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 26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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Silentium / AR - The Ancients' Wisdom / The Eternal Circle Of Life (Split)
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( 2463 letture )
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Quando si ascoltano cose simili a questa, si comprende il significato del termine "Weltanschauung", che vuol dire letteralmente "visione del mondo" e indica a larghe linee il caso in cui un artista, un filosofo, uno scrittore (e nel nostro caso un musicista) riesce ad avvicinarsi allo spirito di un'epoca, lasciandosi influenzare totalmente da essa e creando qualcosa che ne interpreti a pieno lo spirito. Nel caso di questo corposo e complesso split avviene una cosa identica, solo che il "tempo" che interpretano queste due band è assai lontano e non meglio chiarito.
Si tratta dell'intreccio di due album, al loro debutto per quanto riguarda una più ampia diffusione, poiché i brani delle singole formazioni sono stati realizzati qualche tempo fa: il primo tra il 1988 e il 1994 e il secondo tra il 1992 e il 1999. Per "primo" si intende The Ancients' Wisdom dei Silentium, gruppo ucraino incentrato sul dark ambient con elementi folk e temi di paganesimo slavo (da non confondere con il più noto omonimo gruppo gothic finlandese); con "secondo" ci si riferisce a The Eternal Circle Of Life degli AR, non propriamente un gruppo, quanto più che altro un progetto nato in quegli anni sempre in Ucraina, ma incentrato stavolta sull'onda esoterica neoclassica con anch'esso una evocazione pagana (le principali influenze sono state Burzum, gli Xytras e i Summoning).
Parlare di due album intrecciati tra loro significa metterli a confronto, capire perché siano insieme, anche partendo dal presupposto che, prima di questa uscita, i due "gruppi" non si erano mai conosciuti né interpellati. Il loro è stato un destino comune, sottoscritto da tre massime latine che ne indicano il concetto chiave: "Sub Specie Aeternitatis – Convenienter Cum Natura Vive – Ex More Maiorum", ovvero "sin dall'eternità vivete in armonia con la natura secondo le usanze degli antenati".
Questa frase riesce nell'immediato a spiegare due fattori comuni che contribuiscono ad amalgamare il tutto: il ritorno originario ad una natura pagana pregna di odalismo (un movimento religioso incentrato sul ritorno ai valori della natura primordiale, con la Natura come entità realmente viva, che aveva coinvolto l'Inner Circle finlandese e Varg Vikernes), mischiato a un desiderio di porre in chiaro un retaggio culturale poco conosciuto, quello slavo delle origini primitive, sciamaniche e misteriose. Ma non solo: gioca un ruolo fondamentale anche la loro vivida vicinanza con altre culture, perché se ci si pensa la cultura dell'Est fu in contatto con la suggestività del medioevo tedesco, con il folklore dei paesi baltici, con il mondo ortodosso e persino con i fatti dell'Oriente (per non parlare del microcosmo della cultura locale in assoluto, l'ex Ucraina chiamata Crimea o Cimmeria). Ed ancora li unisce il desiderio di costruire, attraverso la suggestività di una musica ambient, tanti tipi atmosfere senza però lasciar capire in quale di queste - in quale Weltanschauung - ci si trova. I titoli sono tanti e suggeriscono direzioni diverse. Parlano di natura astratta, di paesaggi concreti, di storia, di oscurità e malinconia, di culture ormai morte, di classicità e di paganesimo.
A larghe linee sono questi i fattori comuni che hanno portato i due progetti precedentemente usciti ad unirsi quest'anno in un unico, stupendo progetto di grandiosa immersione suggestiva e musicale che trova nell'uno fili analoghi all'altro, senza però confondersi: The Ancients' Wisdom è molto diverso da The Eternal Circle Of Life anche perché ognuno segue le sfumature del proprio stile.
Cerchiamo allora di individuarne le differenze, cominciando dai primi.
