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Svölk - Nights Under the Round Table
( 1910 letture )
Avete mai sentito parlare di “bear metal”? No? Allora molto probabilmente non avete ancora gli Svölk nella vostra lista di ascolti.
Provenienti da Oslo e formatisi nel 2005, i cinque musicisti sono da tempo dediti a sonoritŕ ruvide e graffianti, che si potrebbero descrivere come una miscellanea di stoner rock, doom e qualche tirata sludge in perfetta linea con il loro atteggiamento da rednecks nordici. Č del 2012 questo quinto lavoro, intitolato ironicamente Nights Under The Round Table e uscito per la Napalm Records.

La loro materia creativa affonda le radici in un ambiente decisamente distante dalla loro terra d’origine, vale a dire la California di bands come Kyuss, Yawning Man, Earthlings? e persino la Bay Area dei Metallica (per non parlare dei Mastodon), ricercando la produzione di qualcosa che sia al contempo genuino e irriverente, heavy ma talmente easy listening da suonare persino commerciale. Questa impressione č subitaneamente fornita dal primo brano, Living by the Sword, dove, su una base ritmica prettamente doom, si incastrano riff epicheggianti, richiamando alcune produzioni precedenti della band, come la primissima release Beast Unleashed, targata 2005.
Eppure il cantante Knut Erik Solhaug e compagni ne hanno macinata di strada, lasciandosi alle spalle le prove non proprio ottimali dei full lenghts Svölk e Svölk’em All (rispettivamente usciti nel 2009 e nel 2011), dimostrando di aver scelto una direzione semplicemente piů personale, riscontrabile in pezzi come Feed your Soul e Fallen, contraddistinti da una potenza ritmica davvero impressionante, affidata alla coppia Jřrgen e Halstein, su cui la voce torbida di Solhaug dŕ forse la migliore prova di sé. E poteva forse mancare un tributo ai Black Sabbath? Gli Svölk, mettetevelo bene in testa, non si fanno mancare proprio nulla, ed ecco che arriva la doppietta piů oscura dell’intero album, vale a dire Bearserk e Break my Bones, nelle cui parti di chitarra, eseguite con sicura efficacia, fa capolino anche l’ombra dei Danzig.

Abbiamo a che fare con una band non solo dalle idee chiare, ma anche desiderosa di mettere in gioco la serietŕ e la psichedelia (a volte troppo forzata) dei nostri generi musicali preferiti. Ecco perché Nights Under The Round Table č un disco da avere.



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
74.5 su 2 voti [ VOTA]
Undercover
Martedě 9 Ottobre 2012, 13.34.08
1
E ora mi toccherŕ ascoltarlo visto che il precedente lo conosco a memoria.
INFORMAZIONI
2012
Napalm Records
Stoner
Tracklist
1. Living by the Sword
2. Painbringer
3. Feed your Soul
4. Fallen
5. Twentyfourtwenty
6. Bearserk
7. Break My Bones
8. To Conquer Death You Only Have to Die
9. This is Where it Ends
Line Up
Knut Erik Solhaug (vocals)
Jengt (guitar)
Martin (guitar)
Halstein (bass)
Jřrgen (drums)
 
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