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 25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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L’accesso democratico alla tecnologia genera, con drammatica regolarità, mostruosità in campo artistico, la cui migliore definizione non è contenuta nel dizionario della buona educazione. Inoltre, se ad una mancanza di visione critica giunge dalle retrovie un improvviso ausilio dall’appartenenza ad un sottogenere quale il raw black metal, i risultati non possono - in nessun modo! - e non potrebbero neppure in un’astrazione teorica sulle orme dei modelli impiegati in fisica, essere soddisfacenti, nemmeno sotto il punto di vista delle intenzioni, che definire lodevoli, o comunque buone, suona come una bestemmia profferita all’ingresso della sagrestia.
Forse il lettore conoscerà la mia usuale ricerca del salvabile anche dove sembrerebbe una vittoria di Pirro, concentrarsi su ogni piccolo particolare pur di rendere giustizia ad un lavoro, consapevole dell’impegno necessario per registrare, arrangiare, suonare, inventare, costruire, il quale non dev’essere svilito da una stroncatura poco giudiziosa o ponderata.
Tuttavia, al cospetto di Vulvanera, opera prima dei Panzerfaust (attivi dal 2008, quando questa one-man band toscana ha pubblicato l’EP Rais), mi confesso dinnanzi a voi: sono incapace di mettere in pratica la mia clemenza. Ribadisco: non sono probabilmente adatto a penetrare quanto proposto dal progetto tricolore.
Seppur vi siano spunti di qualche interesse rilevabile, soprattutto in Absentia Diaboli, probabilmente la traccia maggiormente curata e strutturata del lotto, una produzione che definire amatoriale è un eufemismo (eppure un fonico è stato coinvolto: come ha potuto non accorgersi del completo caos che alberga in più di un episodio?), un riffing sovente incomprensibile a causa dell’appena menzionata lacuna, una batteria programmata non prestando orecchio alla sua resa globale (presa in solitario riesce ad annaspare oltre il muro della sufficienza), un cantato criptico ed addirittura comico (passatemi l’aggettivo, non si intende in ogni caso mancare di rispetto al musicista) allorché sfiora il registro del leggendario cantante deiLiftiba, Piero Pelù (no, purtroppo non si sta amplificando, si ascolti Regno Nel Dolore per averne una prova) compromettono un album che ad una prima, superficiale, conoscenza, era nella condizione di suscitare almeno un pallido coinvolgimento (quantomeno per la scelta del titolo, singolare sicuramente).
Soffermarsi su di un track by track è, nel caso sottoposto, di una certa utilità (quantunque sia una scommessa con la propria pazienza): saltando l’intro, parte la title-track, Vulvanera, contraddistinta da un assalto sconclusionato, rispettando la tradizione del raw (se ce ne fosse una…), a cui risponde uno stralunato arpeggio in semi-distorsione, poco definito, raddoppiato sulle note fondamentali dal quattro corde. Benché l’architettura del brano non sia improvvisata, non convincono né il leit-motiv, né le progressioni successive. Nulla che si imprima con decisione nella mente. Segue Regno Nel Dolore, sostenuta da improbabili note di synth(?) a cui si appoggia il cantato pulito, fuori luogo. Il resto dell’episodio è la solita batteria il cui doppio pedale conosce i soli sedicesimi, riff scarsamente seducenti, aspro growl, rivoli di ispirazione darkthroniana (non che sia una novità epocale, il 99.9% degli act raw prima o poi accarezza l’idea di mutuare alcune linee dai maestri norvegesi). Malatiah non lascia nulla, tranne un palm-muting plasticoso e l’amara consapevolezza d’essere appena a metà opera. Saltuariamente riaffiora lo “sperimentale” clean. Absentia Diaboli, in tandem con la prima composizione, esplosione di tribale ferocia sminuita da una registrazione insufficiente , rappresenta il meglio di Vulvanera. Tirata, quadrata, violenta. Nonostante la banalità nasconda la sua mole bestiale dietro l’angolo, il primo minuto è trascinante. Avesse Ferus mantenuto lo standard prescelto per quest’ultimo brano, l’album avrebbe generato una recensione del tutto diversa. Tormento ravviva l’entusiasmo, in quanto le fondamenta della traccia sono alquanto solide, e, finalmente, la produzione risulta abbastanza levigata, accostandosi ad un canone accettabile. Ottima la programmazione della sezione ritmica. Come in campo medico esistono pazienti in stato terminale, i quali hanno un ultimo momento di esaltazione prima di vedersi vittime di un rapidissimo deterioramento, in Vulvanera presenzia Black & Roll, un minuto e cinquantatré di senno smarrito. Nella progettazione non è escluso dovesse svolgere il ruolo di killer-track (sulla scia di War di Burzum, breve ma d’impatto). Nella realtà fallisce su tutta la linea, obbligando il fruitore a cercare forsennatamente il tasto skip. La triade finale Alleluja, When Life Is On Fire e Per Ottobre non si discosta dalla media qualitativa dell’album, evidenziando certamente punti di forza (l’attitudine è, al di là delle speculazione, quella giusta), ma pure non trascurabili mancanze quali, su tutte, la poca consistenza dei suoni, sia della sei corde, idealmente strumento principe dell’album, sia degli apporti elettronici (o presunti tali), i quali sembrano davvero prodotti da un sequencer installato su un computer portatile.
