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Manowar - Warriors Of The World
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Dopo oltre sei anni di silenzio, i Manowar tornarono sugli scaffali di tutto il globo con Warriors Of The World, che aveva l’ingrato compito di far ricredere tutti gli scettici dopo la pubblicazione, di sei anni precedente, del discusso Louder Than Hell. La band, fresca di accordo col colosso tedesco Nuclear Blast, riscosse un gran successo con questo album, fino ad arrivare al difficile risultato di raggiungere due dischi di platino.
Come per ogni nuova uscita dei Kings of Metal, la scena metallica mondiale era divisa in due fazioni opposte pronte a logoranti duelli verbali per difendere o denigrare il nuovo disco della coppia DeMaio/Adams. Ricordo benissimo, da parte mia, l’attesa piuttosto tiepida per questa nuova pubblicazione, ormai convinto che il gruppo avesse già dato al dio metallo tutto quello che poteva dare; essendo comunque un nome grosso del panorama metal, ero in ogni caso deciso a concedere una chance a Warriors Of The World, e in tutta sincerità, già dal titolo più che inflazionato, non è che partissero benissimo. Eppure, penso di essere stato uno dei tanti, azzarderei tantissimi, a doversi ricredere a causa della pregevole fattura del prodotto in questione. Il disco si apre con una delle migliori tracce del lotto, l’epica Call to Arms, opener perfetta per i tantissimi guerrieri che non aspettavano altro che essere adunati dalla voce tuonante del comandante Eric Adams, che sarà anche monotono per quanto riguarda la varietà dei suoi registri vocali, ma in quanto ad epicità lo è almeno quanto una folle cavalcata per falcidiare orchetti sui campi del Pelennor; insomma, metafora tolkeniana a parte, dal sig. Adams non c’è che da imparare per pathos ed epicità delle sue interpretazioni. Buona, anzi ottima la prima. Fight for Freedom inizia in maniera decisamente più distesa, grazie al dialogo tra il pianoforte e la voce di Adams, vero e proprio poeta vate che canta l’inno a combattere per la libertà; ottimo pezzo davvero. Nessun Dorma è la celeberrima romanza pucciniana della Turandot, talmente bella e immortale che nemmeno la pronuncia anglofona di Adams riesce a scalfirla. La canzone comunque non dispiace anche per la potenza del ‘Manosound’. Una scelta decisamente manieristica e un po’ pacchiana, ma i Manowar sono anche questo del resto. Valhalla è un’intro orchestrale del capolavoro che risponde al nome di Swords in the Wind, epica composizione che gronda pathos da ogni singola nota. Senza dubbio un pezzo da novanta. Con An American Trilogy la band tornò a pescare nella tradizione, stavolta americana, eseguendo una cover di Mickey Newbury portata al successo niente di meno che da Sua Maestà Elvis Presley. La canzone è in realtà un medley di tre canzoni dell’Ottocento: Dixie (inno ufficioso degli Stati Confederati durante la guerra civile), All My Trials (una ninna nanna delle Bahamas) e John Brown’s Body, la canzone di marcia dell’esercito dell’Unione. Una scelta azzardata, ma che possiamo considerare vinta dal gruppo. The March è una traccia strumentale di quasi quattro minuti che fa da preludio a Warriors of the World United, un pezzo tanto semplice nella sua struttura quanto ipnotico nella sequenza batteria/rullante di Scott Columbus, sul quale si innesta il basso di DeMaio; senza alcun dubbio il brano più coinvolgente del disco, pura delizia per schiere infinite di defenders. Se fino ad ora il disco si era mantenuto su velocità medie, col trittico finale, accelera improvvisamente, pagando qualche punto dal punto di vista dell’epicità, ma guadagnando parecchio sotto l’aspetto del coinvolgimento e dell’immediatezza. Hand of Doom, House of Death e Fight Until We Die sono costruite su un ritmo ossessivo dell’accoppiata DeMaio/Columbus, sul quale Karl Logan si esprime su ottimi livelli, come Eric Adams del resto, una vera e propria garanzia.
Tirando le somme, possiamo certamente concludere dicendo che questo album, uscito dieci anni fa, è stato l’ultimo a proporci i Manowar su livelli di eccellenza indubitabili. Non un capolavoro al pari dei dischi più blasonati della band, ma certamente un grandissimo disco che si lascia ascoltare sempre con estremo piacere facendo schizzare a mille l’adrenalina del guerriero che c’è in ogni ascoltatore. Un must per tutti coloro che amano l’epicità in ogni sua forma o espressione.
