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Hanoi Rocks - Bangkok Shocks, Saigon Shakes, Hanoi Rocks
( 4892 letture )
Bangkok Shocks, Saigon Shakes, Hanoi Rocks è la prima, leggendaria, prova su vinile di una band che si trasformerà in icona pura del glam/sleaze a livello mondiale. Non tanto come vendite o successo all’azimut, ma come attitudine pionieristica capace di divenire nave-rompighiaccio per le realtà glam che esploderanno dall’altra parte dell’oceano Atlantico dopo una manciata di anni. Gli Hanoi Rocks si formano a Helsinki nel 1979, con una prima formazione includente il cantante e sassofonista Michael Monroe (Matti Fagerholm), il chitarrista Nasty Suicide (Jan Stenfors), il chitarrista Stefan Piesnack, il bassista Peki Sirola e il batterista Nedo. Poco dopo Piesnack, Sirola e Nedo vengono sostituiti dal chitarrista Andy McCoy (Antti Hulkko), il bassista Sam Yaffa (Sami Takamäki) e il batterista Gyp Casino (Jesper Sporre): a parte Razzle, la vera line-up storica.

Nel 1981 il quintetto si trasferisce a Stoccolma per pubblicare il primo album, dal titolo chilometrico ma assai incisivo, che rimarrà negli annali, pubblicato per la label indipendente Johanna Records. Guidati dai “finti” produttori "The Muddy Twins", ovvero gli stessi Andy McCoy e Michael Monroe, le song vengono registrate, tra un concerto e l’altro nei club, ai Park Studio di Stoccolma, in Svezia, da un certo Swedish Seppo Johansson che non soddisferà in pieno i ragazzi. Sia per il sound molto scarno e poco dinamico, sia per la riuscita della voce, come ebbe a commentare un biennio dopo Andy McCoy, il quale letteralmente affermò: “..quello ci ha rovinato il sound”. Il pezzo che ottiene più airplay è certamente l’opener Tragedy, che scarnifica sin da subito l’idea del rock’n roll energizzato dei finlandesi, i suoni sono crudi ma denotano nei riff, nella coralità e nella voce, le potenzialità dei nostri eroi provenienti dalle lande ghiacciate. Village Girl è supportata da un ritmo incalzante e cadenzato che mette in evidenza la sezione ritmica, con il basso di Sam Yaffa che pulsa anima, poi chitarre scioglilingua e una voce matura che canta di gnocche e colora un paradiso di signorine disponibili e possibilmente subito, mentre Stop Cryin' paga un tributo agli Stones ma si dimostra una scheggia terribilmente fascinosa per la compattezza del suono e le aperture melodiche e le doppie voci, ancor oggi fresche e coinvolgenti: nota di merito per il bellissimo solo di sax che Michael Monroe suona impeccabilmente, senza contare la sua gamma vocale ampia fatta di raucedine “very street” che incenerisce tanti cantanti di oggi. Don’t Ever Leave Me nasce come una ballad ma si trasforma in canzone scandita, corroborata da spunti pop-oriented, ma mantiene anche una sagacia hard compressa nell’assolo di McCoy, anche se qui la voce svirgola ogni tanto e non appare lodevole: il finale poi è da maniaci del sesso, con il biondazzo frontman che sul finale bisbiglia: ”Is sweet to taste the lips between your legs..”. Mica vorrete la traduzione… Lost In The City è attacco frontale spalmato su chitarre e armonica e accenti indiavolati, con il basso sempre in grande evidenza, e McCoy e Nasty Suicide che lavorano sodo, scambiandosi il solo, per creare un pezzo di rock che colpisce duro e lascia segni indelebili sulla pelle. First Timer è una composizione più oscura e per certi versi l’andamento richiama la new wave inglese dell’epoca, pur rimanendo nell’ambito del hard di buona qualità con un solo che impazzisce di wah wah. Cheyenne, invece, si diparte da un arpeggio acustico per poi detonare in un caotico hard and roll con matrici assai dirette e ritmi spezzati; una delle caratteristiche che si impareranno ad amare di questi scandinavi, battezzati con la puntina di un giradischi che spara rock a mille di volume. Dissonanza chitarristica e motivetto quasi carnascialesco per 11th Street Kids, a mio giudizio il pezzo più emblematico dell’intero lavoro, insieme a Tragedy, per la giusta attitudine mostrata, segno che per suonare hard rock energico non c’è bisogno di essere dei laureati al G.I.T. di Los Angeles ma conta avere gonadi fumanti. Walking With My Angel, cover di Gerry Goffin, è uno spaccato che richiama il rock degli inizi degli anni cinquanta, una sorta di omaggio, mentre Pretender ha ancora sigarette, bandana, whisky e birra da gettare in pasto ai fans delle prime file coperti da una nebbiolina artificiale che scenografa perfettamente la proposta.
Va detto che tutti i pezzi, a parte la cover, vennero scritti da Andy McCoy, vero compositore e perno cardine di una band che, al suo interno, possedeva forze equilibrate da fornire alla causa ferale del rock’n roll. Un’entità colorata, affamata ed appiccicosa di sudore per le performance sciorinate sullo stage. Nel ‘97 questo esordio verrà ristampato, con ben sei bonus track.

