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Foo Fighters - The Colour and the Shape
( 8501 letture )
Still there's one thing that comforts me since I was always caged and now I'm free...

A tutti è ben noto che Mr. Grohl abbia sin da prima dei Nirvana scritto pezzi che, però, per timore di destabilizzare equilibri già precari, non propose al gruppo, chiudendoli per anni nel cassetto assieme a tutti i desideri repressi, limitandosi di quando in quando a registrarli per sè. La prima occasione ufficiale si presentò nel 1992 per la Simple Machines, con l'uscita del tanto interessante -quanto poco conosciuto ai più- Pocketwatch, sotto lo pseudonimo di Late!. Il contributo compositivo/esecutivo fu completamente appannaggio del solo Grohl, modus operandi che rimase invariato anche dopo lo scioglimento della band di Seattle e successivo debutto discografico, del 1995, della band che del suo leader portava per intero il colore e la forma, ad esclusione del solo nome: Foo Fighters.
Già a partire dal tour promozionale e per le registrazioni del suo successore, Dave "Factotum" Grohl mise in piedi un gruppo ad accompagnarlo: il chitarrista Pat Smear, già nella formazione live dei Nirvana sin dal '93, e i due ex Sunny Day Real Estate, il bassista Nathan Gregor Mendel, componente stabile nella formazione sino ad oggi, ed il batterista William Goldsmith. Terminato il primo tour, la band entrò in studio per la registrazione del nuovo materiale -in realtà già pronto- scritto completamente come in passato dal frontman, ma al quale ora avevano contribuito gli altri membri in fase di arrangiamento. La versione finale pervenutaci oggi non è la prima che venne incisa: Dave Grohl, infatti, non fu per nulla soddisfatto del risultato iniziale, in particolar modo della batteria, motivo per cui l'album venne ri-registrato per intero, suonando egli stesso quasi tutte le parti batteristiche, il che suscitò il malcontento di Goldsmith e la conseguente sua dipartita dal progetto. Taylor Hawkins, ex membro della band di Alanis Morissette, lo rimpiazzò a partire dal tour mondiale a supporto dell'album; permanenza, la sua, che dura ancora oggi.

Come and I’ll take you under this beautiful bruise’s colors, everything fades in time it’s true...

The Colour and the Shape vide la luce il 20 maggio 1997 e, trainato dal vulcanico singolo apripista Monkey Wrench, raggiunse la terza e decima posizione in classifica, rispettivamente nel Regno Unito e negli States. Grazie ad un'azzeccata scelta dei singoli -oltre al brano citato, la celebre hit Everlong, la più che debitrice ai Pixies e alla loro Where Is My Mind, My Hero, e l'atipica veste acustica di Walking After You- come ad un gusto particolarmente spiccato per la realizzazione di efficaci video musicali che puntualmente finivano in regolare rotazione su MTV, l'album ed il suo apprezzamento finirono ben presto per accrescersi in maniera rilevante, sancendo la definitiva affermazione della band americana ai vertici della musica internazionale.
Il punto di forza dell'allora neonata uscita discografica sembra risiedere nel complessivo: per chi abbia bisogno di scariche elettriche ad alto dosaggio si ascolti Wind Up o Enough Space, per chi invece necessiti di potente hard rock edulcorato da melodia ben dosata brani come Hey, Johnny Park! o My Poor Brain andranno più che bene, per chi prediliga musica più leggera e scanzonata ci sono Up In Arms, See You o la conclusiva New Way Home, oltre ad esservi spazio per una ballad, February Stars, e per il dolce, acustico e spiazzante brano d'apertura, Doll.

Want a song that’s indelible...