In conclusione c’è tantissimo di cui (pre)occuparsi: dall’esordio nell’oramai lontano 2008 non si riscontra una crescita nella capacità di scrivere un brano, né uno sviluppo, almeno minimo, della dote dell’occhio critico, atta a consigliare l’artista riguardo a quali brani includere e quali invece destinare all’oblio. Al nutrito gruppo delle migliorie non si è in grado di evitare di aggiungere la necessità di affidarsi ad un missaggio ed ad un mastering di qualità migliore, il quale, se impossibilitato di agire su altri fronti, riesca a dotare di spessore la strumentazione, apparsa sciatta, debole, remissiva (le scusanti di circostanza appoggiate su definizione filosofiche del sottogenere non sono accettate), così impalpabile da menomare pesantemente anche i brani la cui ragione d’essere è apprezzabile.
Bocciati, senza neppure la consolazione delle attenuanti.
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Ehi homer... blllearrgh !!! |
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sentito un pezzo su youtube, voto 0, inascoltabile |
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Ma il recensore che cazzo ha ascoltato? Da me si sente benissimo...bah. Magari come idee non è originalissimo, però io lo trovo ben fatto, al 6,5 ci arriva tranquillo. |
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ascoltato..genere un pò difficile, per pochi,forse richiede più ascolti, personalmente trovo difficile l ascolto, tuttavia apprezzo il coraggio di questa proposta e la novità, il voto mi sembra troppo basso...do un 6.5 |
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scaricalo da qui [EDIT: niente link su Metallized] |
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Dove posso ascoltare qualcosa? Ho cercato in rete ma niente... |
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Evidentemente "Ferus" viene da una famiglia molto numerosa. |
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A parte che le risse verbali in sede di commento si scatenano sempre e solo nelle recensioni di gruppi italiani, ma vabbè....m piace parecchio la coerenza voto recensore/voto lettori  |
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Rispondetevi per le rime IN PRIVATO. Non ci interessa chi abbia torto e chi ragione, non è questo lo spazio per litigare in pubblico, punto. |
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A me non mi mettere sullo stesso piano perché non mi faccio né offendere e né minacciare da un bimbo del 92' brutto e rinsecchito. Se mai dovessi trovarmi a Genova avrà di che scusarsi sempre se si fà vedere. Io rispondo per le rime da buon maremmano e per chi mi conosce sono stato anche troppo cortese... |
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Basta, non lo dirò un'altra volta. Volete scannarvi? Bene, lo fate da un'altra parte, per rispetto di chi legge e di chi scrive, a cui non interessa niente delle vostre beghe. Siete stati avvisati da un collega, questo è il secondo richiamo per voi e per chi alimenta questa bagarre, lo spazio commenti non è un porcile. |
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si su quello sono pienamente d'accordo... |
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L'ultima cosa che ti voglio dire è che dovresti almeno portare rispetto ed essere solidale col povero recensore che si è dovuto sorbire questa...musica. |
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no, così rileggeranno i tuoi poveri commenti imbecilli... |
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Nascondermi?? ma se io scrivo col mio nome, te con sto nomignolo della minchia e la foto con la faccia truccata,probabilmente perchè sei brutto come la mangia cazzi Miss.Ferus!! Guarda spero che il sito non cancelli questa conversazione, cosicchè tutti possano vedere che GRAN TESTA DI CAZZO è il leader di questo "progetto"!! |
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ma pensi di fammi paura??? io ti strappo la gola e ti ci pianto il cazzo, con un povero coglione come te nascosto dietro un pc, fatti trovà vai...poi lo vedi |
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ahahah Oddio sto morendo dal ridere ... sembrano Moglie e Marito in fase di divorzio... |
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Sappi che se un giorno porterai questo tuo scandaloso progetto in sede live, verrò li e ti rullerò cosi tanto di mazzate che la TUA di mamma (quella cagna malata scuoiapitoni mangia cazzi e caca sperma!!!) al ritorno a casa non ti riconoscerà più. Ritieniti gia strigliato, perchè il giorno che suonerai live lo sarai. Ovviamente dopo che hai suonato, cosi potrai completare la tua umiliazione con i tuoi ululati alla piero pelù. |
