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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Nirvana significa liberazione dal dolore e dalle sofferenze del mondo esterno e questo si avvicina al mio concetto di punk (Kurt Cobain 1967-1994).
Bleach è l’opera prima dei Nirvana, inopinatamente considerata come il parente povero della loro discografia. In realtà, si tratta di un album fondamentale per comprendere la filosofia del movimento grunge al pari di altri lavori dell’epoca quali gli EP Screaming Life dei Soundgarden e Superfuzz Bigmuff dei Mudhoney. Il problema di fondo risiede nel fatto che questo lavoro si trova letteralmente schiacciato dalla grandiosità dei successivi Nervermind e In Utero e, pertanto, viene troppo spesso relegato in secondo piano. Il titolo si richiama ad un campagna pubblicitaria contro l'AIDS al fine di indurre i ragazzi tossicodipendenti a lavare con la candeggina gli aghi delle siringhe per uccidere il virus. Registrato in pochi giorni ai Receprocal Recording Studios di Seattle con l’ausilio di Jack Endino, uno dei primi produttori del grunge, ed originariamente pubblicato in 1000 copie in vinile bianco e 2000 in vinile verde, Bleach uscì il 15 giugno 1989. Il costo complessivo fu di 606,17 $ che, a causa del dissesto finanziario in cui versava la casa discografica Sub Pop, furono anticipati dal secondo chitarrista Jason Everman. Ironia della sorte: Everman proprio per questo motivo riveste un ruolo fondamentale nella storia dei Nirvana, ma oltre al fatto che quei soldi non gli vennero mai più restituiti, era malvisto da Kurt Cobain per la sua inclinazione al metal. L’artista, sebbene il suo nome compaia nei crediti del disco e sul materiale promozionale, in realtà non suonò nemmeno una nota e poi fu defenestrato dalla band! Quando iniziarono le registrazioni i Nirvana non avevano ancora un nome definitivo ed il batterista Dale Crover (Melvins) verrà sostituito in corsa da Chad Channing.
La musica di Bleach, la cui foto di copertina fu scattata da Tracy Marander fidanzata dell’epoca di Cobain, è diretta, grezza ed evidenzia le caratteristiche peculiari del combo di Seattle che fondamentalmente si sintetizzano in una sapiente mistura di post rock e punk. I testi sono brevi, criptici e, come nello stile di Kurt, si prestano a svariate interpretazioni. Un giro di basso oscuro e claustrofobico apre Blew, una traccia abrasiva dove il sofferto cantato del singer è magistralmente supportato da un sound cupo e distorto; accattivante il refrain ed in risalto un lancinante assolo di chitarra accompagnato da un cavernoso basso di Novoselic. Floyd the Barber prende spunto da una serie televisiva statunitense degli anni ’60 The Andy Griffith Show e si struttura su di un riffing semplice e ripetitivo; sugli scudi il drumming assicurato nell’occasione da Dale Crover. L’andamento triste e semimelodico di About a Girl irrompe prepotentemente impreziosendo la qualità del full lenght in quanto ci troviamo al cospetto di una delle song più ispirate mai composte da Cobain. Il graffiante riff iniziale di School, una song grunge fino al midollo, è a dir poco travolgente; la rabbiosa prestazione vocale di Cobain è da annoverare tra gli apici di Bleach ed è da segnalare anche un bellissimo assolo alla sei corde. Love Buzz, cover rivisitata di un brano del 1969 degli Shocking Blue -gruppo amato da Krist Novoselic- e pubblicato dai Nirvana come singolo nel 1988, dispone di una ritmica ossessiva dai contorni psichedelici terribilmente coinvolgente al punto di stamparsi nel cervello per non andare più via. Paper Cuts ha un incedere meno sostenuto e potente incline al sound dei Melvins. Le parti di batteria furono curate da Dale Crover e Cobain canta con trasporto esternando frustrazione e angoscia. Un riffing furioso e acido domina il post punk di Negative Creep, un altro pezzo da novanta con un Cobain davvero efficace. Chad Channing si erge a protagonista pestando pesantemente sulle pelli in Scoff e ancora indovinati riff dominano Swap Meet, mentre Kurt sembra un invasato. Mr. Moustache ha una ritmica più sostenuta con il basso protagonista; le liriche che sbeffeggiano il tipico uomo che incentra tutto sulla sua muscolarità e sulla distorta visione della donna intesa come oggetto sessuale e mera procreatrice di figli. In Sifting il tema portante è orientato al metal, l’andamento è cupeggiante ed affascina l’ottimo refrain. Big Cheese e Downer sono due bonus track incluse nella versione CD del 1992: la prima, B side di Love Buzz, è una presa in giro nei confronti di coloro che detengono il potere e ci presenta un Cobain quasi ironico, mentre la conclusiva breve punkeggiante Downer (una delle prime composizioni dei Nirvana, iniziarono a lavorarci addirittura al dicembre 1985), con ancora Dale Cover alla batteria, suggella con la sua rabbia verso la società un meraviglioso platter.
