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23/03/21
SWANS + NORMAN WESTBERG
ALCATRAZ - MILANO
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( 4629 letture )
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In origine era “heroic folk death metal”, questo il termine utilizzato dagli Ensiferum nel 2001 per descrivere il proprio debutto discografico self titled. In tre anni il sound della formazione di Helsinki è maturato da un ottimo folk/viking a un qualcosa di più personale e vario, a tratti meno diretto ma più ricco di sfumature e momenti epici. I quarantatré minuti che compongono Iron sono divisi tra canzoni dal sapore folk e sfuriate chitarristiche vicine al thrash, per passare a brani acustici e ripartire a gran velocità con brani elaborati che alternano ritornelli epici a strofe aggressive. Il songwriting di Markus Toivonen e soci è più multiforme che mai, in grado sia di sorprendere piacevolmente l’ascoltatore aperto a cambiamenti e sviluppi musicali, che di incuriosire e affascinare chi è più restio ai cambiamenti.
Ottimamente registrato dalla coppia Mäenpää/Warman (tastierista dei Children Of Bodom) e curato da Flemming Rasmussen (“responsabile”, tra gli altri, di Master Of Puppets e Ride The Lightning dei Metallica, oltre che di buona parti dei lavori di Blind Guardian, Artillery e Morbid Angel), Iron è l’ultimo album che vede in line-up il cantante/chitarrista Jari Mäenpää (split avvenuto per la volontà di dedicarsi unicamente al suo progetto Wintersun) e la sezione ritmica composta da Jukka-Pekka Miettinen e Oliver Fokin. Terminate le registrazioni entreranno difatti a far parte della band Petri Lindroos, all’epoca anche cantante/chitarrista dei Norther, Sami Hinkka al basso e Janne Parviainen alla batteria. Il grande Kristian Wåhlin, in arte Necrolord, si è occupato della bella copertina: oltre ad aver sempre lavorato con gli Ensiferum dal debutto all’ultimo Unsung Heroes, l’artista svedese è famoso per essere il creatore delle copertine di alcuni tra i più importanti dischi usciti negli anni ’90 dalla Scandinavia (Dissection, At The Gates, Bathory, Dark Tranquillity, Tiamat, Emperor, Amorphis ecc.).
L’intro Ferrum Aeternum lascia presto spazio alla title track, uno dei momenti più incisivi e riusciti dell’intero album. Iron rappresenta alla perfezione le capacità compositive degli Ensiferum, bravissimi ad alternare con naturalezza parti serrate ad altre maggiormente atmosferiche, incrociando la voce acida di Mäenpää a brevi parti in clean, tra assoli di chitarra e orchestrazioni che rendono il pezzo epico e grandioso. Segue Sword Chant, altra canzone che alterna accelerazioni (strofa) a mid tempo (chorus) con efficacia fino al break centrale acustico che dà il via alla parte finale della canzone particolarmente ritmata. Breve pausa con Mourning Heart - Interlude per riprendere le danze con Tales Of Revenge, un’esplosione di emozioni, nonostante e grazie l’alta velocità elegante e drammatica al tempo stesso:
Wait for me in the mountains, haunt for me in the winds Wait for me in the land where nothing lives Until the day I have found revenge, I will feed my sword Until my heart is cold, every breath of mine is yours
Lost in Despair è un brano intenso, lento (per gli standard del gruppo), canzone dall’umore malinconico dove la musica segue le coordinate del testo, creando così un binomio efficace:
Take me away Bury me in the sand Cause after all these years I am still the same A sad and bitter man
Slayer Of The Light è semplicemente la canzone più estrema di Iron: tre minuti di ritmiche thrash, scream vocals, Oliver Fokin che picchia selvaggiamente il drum kit. Non mancano melodie chitarristiche dal sapore folk che a tratti rendono più “orecchiabile” il tutto, ma il risultato è paragonabile ad un’ascia che vi frantuma il cranio. Into Battle è un up-tempo che vede al suo interno momenti in clean vocals senza alcun rallentamento di velocità. Ci si avvia alla conclusione con la bellissima LAI LAI HEI, composizione che unisce tradizione e metal, folk e chitarre distorte. La prima parte, quella più melodica e folkeggiante, vede il testo in finlandese, mentre la parte più prettamente metal è cantata in inglese. LAI LAI HEI era destinata fin dalla concezione a diventare un futuro cavallo di battaglia, ed è tutt’oggi una delle canzoni preferite dai fans del gruppo. Ultima traccia del disco è Tears, dolce ballad acustica che vede Kaisa Saari alla voce: un’ottima conclusione di un album che ha segnato la storia del folk metal. Chiude la versione digipack di Iron la cover Battery dei Metallica, un esperimento non troppo riuscito in quanto lo stile del gruppo non viene fuori, ricalcando fin troppo fedelmente la versione originale.