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Direi che potete piantarla di sporcare lo spazio commenti con le vostre beghe e mi rivolgo a chi provoca, chi risponde e chi getta benzina facendo il simpatico. |
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te mi sà che le mestruazioni ti sò andate al cervello, ho risposto alle TUE di offese demente! se non volevo accettare critiche non lo facevo recensire ma di ciò che si è detto della produzione ho avuto da ridire, perché per me è totalmente fuori dalla realtà Se nella tua piccola mente malata ritieni che dire a qualcuno di darsi fuoco posso essere una critica son ben lieto di insultarti... Io quella fiorentina gliela ricaco nell'utero alla tu mamma, che da dove sei sòrtito ci si pò solo ricacà |
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Ma Per Odino quale insolenze mi tocca leggere?? Ma come con quel che costa la fiorentina, tu gliela infili nel di dietro?? ma dai.. mangiatela al sangue con, patate al forno ed un bel chianti sui 12 gradi... mmhh ho fame... |
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Senti panda mestruale di sto cazzo, suoni musica di merda, la proponi in maniera merdosissima, vieni criticato, ribatti attaccandoti a tutto senza accettare nessuna critica e in più insulti anche??? se vengo li ti infilo una bistecca alla fiorentina in quel culo da finocchio truccato che ti ritrovi. |
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vai Ferus, sei sulla strad buona dai !! Perchè?? Perchè la polemica tira, più utenti tiri e più ascolti potresti ricevere...questo è il modern fickin businnes my dear... rock n roll fever... |
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marco... nelle fiamme ci scaravento la tu mamma... |
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Ferus, fai un piacere al mondo intero, prendi tutta la tua attrezzatura musicale e dalle fuoco, poi se la fiamma nera (ahahah!!!) arde ancora buttatici anche te a capofitto!!! e anche sto death qua sotto che ha fatto il mastering!! |
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Non sono d'accordo con le critiche così pesanti, soprattutto dal punto di vista del sound che ho voluto ricreare facendo il mastering, malato, caotico angosciante e talvolta fastidioso, che corona un lavoro altrettanto schizzofrenico, mastering da BLACK METAL, insomma un disco black secondo me deve suonare male, ma allo stesso tempo bene, questione di opinioni....non è stato capito cosa si è voluto fare con questo album. |
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@Billo: capisco il tuo punto di vista, e mi scuso per i toni leggermente accesi del mio post precedente, quando ho scritto quel commento avevo appena tagliato qualche quintale di legna quindi diciamo che non ero in una condizione psicofisica ottimale. Posso dirti che coltivo un altro progetto, che consiste in una sorta di Power/Folk e qui mi diverto a suonare con amici, ma certi sentimenti negativi che provo ogni tanto (o profonde riflessioni) trovano espressione soltanto con il progetto solista di cui parlavo in precedenza. Penso alla fine sia una questione di cosa si vuole comunicare e/o suonare. Per esempio mi viene dal ridere al pensiero di una band che suona Folk Metal allegro e fracassone in stile Korpiklaani formata da una singola persona, stesso discorso per un Epic Metal in stile Manowar; mentre certe tipologie di musica estrema come ad esempio il Black posso essere molto intime, molto profonde, quindi spesso e volentieri sono formate da un unico artista proprio per la natura della proposta. Poi ovviamente ci sono le eccezioni, alla fine l'importante è non dare giudizi sommari, aprioristici e pregiudiziali  . E con questo chiudo, perdonate l'off topic. |
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@Room1, il mastering è venuto bene, non l'avrei pubblicato se non fosse stato fatto a dovere, è un problema di gusti, puoi scaricarlo cercando il link su google cosi senti tu stesso, è comunque su mediafire. Per il resto in Maremma siamo quattro gatti ed è difficile combinare qualcosa di concreto, fate ciò che volete. |
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Regà, ben vengano le discussioni di questo tipo, ma non credo che questa sia la sede adatta per farle, qui si dovrebbe parlare del disco. Abbiamo un comodissimo forum, approfittatene per sviluppare questi thread |