Bleach è un album ruvido, istintivo e, pur non eccellendo sotto il profilo tecnico, è decisamente trascinante. La prima parte contiene a mio avviso le canzoni migliori, poi il livello cala leggermente; nell’intesa che si tratta, comunque, di un disco da avere a tutti i corsi al pari del resto della discografia dei Nirvana.
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Conobbi i Nirvana con Nevermind ma fu soltanto ascoltando Bleach prima e poi Incesticide che divennero per qualche anno la mia band preferita. Concordo con la maggioranza dei commenti qui sotto, è ruvido, lento, pesante e soprattutto molto, molto omogeneo dall'inizio alla fine mentre Nevermind si presenta più vario (e In Utero presenta un po' la stessa struttura di Nevermind, con canzoni melodiche seguite da altre più dure e veloci e una melodia lenta alla fine). Venendo dall'ascolto di Queen e Beatles le melodie rabbiose di Nevermind mi affascinarono, ma con Bleach fu stupore, conobbi per la prima volta il lato pesante, grezzo e scuro del rock.
Inoltre è il primo album e il primo album di ogni band è quasi sempre il migliore, il più sincero, quello dove l'urgenza di comunicare è maggiore. Anche se la cosa più emozionante fatta dai Nirvana penso resti la cover di Where di you sleep last night, non solo per il cantare sgolato di Kurt nel finale ma soprattutto perché è una manifestazione della forza del blues, musica primordiale, che sgorga in maniera inaspettata, mostrando bene il legame strettissimo che la band aveva anche con la musica tradizionale americana folk e blues. |
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Prima non ci facevo tanto caso, ma é evidente che questo é il disco meno conosciuto e considerato dai fan "casual" dei Nirvana, vale a dire quelli che ascoltano o conoscono solo Nevermind e In Utero perché all'epoca (ma anche dopo) passavano i pezzi alla radio.
Effetticamente dei 3 é quello che mi piace di meno, però lo ritengo un disco molto bello ed é sicuramente il più "Istintivo" come ogni opera prima che si rispetta.
Volendo fare un paragone con un album Metal é il Walls of Jericho dei Nirvana.
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nevermind e' l'album che li ha consacrati a livello mondiale,ma secondo me e' bleach il loro migliore.album davvero stupendo.ma tutti e 3 sono comunque bellissimi.una delle mie band preferite in assoluto,e kurt per me un mito! |
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Minchia che disco, un rock malato e sofferto come pochi. La copertina un reframe di una pellicola in bianco e nero in movimento dove appaiono chi ha disturbato gli anni '90 in modo incommensurabile |
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per me il migliore album in assoluto dei Nirvana...ruvido,crudo,grezzo e cattivo al punto giusto. |
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Comprai questo album quasi per caso, ancor prima che spopolassero poi con Nevermind. Anche per me il loro miglior album, grezzo e non commerciale come il successivo Nevermind. |
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A mio parere il miglior album dei nirvana , duro , puro e sporco grunge vecchio stile ! . ci si può definire veri fan dei nirvana solo se si apprezza questo album nella sua interezza P.S a tutte le persone che hanno adorato come me questo capolavoro underground , consiglio di andarsi ad ascoltare su YouTube il primo gruppo di kurt ! i fecal matter , purtoppo fecero un solo demo , però è un buonissimo esempio di sonorità noise e hardcore punk ! |
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L'underground per eccellenza,carico di suoni ruvidi e sporchi,davvero particolare.Voto 90 |
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Un caleidoscopio di suoni: Heavy metal, Hard Rock, noise, psichedelia e punk si uniscono in un album davvero eccezionale. Il mio preferito 85 |
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Bleach il mio preferito post-punk criptico e decadente e ruvido insieme ad In utero più complesso e stutturato in cui c'è l'unico pezzo thrash metal della band |
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i nirvana più crudi, onesti, arrabbiati e seminali sono in questo disco cupo e scarno...molto underground a cominciare dalla copertina. |
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Come già commentai nella recensione di In Utero, reputo da sempre Bleach il loro lavoro più bello. Il tanto osannato Nevermind invece non mi piacque già dai tempi della sua uscita.. |