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è un gran bell'album per iniziare il nuovo millennio. Con questo disco si sono rilanciati alla grande, peccato che dopo però si sono ripersi con gli album successivi. Voto 75 |
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Bel disco ma con una track-list scandalosa, dove tranne l'opener la prima parte è formata solo da ballate e la seconda da tracce killer, ma come cazzo lo hanno diviso? La canzoni sono belle ma troppi lenti. Quando uscì lo consumai, fu uno di quei dischi che mi segnò ma dopo tanti anni devo ammettere che è solo un buon disco, niente di eclatante ma contenente 2-3 capolavori del metallo epico. Voto 77 |
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Sara' che non sono un fan sfegatato dei Manowar(sebbene i primi 4 album,siano stupendi),ma quest'album mi sembra buono,ma niente di eccezionale rispetto a quanto hanno fatto in passato...per me 80 è troppo |
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#orme, #la, al diavolo gli errori. |
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Davvero gran bel disco, belle canzoni veramente e grande e bellissima prova vocale di Adams, ecco io per il prossimo disco se seguissero le prme di questo che anche se non reputo il loro migliore, ci metterei ka firma.Buon lavoro Manowar, alla prossima. |
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Ottimo disco,Call to Arms,Hand of Doom,la titletrack e Swords in the Wind i miei pezzi preferiti,qui Eric mette tutto sé stesso,una vera bestia! Io gli darei 88,anche se ritengo leggermente superiore Kings of Metal a questo disco. BUT MANY WILL DIE BY MY HAND! |
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Ottimo disco, lo trovo davvero ben registrato, potente e possente, alcuni pezzi sono da orde barbariche, fanno venire in mente scenari di eroiche battaglie, vendette all'arma bianca, epico fuore, gran bevute di birra e l'immancabile sensazione di cromature&acciaio in pieno stile Redneck Harleysta..l'unica pecca è la canzone Nessun Dorma, sarebbe stato più opportuno fosse presente sull successivo GOW, reputo questo l'ultimo grande disco della band Americana in quanto gli ingredienti del Manowar Sound ci sono tutti..90/100 |
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Buon album, ma trovo che ci sono molti filler nella parte finale ed è un vero peccato. Se una canzone come the dawn of the battle avesse preso il posto di una delle ultime tre canzoni, già si sarebbe innalzata la qualità dell'album. 73 |
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bellissimo disco,la sola interpretazione di nessun dorma di eric adams vale l acquisto.l ultimo disco degno del loro nome. |
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WE ARE WARRIORS,WARRIORS OF THE WORLD!!!!!!!DEATH TO FALSE METAL!!!!!!!!!!! |
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grande album a parte an american trilogy il resto ottimo adams fantastico |
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100/100 capolavoro assoluto, ho sentito per sei mesi solo questo disco. Dire eccezionale è riduttivo, probabilmente uno dei 10 migliori cd, se non il migliore, della prima decade degli anni 2000. |
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100/100 capolavoro assoluto, ho sentito per sei mesi solo questo disco. Dire eccezionale è riduttivo, probabilmente uno dei 10 migliori cd, se non il migliore, della prima decade degli anni 2000. |
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Mi verrebbe da dire che "IL VERBO" non si giudica o discute...si professa!! Questo per far capire quale è il mio pensiero sulla band Americana..però ormai sono creciuto abbastanza per non andare oltre la "Fede" che cmq mai e poi mai abbandonerò... WOTW è l'ultimo grande album dei Manowar, migliore del più che discreto Louder Than Hell, regge il confronto con gli album degli anni 80's...peccato per Nessun Dorma...più adatta a finire nell'album successivo. |
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E' stato il mio primo album dei mitici Manowar. Poi un amico mi passò l'EP The Dawn Of Battle: una carica epica verso la vittoria o la morte.... Mi innamorai immediatamente dei sommi Manowar. Death to False Metal!!!!!! |
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Bene Billorock in alto le spade e gridiamolo insieme : .WE ARE WARRIORS,WARRIORS OF THE WORLD!!!!!!!DEATH TO FALSE METAL!!!!!!!!!!! |
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Si si si.. sono dei grandi e basta.... |
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Da paura quando parte questo coro : Fratelli di tutti i luoghi alzate le vostre mani in cielo noi siamo guerrieri, guerrieri del mondo , come il tuono dal cielo , per combattere e morire noi siamo guerrieri, guerrieri del mondo . |
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Album grandioso sicuramente il mio preferito di quelli usciti negli ultimi 20 anni,potente e cazzuto,lo preferisco addirittura di più a Louder than hell,la sola magnifica canzone d'apertura Call to arms è sufficiente a spazzare via tutta la robaccia ignobile spacciata per metal che andava di moda in quel periodo e che dire della leggendaria Warriors of the world united?è semplicemente uno dei pezzi più tosti e esaltanti mai sentiti.Sono davvero grandiose anche House of death,Swords in the wind,Hand of doom,Valhalla ed è stato molto coraggioso trovare la versione di Nessun Dorma dove Adams zittisce tutti i loro detrattori con una maestosa interpretazione,oltre a essere un vero metallaro ha saputo dimostrare di essere al livello dei più grandi tenori del mondo.WE ARE WARRIORS,WARRIORS OF THE WORLD!!!!!!!DEATH TO FALSE METAL!!!!!!!!!!! |
