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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Dopo l’eccezionale sorpresa riservataci da Capricorn, tornano i quattro viaggiatori del tempo - con base a San Francisco - qui alle prese con il secondo Ep della loro carriera. Questo lavoro segna il passaggio degli Orchid sotto l’egida di una grande major, fatto che dà certamente ai nostri maggiore visibilità ma anche pressioni e problemi del tutto nuovi. Se in Capricorn gli americani citavano i Black Sabbath talmente bene da arrivare - in alcuni frangenti – al loro stesso livello, ora la questione si fa più complessa.
Cosa hanno da offrire gli Orchid nell’anno 2012 che la storia della nostra musica non ci abbia già abbondantemente regalato? Non è facile giungere a questo tipo di conclusioni solamente prendendo in considerazione un Ep formato da quattro composizioni, ma alcune interessanti indicazioni a tal proposito possono essere certamente ricavate.
L’attesa durata quasi un anno viene interrotta dalle strabordanti note di Heretic: riff sabbathiano ma vocals maggiormente orientate verso gli Sleep. Il brano, sia nella struttura che nel testo, sembra quasi una dichiarazione di intenti (“You'll never change my ways 'cause I'm a heretic”) e scorre piacevole alle nostre orecchie pur non aggiungendo nulla di nuovo a quanto già ci aspettavamo da loro, a parte un ottimo lavoro di rifinitura del synth suonato dal chitarrista Mark Thomas Baker. I delicati arpeggi di chitarra introducono Falling Away, composizione soffusa che si snoda lungo lo stesso motivo portante, aprendosi di tanto in tanto in un ritornello appassionato e ottimamente interpretato dal novello Ozzy, Theo Mindell. Prevedibile, anche se apprezzabile, l’entrata delle chitarre elettriche nella parte finale, le quali vanno a chiudere un pezzo bello quanto stracolmo di citazioni e rimandi (ma questo, conoscendo la band, lo sapevate già) .
A questo punto arriviamo alla nota dolente: Saviours of the Blind si apre con un riff massiccio e cadenzato, dapprima suonato a pieno volume e poi appena accennato; nel finale, tutta l’indulgenza dell’ascoltatore e del fan di queste sonorità scompare, e arriva il momento di essere severi. Qual è il senso del riempire un brano con alcuni dei riff più famosi dei Black Sabbath, quando l’intero Ep dura solamente 26 minuti? C’era davvero bisogno di omaggiare qualcosa che viene ampiamente citato in quasi ogni passaggio di questo Heretic come del precedente Capricorn? Forse l’effetto sorpresa si è esaurito: ricordo perfettamente l’emozione che provai durante l’ascolto del loro debutto: in alcuni momenti mi sembrava di ascoltare delle registrazioni inedite dei Sabbbath del periodo d’oro, e non tanto per i suoni o per lo stile, ma per la qualità e lo straordinario gusto degli arrangiamenti. Nell’ultimo brano a loro disposizione gli Orchid provano a cimentarsi in qualcosa di maggiormente personale, e ci riescono solo in parte, consegnandoci un pezzo decisamente stoner e fumoso, a cavallo tra Goatsnake e Kyuss. Il finale risulta un po’ troppo tirato per le lunghe, e ciò dimostra una certa indecisione nel muoversi in maniera autonoma.
Questo Heretic ci mette a disposizione troppo poco materiale per poter fare delle previsioni sulle prossime mosse della band di San Francisco, ma, allo stesso tempo, molto pochi sono gli elementi che ci lasciano ben sperare.
E’ giunta l’ora che questi ragazzi americani ci mostrino cosa sono davvero in grado di fare.
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Scusate non conosco il gruppo,ero rimasto incuriosito dalla copertina,poi ho letto il commento n.4 e sono morto. GRANDISSIMO COMMENTO. |
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nuclear blast:vai a fare in culo. |
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Ahahahah... Qualcuno ha lasciato il senso dell'umorismo nel letto stamani Ps. A me Capricorn è piaciuto un casino. |
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Credo che Lambruscore scherzasse... |
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@LAMBRUSCORE: Scusa ma quella in copertina si vede proprio che non è Laura Pausini, i tratti sono differenti e non ho trovato alcuna notizia al riguardo.. Poi cmq io neanche ce la vorrei su un disco come questo! Anche se ha detto che gli piace il metal (cosa da dimostrare tra l'altro) mi pare poco probabile che si possa interessare al doom che è il genere più difficile da assimilare, anche per lo stesso metallaro medio.. |
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Bellisimo EP così come lo è stato Through The Devil's Doorway! Non so perchè ma degli Orchid mi piacciono più questi 2 mentre Capricorn non mi has trasmesso nulla! |
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per me il problema di Capricorn era l'essere a tutti gli effetti i gemelli dei Black Sabbath...si i brani erano molto validi, ma poi...svanito l'effetto sorpresa non credo che porti a molto un proposta musicale del genere...cmq aspettiamo il full e giudichiamo... |
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Forse molti non lo sanno, la donna in copertina è Laura Pausini, in un'intervista, tempo fa, aveva detto che amava il metal e avrebbe voluto incidere qualcosa con qualche gruppo, per adesso ci si deve accontentare di una sua immagine su una copertina. |
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Ciao Emiliano , volendo essere buoni sì... |
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Heretic è l'unico pezzo che mi è realmente piaciuto di questo ep....per il resto sembra di ascoltare delle b-side di Capricorn... |
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Per ora non lancio anatemi e non infierisco, però, cacchio però... vedremo con l'album, meglio attendere va. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Heretic 2. Falling Away 3. Saviours of the Blind 4. He Who Walks Alone
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Line Up
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Theo Mindell (vocals, percussion) Mark Thomas Baker (guitar, synth) Nickel (bass) Carter Kennedy (drums)
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RECENSIONI |
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