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Benché la storia lo abbia relegato in un angolo Bleach è l'album che rappresenta meglio degli altri lo spirito ribelle e la natura selvaggia dei Nirvana, ne evidenzia i caratteri distintivi fotografandoli nel periodo forse migliore per loro, quello degli inizi. Certo, dopo sarà un fiorire di melodie e ritornelli vincenti, intuizioni geniali e produzioni curate, ma se si vuole carpire l'essenza della band è necessario partire da questo primo lavoro (che per quanto mi riguarda è quello più significativo). |
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Come ho già detto nel commento del link postato su FB, è un album meraviglioso, secondo me non raggiunge gli standard qualitativi dei futuri Nevermind e In utero, ma si tratta comunque di un vero e proprio capolavoro.Ascoltarlo con quella rozzità genuina del tipico album "fatto in casa" emana quel profumo di quel periodo, corrente alla mia adolescenza.A dire il vero io nell'89 ero ancora troppo piccolo, ebbi per la prima volta Bleach qualche anno dopo in pieno boom Nirvana e Grunge in genere, ovvero nella prima metà degli anni 90: lo procurai su una cassetta registrata(proprio come si usava in quel periodo) ed in questo la scelta della copertina mi fu di molto aiuto, dal momento che è stato sufficiente fotocopiare il cartoncino per darmi la forte sensazione di averla originale (ovviamente la tengo tutt'ora).Quriosità per chi non lo sapesse: nella versione della cassette non c'è l'ultima canzone "Downer". |
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Io credo che la musica funzioni un po' a cicli...il thrash è morto per un periodo e poi è tornato, il grunge sta tornando, il numetal tornerà...e così via. |
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Oh ma che riva di moda il grunge - effetto della crisi? |
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Certo, questione di gusti. Comunque che sia chiaro, io lo reputo un gran disco, e per molti quelli che io vedo come limiti potrebbero essere pregi. Chi conosce la storia dietro a Nevermind sa che il successo planetario del disco fu totalmente inaspettato, a prova del fatto che Kurt e soci fecero più o meno quello che volevano all'epoca, solo con un budget più alto e più mezzi a disposizione, dando così vita ad un lavoro più "professionale", cosa che molti non hanno digerito ma che credo sia in fondo lo scopo di ogni artista: fare un disco comunque di ottima musica, ben registrato, ben prodotto e confezionato. Album come Kill 'em All, Bleach, Korn omonimo, System Of a Down omonimo o Adrenaline, sono delle perle partorite quasi inconsapevolmente e impreziosite dalle imperfezioni, irripetibili nella maggior parte dei casi, ma non per questo insuperabili. Poi dipende tutto dall'ascoltatore. |
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Infatti Fabio nevermind nel suo melting pot ( che e' quello che caratterizzerà la scena ) e' perfetto, ed anche in utero tecnicamente e' superiore. Ma come ho già detto in altri casi la mia valutazione non prescinde mai dal contesto storico se si vuol fare della retrospettiva. Soprattutto per band molto importanti. Ma non e' detto che sia l'unico metodo o quello migliore |
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Dico la mia da fan: Nevermind è un album perfetto per me uno dei capolavori assoluti del rock. Ciò non toglie che Bleach sia più vero (nella recensione yso il termine istintivo che la dice tutta), ma a livello compositivo credo che sia Nevermind che In Utero gli siano superiori (parlando di capolavori sempre 87/100 è un voto altissimo) |
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Freedom e' proprio come si guarda le cose il metodo in cui sviluppiamo il 'gusto'. Per me questo invece e' il migliore e di gran lunga. Perché stiamo parlando sostanzialmente di garage nel suo contesto più classico, quindi non deve essere come come dici tu, ribalto, 'maturo', la musica deve darti quel feeling live wire , quindi nessun tipo di sovrastrutture o manie da folksinger che emergeranno più tardi, sino ad arrivare all'unplugged . Per questo per me e' assolutamente un classico. Di dico invece che non ho mai apprezzato più di tanto In Utero perché tornano indietro sul fattore commerciale di 'nervermind' ma si sente lontano un miglio, per me, che i momenti migliori se ne sono andati, appunto questi. Oltre che, sempre In Utero, ha 'sacrificato' altri dischi che a mio parere erano decisamente superiori perché tutti sono concentrati sui miti. Per me la loro storia e' questa, poi ad ogniuno il suo parere che forma appunto il gusto Ps: Fabio della prima ondata anche gli Skin Yard mi piacevano parecchio |
