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Papa Roach - The Connection
( 7710 letture )
C’erano una volta i Papa Roach, verrebbe da dire…c’erano una volta ed ormai da un significativo numero di anni non ci sono più. Non ho intenzione di fare a tutti i costi la figura del nostalgico, di chi non sa adattarsi ai cambiamenti; sto semplicemente esprimendo con molta franchezza ed una buona dose di amarezza una mia personale idea che, penso, una rilevante parte di voi condividerà. Che amiate o meno il nu metal, infatti, non potrete comunque negare la validità e l’importanza di un album come Infest, vero manifesto del genere con le sue tormentate hit Last Resort, Broken Home e Dead Cell. In seguito, già a partire da Lovehatetragedy del 2002, la band di Vacaville ha tentato una più che giusta evoluzione del proprio sound, evitando di rimanere confinata nel suddetto nu metal che, per quanto apprezzabile, stava comunque iniziando ad agonizzare proprio in quegli anni.

Sfortunatamente, a questo apprezzabilissimo tentativo di sganciarsi dal sound delle origini non è corrisposto un altrettanto apprezzabile successo: se proprio Lovehatetragedy risulta essere ancora un album di buon livello complessivo, e se Getting Away With Murder contiene comunque due brani del calibro di Take Me e Scars, The Paramour Sessions ha visto i Papa Roach incidere un album decisamente piatto: il rabbioso misto di riff pesanti e cantato aggressivo per cui sono divenuti celebri ha lasciato il passo ad uno stile tendente ad un generico alternative metal, una sorta di post-grunge troppo fiacco e scontato per essere vero; la situazione non è migliorata con Metamorphosis, ancor più leggero di The Paramour Sessions, il quale ha visto per l’appunto la band completare la propria trasformazione in un gruppo da classifica. Non che questo sia per forza un difetto, ovviamente, ma nel caso dei nostri quattro amici penso di poter dire che la delusione è stata forte. Ma ecco che Jacoby Shaddix e soci si ripresentano quest’oggi con un ulteriore nuovo prodotto, The Connection: in base a quanto dichiarato da loro stessi, il titolo indica l’intenzione della band di tracciare un ponte fra il loro stile moderno e quel passato che ha conquistato milioni di fan in tutto il pianeta; il tutto si sostanzia nella ripresa di alcune sonorità più pesanti legate al loro passato, ma anche in una nuova evoluzione stilistica che, come si evince nel singolo Still Swingin’ o in Silence Is The Enemy, vede un uso più marcato dell’elettronica e delle tastiere. Il problema di fondo, però, rimane sempre lo stesso: Infest si distingueva per delle caratteristiche precise ed aveva un sound riconoscibile; i brani di The Connection, a parte alcune eccezioni, sono sostanzialmente privi di personalità e potrebbero esser stati composti da una qualsiasi delle decine e decine di band alternative rock/metal che saturano il mercato discografico odierno. Non siete convinti di questa mia affermazione? Spostate il lettore sulla traccia numero nove, Leader Of The Broken Hearts e potrete constatare da voi che si tratta di un brano ai confini con il pop, non del tutto sgradevole ma irrimediabilmente piatto, sgonfio, privo di mordente. Scegliete voi la definizione più adatta, dato che fortunatamente la lingua di Dante ci offre una miriade di modi per dare una definizione della realtà che abbiamo intorno. Ci sarà un motivo se i brani maggiormente riusciti di questo album sono proprio quelli che ricordano più da vicino lo stile che rese i Papa Roach, no? Ripeto, non è questione di non voler accettare il cambiamento; molto semplicemente, il cambiamento è accettabilissimo e vivamente raccomandato, se però non comporta un sensibile abbassamento della qualità compositiva e musicale in generale. Breathe You In, tanto per citare uno dei brani più azzeccati di The Connection, è un efficace ibrido fra passato e presente, al pari della bella Where Did The Angels Go?, della prima metà di Still Swingin’ e di Silence Is The Enemy, con i loro riff interessanti e linee vocali melodiche e gradevoli. Before I Die, invece, come la già citata Leader Of The Broken Hearts, è esattamente il manifesto di come non vadano combinati certi tipi di sonorità.