Iron è l’album della prima maturità degli Ensiferum: il sound del gruppo è destinato a cambiare ulteriormente con il successivo Victory Songs, pur presentando dei punti in comune con il presente lavoro. Iron è un disco crudo e asciutto, a tratti feroce. È la perfetta colonna sonora per un campo di rievocatori storici del periodo vichingo, dove si respira aria di battaglia e sangue, dove non manca l’odore di carne arrosto e i brindisi sono più rumorosi e goliardici che mai. Iron è anche il silenzio mentre ci si prepara allo scontro, immaginando quello che verrà a breve, ferro contro ferro o con un pallone ovale stretto al corpo nel tentativo di valicare quella linea bianca difesa da quindici veri combattenti. Il secondo disco degli Ensiferum è tutto questo, e molto di più; non “solo” musica, ma emozioni e sensazioni, immagini e situazioni che tornano alla memoria, l’odore dell’erba in inverno e della legna che arde.
Ascoltando e riascoltando da anni Iron, guardando l’imponente e verde Appennino, ogni volta che il disco si stoppa a conclusione dei quarantatré minuti, c’è sempre e solo una parte che continua a ripetersi senza conclusione nella mia testa, una porzione di testo della splendida LAI LAI HEI, alla quale risulta superfluo aggiungere altre parole:
Hän katsoi maan reunalta tähteä putoavaa Nyt kanuiit kasvot neitosen peittää karu maa Jokaisen täytyy katsoa silmiin totuuden sillä aika ompi voittoisa, mut´ tämä maa on ikuinen (tr.: Guardava dai confini del mondo una stella cadente - Ora il bel viso della vergine è ricoperto di terra brulla - Ognuno deve guardare negli occhi della verità - Perché il tempo è vittorioso, ma la terra è eterna)
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VOTO LETTORI
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60.58 su 197 voti [
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In questi giorni non riesce ad uscire dal mio lettore CD. Per me il più bello che hanno fatto. Ricordo che li vidi la prima volta proprio nel tour di Iron. Erano veramente grandi dal vivo. Purtroppo dopo, mio parere personale, hanno perso un po’ di identità musicale. Ma leggo un gran bene dell’ultimo disco Thalassic. Ci conto. |
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@ensiferum2000 Scoperti da poco, ma mi piacciono un sacco. Per il prossimo inverno, proverò a fare come dici tu  |
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difficolta' nel stabilire se e' migliore quest'album ho l'omonimo.tale of revenge masterpiece. |
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Mi son spaventato vedendo la media voti del pubblico! ma poi ho letto i commenti e ho capito tutto! questo è un album da 90, concordo su tutto col recensore  |
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Ascoltare in cuffia Lai Lai Hei in un bosco innevato è da brivido... Io l'ho fatto oggi e vi assicuro che è stupendo... Da fare obbligatoriamente almeno una volta nella vita  |
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veramente un grande disco: potenza, melodia, suggestioni diverse a ogni canzone.. bellissimo in questa giornata autunnale!! |
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Quanto m'arrapa la voce di Jari lo sa solo mia moglie che è gelosa di lui. Discone. |
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Sì, infatti, sono d'accordo con te (anche se penso che il vero capolavoro degli Ensiferum sia il primo album... sia chiaro, però, mi piacciono tutti)! Questo secondo me è un album da 85 - 90 e penso che il voto del recensore sia giusto, così come per gli altri album. Penso che i voti siano meritatissimi (io personalmente avrei dato 100 al primo, ma è solo perché non riesco a smettere di ascoltarlo ), poi c'è anche chi può votare sotto la sufficienza, non c'è problema. Anzi, il problema è che quelli che votano il minimo magari l'album non l'hanno mai ascoltato e vogliono solo trollare. MAH! |
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Questo disco è, e RIMANE, un capolavoro pure con la "media lettori/troll" a 0. |
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@The Ramones-Fan: Temo che gli abbiamo dato troppa importanza D: Fino a 5 minuti fa i voti assegnati erano 18 e il voto era 70... In 5 minuti hano votato 79 persone... |
