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13/12/19
GWAR + VOIVOD + CHILDRAIN
ROCK PLANET - PINARELLA DI CERVIA (RA)
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( 2011 letture )
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Gli svedesi tornano a colpire forte, manco fosse una novità! Una nuova realtà proveniente dalle lande fredde di Svezia: ecco a voi i Nubian Rose. Costruiti e coagulati attorno alla voce della potentissima mulatta Sofia Lilja, tra l’altro signorina dal fascino conturbante, questa band sciorina un ottimo hard rock con riff robusti, tastiere mai prepotenti nel coprire o mistificare il lavoro tostissimo compiuto dal resto degli strumenti. Una miscela influenzata palesemente da grandi mostri sacri come Whitesnake, Dio, Scorpions, Michael Schenker; un disco, questo, prodotto da un personaggio storico nella scena come Tobias Lindell, già ai cursori con calibri quali Europe, H.E.A.T., Hardcore Superstar. Insomma, se pensate di trovarvi al cospetto di un lavoro moscietto con una pin-up da sbattere in copertina per attrarre, vi troverete assetati nel deserto della vostra mente e dei pregiudizi duri ad esser fucilati. Sofia, oltre ad essere una pregiata maestra di canto, vocal coach degli artisti nello show televisivo svedese “Idol”, possiede un’espressività grandiosa su ogni tipo di suono intonato, circondata di musicisti metal che hanno saputo intessere una scheletrato in acciaio puro e rilucente.
Allora via con l’apertura in chiave hard primi eighties di Ever See Your Face, dove la ragazza mostra doti vocali abnormi e il gruppo ci dà dentro di brutto per acquerellare un pezzo godibile e tagliente nel quale i cori si ritagliano una parte decisiva, mentre le chitarre graffiano e la sezione ritmica appare vitale. La title track funge da saccheggiante botta heavy in grado di destabilizzare. Se Living For Tomorrow appare come un capitolo di hard melodico con tanti break e un chorus amabile, confortato dalla partecipazione di Kee Marcello alla chitarra solista, la quarta traccia sfodera un masterpiece lento: How Am I, semplicemente una ballad grandiosa corredata di atmosfere sognanti, produzione incline alla stratosfera, pathos interpretativo e armonie che si appiccicano come mastice alle orecchie di chi ne fruisce. La singer, inoltre, provvede ad una performance a dir poco da paradiso dei vocalist. Get Ready è simile, molto simile, nell’incipit alla Scorpions hit Rock You Like A Hurricane, ed è preda dei super acuti di Sofia Lilja; Your Love è secca con chitarre in cavalcata, solo ottimo e strofa ritornello che soddisfano pienamente, mentre Once Bitten e Reckless sono incentrate su un songwriting inappuntabile, arricchito da melodie diffuse mantenendo una corposa anima robusta, un perfetto mix tra la durezza metal e la spensieratezza armonica del hard da classifica; nella prima traccia ritrovo colori e flavour alla Saraya, female-singer americana praticamente sparita dalle scene. Reckless ha molto del rock da chart degli eighties con key più in evidenza, ma l’incedere è roccioso e gratta sotto la porta per entrare, poi ecco la sorpresa verso il finale. Come per magia appare la cover di Close My Eyes Forever, indimenticata canzone interpretata, a fine anni ’80, dal binomio improbabile costituito da Lita Ford/Ozzy Osbourne: qui ci troviamo al cospetto del duetto risultante dalla fusione vocale dell’avvenente Lilja e da Mats Leven (Swedish Erotica, Malmsteen, Krux), altro ospite d’onore della release, che sfoggia una vocalità eccezionalmente roca con accenni alla Dio. Ah però…bella versione davvero. Il platter va verso il “the end” con l’hard indiavolato di Sisters che non fa altro che confermare la bontà dell’intera proposta.
Un album sorprendente, vivace, atletico, con una singer straordinaria e una band che mena di brutto, con gusto, valore intrinseco e pregevolezza strumentale. Niente da fare, a parte alcune topiche clamorose denunciate su queste pagine in passato, gli svedesi sono la nuova frontiera dell’hard rock, ma con che cosa li nutrono i rockettari in quelle terre? Album da avere, lo adorerete in pochissimo tempo.
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7
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una donna di colore che canta rock... si tratta di un'esperienza non originalissima, ma comunque sempre interessante. L'abbinamento del timbro tipico delle donne di colore ad uno stile che e' preponderantemente 'bianco' rende l'ascolto non solo piacevole (per le indiscutibili capacita' di chi interpreta) ma anche e soprattutto uno spunto di riflessione a riguardo della mancanza di differenza tra uomini e donne di etnia diversa. Viva la liberta'! |
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6
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beh fdrulovic se mai X factor ragiungerà quei livelli potrei essere orgoglioso che venga prodotto in italia.... non nascondiamoci dietro a un dito questo è hard rock con una punta di power per la voce... un ottimo hard rock aggiungerei  |
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5
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il singolo "The Mountain" è per caso la cover di "2 minutes to midnight" degli Iron??????? AH! AH! AH! |
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4
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Teribbbile!! Il ballatone "How Am I" degno di X Factor. A parte gli scherzi e rispettando l'opinione di Frankiss un disco che m'ha lasciato totalmente indifferente e che m'ha annoiato un bel po'... |
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2
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Hai ascoltato il disco x intero Sabbacadabra? |
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1
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Versione moderna e + hard delle Heart ma sono meglio le sorelle Wilson. |
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INFORMAZIONI |
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Funklord Dynasty/Rambo Music
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Tracklist
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1. Ever See Your Face 2. Mountain 3. Living for Tomorrow 4. How Am I 5. Get Ready 6. Your Love 7. Once Bitten 8. Reckless 9. Close My Eyes Forever 10. Sisters
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Line Up
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Sofia Lilja (Voce) Christer Åkerlund (Chitarra) Thomas Lindgren (Chitarra) Fredrik Åkerlund (Tastiera) Henrik Uhrbom (Basso) David Algesten (Batteria)
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RECENSIONI |
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