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Ultimo disco passabile dei Manowar. Contiene una manciata di pezzi discretamente esaltanti e i filler fortunatamente non la fanno da padroni nel minutaggio totale del disco, come purtroppo succederà in futuro. |
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ma infatti non devi prenderli, ma ascoltarli.... goditi il loro sound epic metal!! |
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Giuro, non riesco a prenderli sul serio... |
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Ascoltare i Manowar è davvero un momento esilarante.....odio i comici di mestiere, non mi fanno mai ridere.... Mentre la comicità naturale, non voluta, che esprimono i Manowar è unica, grazie di esistere Manowar! E' bello bere in compagnia con le vostre intro...... "Father!,father!,father I look up to you and heed thy call......." |
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uno dei miei album preferiti dei Manowar! grandi. |
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Voilà, disco a mio parere, veramente bellissimo con grandi canzoni. Call to Arms è coinvolgente, Swords in the Wind è una delle più belle ballads mai scritte e Warriors of The World United, una iniezione di adrenalina pura. Trovo spettacolare, poi, la versione di Nessun Dorma, con l'urlo finale a sottolineare che il metal ha classe da vendere e non è fatto da rozzi. My sembra che in un intervista, DeMaio abbia indicato la scelta della cover e il trittico "An America Trilogy" come un omaggio agli States dopo l'11 settembre. Ognuno può avere la propria opinione ma i Manowar sono una delle più grandi band di sempre. Au revoir. |
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Miguel@ era tanto tempo che aspettavo di leggere un tuo parere sui Manowar e sul ruolo che hanno avuto nella storia del metal! Ma dimmi, quando pubblicherai il tuo nuovo album? |
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@Miguel son mi! :trogloditi mah forse! resta il fatto che questa è una delle band più importanti della storia del metal , hi caprones !!! |
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Talmente esaltati da finire per essere soltanto ridicoli,i trogloditi del metal. |
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Non vorrei andare OT, ma il commento di Radamanthis numero 23 è spettacolare!! Lieto di trovare molti interisti che, come me, amano la musica di classe (e Rada è pure un amante dell'ottimo power) come i Manowar e non esitano a elogiare EL Principe e il CAPITANO!! nel bene e nel male INTER e MANOWAR nel cuore! |
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@Painkiller: swords in the wind è l'ultimo capolavoro che han scritto.. poi il buio e la mediocrità assoluta... |
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Suor cazzilia @ : beh se ti dico con chi mi immedisivavo io ti metti le mani nei capelli, Marilyn Manson !! muahahah |
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Tutti al Sonisphere !! Una band una garanzia . |
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@Billo- be, dal mio punto di vista musica e films sono cose diverse. L'attore che fa un film d'azione lo sai bene che è un cazzaro viziato che fa solo finta di essere un duro e puro...mentre i musicisti, in teoria, dovrebbero tramite la loro musica esprimere se stessi! Poi lo so che qui siete tutti infognati che al di la di cosa faccia uno fuori dal palco lo ascoltate lo stesso...io invece ascolto musicisti nei quali ci vedo un po' più di "me" (da notare le virgolette eh!!) non a caso mi piacciono Pantera, Down, Motley Crue, Eyehategod.... |
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Call to arms, la title track, Swords in the wind e Fight until we die sono dei gran bei brani...Il resto può tranquillamente essere riposto nel dimenticatoio...Di sicuro è migliore delll'ultima imbarazzante ciofeca. |
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Billo, ci vede al sonisphere? C'è un topic sul forum http://www.metallized.it/forum/viewtopic.php?f=12&t=7352 |
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Cmq tornando a noi, i Manowar all'apparenza sono decisamente folcloristici, ma Dio onnipotente le loro canzoni danno una carica allucinante; Alla fine molti di voi specialmente i ragazzini (eh lo capisco) scambiano le bands per dei maestri di vita, delle guide spirituali, perciò certi atteggiamenti di taluni sono esacerbati e odiati, ma a me bands così folcloristiche o Tamarre piacciono, perchè è come vedere un film di action o di fantascienza, cioè quanti di voi vedendo che ne so Die Hard o 007 si son detti, se impossibile questa scena o esagerati, però son belli da vedere e ti intrippano di brutto, idem queste band è palese che i Manowar non siano più dei metallari puro sangue, però ci tengono a mantenere l'immagine, fa parte del gioco e del copione e mi piace di brutto !! |
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Radamanthis: PURO VANGELO,lettera dopo dopo lettera!! Painkiller: eh si, 30 anni di un solo colore, nero e azzurro!! |
