzione. C'è veramente molto altro da cercare in un disco solista?
LE IMPREVEDIBILI CONCLUSIONI Non so se Tony MacAlpine, all'atto della pubblicazione di Premonition, avesse previsto che a distanza di quasi vent'anni ancora si sarebbe parlato del suo lavoro, anche solo con degli articoli nuovi come questo; so però che Premonition è uno dei dischi di musica solista più belli che abbia mai ascoltato, non uno da "top ten" ma certamente molto al di sopra della media, insomma, uno di quelli che consiglierei a tutti. Quindi, per tornare un pò a quello che dicevo nel primo paragrafo, ascoltate Premonition e, se potete, compratelo, anche se l'artwork è veramente riprovevole, perché di dischi di neo-classic metal così belli -al punto da esser praticamente privi di difetti!- non è che ce ne siano poi tanti, e Premonition è certamente tra questi. Da avere a tutti i costi!
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2
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Di Tony bellissimo anche Evolution! |
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1
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Che disco meraviglioso! All'epoca stravolse la mia concezione di musica, consumai la cassetta prima e il cd poi... Incredibile la bravura sia con la chitarra che con il pianoforte di quest'uomo. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Opus 28 #18 2. The Violin Song 3. Ghost Of Versailles 4. Rusulka 5. Rondeau Partita #2 6. Gila Monster 7. The Czar 8. Maestro Di Cappella 9. Infection 10. Opus 28 #3 11. Animation 12. Winter In Osaka
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Line Up
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Tony MacAlpine (Chitarra, Tastiere) Tony Franklin (Basso) Deen Castronovo (Batteria)
Musicista Ospite Jens Johansson (Tastiere su traccia n° 2 e 10)
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