In ultima analisi, The Connection è un’altra delusione confezionata in casa Papa Roach: da una parte presenta un opportuno ritorno ad un certo modus di comporre in alcuni brani, che non a caso sono i più riusciti e coinvolgenti dell’album anche a livello di prestazione corale della band; d’altro canto, troppi altri brani del platter soffrono di un’impalpabilità sonora triste da ascoltare anche per chi dovesse aver apprezzato la svolta melodica di Jacoby Shaddix e compagni. Le vendite daranno certamente ragione alle loro scelte ed io auguro loro i più grandi successi; ciò nondimeno, almeno per ciò che ci riguarda, The Connection non merita certamente la sufficienza.



VOTO RECENSORE
50
VOTO LETTORI
69.45 su 22 voti [ VOTA]
Steelminded
Sabato 1 Febbraio 2014, 0.20.14
25
Non conoscendo nulla di questa band, e detestando gran parte del new metal e core vari, a me non è dispiaciuto sto album... Evviva!
il collega di Vasco Rossi
Sabato 14 Dicembre 2013, 12.21.04
24
i papa roach son forti ma l'ultimo album mi fa skifo
bari
Lunedì 26 Agosto 2013, 23.18.47
23
Io credo.che tutto sommato non sia un album.piatto. A me piace , anche se il genere é cambiato, non vuol dire che sia merda. E questo qui.bisogna impararlo
Macca
Martedì 9 Luglio 2013, 11.41.35
22
Premettendo che non mi piacciono molto, secondo me Infest era un buon album! Saranno pur stati radiofonici già dagli esordi ma i primi lavori non erano male. Essendo già commerciali si sono sputtanati oltremodo e su questo ok ma da parte di molti sembra ci sia il gioco a smerdare un album solo se ha un ritornello un pò ruffiano. E dai...
JFMetalMusic
Venerdì 5 Luglio 2013, 21.20.56
21
maddai , non è mica Nu Metal questo ..
Nu Metal Head
Martedì 9 Ottobre 2012, 14.48.34
20
@undercover: giustissimo tutto quello che dici... gli spineshank non sono di certo un gruppone, ma io avevo comunque apprezzato un loro singolo, violent mood swing... inoltre i gruppi che hai elencato sono tutti ottimi, forse solo gli american head charge non sono proprio degli esempi di originalità, e gli staind sono validi solo in alcune canzoni, in altre sono troppo malinconici... hai ragione anche sui papa roach (anzi, prima che ascoltassi quest'album avevi ragionissima, diciamo che si sono lievemente ripresi), escluso ovviamente infest... anche lì c'era il ritornello radiofonico, ma era un cazzo di album fatto bene però... p.s.: grandi drowning pool e grandissimo dave williams (R.I.P.)... LET THE BODIES HIT THE... FLOOOOOOOOORRR!!!!!!!!!!
S.P.
Martedì 9 Ottobre 2012, 1.39.24
19
Infest era figlio dei tempi, in quel periodo andava di moda quel genere e i Papa Roach (così come i Linkin Park, i Limp Bizkit, ecc...) hanno cavalcato l'onda. Adesso va di moda un certo uso dell'elettronica nella musica rock/alternative, e anche in questo caso, i Papa Roach sono lo specchio di ciò che il pubblico vuole. Se tornasse di moda il nu metal, i Papa Roach tornerebbero (e di corsa) allo stile di Infest. In passato lì ho visti tre volte il concerto, e in quel caso emerge forse il loro spirito migliore di Live band. The Connection non è un brutto album, forse c'è troppa disparità qualitativa tra alcuni pezzi, ma Breathe You In, Where Did The Angels Go? e Silence Is The Enemy sono davvero ottimi brani.
Undercover
Domenica 7 Ottobre 2012, 21.21.50
18
Io non ho mai capito come i Papa Roach, gli Spineshank e compagni di merenda si possano considerare delle band valide dell'ondata nu metal, comprendo i Disturbed, i primi due sono ottimi, comprendo i Drowning Pool con quel signore di Williams alla voce, gli American Head Charge del secondo album, Staind, Dry Kill Logic e Otep (se poi tali si possono ritenere) ma questi son sempre stati degli adolescenti incazzati col ritornello radiofonico... al limite col pietoso e degni figli del mercato americano.
