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Talvolta capita di ascoltare album privi di particolari difetti, ma che semplicemente non riescono a catturare, ed è questo il caso di In Crescendo, quinto album in studio dei Kingcrow, band progressive metal italiana. Alla prova dei fatti, ci si trova di fronte ad un prodotto che incorpora tutte le caratteristiche di base del genere a cui appartiene, presentando tuttavia pochi episodi memorabili.
In Crescendo, pur rimanendo un'uscita spiccatamente prog metal, pesca a piene mani anche dal prog rock settantiano (e non) e da quanto fatto da musicisti eminenti come Steven Wilson e Mikael Akerfeldt. Atmosfericamente l'album è valido e convince - tracce come Morning Rain e The Glass Fortress, quest'ultima dotata di rimandi ai mitici Opeth, catturano sin dai primi ascolti - ma soffre di una certa disomogeneità che alla lunga porta a dei momenti di inevitabile stanca (il chorus di The Hatch è un esempio di quanto asserisco). Non si tratta di sezioni carenti dal punto di vista compositivo od esecutivo, anzi, però si ha sovente l'impressione che esse stridano con il mood più che buono creato sino a pochi attimi prima. Tutto ciò è evidente nelle tracce più lunghe, che avrebbero dovuto beneficiare di un songwriting più coeso. E' una caratteristica spiacevole da notare, anche perchè l'utilizzo di chitarre acustiche, tastiera e soffusi effetti vocali è complessivamente intelligente e ben si equilibra con i riff più energici - di ottima fattura quelli dell'opener Right Before - anche grazie all'ottimo supporto di una sezione ritmica di tutto rispetto.
Tuttavia manca quel tocco particolare che solitamente dovrebbe portare l'ascoltatore a riascoltare le tracce più e più volte; con l'eccezione della già citata e davvero riuscita The Glass Fortress e, in misura minore, di Morning Rain, nessuna canzone si eleva sopra il livello qualitativo medio, che non è basso, intendiamoci. Nessun pezzo è deludente, ma l'effetto complessivo, ad ascolto concluso, è quello di un bicchiere d'acqua: va giù bene, a volte è rinfrancante, ma è insapore. Che sia dovuto, forse, ad una non ottimale opera di rielaborazione delle proprie influenze che paiono - a tratti - troppo palesi? Degna di una menzione particolare la performance vocale di Diego Marchesi, particolarmente espressivo e valore aggiunto della proposta. Superfluo qualsiasi altro commento sulla prova strumentale o sulla qualità della produzione, dal momento che la bontà di ambedue è scontata e ce ne si può rendere conto fin da subito.
Sarebbe ingiusto bocciare In Crescendo perché, oggettivamente, non si può parlare di un brutto disco. C'è qualcosa che lo eleva al di sopra della media, cioè un paio di ottime canzoni e un'altrettanto buona prova alla voce, ma generalmente siamo di fronte ad un lavoro dalle potenzialità inespresse. Da una band giunta già al quinto album studio ci si aspetta qualcosa di più.