Per quanti si fossero chiesti dove fosse finita l'effervescenza di This Is A Call, l'agrodolcezza di I'll Stick Around, la spensieratezza naif di Big Me, i contorni grunge di sappyana memoria di Alone+Easy Target, l'incalzante e sfinente punk rock di Good Grief o piuttosto il rock imbastardito da melodia e distorsione in egual misura di Floaty, la violenza grezza e abrasiva à la Melvins di Weenie Beenie, il pulsante incedere dominato dal basso di Oh, George, la martellante e distorta identità ai limiti del noise di X-Static, il punk senza fronzoli di Wattershed o la pesantezza di Seattle di Exhausted, ha dovuto fare i conti con un album probabilmente meno grezzo e diretto di Foo Fighters, apparentemente meno ancorato alle radici musicali da cui il frontman proviene, derivato da un approccio più cosciente che ha mirato ad una diversificazione delle strutture, seppur lieve, e quindi su una maggiore imprevedibilità -come dichiarato dallo stesso Grohl. Va sottolineata, ad ogni modo, la crescita di fondo che l'album presenta e che va di pari passo a quella compiuta dal suo principale artefice, ovvero una certa evoluzione nella scrittura dei testi -più personali e sentiti-, un'interpretazione vocale meno acerba che pare ora aver trovato le proprie coordinate ideali e potenzialità massime ed, infine, un suono che nel complesso risulta più levigato e sempre più adatto a raggiungere un maggior numero di orecchie e consensi. Al di là del proprio parere e gusto personale, è innegabile quanto questo prodotto risulti essere esattamente ciò che voleva essere, l'esatta istantanea del livello artistico raggiunto (e, a detta di tanti, mai superato) dal gruppo.
Da tanti accolto come il capolavoro ancora ineguagliato della band e da altri piuttosto come l'inizio dell'evoluzione (o involuzione) più accessibile delle future uscite, in realtà i due prodotti di poco si discostano qualitativamente fra loro, lasciando il campo al puro discorso soggettivo. L'unico appunto da fare, invece, è di tipo stilistico: con il suo secondo lavoro in studio, infatti, la band di Dave Grohl aggiusta il tiro, assestandosi sulle coordinate che, tutto sommato, manterrà invariate lungo gli anni e che le varrà il successo e la popolarità mondiali.

Sometimes I feel I’m getting stuck between the handshake and the fuck...

Attorno all'orbita musicale c'è davvero di frequente tanta confusione e un certo eccesso di idee ed opinioni; un po' tutti hanno spesso la pretesa di pensare che ogni nuovo gruppo o lavoro discografico voglia o debba in qualche modo risultare originale e rivoluzionario, portavoce di chissà quale grande figura o ideale musicale del passato e, su questa base, i giudizi vengono sistematicamente influenzati, distorti dagli intenti voluti e da una realtà più semplice di quanto ci si figuri; e, nel caso dei Foo Fighters, son stati scomodati fin troppi e inutili paragoni, oltre che ragionamenti a vuoto. Lo scopo di ogni produzione artistica è e dovrebbe essere, piuttosto, quello di insinuarsi nell'anima attraverso i recettori del cuore e della mente, riuscendo a contagiarla a tal punto da diventarne parte stessa e lasciando continue tracce di sé nel tempo attraverso memoria ed emozioni. E questo, a distanza di quindici anni, The Colour and the Shape riesce sicuramente a farlo.

Se tutto quanto potesse sembrare così vero per sempre... Se tutto quanto potesse essere così bello di nuovo (Everlong)