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E' stato ristampato dalla BesnateRock, l'edizione de luxe è dentro una cassa da morto con l'olio 31 ahhahaah!! - Sono ancora piegato in due dalle risate! |
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Ahah grande Billo!!! La classe di Eric Adams in Nessun Dorma potrebbe essere paragonata alle sterzate di Milito, la potenza devastante di Scott Columbus su House of death non potrebbe che essere Guarin sulla mediana, le cavalcate di Karl Logan mi ricordano il CAPITANO Zanetti che all'85esimo prende palla, salta la difesa avversaria e va in porta (a 39 anni suonati), mentre quel tamarro di DeMaio non potrebbe che essere il Mister Strama che nonostante tutto riesce a barcamenarsi come un veterano al di là di critiche e cattive gestioni societarie di situazioni economiche complicate (Snejider)! Ecco i miei Manower-Inter: veri e propri WARRIORS OF THE WORLD!!! |
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@Billo: avevo giusto il dubbio che fossi dell'altra sponda...del Naviglio!  |
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E' il loro disco che preferisco insieme a kings of metal. @AL: ama quanto mi piacciono quelle parole...... |
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Mitico Radamanthis , Diegoooo Militoooo.... |
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Hola saggio Billo...parole sante le tue al post 17! |
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I Manowar sono una garanzia, altro che palle e scemate !! |
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will lead the charge My sword into the wind Sons of Odin fight To die and live again Viking ships cross the sea In cold wind and rain Sail into the black of night Magic stars our guiding light |
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il nessun dorma interpretato da eric adams vale da solo il prezzo del cd...amo i manowar e questo disco è stato, almeno x me, l ultimo degno del loro nome... |
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Porca vacca, sono già passati 10 anni... Ad ogni modo, disco trascurabile, meglio degli ultimi due, non per questo da considerare sufficiente. |
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L'ennesima defecata firmata Merdowar! |
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quando usci avevo provato a vincere un'asra su ebay.. ma la persi perche avevano puntato piu di me.. si vede che il tipo non ha pagato e l'ha spedito al secondo in fila..ma non sapevo nulla.. lo tengo solo per la versione di nessun dorma ehehe |
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Che culo AdAstra...ti è arrivato così senza pagare nulla? A me solo le bollette arrivano...Disco molto bello cmq, molto meglio degli ultimi 2... |
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un giorno mi arriva una raccomandata, dentro c'era la scatoletta in legno con scritto manowar, al suo interno un timbro dell'inchiostro una targa in ferro e un digipack... di questo disco.... mi son sempre chiesto come fosse arrivato a me, non avendolo mai pagato... ma ora è li ed p l'unico che ho in casa mia... gli voglio bene |
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disco che fa presto a farsi apprezzare, e che è ancora più veloce a farsi dimenticare. a parte questo è comunque abbastanza buono e vario da mettere d'accordo tutti. preferisco gods of war ma un 75 ci sta tutto, soprattutto per il trittico finale!! |
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Bel disco senza dubbio, il migliore tra i recenti della band con quelche capolavoro assoluto (la title track, swords, fight, nessun dorma e house of death). In linea col recensore e col voto dato |
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in questo disco si sentono come non mai le tendenze power abbracciate dai Manowar: direi che è quasi leggermente discostante dal loro stile tradizionale, addirittura ispirato dai nostrani Rhapsody of Fire, che colpirono tantissimo DeMaio (tanto da metterli sotto contratto per la sua casa discografica). Reputo questo disco l'estensione rhapsodiana dei Manowar, anche se ovviamente non siamo ai livelli di sinfonia ed orpelli barocchi tipici dell'act tricolore. |
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"Nessun Dorma" di Puccini interpretata da Eric Adams è una Perla di Rara bellezza. Tanto di cappello! voto : 84 |
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bel disco.. la title track è mostruosa.. |
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Inutile commentare un disco del genere, lo conoscono tutti i fans del genere e tutti sanno della sua inportanza e bellezza. |
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Disco discreto con buoni pezzi e tre capolavori assoluti: call to arms, swords e la title track. Scendo di cinque/dieci punti, cmq resta un lavoro interessante! |
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Questo contiene un paio di pezzi (la titletrack e Swords in the wind) che sono davvero ben riusciti. Diciamo che ascoltato una volta ogni tanto è divertente, ma per me resta inferiore a Gods of war, disco che apprezzo davvero molto. Voto 70/100. |
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"Call To Arms" e la titletrack mi son piaciute sempre davvero tanto, il resto è la solita pasta e cocuzza, dopo un paio di ascolti mi annoia da morire, pur considerandolo fra le miglior cose composte dai Manowar da oltre una decade a questa parte. |
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