Ian "Morphine Child"
Sabato 6 Ottobre 2012, 23.33.43
17
Da quello che vedo il nu-metal continua a dividere i metal-heads il nuovo dei Papa Roach non è male alla fine risulta un discreto lavoro nu certo non uno dei migliori come i primi korn o deftones 60 pieno non di+
Alexius22
Sabato 6 Ottobre 2012, 14.23.56
16
Visti anche io e sebbene non mi piacciono più come un tempo, live hanno dato davvero una bella scossa. Evidentemente, caro danny boy, abbiamo visto due Sonisphere differenti.
danny boy
Giovedì 4 Ottobre 2012, 18.25.29
15
visti al Sonisphere...dico, prima dei motorhead. Gruppo senza senso un tempo e ancor peggio oggi. Il confronto con gli altri gruppi della giornata era imbarazzante.
Fulvio
Martedì 2 Ottobre 2012, 20.39.29
14
Beh ma anche io ho messo le faccine tipo questa: XD non è una faccina? Se vuoi la risata la faccio AAAHAHHAAHHAH contento? io sono la persona più ilare, o ìlare?, del mondo...ma volevo analizzare la questione numetal seriamente tutto qua. Daniele non hai capito la questione: ne io ne NuMetalHead stiamo discutendo sul fatto che questo genere possa o meno piacere; per inciso ANCHE A ME PIACE...avevo appunto 20 anni quando c'e' stato il boom di questo genere e volente o nolente ne sono stato investito in pieno. Semplicemente dicevo che ora come ora è un genere che non ha più motivo d'essere...come fu per il grunge e per chissà quanti altri generi. p.s. mi fa piacere che, a causa mia, la gente si faccia le seghe XD
Nu Metal Head
Martedì 2 Ottobre 2012, 19.27.02
13
appunto daniele... io mica dico che il nu metal debba piacere a tutti per forza, a me piace molto e me lo ascolto anche fra 50 anni, però almeno a non insultare e rispettare i gusti degli altri, anzi fulvio, i tuoi non sono esattamente insulti, ma è quell'ironia beffarda e fastidiosa che dà ancora più sui nervi degli insulti... p.s.: ho appena finito di ascoltare infest... ero lì in camera mia in estasi che dicevo: "MAMMA MIA, QUANTO E' BELLO IL NU METAL... MMMHHH, MAMMA MIA CHE BELLO..." e in più mi sono fatto pure una s*** pensando al nu metal... il tutto, alla facciazza di fulvio... non volevo essere volgare, mi ci hai costretto tu.
Daniele
Martedì 2 Ottobre 2012, 19.02.02
12
Il numetal è morto e sepolto,il numetal è inutile,ma che significa? Se a uno piace un determinato genere di musica lo ascolta e basta,senza guardare se è di moda o se le band che lo fanno vendono dischi o no.
Nu Metal Head
Martedì 2 Ottobre 2012, 18.28.16
11
e dai fulvio, fattela 'na cazzo di risata ogni tanto! non si capisce che il tono della mia frase è scherzoso, ho messo la faccina apposta... mamma mia, ma che vi hanno morso le tarantole?!? consiglio vivamente una camomilla... non ti preoccupare che lo capisco anch'io in che stato versa il mio amato genere, ma mi permetto di poter dire che non è nemmeno morto e sepolto come dici tu, caro il mio signorino... e i miei libri sull'argomento me li tengo stretti eccome, anzi prima di andare a dormire tutte le notti me li metto sotto al cuscino per sentirmi meno lontano da loro, un po' come faceva mr. bean col suo orsacchiotto (sto scherzando eh, te lo dico perchè non si sa mai, potresti crederci)... e ora se permetti vado a spararmi a tutto volume infest, così che potrò ri-immergermi in quel passato che come dici tu "non tornerà mai più". arrivederci.
Fulvio
Martedì 2 Ottobre 2012, 18.18.19
10
p.s. quello che si deve rassegnare sei tu, mica io XD e se mai dovesse tornare, cosa che dubito visto che i grandi nomi del settore ormai si sono dedicati, fortunatamente, ad altre sonorità, più o meno godibili a seconda dei casi, semplicemente non ascolterei quella band...o quelle 2/3 band (non potrebbero essere di più con così poco cervello) che oserebbero tentare ORA un approccio ad un tipo di sound che è morto da anni e anni e che ora è inutile. I limp bizkit ci hanno provato...ed il risultato non è così osceno ascolto dopo ascolto...ma non vedo altre piccole band tentare di imitare i rinati Bizkit...quindi rimango della mia opinione mi spiace.