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Bo, per me è il loro migliore in assoluto. Il salto di qualità definitivo non c'è perchè è da un pezzo che l'hanno fatto Eidos insieme a The Congregation è il disco dell'anno in questo ambito |
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@Pietro per me Phlegeton è il loro migliore, ma Eidos sta subito sotto. Anche se manca il definitivo salto di qualità. In ogni caso recensione che manca come, in ambito prog, di Citadel. |
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Ma la review di Eidos? E' il loro disco migliore cavolo |
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Io ci metto dentro tranquillamente anche This Ain't Another Love song e The Hatch. L'unica che non mi fa impazzire è The Drowning Line, le altre sono tutte stupende |
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Non essendo un album con pezzi immediati, fatta eccezione per right Before, è un album che necessita diversi ascolti per essere apprezzato al meglio. Tanto è che ai primissimi ascolti pur piacendomi non mi fece una grandissima impressione, ma ascolto dopo ascolto, me lo sto godendo sempre di più.Diciamo che è un disco che va ascoltato con una certa attenzione.La già citata Righ Before,Morning Rain e le ultime tre, gli episodi migliori del platter:tutte e cinque meravigliose.Non lo reputo all'altezza di un capolavoro con la c maiuscola com'è Phlegethon, ma è cmq un grandissimo disco ! |
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A me sembra più articolato In Crescendo a dire il vero. La struttura dei pezzi è mediamente molto più complicata (vedi The Hatch, la title track ecc...). Poi vabè con un pezzo meraviglioso come Morning Rain mi hanno comprato a vita |
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Vero, il precedente era più articolato ed eclettico (e x me migliore), tuttavia questo In Crescendo mantiene qualità, classe, eleganza...in questo senso vedo i kingcrow di oggi fra i più credibili eredi dei queensryche! Vi basta? Finora rimane uno dei dischi più interessanti del 2013. |
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Me lo sto ascoltando a ripetizione da qualche giorno: Phlegethon era più dinamico e più metal, questo è più leggero e armonico, ma ha classe da vendere per me. Altro ottimo lavoro. Bravi Kingcrow. |
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Dopo due mesi posso ribadire con certezza che questo disco è un capolavoro di rara bellezza. melodico, poetico e a tratti struggente. |
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Scusate per il link non lo sapevo! |
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Mi sono innamorato di questa canzone....capolavoro! [EDIT: niente link su Metallized] |
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Splendida realtà non solo italiana,già col precedente avevano provato a spiccare il volo,e con questo "In Crescendo"secondo me sono già in alta quota...Disco suonato e cantato da paura,voto 80! |
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Ascoltato piu volte, e direi ottimo!! Album che divide insomma!! |
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Non so, a me sembra un deciso passo avanti invece. Meno metal sicuramente ma di livello decisamente più alto. |
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I primi dischi a mio avviso erano completamente inficiati da prestazioni vocali non all'altezza. Phlegethon è stato un cambio di marcia netto perché mentre la band ha sicuramente affinato le tante qualità mostrate nei dischi precedenti, la prestazione ottima del nuovo singer e le ottime melodie hanno datto quel qualcosa in più. Questo disco mi sembra un passo indietro per la qualità dei pezzi che stentano a decollare e, per quanto mi riguarda, benché ottimamente suonati, prodotti ed interpretati, tendono spesso ad annoiare. |
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Al momento non ho ancora sentito l'album in questione!! Forse al giorno d' oggi la miglior realta italiana... |
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Sapevo che questa valutazione non avrebbe convinto alcuni utenti, ma non ho davvero trovato quel tocco di classe che rende un disco buono davvero ottimo. Per fare un esempio, il disco di debutto dei My Soliloquy, da me recensito e che nelle sonorità può ricordare In Crescendo (con un approccio atmosferico un pò differente, però), inizialmente mi ha lasciato deluso, mentre dopo un pò di ascolti mi ha preso parecchio e l'ho apprezzato. Per me questo disco è stato invece più stagnante nelle ripetute esperienze di ascolto. Ci terrei a ripetere che non è un disco brutto, ma dai Kingcrow che hanno già diversa esperienza e hanno tirato fuori ottime prove come Phlegethon mi aspettavo di più. |
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Grande album!!!! Si sentono ovviamente le influenze dei maestri contemporanei del genere, però c’è anche una buona dose di personalità. Lo sto tritando in questi giorni, e ad ogni ascolto si assapora un ingrediente nuovo. Oggigiorno abbiam diverse band molto molto valide che indossano il tricolore, ed i Kingcrow sono una di queste!!! Per fortuna in Italia c’è anche buona musica e non solo paccottiglia!!!!!! |
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più lo ascolto più mi piace,se vi piacciono DT,POS,Fates warning e anche il prog atmosferico non ve lo perdete,supportiamoli di brutto |
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Anche il secondo brano mi piace assai...cazzo che gruppo. Se mantiene voto almeno 80. |
