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Behexen - Nightside Emanations
( 3869 letture )
Per inscenare un sabba occorre lo scenario giusto. Una stanza poco illuminata, un numero indefinito di candele, tuniche nere, un altare, il beneficio di una notte incombente. Da non trascurare, la colonna sonora. Mica si vorrà invocare il demonio proponendo qualcosa che non si addice alle sue mefistofeliche orecchie? Bene, probabilmente l’abitante del posto più bollente che l’uomo abbia mai concepito potrebbe gradire l’ultima uscita dei finlandesi Behexen. A quattro anni dal precedente My Soul For His Glory, gli scandinavi tornano sulla scena proponendo sostanzialmente quanto ho contribuito a renderli uno degli act di maggior rilevanza nel panorama estremo europeo: un solido black metal dalle pesanti tinte sataniche. Nulla di nuovo diranno in molti dalla platea. Come dar loro torto?

In effetti Nightside Emanations offre una discesa nelle polverose cavità infernali, attraverso una sequenza ben strutturata di brani la cui architettura rivela la sua potenza in ambientazioni notturne e macabre. Quel che si può ritrovare in una miriade di uscite, anche solo limitandosi a scorrere un elenco parziale e recente. Ma è qui che alberga il nocciolo della questione: i Behexen si dimostrano una sicurezza, con i loro arrangiamenti curati, l’inserimento di alcune ritualistiche voci pulite, l’efferatezza dei riff macinati dal chitarrista degli Horna, Shatraug, la dinamica instancabile della batteria, le tematiche affini alla mitologia babilonese, le orchestrazioni inserite come contraltare all’incedere violentissimo degli strumenti canonici. In breve, il quartetto dalla terra dei Nokia erige un muro tra spinte centrifughe, che vorrebbero un’innovazione radicale, e coloro i quali apprezzano il graduale rinnovamento di un format il quale, va detto, funziona alla perfezione.

Brani quali Awaken Tiamat con la spina dorsale costituita da una progressione “darkthroniana” oppure l’epica closer Kiss Of The Dark Mother figurerebbero, per riprendere la situazione con cui abbiamo cominciato, in un’ideale playlist per una messa nera, senza però cadere nel fondamentalismo minimalista che, talvolta, contraddistingue un approccio “raw” alla materia musicale.
Si ribadisce, in virtù anche di mezzi economici non di secondo piano, il gruppo sfodera una prestazione estremamente matura, raggiungendo quello che probabilmente, in successione al gradevole split con i connazionali Satanic Warmaster, è il sunto migliore della possibilità concesse dal talento all’ensemble.
Ovviamente, l’asticella non si colloca ad un livello olimpico: le fondamenta dei Behexen poggiano comunque saldamente su uno stile contraddistinto da un’esuberanza giovanile che si specchia nelle trame serpeggianti di chitarra, da alcuni angoli non smussati adeguatamente, ad un immaginario, il quale, se da un lato cattura l’attenzione grazie alla componente demoniaca, dall’altro dimostra una staticità quasi preoccupante (ma abbiamo visto, può essere un vantaggio!) in ambito creativo.

Veniamo ora al secondo punto di forza: la preparazione tecnica. Si consideri che per sostenere il peso di un album nel quale la velocità è un’entità evocata con terribile frequenza essa dev’essere come minimo sopra la media. Anche unicamente per non rendere sfocata l’interpretazione delle tracce. In ciò i finnici non mancano di stupire: le pelli vengono gestite con maestria, nonostante i pattern in dotazione del batterista siano limitati dal genere stesso (però numerose rullate si fanno apprezzare, così come le accelerazioni brucianti seguite da catacombali rallentamenti), le sei corde si incrociano con invidiabile costanza, garantendo un fitto intreccio su cui la voce abbia i riferimenti necessari per svolgere al meglio il suo compito.
Capitolo differente per il basso: praticamente inudibile, -e non sarebbe una novità-, lascia addirittura l’odioso dubbio riguardo alla sua presenza effettiva nel missaggio finale. L’assenza nella line-up di un bassista (benché Shatraug sia in grado di maneggiare questo strumento) avvalora la tesi.

