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25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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Coprofago - Unorthodox Creative Criteria
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( 4512 letture )
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Anche per chi non ha particolari familiarità con la lingua greca, ritengo sia praticamente impossibile che una compagine con un moniker simile passi del tutto inosservata. Ma soffermarsi solo sul nome di questa coraggiosa (o sprovveduta, che dir si voglia) band, potrebbe rivelarsi una grave mancanza; difatti, a discapito di una facile ironia, quanto proposto da questo combo proveniente dal lontano Cile, è un qualcosa di altissima qualità.
Unorthodox Creative Criteria, questo il titolo del'ultimo full-lenght, giunge fino a noi con un background alle spalle costituito da due lavori, Images of Despair e Genesis, entrambi di matrice techno-death, con forti richiami alle leggendarie gesta dei Cynic e Atheist, proprio grazie alle nutrite flessioni di natura jazz/fusion.
In questa nuova fatica la vena sperimentativa dimostrata fin ora viene confermata, stavolta a favore di un sound che segna il passo, verso orizzonti decisamente prossimi al neo-cyber/thrash cavallo di battaglia negli ultimi anni dei Meshuggah. E' assolutamente inutile negare le similitudini tra il prodotto in analisi della compagina sudamericana e quanto proposto dal quintetto svedese, punti di contatto evidenti soprattutto nelle linee vocali (Kidman è davvero dietro l'angolo) e nelle prorompenti scelte ritmiche. Ma il connubio tra una perizia tecnica che ha del prodigioso, soluzioni stilistiche assolutamente brillanti e una produzione mostruosa, riescono ad allontanare l'ombra della clonazione a favore di un riuscito e superato citazionismo. A riprova, superba la continua alternanza delle parti tirate, con le atmosferiche e progressive aperture jazzanti; squisita la performance del bassista Felipe Castro che, probabilmente cresciuto a pane e Malone/Choy, si esibisce in magistrali assoli, come a delineare spiragli tra riff e percussini devastanti.
Tutti gli amanti del metal estremo sperimentale hanno diverse ragioni per gioire: i Coprofago sono una interessantissima realtà da scoprire... e magari in un futuro non troppo lontano, visto i mezzi, ci regaleranno un ulteriore salto di qualità verso un prodotto a marchio di fabbrica.
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9
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LA MUSICA NON HA CONFINI.... se la memoria no mi inganna il CILE puo' vantarsi di pochi gruppi tecnici mi vengono in mente i MATRAZ e gli OCTOPUS... chi piu' ne ha piu' ne metta cmq ottima tecnica da far staccare la testa........ |
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8
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ah ah ah!!! ma davvero esiste una band con questo nome?!? buon appetito a tutti allora!!! (bleeeaaahhh... ) p.s.: ma l'utente f poco qui sotto che cosa avrà voluto dire?!? MISTEEERO. |
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7
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cosa ho scoperto stasera.... |
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6
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Concordo con la recensione, è vero che senza i Meshuggah in giro non avrebbero prodotto un disco come questo, ma consiglio vivamente l'ascolto del full-lenght precedente, Genesis, targato 2002: lì sono lontani dal sound freddo e tagliente dei Meshuggah, a tutto vantaggio di una vena calda e melodica decisamente originale. |
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3
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'Sti Coprofago (nome davvero da dimenticare), hanno fatto un disco che spacca alla grande! a livello compositivo mi ricorda più un "Sol Niger", che un "Nothing" o un "Chaosphere". Il cantato in effetti è completamente IDENTICO a quello di Jens... comunque sono forti di brutto, fermo restando che senza i Meshuggah in giro magari avrebbero suonato musica differente.. |
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2
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Dio che tecnica, sono impressionanti. Unico "difetto"..la troppa somiglianza del cantante con Jens Kidman, ma magari tutti i gruppi fossero cosi....spettacolare! |
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1
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bela Arakness! in effetti il nome può forviare in una realtà brutal, ma sono davvero poche le jazz-metal band al mondo e questi sudamericani spaccano davvero il culo |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Crippled Tracker 2. The Inborn Mechanics 3. Neutralized 4. Merge Into 5. Fractures 6. Hostile Silent Raptures 7. Streams (bonus track) 8. Isolated Throught Multiplicity 9. Individual Choice (bonus track) 10. Glimpses (bonus track) 11. Constriction 12. Motion 0 13. Wavelength
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Line Up
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- Marcelo Ruiz (drums) - Sebastian Vergara (vocals, rhythm guitars) - Felipe Castro (bass) - Pablo Alvarez (lead guitars, synth) www.coprofago.com
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RECENSIONI |
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