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Aether Realm - One Chosen by the Gods
( 1612 letture )
I nuovi esponenti del death melodico a tinte folkloristiche arrivano direttamente da Greenville, nel North Carolina. È da un po’ di tempo che anche nel territorio americano il marchio di fabbrica degli Amon Amarth sta cominciando ad ispirare diverse band emergenti, infatti oggi andremo a parlare proprio degli Æther Realm, gruppo che vanta già la pubblicazione di un EP autoprodotto (Odin Will Provide), il quale è stato rilasciato nel recente 2011. Come ho già accennato, le influenze sono da ricercare nei classici come Amon Amarth, Wintersun, Ensiferum (e molti altri). Ma a parte questo i Nostri evitano di ricadere nel baratro del plagio e riescono a rielaborare tutta una serie di spunti in un prodotto che alla fine funziona e che si presenta particolarmente piacevole durante l’ascolto. Come “contorno” per la ruvidità del proprio sound, gli Æther Realm ci propongono un serie di testi principalmente basati sulla mitologia, sulle battaglie e quindi sulla fantasia. Le liriche non si dimostrano infatti eccessivamente complicate, ma proprio per questo permettono una rapida immedesimazione di esse con la musica e una facile lettura da parte di ogni ascoltatore dotato di un minimo di conoscenze linguistiche. Oltre a ciò che viene raccontato tra una canzone e l’altra, anche il primo impatto verso questo One Chosen by the Gods risulta essere molto buono e convincente: prima di tutto l’artwork è decisamente ben fatto e può portare chiunque ad interessarsi al prodotto; in secondo luogo l’ascolto viene premiato da una produzione adeguata al contesto: non troppo perfettina (infatti qualcosa da sistemare ci sarebbe), ma neanche troppo grezza.

Parlando più precisamente del contenuto del disco è chiaro come gli Æther Realm giochino principalmente sul concetto di impatto sonoro, non a caso puntano molto sull’immediatezza a scapito degli arrangiamenti folkloristici, i quali vengono realizzati solamente da qualche melodia e da qualche richiamo di tastiera, ma per il resto ci troviamo in mano un album di semplice death melodico. Il coinvolgimento portato dai brani è quasi sempre elevato: prendiamo per esempio pezzi come Odin Will Provide e Swampwitch, all’interno delle quali risulta impossibile non rimanere intrigati dal mood della canzone. Un fattore che aiuta particolarmente la sensazione di scorrevolezza consiste nel continuo sottofondo delle tastiere, il quale a volte si mette in risalto con trame frenetiche e decisamente ben riuscite (come nel caso di Hourglass), ma in altri casi molte note vengono oscurate da una produzione che rende maggior giustizia al resto degli strumenti. Detto questo il “giocattolino” Æther Realm sembra funzionare molto bene, ma col passare dei minuti anche loro compiono più di una caduta: un primo esempio è dato da Ravensong, non una brutta canzone, ma decisamente troppo “facile” e orecchiabile. Allo stesso modo, quando i Nostri tentano di variare un po’ riducendo il proprio livello di aggressività in favore della melodia, finiscono per creare un brano che scorre con minor scioltezza e arriva a fatica verso la fine, e qua il riferimento riguarda Winter’s Grap. A completare il tutto ci pensano un paio di composizioni più lunghe rispetto al solito (One Chosen by the Gods e la conclusiva Oak) che tutto sommato risultano essere piacevoli e non eccessivamente pesanti, anche se in Oak il peso della ripetitività comincia a farsi sentire, mentre nella title-track non abbiamo questa sensazione dato che il pezzo è riuscito sicuramente meglio.

In sostanza gli Æther Realm presentano sul piatto un prodotto che sul momento (parliamo dei primi due-tre ascolti) può regalare veramente tanto all’ascoltatore, ma allo stesso modo può –con la stessa velocità– finire nel dimenticatoio ad attirare un bel po’ di polvere. Dato che il lavoro è comunque piuttosto buono consiglio questo album a chi cerca qualcosa di immediato e semplice, oserei dire “da un ascolto e via”, giusto per passarsi un po’ il tempo. Per il resto la band ha molto da lavorare sotto l’aspetto della varietà, altrimenti c’è il serio rischio in una fossilizzazione sonora. Al momento dunque il lavoro merita più della sufficienza, ma sono attesi grossi miglioramenti per il futuro.



VOTO RECENSORE
65
VOTO LETTORI
66.16 su 6 voti [ VOTA]
d.r.i.
Mercoledì 29 Maggio 2013, 9.56.10
3
A me non dispiace, almeno un 72 lo merita
Le Marquis de Fremont
Lunedì 4 Marzo 2013, 14.30.54
2
L'ho ascoltato ed è simpatico. Niente di trascendentale ma con un pò più di ascolti, probabilmente migliora. Per ora, sta nel "limbo"... Au revoir.
GioMasteR
Martedì 26 Febbraio 2013, 11.36.16
1
Band che ho trovato parecchio promettente, qualche raffinamento serve anche a loro, ma continuerò a seguirli..
INFORMAZIONI
2013
Primitive Ways Records
Folk
Tracklist
1. Journey of Discovery
2. Hourglass
3. Æther Realm
4. Swampwitch
5. One Chosen by the Gods
6. Ravensong
7. Winter's Grasp
8. Odin Will Provide
9. Oak
Line Up
Jack Dougherty (voce, chitarra)
Heinrich Arnold (chitarra, voce)
Vincent Jones (basso, voce)
Tyler Gresham (batteria)
 
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