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Il primo commento di Ayreon mi ha fatto venir voglia di ascoltarli, quando ha tirato in ballo i DGM, autori del capolavoro Wings of time, disco snobbato nel '99 come adesso, purtroppo...ho sentito poco dei Kingcrow, ricordo qualcosa in radio streaming e sono veramente validi, ma troppo poco per giudicare un album. |
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Se + o - è tutto a livello del primo brano che stò ascoltando sul tubo,questi spaccano di brutto. |
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@Pietro: idem @davide: difficile non far intervenire la soggettività in una recensione. Sfido chiunque a non aver avuto una discussione animata su alcuni album cruciali (epiche litigate per Falling Into Infinity dei DT o i pareri discordanti per Black Album dei Metallica... stiamo parlando ovviamente di altri filoni musicali). Il sapore di questa recensione è proprio questo: i Kingcrow fanno parlare e dividono le opinioni, stanno cavalcando la scena e questo 68 di MrFreddy dimostra la personalità di InCrescendo... lo trovo un fatto estremamente positivo per il gruppo |
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@davide: non serve riportare le votazioni di altri network, nè tantomeno mettere in discussione la preparazione di un recensore (che peraltro mi pare abbia argomentato ampiamente e con garbo il proprio giudizio, che non è neanche negativo, tra parentesi). Basta commentare in maniera serena esprimendo il proprio punto di vista, come hanno fatto gli altri. |
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tutti i network musicali a sto disco danno da 90 a 100..perciò è evidente che qui il recensore non sia assolutamente preparato su uno dei miglior gruppi italiani di sempre!! assurdo.. |
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8
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esatto gio. E' un disco adulto. Un gioiello d raffinatezza e pieno zeppo di idee ed emozioni. Io da una settimana non riesco ad ascoltare altro, mi ha totalmente stregato |
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Ragazzi... In Crescendo è pieno zeppo di perle. E' un album in molti frangenti riflessivo, si prende i suoi tempi per farsi ascoltare. La complessità delle composizioni non è ostentata, ci vuole una gran dose di stile per non farsi notare a tutti i costi. Forse è questa attitudine a non essere un album ruffiano che intiepidisce all'inizio: ascoltato più volte si cominciano ad apprezzarne i dettagli, le sonorità e i picchi emotivi fino a prendere completamente, ora non riesco ad ascoltare altro. Può disorientare, soprattutto chi proviene dall'ascolto di Phleglethon, ma credo che una sterzata di questo tipo sia sinonimo di una certa maturità raggiunta e di una evoluzione che persino molti grandi gruppi non sono stati in grado di imprimersi. Per me è un album da 90, mi ha sinceramente stupito. |
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Li stavo cercando sur tubazzo, ma nessuna song ascoltabile... va beh... |
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5
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Concordo con la recensione.Sinceramente speravo di meglio, per me insider e phleglethon sono i migliori ,mi ricordo che quando li ho ascoltati per la prima volta ci sono voluti tre mesi ininterrotto di ascolto prima di passar ad ascoltare altro,con in crescendo già le prime volte che lo ascoltavo ero giò saturato stufo ,quasi ero tentato di spostare in avanti la canzone per vedere se succedeva qualcosa ... senza dubbio è un buon disco fatto bene ... Right before bella ,morning rain e summer 97 belle ,ma a questo cd manca qualcosa .. forse il coraggio di osare di piu'? è come una squadra di calcio fortissima che alla finale di coppa dei campioni per paura di prendere goal si chiude in difesa e rischia di perdere la partita pur sapendo di essere forte ,io confido comunque che i prossimi album siano stupendi ,infatti sono sempre loro quelli che in lullaby for innocent di Phleglethon hanno fatto un pezzo di chitarra da farmi scendere i brividi lungo la schiena, forza ragazzi insistete |
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4
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non per niente vanno in tour con i Pain of salvation in america,mi spiace che per adesso qui fan solo una data a roma,speriamo in un tour italiano |
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3
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Già. Aggiungerei che a livello di arrangiamenti cagano in testa al 95% della concorrenza...e non parlo di quella italiana e basta. Un disco che sboccia sempre di più ad ogni ascolto con dei momenti veramente sublimi. |
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2
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concordo,a livello prog metal gli sta dietro solo "Hidden place" dei DGM,è un signor disco veramente ben prodotto,suonato e cantato,non a caso fioccano rece positive anche in siti esteri.Hanno fatto bene a tenere la durata dei brani non troppo eccessiva (a parte la title track ) e a dare molto spazio alla melodia,cresce col passare degli ascolti,io un 90 glielo avrei dato tutto |
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1
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Per me è un disco della madonna. Sicuramente andrà a finire nella mia personale top ten di fine anno |
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