Nel 1982 gli Hanoi Rocks migrano a Londra in cerca di successo e in quello stesso anno incidono Oriental Beat, poi il batterista Casino verrà cacciato, in favore di Razzle (Nicholas Dingley), il cui ricordo rimane indelebilmente legato al destino di Vince Neil dei Motley. Proprio da questo primo segmento vinilico sfreccia la carriera, sfortunata e non premiata a dovere, di questi cinque musicisti che verranno citati come influenza primaria da realtà esplosive losangeline, divenute superstar, come Guns N' Roses, Faster Pussycat, Shotgun Messiah, Skid Row, Jetboy e tanti altri. Questo disco è fortemente esplicativo delle logiche in casa Hanoi, si susseguiranno poi lavori molto più apprezzati di questo, ma questa debut release è quantomeno la base di partenza di Monroe e soci. Crudo, grezzo e disinibito, ma ancor oggi piacevole ed immediato. In Finlandia, sono conosciuti come una delle più grandi band nazionali, i primi ad ottenere successo anche all'estero.
Un disco da avere senza mezzi termini!



VOTO RECENSORE
84
VOTO LETTORI
91.83 su 24 voti [ VOTA]
Corino
Lunedì 8 Ottobre 2018, 11.35.56
21
Da avere in vinile, cassetta, cd in duplice copia. Fondamentale!
Aceshigh
Venerdì 20 Luglio 2018, 15.55.46
20
Bellissimo e divertentissimo album d'esordio !!! Con pochi anni si supereranno, ma il primo esame l'hanno superato alla stragrande. Tragedy nel mito ! Voto 82
Mauri66
Domenica 4 Febbraio 2018, 15.38.53
19
Grandissimo e sfortunato gruppo!!! Ma Back to mistery city non lo recensite????????
Rava
Venerdì 15 Dicembre 2017, 17.22.40
18
Semplcemente uno dei dischi più belli di Hard rock di tutti i tempi. La stessa cosa vale anche per i 4 dischi che lo precedono. Il Live at the Marquee è un altro disco da possedere e custodire gelosamente. Chi non li conosce si dia da fare al più presto!! Voto: 100/100 tutta la vita
jaw
Mercoledì 13 Dicembre 2017, 22.49.58
17
band clamorosa, mai sbagliato niente, per me manca il piu bello back to the mystery city, piu il solista di Michael Not fakin it.
Argo
Sabato 29 Aprile 2017, 8.52.12
16
E nel 2017 c'è ancora qualcuno che non sa leggere in stampatello?
terzo menati
Venerdì 28 Aprile 2017, 22.26.50
15
Caps Lock
terzo menati
Venerdì 28 Aprile 2017, 22.26.31
14
Nel 2017 ancora si deve spiegare l'uso del caos lock?
patrik
Venerdì 28 Aprile 2017, 22.19.02
13
BEH SONO IPERCONOSCIUTI NN SOLO PERCHE HANNO AVUTO SUCCESSO , MA PERCHE OENSTAMENTE SUONANO COME I CLASH SENZA MENATE ESISTENZIALI DA POETI DA STARDA QUALI NN ERANO, INSOMMA VERO RICK VENATO DI PUNK E MOLTO ALTRO , VERAMENTE UN GRAN GRUPPO
Mulo
Sabato 23 Aprile 2016, 22.43.29
12
Bellissimo anche questo ,avevano 20 anni ai tempi e già spaccavano di brutto! 100/100, il migliore insieme a Back to mistery city. If you leave me you will kill me now...
Metal Shock
Venerdì 22 Aprile 2016, 21.33.42
11
Il primo capolavoro degli Hanoi Rocks, l`ultima vera rock band. Voto 95
Rob Fleming
Domenica 24 Gennaio 2016, 15.53.35
10
Se TUTTI lo indicano come un'ispirazione una ragione ci sarà; anzi le ragioni sono 10. Album perfetto
Galilee
Domenica 2 Giugno 2013, 18.26.31
9
Per me il disco rock glam per antonomasia. La base di tutti gli 80' 84 è un buon voto, ma ci siamo, qua non si può andare sotto 90. La bellezza e l'importanza storica di questo disco non sono quantificabili. Per me 100 e lode, ovviamente.
Andy '71
Mercoledì 6 Febbraio 2013, 14.18.53
8
Capolavoro!Album da 100,manifesto basilare di quello che sarà poi lo street e lo sleaze rock!STREPITOSO!
roberto
Martedì 5 Febbraio 2013, 20.22.02
7
volevo ricordare il mitico razzle morto troppo presto.RIP Razzle
anvil
Lunedì 4 Febbraio 2013, 12.47.03
6
Bella recensione , album piacevole .
Masterburner
Lunedì 4 Febbraio 2013, 12.06.55
5
Titolo favoloso
enri sixx
Domenica 3 Febbraio 2013, 12.08.52
4
il mio gruppo preferito insieme ai motley crue , album voto 100 non solo per la bellezza delle canzoni ma anche per l'atmosfera che si respira nei suoni . DA AVERE ASSOLUTAMENTE , altrimenti cavoli vostri vi predete una vera gemma del rock n roll
xXx
Sabato 2 Febbraio 2013, 14.36.30
3
ho sempre preferito altre band glam: motley crue su tutte a questa band di monroe.
warrior63
Sabato 2 Febbraio 2013, 14.30.00
2
grandi,grandi,grandi.puro rock n' roll
Radamanthis
Sabato 2 Febbraio 2013, 12.17.07
1
L'essenza del glam! il titolo dice tutto: Bangkok Shocks, Saigon Shakes, Hanoi Rocks!!!
INFORMAZIONI
1981
Johanna Records
Glam Rock
Tracklist
1. Tragedy
2. Village Girl
3. Stop Cryin'
4. Don't Never Leave Me
5. Lost In The City
6. First Timer
7. Cheyenne
8. 11th Street Kids
9. Walking With My Angel
10. Pretender
Line Up
Michael Monroe (Voce, Sassofono, Armonica)
Andy McCoy (Chitarra Solista)
Nasty Suicide (Chitarra Ritmica)
Sam Yaffa (Basso)
Gyp Casino (Batteria)
 
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