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Hotel Diablo - Return to Psycho, California
( 2903 letture )
Una nuova band, fresca di stampa ma con vecchie volpi a cucinare la ricetta, pelo compreso. Con una recentissima proposta che assume toni interessanti sin da subito. Sarà per l’esperienza accumulata, sarà perché di rockers che sanno il fatto loro ce ne sono sempre meno in giro, questo disco colpisce sin dal primo acchito. The Return To Psycho, California è appena uscito su Scarlet Records, etichetta italianissima e questa è una buona news, mentre negli Hotel Diablo, band proveniente da Los Angeles, troviamo elementi come il cantante Rick Stitch (Adler’s Appetite) band dell’ex drummer originale dei Guns N’ Roses, il chitarrista Alex Grossi (già con i Quiet Riot) e la possente sezione ritmica plasmata dal bassista Mike Duda e dal batterista Mike Dupke (ex W.A.S.P. entrambi). Insomma, gente che conosce il biz e sa come scrivere canzoni d’impatto e colme di immediato feeling, mentre alla produzione rinveniamo un nome come Gilby Clarke (c’è davvero bisogno di presentarlo??) e Matt Starr al lavoro già con Ace Frehley. La copertina, molto particolare, mi fa tornare alla mente atmosfere alla Starsky e Hutch e Pulp Fiction.

Chitarre pesantissime e attacco frontale per l’opener che metabolizza perfettamente la lezione del grunge, spicca da subito la sezione ritmica noisy e pestata e la voce poliedrica di Rick Stitch, così come Set It Off che si trastulla con alternanze alla Nickelback, mentre il numero tre in scaletta, What You Do To Me, è una bella semiballad elettrica con saliscendi pregevoli. Psycho, California esplode letteralmente tra chitarre che segnano il terreno del hard e ottime melodie vocali, dicesi hard rock moderno e sparato con una compattezza che li spedirà in alto, non ci sono dubbi. Bury You ha un solo-guitar deragliante ma tutta la song sferraglia e sincronizza emozioni e headbanging, con l’ologramma dei Nickelback che ogni tanto si evidenzia e materializza in qualche angolo della composizione. In ogni caso un’ennesima buona scheggia. Wicked Lines orgasma su chitarroni vecchio stampo, l’arpeggio apre su melodie che il singer orienta perfettamente verso un chorus poco commerciale e luridamente hard seventies: potresti aspettarti di veder comparire gli occhi ragnati di un genio come Alice Cooper; invece All These Years si configura come un pezzo micidiale con melodie coinvolgenti, batteria serrata alla Wasp, chitarre senza tregua e allucinogene nel loro ritmo. Qui il frontman riesce a colorare e intonare atmosfere come meglio non si potrebbe. Uno degli apici dell’intero full lenght. La traccia 8 diventerà pomo della discordia, lo so già. Ha senso porre una cover degli Oasis, di un pezzo strafamoso come Wonderwall, in un album di questo tipo? Difficile la risposta, probabilmente ha poco senso dato che un segmento siffatto non aggiunge valore ad un lavoro simile, ma la riuscita è ottima, anche per le diverse intonazioni palesemente rocciose dell’ugola di Rick e un solo della sei corde che sgorga dall’anima zozza del rock duro che coltiviamo tutti noi, amanti del genere. Trigger è sonica nell’approccio mentre la chitarra gratta contro il palato, ma il risultato non è paragonabile ad altri scampoli, mentre le due ultime composizioni propinate sono due piacevoli versioni alternative di Bury You e What You Do To Me: belle indovinate ma si potevano scrivere altri due pezzi nuovi, insomma su, che facciamo tiriamo al risparmio? In pratica vengono auto-coverizzate le due ballad presenti.

Gli Hotel Diablo si muovono su coordinate interessanti, pregiate, capaci di farli uscire dalla massa di debitori verso i meltin’ pot di generi, la scelta della miscela è azzeccata e suona potente e melodica allo stesso momento, senza dimenticare che i modernismi sono messi al servizio del buon e vecchio hard rock di matrice brillante. Quello sempre vivo e vegeto e scalciante. The Return To Psycho, California è l’ottimo esordio di questi americani, ora attendo di vederli live in qualche tour che gli consenta di affinare il songwriting, già assai valido, per un secondo capitolo che vorrei fosse fantasmagorico.



VOTO RECENSORE
83
VOTO LETTORI
92.5 su 8 voti [ VOTA]
Sambalzalzal
Domenica 7 Ottobre 2012, 21.21.25
9
Allora, preso ieri, ascoltato e riascoltato oggi... buonissimo album, pezzi accattivanti e veramente una bella sezione ritmica. L'unica pecca a mio avviso risiede proprio nella voce che sembra veramente SFIATATA! Magari fosse stata quella di Chad Kroeger!
Metal Maniac
Mercoledì 3 Ottobre 2012, 16.47.17
8
sì solo che nel mio caso l'etichetta recita: "PARENTAL ADVISORY: EDUCATIVE CONTENT"! ah ah ah!
fabio II
Mercoledì 3 Ottobre 2012, 15.04.19
7
Ok Metal Maniac, figurati una delle mie copertine preferite è 'Invasion Of Your Privacy' dei Ratt, anche queste è bella. Però, dai! quelle due gruppi che abbiamo commentato e non ricordo i nomi, le sceglierei da mettere nell'armadietto della caserma, non certo per una copertina: troppo scontate. Questione di stile no?. PMRC era una battuta perchè intervieni sempre in questi casi e mi ricordi le etichette sui dischi ahahah!!
Frankiss
Mercoledì 3 Ottobre 2012, 14.50.58
6
Ciapettttttt.....
Metal Maniac
Mercoledì 3 Ottobre 2012, 14.43.59
5
PMRC?!? ueh non ci metto mica la censura a queste copertine qui eh, anzi le incoraggio!
fabio II
Mercoledì 3 Ottobre 2012, 9.46.29
4
Ne ho sentito parlare bene, la recensione di Frankiss è incoraggiante. Il PMRC del nostro Metal Maniac incalza; dai questa si può salvare! anzi a me piace; come ricordato nelle rece stessa sembra in stile blaxploitation
Sambalzalzal
Mercoledì 3 Ottobre 2012, 9.39.23
3
Ah, la recensione mi ha piacevolmente incuriosito... provvedo quanto prima all'acquisto!
MyCoven
Mercoledì 3 Ottobre 2012, 9.14.51
2
Molto interessante....provvederò all'ascolto!!
Metal Maniac
Martedì 2 Ottobre 2012, 22.50.55
1
non dico nulla. dovreste aver già capito il motivo della mia presenza qui.
INFORMAZIONI
2012
Scarlet Records
Hard Rock
Tracklist
1. Taken
2. Set It Off
3. What You Do To Me
4. Psycho, California
5. Bury You
6. Wicked Lines
7. All These Years
8. Wonderwall
9. Trigger
10. Bury You (Alternate Version)
11. What You Do To Me (Alternate Version)
Line Up
Rick Stitch (Voce)
Alex Grossi (Chitarra)
Mike Duda (Basso)
Mike Dupke (Batteria)
 
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