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20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
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( 2256 letture )
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Band proveniente dall'Inghilterra, i Bludvera debuttano con questo EP intitolato Terrorform mettendo in chiaro le cose fin dalla prima nota: loro sono indiscutibilmente sostenitori del Thrash old-school, quello nato nella Bay Area ad inizio Eighties e subito giunto in Europa, attecchendo soprattutto in Germania (da cui il nomignolo Teutonic-Thrash). Del resto le influenze appaiono immediatamente chiare, le Muse Ispiratrici di questi ragazzi sono band quali Kreator e Dark Angel, non disdegnando nemmeno qualcosa dei primissimi Slayer (specialmente la voce dell'allora giovane Araya): inoltre il quintetto si dice anche influenzato da band Technical e Progressive Thrash quali Artillery, Coroner e Voivod... Guardi il logo old-style della band, quella copertina così ottantiana (la Terra che galleggia in un mare di rifiuti tossici i cui vapori sulfurei assumono la forma simbolica di un mostro minaccioso), chiudi gli occhi ascoltando il disco e te li trovi lì davanti i cinque ragazzi di Liverpool: jeans attillati o pantaloni di pelle nera, scarpe da ginnastica bianche rigorosamente "alte", T-shirt metallara d'ordinanza, chiodo sdrucito o smanicato di jeans con toppe di ogni gruppo thrash possibile e immaginabile (meglio se risalente ai mitici anni '80); poi dai un'occhiata alle foto promozionali ed effettivamente le cose stanno davvero così!
Mixato e masterizzato da Mike Pilat presso i Vault Studios di Warrington, Terrorform parte subito a mille con Reanimate, un brano che sembra uscito da Pleasure To Kill (davvero notevole il drumming di Baz), mentre gli Exodus degli albori sembrano far capolino nei cori di Powerhouse; molto più di una citazione appare lo stacco chitarristico a scalare nella parte centrale di Citizen Monopoly, davvero troppo simile a quello presente intorno al primo minuto di Disposable Heroes -una delle migliori song del mai troppo osannato masterpiece dei Metallica. Il tenore non cambia nelle restanti tracce, caratterizzate dalla voce a tratti acida del rubicondo singer Scott Clayton che ringhia rabbia nel microfono nella convincente title-track o in Voyage Beyond the System, brano contraddistinto da una grandissima carica di furia e rancore.
Originalità meno di zero, ma i Bludvera sono tutto tranne che degli sprovveduti: le doti tecniche sono evidenti, si tratta solo di incanalarle in uno stile un po' più personale. O forse no, forse va bene così: di amanti del Thrash Metal prima maniera ne è pieno il mondo e sicuramente ci saranno dei discepoli sparsi nei quattro continenti pronti ad abbracciare l'antico verbo portato alle masse da quei cinque "inguaribili romantici" che si fanno chiamare Bludvera.
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Io sono uno di quelli amanti del Thrash prima maniera che cita ''Matocc'' quindi viva i Bludvera nonostante il monicker allucinante.75 |
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Inorridisco davanti a questo tipi di gruppi qui...........che oggi si permettono di vestirsi e suonare in questo modo, oltre a d essere anacronistici sono pure dei copioni. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Reanimate 2. Powerhouse 3. Citizen Monopoly 4. Terrorform 5. Parasitic Death Sentence 6. Voyage Beyond the System 7. Conjure the Dead
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Line Up
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Scott Clayton (Voce) John "Patto" Patterson (Chitarra) Mike Eaton (Chitarra) Lui Ennis (Basso) Baz (Batteria)
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RECENSIONI |
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