Fulvio
Martedì 2 Ottobre 2012, 18.11.02
9
@NuMetalHead: Sta tornando? dove? XD nei bassifondi della tua città mi sa. Tieniti stretti i tuoi libri sull'argomento...e suvvia smettila di vivere nel passato sognando un futuro che mai tornerà.
Nu Metal Head
Martedì 2 Ottobre 2012, 18.08.05
8
porca miseria sono dispiaciuto che non posso insultarli come avrei voluto... ma dall'altra parte son contento perchè quanto meno c'è un po' di vita in quegli zombie! prima di ascoltarlo pensavo peggio, ma molto molto peggio, invece rispetto alle ultime porcate che avevo ascoltato c'è un miglioramento evidente ed apprezzabile... alla fine il suono c'è, qualche melodia azzeccata c'è, l'elettronica non mi dispiace e soprattutto ci sento finalmente quell'approccio rapcore che tanto mi mancava di loro... il voto e la recensione secondo me sono troppo severi, io da parte mia solo per il tentativo di recuperare qualcosa che possa ricordare il passato li voglio premiare con la sufficienza, infatti voto 60, non di più però... TREMATE GENTE, TREMATE, IL NU METAL STA TORNANDO!!! (fulvio rassegnati)
Fulvio
Martedì 2 Ottobre 2012, 14.24.52
7
Come per il precedente anche io apprezzo il nuovo corso della band...che ha intelligentemente capito che il nu metal è morto e sepolto (concetto difficile da digerire eh Limp Bizkit?). Certo non è un discone come neppure lo era il precedente...ma si lascia ascoltare senza problemi.
alex
Martedì 2 Ottobre 2012, 14.11.57
6
secondo me han toppato alla grande...Metamorphosis era sì ruffiano, ma anche accattivante nella scelta azzeccata di alcune melodie...qui proprio non ci siamo...banale, pettinato, noioso e spompo, per di più con una produzione sottotono secondo me, che doveva essere molto più boombastica per "coprire" le lacune compositive...rimandati
Alexius22
Martedì 2 Ottobre 2012, 11.29.44
5
Ahimè, sono d'accordo col recensore. Dico ahimè perchè secondo il mio modesto parere sia Infest che LoveHateTragedy erano due grossi, ma tanto GROSSI, album. Questo è abbastanza fiacco...non è brutto ma è un album che può aver composto qualunque altra band. Lo trovo comunque superiore a Metamorphosis e, sotto alcuni aspetti, a The Paramour Sessions ma resta comunque un dischetto così e così. Per me si becca una sufficienza striminzita, 60.
marduk
Martedì 2 Ottobre 2012, 10.12.29
4
onestamente a me il nuovo corso dei papa roach non è dispiaciuto affatto...hanno optato per un'evoluzione più melodica e probabilmente più commerciale ma i pezzi si stampano facilmente in testa....e questo per me è un pregio...metamorphosis soprattutto l'ho trovato un gran bell'album....ora devo sentire questo
Nu Metal Head
Martedì 2 Ottobre 2012, 1.14.00
3
...aaaaaahhhhhh, come gioca del piero... (avrebbe detto il compianto maurizio mosca)... aaaaaahhhhhh, come era bello infest... (dico da 12 anni a questa parte io)... ho ancora le lacrime agli occhi da quanto era bello quell'album...
Barry
Martedì 2 Ottobre 2012, 0.36.49
2
Grazie tranquillo, stiamo lavorano per voi
Sonny
Martedì 2 Ottobre 2012, 0.36.01
1
Recensione impeccabile sarebbe carino vedere in futuro una recensione di Infest, a mio avviso una delle migliori uscite dell'intero panorama Nu Metal!
INFORMAZIONI
2012
Eleven Seven Music
Alternative Metal
Tracklist
1. Engage
2. Still Swingin’
3. Where Did The Angels Go?
4. Silence Is The Enemy
5. Before I Die
6. Wish You Never Met Me
7. Give Me Back My Life
8. Breathe You In
9. Leader Of The Broken Hearts
10. Not That Beautiful
11. Walking Dead
12. Won’t Let Up
13. As Far As I Remember
Line Up
Jacoby Shaddix (Voce)
Jerry Horton (Chitarra)
Tobin Esperance (Basso)
Tony Palermo (Batteria)
 
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