|
25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
|
|
Attacker - Giants of Canaan
|
( 3121 letture )
|
Mi è parso di notare in questi ultimi tempi un certo ritorno di fiamma -che in realtà non si è mai affievolita più di tanto- nei confronti di quello che viene generalmente definito come U.S. Power Metal. A prescindere da quanto la definizione possa essere precisa ed effettivamente in grado di descrivere un certo modo di intendere l’heavy negli Stati Uniti durante gli anni 80 e da quanto questa diatriba possa essere interessante al giorno d’oggi, ma soprattutto da quanto quell’approccio fosse e continui ad essere molto diverso da quello che definisce il power odierno, sono certo che a molti farà veramente piacere incrociare nuovamente il cammino degli Attacker, una band che ha legato il proprio nome a filo doppio a quel mitizzato periodo. Dopo l’esordio di Battle at Helm’s Deep ed il successivo e più maturo The Second Coming, che avevano inserito stabilmente il gruppo nel giro principale, il seguito della loro storia è comune a quello di moltissime altre band. Dapprima lo scioglimento, poi il ritorno durante gli anni 2000, una volta appurato che l’interesse per i suoni puri e non artefatti che ad un dato momento sembravano aver preso il sopravvento era riemerso. Nonostante una line up che vede in formazione solo due superstiti rispetto all’esordio (Pat Marinelli alla chitarra e Mike Sabatini alla batteria), gli Attacker si presentano ai nastri di partenza di questo 2013 forti di un nuovo cantante, di un nuovo bassista e soprattutto di Giants of Canaan, il loro nuovo album.
Il lavoro in questione possiede tutti i marchi necessari a contraddistinguerlo come made in Attacker. Parliamo quindi di heavy americano (o U.S. Power, se preferite), chiaro nella registrazione, quadrato, raffinato a suo modo, epico a tratti, possente ed immediato, melodico senza essere affatto smielato ed in grado di colpire duro a più riprese. Cos’altro contiene Giants of Canaan? Tutto quel che deve. Incroci fulminanti di chitarra sostenuti da una sezione ritmica galoppante che ricorda la N.W.O.B.H.M., una vocalità assassina da parte di Bobby “Leather Lungs” Lucas (Seven Witches, Overlorde), un cantante simile a James Rivera degli Helstar, ma più “impostato” e meno luciferino, ed un gran gusto per i ritornelli. A questo proposito basti citare Giants of Canaan, ma soprattutto Trapped in Black -uno di quei classici pezzi che cominci già a canticchiare mentre è ancora in corso il primo ascolto- e Sands of Time. Il tutto veicolato da una produzione moderna, ma fedele ai dettami stilistici di un tempo.
Ho citato in precedenza gli Helstar, una band dal pedigree paragonabile a quello degli Attacker, così come i due curricula. Volendo fare un paragone col recente cammino delle due band, forse gli Helstar restano un gradino al di sopra in virtù di una maggiore rabbia esecutiva, ma Giants of Canaan è un ottimo ritorno e gli Attacker si confermano all’altezza della loro fama. Vecchietti forse, ma in grado di insegnare a tutti come si fa heavy, rinfrescando appena il suono e puntando tutto sullo spirito indomito e selvaggio del genere. Old School quanto volete, ancorato certamente a determinati schemi che sono tutto fuorché nuovi, ma buono come un sorso di vino d’annata.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
5
|
grandissima band,e gran bel Album....anche se le sonorità sono un pò più power dei precedenti.....ma sicuramente è difficile anche x loro scrivere un album all'altezza di Second Coming...non vedo l'ora di vederli Live...ovviamente tutti invitati all' HEAVY METAL NIGHT 6...(festival gratuito con la possibilità di restare a dormire nel campeggio dove si svolgerà)..dove saranno presenti anche gli ATTACKER |
|
|
|
|
|
|
4
|
Bobby Lucas è un fantastico vocalist, rimpiango ancora i tempi dei Seven Witches con lui dietro al microfono, due album grandiosi di US Power che mi hanno fatto amare il genere!!! Vedrò di recuperare da Jowita l'album, insieme ad After Oblivion e Skelator |
|
|
|
|
|
|
3
|
Bobby Lucas promosso, era difficile non far sentire la mancanza di Mitchell, nonostante i cali degli ultimi anni; dal preview mi è sembrato un ottimo album, attendo di metterlo in stereo per dare giudizio definitivo |
|
|
|
|
|
|
2
|
Questa invece è una grande band, a mio avviso sottovalutata e visto il 78 di Raven corro ad ascoltare questo disco. PS: a quando la recensione di Second coming? |
|
|
|
|
|
|
1
|
Spero sia sul livello di "Soul Taker" e non di "The Unknown" che invece era abbastanza piatto, dopo i primi due splendidi, spero di farlo mio appena possibile, ah quindi li ha prodotti Jowita? Bene |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
1. As They Descend 2. Giants of Canaan 3. Trapped in Black 4. The Hammer 5. Washed in Blood 6. Sands of Time 7. Curse the Light 8. Black Winds Calling 9. Steel Vengeance 10. Born Into Battle 11. The Glen of the Ghost
|
|
Line Up
|
Bobby “Leather Lungs” Lucas (Voce) Pat Marinelli (Chitarra) Mike Benetatos (Chitarra) Jon Hanemann (Basso) Mike Sabatini (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
|
|
|
|
|
|