Il debito di Nightside Emanations verso la pietra miliare De Mysteriis Dom Sathanas è quantomeno evidente.
Hoath Torog cerca di avvicinarsi il più possibile alla prestazione vocale di Attila, modificando sovente registro, da un cavernoso growl, ad un sacerdotale pulito fino ad un espressivo graffiato. I richiami non terminano qui: la volontà di avvolgere l’ascoltatore nelle spire del Serpente maledetto assomiglia allo stato di trance in cui si scivola smarrendosi nelle gelide e plumbee litanie norvegesi. È, in ogni caso, naturale questa derivazione, in quanto trattasi di impresa impossibile sfuggire dalla citazione, consapevole o meno, del gruppo caposcuola di Hellhammer e soci.

Riassumendo: il cuore pulsante di Nightside Emanations ruota attorno alla solidità compositiva, -superba la prova del duo alle sei corde-, che consente ai Behexen di impedire di concepire un’opera contraddistinta da picchi a cui seguono sciatti riempitivi. Non è così: la qualità si attesta su un livello medio godibile e più che sufficiente, considerate alcuni highlight, come The Temple Of Silent Curses potenziata da un coro baritonale, e la furiosa We Burn With The Serpent Fire.
A questi raggi di luce fanno da contrappunto alcune sbavature, legate prevalentemente ai limiti strutturali, di cui abbiamo già discusso. Una discreta ripetitività sia a livello lirico che musicale non consente di prevedere sviluppi rivoluzionari nella carriera dei finlandesi.

Ma per coloro che cercano il blasfemo nella sua forma evocativa, epica ed originale, si dia inizio al rituale.



