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Yass-Waddah - Cities Of The Red Night
( 1991 letture )
Dalle calle più sperdute di Venezia, le cui frequentazioni non sono tra le più raccomandabili quando la luna si vela dietro una maschera di nubi, prende corpo il progetto Yass-Waddah. Il quartetto si forma nel 2011, raccogliendo musicisti provenienti da esperienze musicali molto diverse tra loro, ed esordisce ora con l'EP Cities Of The Red Night, ispirato all'opera avanguardista di William Burroughs.
Nelle cinque tracce contenute in questo platter, che scivolano in poco meno di un quarto d'ora d'ascolto, si trovano numerosi elementi di matrice black: violenza in fast picking, batteria martellante e votata a tempi veloci, linee vocali graffianti. Questi elementi costituiscono il fondo della proposta della band, segnando numerosi passaggi in cui la claustrofobia e l'atmosfera caotica dell'opera di riferimento sembrano più che mai reali e palpabili, caratteristiche abbellite inoltre da sporadici passaggi melodici, che svelano l'eterogeneo retaggio dei componenti della band. Sono proprio queste chicche a donare un tocco in più al lavoro, in particolare in Casbah il suadente arpeggio permette di creare un certo distacco dall'uniforme violenza che segna il resto resto dell'opera. Sulle note di chitarra pulita, s'inserisce un fraseggio solistico di buona fattura, in cui l'axeman Pietro Baldan mette in luce le proprie capacità alla sei corde. La sezione centrale di Moves And Checks And Slays, in cui la velocità rallenta a favore di un'apertura atmosferica, crea un interessante diversivo, mostrando che gli Yass-Waddah sanno muoversi molto bene anche quando i bpm diminuiscono, lasciando al bassista Graziano Stefanutti la possibilità di creare validi fraseggi sul manico del proprio strumento.
La prova del quartetto è solida: il batterista Corrado Linzi è un implacabile picchiatore del drumkit, la sezione di cordofoni è robusta e precisa, lasciando al vocalist Gabriele De Rossi il compito di rifinire la proposta con il proprio caustico scream. La qualità del suono, che mostra da subito come il lavoro sia frutto di un'autoproduzione, non è delle più potenti, ma al tempo stesso è sufficiente a rendere l'impasto sonoro omogeneo e distinguibile in tutti i suoi contributi; nel complesso si tratta una produzione entro i canoni del genere proposto dalla band.

In conclusione, Cities Of The Red Night è un esordio sufficiente, ma la proposta degli Yass-Waddah è facilmente personalizzabile e godrebbe di una maggiore visibilità se supportata da una qualità di registrazione più elevata.
L'idea di creare un concept sull'intricata opera letteraria di Burroughs è certamente originale, dunque perché non spingersi oltre il black metal di base e rispecchiare l'avanguardismo dell'autore americano con un approccio analogo nelle proprie composizioni?



VOTO RECENSORE
64
VOTO LETTORI
90 su 1 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2012
Autoprodotto
Black
Tracklist
1. Invocation
2. B-23
3. Transmigrants And Receptacles
4. Moves And Checks And Slays
5. Casbah
Line Up
Gabriele De Rossi (Vocals)
Pietro Baldan (Guitars)
Graziano Stefanutti (Bass)
Corrado Linzi (Drums)
 
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