VOTO RECENSORE
84
VOTO LETTORI
84.86 su 30 voti [ VOTA]
Aceshigh
Martedì 7 Agosto 2018, 1.13.56
27
@TheSkull Beh così su due piedi ti proporrei Breakout oppure Rope, due pezzi che ascolto sempre volentieri. Degli ultimi due album invece salvo poca roba; cioè... non è che voglio per forza difenderli a spada tratta eh
TheSkullBeneathTheSkin
Lunedì 6 Agosto 2018, 20.59.38
26
@AcesHigh : scambio gradevole, tuttavia IMHO se un pezzo come "monkey wrench" oppure "burning bridges" (fighissima) sono determinanti nell'apprezzare il gruppo, allora ti dico please dimmene un altra così perchè non mi viene proprio in mente! Onestamente, nel rivedere oggi la cover di quel disco... rimugino e... il mio personale pensiero è che gente come Grohl, Josh Homme e diversi altri stiano raccogliendo più di quanto meritino: è da perecchio che non danno davvero qualcosa alla musica.
Aceshigh
Lunedì 6 Agosto 2018, 17.10.57
25
@TheSkull No beh certo, "eccellente polistrumentista" è di sicuro un'esagerazione, non mi sentirei mai di affermarlo (anche se mi è sempre piaciuto come drummer). D'altra parte, nel genere che propongono l'importante è sputar fuori pezzi ben riusciti, chi apprezza i FF per ragioni "virtuosistiche" sta tirando fuori le giustificazioni sbagliate. Cioè... a chi importa del polistrumentismo di Grohl in Monkey Wrench? Importante è che il riff ti si stampa in testa
TheSkullBeneathTheSkin
Lunedì 6 Agosto 2018, 16.59.26
24
@Aceshigh i Foo Fighters non sono malaccio come band, il disco di esordio risponde a necessità del momento, dopo sono una band diversa. L'omonimo un disco storicamente importante, chiude un'era ed in particolare chiude un capitolo importante di quell'era. Guarda, forse lo "strappo" con il passato è voluto ed opportuno, la scelta di una proposta più facile è stata comunque fatta e perseguita con onestà, un sound preciso sono stati capaci di delinearlo. A me non piace molto ed ho smesso di seguirli, ma non sono certo quanto di peggio possa offrire l'airplay. Storco un po' il naso riguardo l'immenso talento di Grohl che secondo me non è poi sto genio in musica, riconoscere i meriti (di chiunque) assolutamente si, incensare ciecamente no. Non sono per nulla in linea con chi lo definisce un "eccellente polistrumentista", mi sembra esagerato, cosi come un voto sopra l'ottimo per questo disco. Buono, molto buono, insomma 10 pti in meno secchi
Aceshigh
Lunedì 6 Agosto 2018, 16.48.54
23
@TheSkull In base a quello che scrivi credo che allora sia semplicemente un discorso di gusti. La penso un po' al contrario di te su tante cose: io per esempio non reputo l'esordio la cosa migliore dei FF (per quanto sia un album importante e per quanto sia quello che più può piacere a chi vede in Grohl principalmente l'ex batterista dei Nirvana), Everlong a me piace, non la trovo soporifera... che i giovani rockers (?!?!?) di oggi spesso si pappino qualsiasi cosa passata in radio senza ascoltarla "veramente" mi trova d'accordo, però ripeto: nel calderone del mainstream odierno con album come questo e il successivo i FF (staccandosi dal passato ingombrante) danno migliaia di punti a tante altre band; opinione personale di uno che... magari fossi ancora teenager!!!! A questo punto visto che ancora ascolto i FF forse sono giovane dentro, ahahah! poi c'è anche la corrente che la pensa come te, ne sono ben conscio e so anche di non poter confutare determinate critiche. Il fatto però è che a me complessivamente i FF piacciono.
TheSkullBeneathTheSkin
Lunedì 6 Agosto 2018, 16.06.06
22