VOTO RECENSORE
74
VOTO LETTORI
83 su 8 voti [ VOTA]
Doomale
Sabato 29 Ottobre 2016, 20.15.27
19
Lisa mi fa' piacere ti sia piaciuto...e' un cazzo di album bastardissimo! Con quel suono impastato ibrido ma oscurissimo! Grandi
lisablack
Sabato 29 Ottobre 2016, 19.29.20
18
L'ultimo dei Behexen è stupendo per me, anch'io aspetto la recensione..pienamente d'accordo sulla scena finnica, davvero ottima.
Doomale
Mercoledì 31 Agosto 2016, 13.49.14
17
Io l'ultimo e' un po' che lo macino e mi piace parecchio. Di sicuro piu di questo che cmq non era malvagio. Infatti aspetto la rece. Comunque la scena finnica e' secondo me è.tra le migliori del Black odierno...Horna (anche se l'ultimo e' una ciofeca in confronto ai passati) Satanic warmaster, behexen, Baptism, Azaghal, Goatmoon, Blood red fog, Sargeist, Clandestin blaze...e mi fermo qui. Comunque tornando a Poisonus path dei Behexen secondo me il segreto e' stato mischiare il loro Black molto oscuro con un suono molto Death nord europeo. Una miscela bastarda che risulta vincente, ma cmq da sempre la mano di Shatraug e' sinonimo di qualità.
mario
Sabato 4 Giugno 2016, 18.02.36
16
Scusa gli errori @enry, ma lo sostanza di cui credo concordiamo e' quella, questi si son proprio scafati,non me lo aspettavo un disco cosi' oscuramente esplosivo, accipicchia che bomba di album che han tirato fuori, chapeau!
mario
Sabato 4 Giugno 2016, 17.37.28
15
@Endg, cincordo, questo gli fa iL solletico s quello nuovo,io ilniovo dopo 4 ascoltii, devo dire che mi ha ammutolito, un vero capolavoro che nulla ha da invidiare ai grandi capolvori del genere, una vera sorpresa, assolutamente, ascoltatelo e ve ne accorgerete.
enry
Sabato 4 Giugno 2016, 17.20.23
14
Effettivamente il nuovo disco sembra molto buono, l'ho preso ma aspetterò la recensione e qualche ascolto in più. Questo solo discreto, da 70 più o meno.
mario
Sabato 4 Giugno 2016, 17.11.09
13
Davvero un bel disco questo, Concordo poi con @macellaio, l'ultimo sfornato The Poisonous Path, è qualcosa di prepotentemente straordinario, l'ho ascoltato 3 volte tra ieri e oggi su Bandcamp, e mi basta per dire che è una bomba che non mi sarei aspettata, un album della madonna, sul serio, inciderà profondamente negli anni, questi norvegesi han tirato fuori per me un vero capolavoro, quello che gli mancava, spero se ne faccia o presto o tardi su Metallized la recensione.
macellaio
Sabato 28 Maggio 2016, 18.33.05
12
l'ultimo album è uno spettacolo! a pensare che con Nightside Emanation li davo per finiti
Ahti
Lunedì 22 Ottobre 2012, 20.49.14
11
Ahaha, in effetti hai ragione. Ogni tanto mi piace "alleggerire" le recensioni con qualche espressione meno "canonica". Ovviamente non volevo essere nè offensivo nè sminuire una terra come la Finlandia, che so essere favolosa a livello paesaggistico e non solo.
rabid
Lunedì 22 Ottobre 2012, 16.40.50
10
Buona recensione, Jacopo, ma io eviterei passaggi tipo 'quartetto dalla terra dei Nokia' a meno che a te non dispiaccia essere chiamato 'recensore dalla terra della pizza'
Corrraz
Giovedì 27 Settembre 2012, 8.51.23
9
Disco molto buono, più ricercato e curato dei precedenti. La nuova strada intrapresa dal gruppo mi garba parecchio.
piggod
Mercoledì 26 Settembre 2012, 9.33.39
8
Il disco non è male, ma non c'è un passaggio che rimanga in memoria.
il vichingo
Sabato 22 Settembre 2012, 15.27.44
7
Per quanto mi riguarda questa band può vantare una serie di lavori discreti però nella loro discografia manca il capolavoro, il gioiello che ti fa gridare al miracolo.
Ahti
Sabato 22 Settembre 2012, 15.18.17
6
Come dico anche nella rece, tanto fanno i mezzi a disposizione, l'esperienza, il mestiere. Fra i progetti, fuori dai panni del "giornalista", che vedono il buon Shatraug alle chitarre, preferisco di gran lunga gli Horna a loro. Più marci, cattivi ed essenziali.
piggod
Sabato 22 Settembre 2012, 14.52.09
5
Sono molto legato a quel concentrato di marciume che è Rituale Satanum, poi secondo me si sono un pò persi (By te blessing of Satan è buono, My soul for his glory non mi aveva preso minimamente).. Proverò ad ascoltare anch quest'ultimo lavoro.
S.V.
Sabato 22 Settembre 2012, 14.46.02
4
E invece io credo che i Behexen a partire dal penultimo abbiano intrapreso una strada abbastanza personale e non battuta e non li trovo più così accostabili ad altri colleghi compaesani. Ascolterò con interesse anche questo!
Ad Astra
Sabato 22 Settembre 2012, 13.44.58
3
sono probabilmente tra quelli che hanno avuto più richiamo dai media per via di alcuni membri, musicalmente non aggiungo e tolgono nulla. hai ragione. sono "commerciali"
Undercover
Sabato 22 Settembre 2012, 12.32.11
2
Ho sempre reputato questa band sopravvalutatissima, tanto alone mistico/rituale e zero sostanza, per me la scena finnica si riduce a uno sparuto numero di nomi, loro di certo non ne fanno parte.
Ad astra
Sabato 22 Settembre 2012, 12.31.03
1
attendevo proprio questa recensione epr farmi una idea, vorreiacquistarlo ma non son convinto al 100%... grazie jacopo ora vedrò di.... rullo di tamburi.....
INFORMAZIONI
2012
Debemur Morti Productions
Black
Tracklist
1. Intro
2. Wrathful Dragon Hau-Hra
3. Death’s Black Light
4. We Burn With Serpent Fire
5. Luciferian Will
6. Awaken Tiamat
7. Temple Of Silent Curses
8. Shining Death
9. Kiss Of The Dark Mother
Line Up
Horns (drums)
Hoath Torog (vocals)
Wraath (guitars)
Shatraug (guitars)
 
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