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Mà spìas, Vichingo ma la vedo così e il tuo post in parte ha confermato la mia teoria. certo il concetto di dj del Metal è una sorta di provocazione, nel metal e rock lo vedo grigio il mono-artista, un conto se suoni il piano allora ci stà un opera da singolo, ma per il resto non vedo altre possibilità, a meno che uno non detta arraggiarsi solo con l'elettronica, e cmq cribbio trovati un compagno di band è bello, penso, condividere certe idee musicali... |
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Senza offesa, ma sinceramente l'unica cosa che mi irrita (ed anche molto) è leggere certi commenti che sono soltanto un inconfutabile dimostrazione di una ristrettezza mentale davvero sconfortante, è a dir poco demoralizzante notare la totale mancanza di apertura mentale manifestata in asserzioni assolutamente sconclusionate e dal gusto a dire poco dubbio. Davvero siete convinti che una band Metal non possa assolutamente essere composta da un unico artista? Tanto per fare un esempio, da svariati anni coltivo un progetto solista che consiste in una sorta di Black atmosferico con spruzzi Folk, per farla breve. Sono un dj del Metal? Non credo proprio, visto che fino a prova contraria registro personalmente ogni singolo strumento, ad eccezione del basso che purtroppo non possiedo e quindi sono costretto a ricorrere a programmi computerizzati, senza contare alcuni effetti non presenti nella mia tastiera. Questo fa di me un Dj di musica Metal? Contenti voi, la cosa non mi tange minimamente e sicuramente non ci perderò ore di sonno. Se la band vuole andare live la soluzione è assoldare dei session man, non vedo dove stia il problema. Per il resto è fatto assodato che alcune band anche metal hanno sfornato capolavori assoluti del genere quando in reaeltà era una persona sola a scrivere i pezzi, vedasi Quorthon con i Bathory, Suicmez con i Necrophagist e Kristian Vikernes con i Burzum, tanto per citare tre band che definire fondamentali (soprattutto i Bathory) è riduttivo vista la loro importanza. Questa ampiezza di vedute paragonabile a quella di un fondamentalista islamico che si manifesta in esternazioni di una superficialità disarmante (il paragone con un Dj da discoteca è risibile, per essere gentili) è uno dei principali motivi per cui ho sempre riso grassamente in faccia a coloro i quali sbandierano la fantomatica apertura mentale del fruitore medio di Metal. Per quanto concerne il discorso etichette invece sono assolutamente d'accordo, ormai avrò scritto un milione di volte che ne abolirei seduta stante almeno la metà. Ad esempio ho notato che si sta diffondendo la dicitura "Aristocratic Black Metal" per catalogare band come gli A Forest of stars, e sinceramente ogni volta che la leggo comincio a ridere come un cavallo. |
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raw black metal ?? ma cristo santo e poi ?? Eh basta con ste mono-band, zio povero... giuro che m' irrita leggere : ferus, all instruments. Da che mondo e mondo una band è composta da più elementi, dove stra-cazzo può andare una persona da sola, deve avere almeno dei compagni per arrangiare i pezzi, specialmente un domani per fare i live, sennò si è alla stregua di un dj da discoteca... |
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Panzerfaust...non c'era in commercio un nome più originale? |
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@Ferus: Non ho sentito il disco ma commento solo (senza critiche s'intende) stante quello che leggo: come hai fatto il mastering del cd? perché le grosse differenze ascoltandolo su impianti diversi possono essere dovute a quella fase, un mastering fatto non bene (e senza apparecchiature di alto livello è facilissimo farlo male) può far suonare un pezzo in maniera totalmente diversa su impianti o cuffie differenti |
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Guarda, in tutta sincerità....utilizzo da sempre, essendo un amante dell'alta fedeltà, equipaggiamenti di un certo valore. Posseggo due paia di Sennhaiser, di cui una ideata per essere impiegata durante i voli a lunga percorrenza, quinidi contraddistinta da isolamente pressochè totale, un paio di Bose, prese da mio padre e tutt'ora un fior fiore di ingegneria, un paio di sony classiche, nella media per prestazioni\capacità di riproduzione. Riprodotto su ipod e su altoparlanti asus del pc che uso pure per registrare i pezzi del mio progetto drone, ergo particolarmente sensibili alle frequenze basse\sfumature di suono. Più di così, credo che sono con un home theather da 1000€ si possa ottenere un trattamento migliore pace J. |