I Silentium sono interamente incentrati sull'esaltazione delle origini della loro tradizione pagana e, dal momento che questa si intreccia e vive del rapporto con una natura libera e benevola, tuttavia misteriosa, non possono fare a meno che creare dei brani di assoluto impressionismo uditivo, dove anche i rumori più semplici, come il canto di un uccello o il vento tra le fronde, focalizzano l'attenzione sul mondo ineffabile che cercano di creare, sempre senza dare troppe informazioni, dato che tutto è abbastanza sfumato e tutto fatto rigorosamente in "casa" con dei programmi appositi. Alcuni brani come Above The Clouds o Cimmeria o ancora Dying Nature (Requiem) durano poco, il tempo proprio di "assaporare" il breve momento di immersione per andare verso qualcos'altro: in Nuclear Tears Of Hiroshima tracce di musica orientale si mischiano con versi indefiniti che hanno il compito di dare voce all'orrore incombente, facendo in modo che il brano si spieghi da solo anche senza parole. In Prelude In Sad Minor l'ambiguità del testo e la tipologia organistica creano un brano meditativo straordinario, anche se le note sono pochissime e ripetute. The Hidden by Veil è il mistero schopenaueriano che si districa attraverso il pianoforte e ancora l'organo, senza lasciarsi toccare. E per concludere in (Outro) The Forest si creano immagini proprio di una foresta maestosa che si staglia e che ti costringe ad alzare gli occhi.
Il progetto AR, dietro cui si nasconde la sola inventiva di Sergey AR Pavlov, nasce nel 1998 e si diffonde in cassetta nell'area dell'Est Europa. Il nazionalismo che si cela dietro questo delicatissimo prodotto deriva anche dal senso di partecipazione cui furono sottoposti improvvisamente i paesi dell'Est dopo il 1988: una volontà di espandere il proprio prodotto culturale attraverso l'arte, la musica, la rivendicazione sociale. The Eternal Circle Of Life è sempre un percorso di tipo evocativo, ma con minori sfumature. Ha un preciso punto d’inizio, The Gates Are Open, in cui la solennità si mischia anche a una sorta d’inquietudine, per poi lasciarsi andare anche qui a brani di breve sfumatura, come The Winds That Blow From The Black Sea in cui viene riprodotto il fischio della bora per poi aprire ad un brano vivace, Snowfall in cui è il pianoforte che dà l'effetto della neve che cade abbondantemente, Crystal Of Ice delicata come appunto la fragilità del ghiaccio, e Funeral Pyre, la cui melodicità ricorda il suono di un oboe che esegue una canzone popolare. Ogni brano cerca di ricreare un suono naturale o un’atmosfera radicata nel tempo e nelle culture tradizionali, come i Silentium, ma con una maggiore attenzione al dato di realtà (meno suoni d'organo e più tocchi di elettronica sperimentale) e ogni pezzo sembra comporre un mosaico della complessa e mal conosciuta tradizione cimmerica.
Il tutto ricordando sempre che il paganesimo di cui si fanno interpreti i due progetti è ancora vivo, vitale e influente nella loro realtà quotidiana e nel loro orgoglio.
Questi due album sono stati tenuti separati per tutti questi anni, lasciando che singolarmente incantassero gli amanti del genere nella loro ristretta area. Uniti insieme in questo split hanno fatto di più, hanno restituito una "visione del mondo" letteralmente tenuta nascosta sotto un velo. Assolutamente da ascoltare.
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Bella recensione , brava Valkyria Celtica  vedrò di ascoltarlo . |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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Silentium - The Ancients' Wisdom (1995)
1. (Intro) The Forest
2. Dying Nature (Requiem)
3. The Royal Hunting
4. Errata
5. Above The Clouds
6. Nuclear Tears Of Hiroshima
7. The Moonlight Lake
8. The Spectrum Of Darkness
9. Igni Et Ferro
10. Cradle of Dreams
11. In Saecula Saeculorum
12. Prelude In Sad Minor
13. Cimmeria
14. Illusions’ Kingdom
15. The Hidden by Veil
16. Seas of Tears
17. Errata (version II)
18. (Outro) The Forest
AR - The Ethernal Circle Of Life (1999)
1. The Gates Are Open
2. As Autumn Leaves Fall...
3. The Winds That Blow From The Black Sea
4. Snowfall
5. Crystal Of Ice
6. Funeral Pyre (Fire Journey To The Stars)
7. The Skies Are Silent
8. Broken Silence
9. The Return Of The Horned One (The New Spring Comes)
10. The Black Mirror Of The Silent Lake
11. Drops Of Moonlight
12. Closing The Gates
13. Occulting Light (Taking Charon’s Ferry)
14. Crystal Of Ice (raw MandragARa remix by Graham A. Gosnell)
15. Funeral Pyre (raw MandragARa remix by Graham A. Gosnel)
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Line Up
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Silentium:
Vladislav “Munruthel” Redkin (All Instruments)
AR:
Sergey AR Pavlov (All Instruments)
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RECENSIONI |
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