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Centvrion - Invulnerable
( 3250 letture )
Mah...a dire la verita' non sono mai stato cosi' entusiasta dei Centurion...ho ascoltato con attenzione il loro album d'esordio, "Arise of the empire", che non mi era dispiaciuto, anche se troppo derivativo dai Judas Priest, e ho ascoltato il precedente "Non plus ultra", che non mi era piaciuto affatto...suoni troppo compressi...(ammetto di non conoscere il secondo "Hyper Martyrium"). Ora, dopo un cambio di label (da Scarlet a Dragonheart) e di line-up, che ha visto la dipartita del bassista Massimiliano Ricci, sostituito da Andrea Mandolesi, i Centurion ci riprovano, con un album molto aggressivo, tiratissimo, a cavallo tra il power americano e l'heavy/thrash presenti fin dagli esordi della band, con alcuni elementi nuovi portati da accelerazioni speed potenti e precise. Il risultato e', per chi ha sempre apprezzato i Centurion, decisamente all'altezza delle aspettative, perche' apporta alcune piccole modifiche al sound generale, senza tradirne le radici (e nel caso dei Centvrion sarebbe impossibile!), mostrando quindi qualche passo in direzione di una monoliticita' meno marcata...tra i nuovi elementi presenti ci sono anche due power-ballad che, a dirla tutta, mi lasciano quantomeno perplesso, non solo per i brani in se' che a mio parere non hanno nulla da dire, ma per le vocals di Quintaba', che, contrariamente a quanto affermato dalla biografia allegata al promo, mostra qui tutta la difficolta' nel proporre un cantato posato e pulito, proprio a causa della sua voce roca, adattissima ai brani power/thrash, ma semplicemente inefficace quando deve comunicare sensazioni diverse.
A parte questo difetto, i Centvrion sanno suonare, sanno scrivere brani interessanti di facile presa sui defender piu' incalliti [attenzione pero' a non aspettarvi produzioni stile anni '80, perche' qui si parla di produzione aggressiva, suoni tirati, chitarre rombanti e atmosfera thrashy (come sembra ormai una mania nel campo del metal classico)], sono fedeli al loro sound e alle loro idee, e per questo non produrranno mai un disco scadente o non azzeccato : viceversa, possiamo dire che non aspirano certo a diventare degli dei del metal, e, a dirla tutta, non credo ne abbiano la possibilita', perche' i loro dischi sono interessanti sė, ma limitati ("targettati", se vogliamo usare un neologismo) ad un pubblico relativamente ristretto e che non si aspetta chissa' quali novita' dalla propria band preferita.
In conclusione, un discreto disco, che nulla aggiunge e nulla toglie alla discografia dei Centvrion (fatto salvo le power-ballad di cui sopra), che piacera' sicuramente a chi gia' li conosce, a chi ha apprezzato i Judas Priest di "Jugulator" e "Demolition", e a chi apprezza il power di scuola americana; per gli altri, beh, il vostro disinteresse per questa band credo sia ricambiato!



VOTO RECENSORE
68
VOTO LETTORI
34.75 su 37 voti [ VOTA]
Christian Death Rivinusa
Mercoledė 16 Settembre 2015, 1.19.41
2
I primi due e soprattutto il primo sono bellissimi,mi piacerebbe che qusti due album venissero recensiti,lo meritano poi sono anche italiani.....Li ho visti anche dal vivo ,sono stati bravissimi e coinvolgenti in quell'occasione.Fuori dal parco sono stati simpaticissimi,altra band italiana molto sottovalutata,secondo me meriterebbero un po di attenzione.....comunque grandi centvrion
The Sentinel
Martedė 12 Agosto 2014, 5.27.34
1
Il secondo "Hyper Martyrium" č il top, cmq i primi 3 tutti ottimi, che cazzo aspettate a recensirli?
INFORMAZIONI
2005
Dragonheart
Power/Thrash
Tracklist
1. The Forge (intro)
2. Virtus
3. Man Of Tradition
4. Procreation To High
5. Invulnerable
6. Standing On The Ruins (the doctrine of revival)
7. New Freedom
8. Eternal Return
9. Riding The Tiger
10. Soul Deliverance
11. Transcendence
Line Up
Germano Quintaba' - voce
Luciano Monti - chitarra
Fabio Monti - chitarra
Emanuele Beccacece - batteria
Andrea Mandolesi - basso

www.centvrion.com
dragonheart@audioglobe.it
 
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