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26/04/24
ELECTRIC VALLEY RECORDS FEST
BLOOM, VIA EUGENIO CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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( 2594 letture )
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Dopo il disco d'esordio Mechanical Spin Phenomena, che li aveva imposti di prepotenza come l'alternativa europea a Fear Factory e Strapping Young Lad, ed il successivo Tha Audio Injected Soul, che aveva portato con sè la partecipazione ai principali festivals europei e l'endorsment da parte dei Metallica con successivo tour come band di apertura, le fortune degli Mnemic sono andate parzialmente scemando a causa dell'incapacità di bissare nei successivi due album la freschezza e l'impatto degli esordi.
Nel dare alle stampe Mnemesis, loro quinto sforzo discografico, gli Mnemic si presentano al grande pubblico con una line-up rinnovata nella quale il chitarrista Mircea Gabriel Eftemie ed il cantante Guillame Bideu sono gli unici membri superstiti dalle precedenti incarnazioni del gruppo.
L'opener Transcend mette sbito sul tavolo le carte che l'attuale incarnazione della band ha intenzione di giocarsi: riffing tagliente ed al contempo ricco di groove, tappeti elettronici (ma di dubstep fortunatamente non c'è traccia), vocals in costante alternanza fra growl e cantato pulito ed a sostenere il tutto una sezione ritmica in primo piano. Ora, detto così sembra non mancare niente agli Mnemic del 2012 per riconfermarsi ad alti livelli, e rispetto a certo piattume che gira negli ultimi tempi in effetti siamo su tutto un altro pianeta, però alcuni aspetti non funzionano come ci si aspetterebbe. In primis l'impatto iniziale: ad un primo ascolto, infatti, il tutto risulta troppo caotico e stratificato. Con l'andare del tempo il disco inizia a rivelare i suoi particolari all'ascoltatore ma anche a mostrare, con crescente evidenza, le carenze che lo affliggono: spesso il sound diventa pesantemente derivativo, in molti pezzi lo spettro dei mai troppo compianti Strapping Young Lad affiora con lampante evidenza ed anche il canonico riffone scomposto alla Meshuggah, che al giorno d'oggi non si nega a nessuno, non tarda ad arrivare; le linee vocali sono processate troppo pesantemente e la prestazione in sè non convince molto con un growl piuttosto monocorde ed un pulito che, quando non ricorda Matthew Tuck, ricalca lo stile di Devin Townsend; la produzione, per quanto sufficientemente pompata, è fin troppo fredda e sterile, uguale a mille altre in campo metal e senza scelte di suono che si facciano ricordare.
Mnemesis ci riconsegna una band che ha voglia di ripartire, le potenzialità per farlo ed il coraggio di non piegarsi ai trend. Rimaniamo in ascolto.
PS: Se vi aggrada potete premiare Mnemesis con 5 punti in più per la mancanza della dubstep.
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7
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I Mnemic stanno ai FF come gli Ektomorf stanno ai Soulfly...pessime cover band, ottimo PVC |
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6
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Spero che questa moda di alternare growl/scream di basso livello a ritornelli puliti & ruffiani finisca il più presto possibile. |
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5
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Band finta, studiata a tavolino per provare a fronteggiare lo strapotere dei Fear Factory...Operazione fallita, i FF sono un altro mondo, questa è pura plastica. Passenger non è malaccio, ma la sostanza non cambia. |
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4
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penso che lo prederò e pensare che gli avevo dati dispersi dopo Sons of the System ma invece sembra che lo smembramento della line up gli abbia giovato! poi Passenger a me era piaciuto e non poco dato che riusciva a farmi saltare dalla sedia!! |
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3
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A dire il vero io li ho visti live e ti posso dire che riproducono tutto fedelemente. E sono tra i pochi che lo sanno fare. |
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2
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Pura plastica made in Nuclear. Pure qui la solita salsa Growl incazzoso - ritornello pulito, "arricchito" da effetti speciali vari ed eventuali. Mi piacerebbe vedere la resa in sede live, dubito che riescano a riprodurla senza aiutini... |
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1
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secondo me invece passenger era un gran bel disco... p.s.: mi spiegate cosa significa il termine "processatte"?!? |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Transcend 2. Valves 3. Junkies On The Storm 4. I've Been You 5. Pattern Platform 6. Mnemesis 7. There's No Tomorrow 8. Haven At The End Of The World 9. Ocean Of Void 10. Blue Desert In A Black Hole
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Line Up
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Guillaume Bideau (vocals) Mircea Gabriel Eftemie (guitar) Simone Bertozzi (bass) Victor Ray Salomonsen (guitar) Brian Larsen (drums)
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RECENSIONI |
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