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Milgram Shock - Milgram Shock
( 1698 letture )
I Milgram Shock, il cui nome deriva da un famoso esperimento di sottomissione psicologica, sono un band di formazione molto recente, visto che la line-up è attiva solo dal 2011 pur essendo formata da musicisti muniti di decennale esperienza nel settore, almeno secondo le note di accompagnamento allegate all'opera. Leggendo le stesse, il dato che maggiormente salta all'occhio è quello relativo alle modalità di registrazione di queste otto canzoni, incise in soli tre giorni ed optando per la presa semi-diretta, in modo da restituire quell'anima live che dovrebbe caratterizzare sia il genere di appartenenza -l'hard rock- sia il gruppo in sé stesso.

Se l'approccio è comprensibile, anzi addirittura apprezzabile nel suo integralismo puro ed in linea con il genere di riferimento, non si può fare a meno di notare come il risultato sia piuttosto approssimativo. Lo squilibrio tra gli strumenti è infatti troppo evidente per esere sottaciuto, con voce e chitarra troppo preponderanti, sezione ritmica troppo in retroguardia, e con la cassa della batteria dalla resa acustica veramente fastidiosa. Il tutto ovviamente, non può che inficiare parecchio il risultato finale, con la voce spesso troppo in primo piano e più di una volta troppo insistente su tonalità acute, e una chitarra confusionaria, molto fumosa, ma poco concludente specialmente nei soli. A questo proposito incomprensibile risulta l'inserimento di Legs'Sonata, un intermezzo Vanhaleniano che sembra una di quelle brevi registrazioni che si usava incidere su nastro nei primi anni '80, collegando la chitarra direttamente allo stereo (con Jack o con uscita pentapolare), per stupire gli amici dopo aver preso qualche lezione.

Per quanto riguarda i pezzi, ci troviamo di fronte a delle tipiche composizioni a cavallo tra hard rock , glam ed AOR, prive di ogni e qualsiasi prova di originalità ed arrangiate in maniera scarna. Magari con qualche spunto dignitoso qua e là (Dust and Sand, Smocked Lips), ma assolutamente, invariabilmente, prevedibili nota per nota nel loro svolgersi, risultando probabilmente concepite per le esibizioni dal vivo davanti ad un'audience in vena di divertirsi senza impegno (nulla di male in ciò, intendiamoci), ma che sono talmente scontate da dare ogni volta l'impressione che si tratti di qualche non identificata cover di un pezzo di qualche gruppo più famoso.

Riconosco ai Milgram Shock una certa attitudine e la voglia genuina di divertire e divertirsi, ma queste due qualità sono niente se non si dispone dell'unica veramente importante: saper scrivere dei pezzi minimamente interessanti e che attirino l'attenzione con almeno un passaggio differente dal solito; almeno uno.



VOTO RECENSORE
45
VOTO LETTORI
65 su 2 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2012
Autoprodotto
Hard Rock
Tracklist
1. Higher and High...
2. Carrion
3. Life
4. Legs' Sonata
5. Merry-Go-Round
6. Dust and Sand
7. Making Love
8. Smocked Lips
9. Black Gardens
10. Making Love (Radio Edit)
Line Up
Davide Schiavi (Voce)
Armando Diana (Chitarra solista)
Giuseppe Romano (Chitarra ritmica, Cori)
Niccolò Calimani (Basso, Cori)
Andrea Cibra (Batteria)
 
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