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@Ahti, ti ringrazio per avermi segnalato dell'errore su metal-archives, per quanto riguarda la produzione ho consultato diverse persone facendo ascoltare l'album, suona bene, aldilà dei gusti mi dicono suona bene, si distingue perfettamente tutto, non credo dipenda dal formato o dal download, sarà forse un problema audio dei tuoi riproduttori, poi che ti faccia onco ci stà pace...prova a sentirlo con altri riproduttori cosi magari ti fà ancora più onco. Saluti |
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manaroth puoi scaricarlo gratuitamente cercando su google panzerfaust vulvanera è sul link di fb, sennò dai retta a torobaldazzi... |
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@il vichingo. La produzione ha pesato tantissimo sulla valutazione. Come sapete non uso porre in calce alle mie rece pesanti bocciature. Però, dopo una veloce consultazione con altri della redazione, ho dovuto. Mi dispiace per Ferus che qualità probabilmente ne ha, tuttavia non è stato capace di metterle in risalto... @Ferus: la categorizzazione "raw" è presente sulla pagina del tuo progetto su metal-archives, non l'ho inventata io o chi per me. Se non è esatta, ti conviene contattare i moderatori o correggere tu stesso questa imprecisione. J. |
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manaroth, fidati, lascia perdere questa merda fritta in padella!!! |
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ma..dove si può ascoltar?su you tube non c è nulla mi sembra.. |
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Incuriosito dalla disamina (e della pesante bocciatura) di Ahti, ho ascoltato tre pezzi in internet. Troppo poco per esprimere un giudizio completo ma comunque sufficiente per farmi un'idea, anche se sommaria, dell'album in questione. Ad essere sinceri le idee latitano, si ha una notevole sensazione di "già sentito" e i passaggi che restano impressi nella mente si contano sulle dita di una mano, per usare un eufemismo. Ma ciò che mi ha colpito è la produzione, come giustamente asseriva Jacopo. Capisco la scelta di voler suonare Raw, ma possente Iddio, siamo nel 2013 e con un programma freeware e un computer di fascia media si può registrare in modo più che decente, con risultati ovviamente ben distanti da un lavoro svolto in studio da professionisti del suono, questo è fatto assodato, ma quantomeno si può realizzare un prodotto "ascoltabile", passatemi il termine. Questa ovviamente non vuole essere un offesa nei confronti dell'artista, sia ben chiaro, ma una critica costruttiva. Assegnerei anche un 52/55, ma la produzione caotica mi costringe a ritoccare verso il basso la mia valutazione. |
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se vuoi Elluis puoi scaricarlo ed ascoltarlo qui il link non lo posso mettere, lo trovi su google |
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Beh, raw o non raw, foto vecchia o meno, mi pare di capire che sto disco sia cmq una ciofegata !! |
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non ho mai detto che è raw.... non sò da dove l'avete tirato fuori, e la foto è quella del veccho ep. che preti... |
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ahahah  nera e ben curata un bijou !!! mi riferisco alla cover . |
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ah ah ah!!! sempre il solito porcone!!! |
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Ma proprio nera, quella cosa là? Meglio rasata, la spùsa meno.... |
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Direi dunque che le cose più interessanti sono le mestruazioni del marchese Ferus (è scritto nell'immagine!), il cantato ispirato al grandioso Piero Pelù e la copertina col papa porco!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Intro
2. Vulvanera
3. Regno Nel Dolore
4. Malatiah
5. Absentia Diaboli
6. In Tormento
7. Black & Roll
8. Umbra Mortis
9. Alleluja
10. When The Life Is On Fire
11. Per Ottobre
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Line Up
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Ferus (voce, tutti gli strumenti)
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RECENSIONI |
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