@AcesHigh : non è detto che airplay sia sinonimo di mediocre, può esserlo di eccellenza così come di merdazza. Intendo dire che viene un po' (tanto) spezzato il cordone ombelicale con le proprie origini. Ho sempre pensato che Grohl potesse fare il testimonial della kinder, scherzi a parte è telegenico come pochissimi altri! Quello che trovo ingiusto è attribuirgli meriti che non ha, è ingiusto definire una canzone soporifera come Everlong "capolavoro"... insomma, il salto (facciamo finta verso l'alto) nel mainstream è stato così subitaneo che alla fine mi sento di ringraziare per un album come l'omonimo, una specie di commiato oltre che un grande album. Senza quel disco, oggettivamente tanta roba, non avrei nulla da dire riguardo alla musica dei foo fighters. Nè in positivo nè in negativo perchè il genere attualmente proposto va bene per i teenager/giovani di oggi, dediti all'omogeneizzato sempre e comunque, a me non farebbe nè caldo nè freddo.
TheSkullBeneathTheSkin
Lunedì 6 Agosto 2018, 16.06.06
21
@AcesHigh : non è detto che airplay sia sinonimo di mediocre, può esserlo di eccellenza così come di merdazza. Intendo dire che viene un po' (tanto) spezzato il cordone ombelicale con le proprie origini. Ho sempre pensato che Grohl potesse fare il testimonial della kinder, scherzi a parte è telegenico come pochissimi altri! Quello che trovo ingiusto è attribuirgli meriti che non ha, è ingiusto definire una canzone soporifera come Everlong "capolavoro"... insomma, il salto (facciamo finta verso l'alto) nel mainstream è stato così subitaneo che alla fine mi sento di ringraziare per un album come l'omonimo, una specie di commiato oltre che un grande album. Senza quel disco, oggettivamente tanta roba, non avrei nulla da dire riguardo alla musica dei foo fighters. Nè in positivo nè in negativo perchè il genere attualmente proposto va bene per i teenager/giovani di oggi, dediti all'omogeneizzato sempre e comunque, a me non farebbe nè caldo nè freddo.
Aceshigh
Lunedì 6 Agosto 2018, 15.39.38
20
@TheSkullBeneathTheSkin opinione rispettabilissima la tua, quello che dici è condivisibile (e condiviso da tanti, specialmente chi ama l'album d'esordio). Quest'album è fatto per sfondare. Il discorso per me però va messo su un altro piano , ovvero : airplay = mediocre? Leggendo il tuo commento sembrerebbe (uso il condizionale) trasparire quest'opinione. Io preferisco ragionare in termini "trasversali" a questa linea di giudizio. Da quest'album in poi possiamo tranquillamente parlare di airplay per quanto riguarda i FF: però in qualche album (come questo e gli altri che ho citato sotto) per come la vedo io le cose gli sono venute dannatamente bene; in altri album (l'ultimo per esempio) è roba da airplay venuta peggio. Tutto qui.
TheSkullBeneathTheSkin
Lunedì 6 Agosto 2018, 15.25.03
19
Per me Monkey Wrench rappresenta uno spartiacque, nel bene e nel male. Di ciò che è stato prima, non vi sarà più eco e la strada intrepresa con lo spassosissimo video non lasciava dubbi ed avrebbe portato la band a riempire le arene. Monkey Wrench (insieme a burning bridges) è uno degli ultimi pezzi che ho apprezzato, song semplice e tirata. Punk? Eh si, ma proprio quello è il punto... tolta qualche divangazione punkettara, che molte altre band sanno fare meglio, quel che resta è sfacciatamente roba da airplay. Non me ne voglia il caro Dave, simpaticissimo, ma un giorno qualcuno si è svegliato definendoti ECCELLENTE POLISTRUMENTISTA e mitificando i tuoi Foo Fighters: rispetto per te e per quel che hai fatto, ma non è vero nulla. Voto 65, gli album brutti sono altri, questo è solo un album che promette e non mantiene.
Aceshigh
Lunedì 6 Agosto 2018, 15.13.30
18
Il mio preferito dei Foo Fighters insieme al successivo e a Wasting Light. Album molto rappresentativo di quella fine decennio... Voto 88
Havismat
Giovedì 27 Ottobre 2016, 19.40.47
17
Un disco per me particolarmente caro al quale sono molto affezionato. A mio parere molto sottovalutato.
MarkTrimain
Sabato 29 Giugno 2013, 20.46.42
16
Lo adoro, uno dei miei preferiti. Senza dubbio il loro miglior album.
BILLOROCK fci ( Forza Tommasino rocchi)
Sabato 6 Aprile 2013, 13.25.34
15