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@Theo: E fu così che il voto scese a 38 -.-'' |
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@The Ramones-Fan: Grandissimo! Ribelliamoci a sti trolloni di merda!  |
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Infatti è quello che faccio io!  |
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Eheh allora io voto 99... |
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@Kirves: Contenti loro...  |
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@TheRamones-Fan : secondo me c'è qualcuno che non ha di meglio da fare e dice "ma si dai, andiamo a rompere il cazzo a quei capelloni di metallized votando 0 dei cd che loro reputano capolavori" -.-"...è l unica spiegazione ... |
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Perché cazzo il voto dei lettori è così basso?!? |
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altro che rispolverato!! divorato! |
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Io non ne trovo una più bella... Tutte fantastiche! |
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10
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Bellissima recensione, peccato che sia l'ultima delle tue. Comunque sia, Sword Chant è la migliore del disco (IMHO)! |
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9
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Attendevo da tempo questa recensione ... un disco fantastico, che a volte mi fa rimpiangere i tempi di jari. Hai voluto finire in bellezza Fabrizio voglio ringraziarti di cuore e spero che possa tornare un giorno, perchè con le tue ottime recensioni sei sempre stato una guida in questo affascinante genere  |
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Per me il loro capolavoro assieme a Victory Songs... Complimenti a te, ottima recensione, come sempre, non si poteva terminare in maniera migliore :') |
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7
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Il mio preferito di questa band insieme al debut, con tutto il dovuto rispetto per Petri Lindroos, gli Ensiferum con Maenpaa SECONDO ME avevano una marcia in più, erano superiori. Voto 85. |
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6
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Cooooomeeeee? Non te ne andare!  |
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Leggo solo ora: LA TUA ULTIMA RECENSIONE PER METALLIZED??? No  |
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Minchia che disco! Il mio preferito degli Ensiferum e uno dei miei preferiti di sempre in assoluto! Per me si becca 99... Senza indugi. Non ho altro da dire, CAPOLAVORO! Fatelo vostro, ascoltatelo e riascoltatelo a lasciatevi sedurre da questo sound incredibilmente magico! Grazie Fabrizio per la recensione  |
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Ottima recensione , grande fabriziomagno . Stay Metal ! |
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questa è la mia ultima recensione per Metallized, ne approfitto quindi per salutare gli appassionati che in questi anni hanno letto/commentato/criticato le mie recensioni, un saluto, folk on!  |
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Ah ah ah!! Grande Fabrizio! Aspettavo questa tua recensione, sapevo che prima o poi sarebbe arrivata . Niente da dire in merito ad Iron, per quanto mi riguarda i primi due della band sono capolavori, 90/100 a tutti e due senza problemi. Questi erano gli Ensiferum che piacevano a me, porca vacca. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Ferrum Aeternum 2. Iron 3. Sword Chant 4. Mourning Heart 5. Tale of Revenge 6. Lost in Despair 7. Slayer of Light 8. Into Battle 9. LAI LAI HEI 10. Tears 11. Battery (bonus track)
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Line Up
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Jari Mäenpää (Voce, Chitarra) Markus Toivonen (Chitarra) Meiju Enho (Tastiera) Jukka-Pekka Miettinen (Basso) Oliver Fokin (Batteria)
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