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In questo disco c'è la vera musica di Kurt,semplice e diretta,grezza ma geniale. |
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Comunque non sono d'accordo con chi dice che si tratti del loro disco migliore. Certo, è grezzo, sporco e diretto come i Nirvana non saranno mai più, ma è anche leggermente "immaturo", e il batterista anche se bravo mi sembra un po' fuori luogo. |
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@Cynicalsphere: credo sia un'inconfutabile dimostrazione della chiusura mentale e dell'ignoranza di chi ha votato (a patto che non si tratti dei simpaticoni che che votano 30 in ogni recensione). Comunque ottimo anche questo, ma forse preferisco Nevermind. |
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Rispecchia l'ignoranza credo... |
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Il grezzume di Bleach è oro puro rispetto al patinato di Nevermind. Una domanda: ma il voto dei lettori cosa rispecchia? |
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Il mio preferito dei Nirvana. |
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sicuramente gran disco...ha segnato il tempo...una sola parola GREZZO... |
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...semplicemente il miglior disco dei nirvana. E non per fare il fighetto del "era meglio il primo disco". Questo è un ram bel disco che si inserisce benissimo nella musica sub pop di inizio anni novanta. Soundagarden, mudhoney, tad e appunto nirvana. Gente che cercava di riportare una nuova versione di punk HC fuori dagli scantinati. Bell'impresa, durata poco, come è giusto che sia. |
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Non sono un fan del grunge e neanche dei Nirvana, questo però è molto bello, grezzo, diretto, sporco e senza fronzoli. Il loro migliore. |
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Il loro disco più crudo e diretto ed è quello che da inizio a tutta la loro storia. |
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Il mio secondo preferito della band, dopo "In utero" e prima di "Nevermind". Concordo anch'io col fatto che il meglio sia all'inizio, fino a "Paper cuts" compresa sono tutti capolavori, poi per me subentra un po' di ripetitività. Uno dei "testi sacri" del Grunge, comunque, grigio, grezzo e duro, fa evidentemente parte del periodo in cui il genere non era ancora esploso commercialmente ed esprimeva così la sua anima più ruvida e sporca. |
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undercover mi ha tolto le parole di bocca... |
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Per me è il top dei Nirvana, è la summa completa di ciò che Kurt è sempre stato, uno spirito ribelle racchiuso in un'animo dannatamente combattuto e il disco è fantastico dal primo all'ultimo secondo, è decisamente superiore al più osannato "Nevermind" come resa, la differenza la fa una produzione genuina e più grezza. |
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@ Fox: osservazione pertinente in effetti |
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Un disco fondamentale per il grunge, dove Kurt si esprime liberamente senza la pressione delle major che poi porteranno il gruppo ad un sound più commerciale negli album successivi. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Blew 2. Floyd the Barber 3. About a Girl 4. School 5. Love Buzz 6. Paper Cuts 7. Negative Creep 8. Scoff 9. Swap Meet 10. Mr. Moustache 11. Sifting 12. Big Cheese 13. Downer
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Line Up
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Kurt Cobain (Voce, Chitarra, accreditato come Kurdt Kobain) Krist Novoselic (Basso, accreditato come Chris Novoselic) Chad Channing (Batteria)
Musicisti Ospiti Dale Crover (Batteria su tracce 2, 6, 13) Jason Everman (Chitarra, accreditato ma assente dalle registrazioni)
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RECENSIONI |
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