Lo sto ascoltando in questi giorni Previously on my fuckin car; Bel disco graffiante puro Hard rock con tinte punk, i don't wanna be your Monkey wrenchhhhhhhhhhh... voto 85
BIoS
Lunedì 21 Gennaio 2013, 22.34.18
14
Questo disco dovrebbe insegnare alla gente come si scrive la musica. 95.
Macca
Lunedì 21 Gennaio 2013, 19.53.48
13
Molto bello, questi erano i veri FF
Swan Lee
Venerdì 9 Novembre 2012, 22.41.38
12
Mah, l'ultimo lavoro dei Foo's che mi è piaciuto, anche se non arriva ai livelli del bellissimo debutto omonimo, che faceva sperare ben altro per il futuro...Questo comunque un 75 lo merita.
fabio II
Martedì 6 Novembre 2012, 14.48.06
11
Non mi hanno mai fatto impazzire del tutto, vado a brani, neanche ad albums. La voce di Dave mi piace, soprattutto quando si adagia su tonalità da surf music. Che differenza c'è tra 'Learn To Fly' e, ad esempio, 'Boys Of The Summer' ( Don Henley )? Nessuna: westcoast dream, or surf, or Nada Surf a questo punto
conte mascetti
Martedì 6 Novembre 2012, 0.17.49
10
Bellissimo, tra i miei preferiti. L'ultimo album è un gran bel disco, forse il loro punto massimo.
the True
Lunedì 5 Novembre 2012, 12.09.38
9
ooohh bravi, finalmente un disco dei foo Fighters, band un pò sottovalutata da alcuni rockers, ma musicalmente ottima. Disco molto bello, monkey wrench è un inno, everlong un mito e my hero uno dei pezzi più belli di sempre, canzone che ti rimane in mente subito al primo ascolto!! voto 85
Bloody Karma
Lunedì 5 Novembre 2012, 10.09.13
8
anche per me wasting light è stato un gran bel disco...
Roccia
Domenica 4 Novembre 2012, 0.39.58
7
Grande disco! Anche se per me ha più un valore affettivo che altro. Secondo me il migliore dei Foo
edo
Sabato 3 Novembre 2012, 23.30.45
6
Fino a Wasting Light il loro miglior album
Flag Of Hate
Sabato 3 Novembre 2012, 19.39.12
5
Band tranquillamente trascurabile, buona solo come sottofondo a qualche festicciola, tipo la festa aziendale o la classica rimpatriata della vecchia sezione 5°F ITI dell'83, situazioni frizzanti e dinamiche, dunque
Undercover
Sabato 3 Novembre 2012, 12.26.08
4
Alterna buoni pezzi ad altri che onestamente sarebbero stati evitabili, in fin dei conti l'unico veramente bello di questa band è il primo, poi disco dopo disco si son persi sino alle derive pop odierne.
freedom
Sabato 3 Novembre 2012, 11.44.39
3
Quello che conosco meglio (l'unico che ho comprato) di questa band è One By One, bel disco, ma niente di eccezionale. Questo qui? Stessa cosa. Non riescono a farmi impazzire, trovo la loro musica fin troppo scontata e "ingenua". Inoltre vedere un icona come Grohl, ex membro del gruppo rock più importante degli anni '90, ridotto a fare il pupillo di Mtv (in qualsiasi evento organizzato da questa rete ci son sempre loro, proprio sempre), mi fa venire una certa tristezza...
Giaxomo
Sabato 3 Novembre 2012, 11.32.16
2
E' un grande album, gusto compositivo ricercato e raffinato, le canzoni "MUST" PENSO non sia necessario citarle. Non so se il loro migliore, ma sicuramente tra i migliori.
Bloody Karma
Sabato 3 Novembre 2012, 11.03.07
1
"Da tanti accolto come il capolavoro ancora ineguagliato della band e da altri piuttosto come l'inizio dell'evoluzione (o involuzione) più accessibile delle future uscite," concordo pienamente con questa affermazione...il più maturo dei lavori firmati FF, ma allo stesso tempo le troppe limature sonore hanno diminuito quella ingenua freschezza del debut...gran disco cmq!
INFORMAZIONI
1997
Roswell Records/Capitol Records
Alternative Rock
Tracklist
1. Doll
2. Monkey Wrench
3. Hey, Johnny Park!
4. My Poor Brain
5. Wind Up
6. Up in Arms
7. My Hero
8. See You
9. Enough Space
10. February Stars
11. Everlong
12. Walking After You
13. New Way Home
Line Up
Dave Grohl (Voce, Chitarra solista, Batteria)
Pat Smear (Chitarra ritmica)
Nate Mendel (Basso)

Musicisti addizionali
William Goldsmith (Batteria su tracce 1 e 6)
 
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