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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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In Case of Carnage - Medication Time
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( 3071 letture )
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Brividi, ragazzi. E’ la parola più adatta che mi viene in testa per descrivere il lavoro di questa combo di sei ragazzi (con orgoglio) romani. Sono rimasto piacevolmente scioccato da Medication Time, dalle sue sei tracce ad alta concentrazione di potenza e tecnica e senza dubbio anche un po’ di ostentata follia. Prima d’ora, avevo più che apprezzato il deathcore negli All Shall Perish ma ho smesso di seguirli dopo The Price of Existence (negli altri album sono state inserite delle voci in clean che mi sono piaciute molto poco); ora questo genere così sottovalutato assume tutta un’altra connotazione, più originale, più adatta alle orecchie in perenne ricerca di novità nel campo musicale, come quelle di noi recensori.
Abbiamo già ampiamente discusso quanto sia difficile, in tutti i sensi, comporre del metal di stampo originale. Improbabile che si possa creare qualcosa di nuovo (ben venga, ovviamente), le band attuali s’ispirano a quelle già esistenti, omaggiandole nel sound e nei riff. Alle volte, mettono spunti originali, altre volte sono vere e proprie band spin-off di cui si può apprezzare solo la bravura. Gli In Case of Carnage non appartengono a quest’ultima categoria ma alla prima. Il loro è un death metal tecnico, fatto di accelerazioni e break down improvvisi, tempi composti e ritmiche anormali, voci perfette per il genere. E’ anche deathcore, lo si capisce dall’alternanza di riff più massicci a fraseggi più melodici e orecchiabili. Poi, che vogliate crederci o meno, è anche fusion.
Brividi, ragazzi miei, sono quelli che ho provato ascoltando l’opener Two Sides of a Man, perfetta per immettere l’ascoltatore nel nuovo mondo gestito dagli In Case of Carnage. Con questa traccia si apprezzano praticamente tutti gli aspetti del gruppo, dalle chitarre che esprimono potenza e melodia a profusione alla tecnica del basso, dall’ottima esecuzione tecnica e mai stancante della batteria alla combinazione letale del growl speech di Paolo allo scream assai acuto di HELLeonore. Per non parlare dell’inserto a dir poco geniale a metà canzone dove si sbizzarriscono in un passaggio fusion talmente illogico che ci sta tutto! Le seguenti Horrifying Friends e Out Mind si distinguono per la loro ritmica e ci fanno subito comprendere quanto questi romani (fiero di ripeterlo!) siano arguti, capaci di creare un quadro variopinto fatto di pennellate apparentemente gettate a caso ma invero parti di un ampio progetto surrealista. Da prendere in considerazione, ad esempio, l’arpeggio di Out of Mind, sublime. Di stampo diverso è Endorphine Rush, più core rispetto le altre tracce ma non per questo meno piacevole. Anzi, mette in mostra cosa può fare l’amalgama di brutalità dissonante e melodia pura. Black Widow completa ulteriormente le pennellate del quadro citato prima, ampliando la qualità del song writing e rendendo a ciascuna canzone una propria identità. La conclusiva Shrift mi lascia con l’amaro in bocca, non perché sia distante dalle cinque tracce che ho gustato come un Pinot d’annata, ma proprio perché è l’ultima. Anche qui, troviamo un inaspettato inserto di… Fusion? Funk? Boh, è troppo bello lo stesso, così come il resto della canzone.
E poi? Poi lo riascolto da capo, mi sembra ovvio. Medication Time è uno schiaffo in pieno volto, è un pugno sullo stomaco (nel senso buono del termine, se esiste), è un miscuglio chirurgicamente perfetto di tutto ciò che un death metaller può desiderare all’interno di una canzone. Musica coinvolgente, originalità, potenza e distruzione, una produzione degna delle canzoni, virtuosismi ben dosati, una voce (in questo caso due) mozzafiato, una band dove non c’è un vero e proprio protagonista principale ma tutti sono attori professionisti sul palco.
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6
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Sentito ma non ci trovo nulla di speciale, inoltre trovo le due voci veramente fastidiose e inadatte (soprattutto lo "scream" della cantante). |
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5
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un album con i contro coglioni davvero stupendo!! bisogna sostenere queste giovani realtà, davvero ottimi |
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4
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grandi ragazz!!!i un complimento a parte per helleonor grandissima |
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2
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grazie per la segnalazione MrFreddy, ho corretto |
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Posso direi con orgoglio di seguire questi ragazzi di talento da diverso tempo e mi complimento con Daniele per la recensione (unico appunto: adesso suona Tito la chitarra, ma in questo EP c'era ancora Massimo in line-up). Proporre qualcosa di nuovo e di efficace non è facile, ma gli In Case Of Carnage ci riescono appieno. Perfettamente in linea con il voto e l'opinione. Auguro loro una solida e lunga carriera e auspico che vi siano tante realtà emergenti di questo calibro. Paolo, Enrico, Giulio, Helleonore, Massimo, Simone: un caro saluto, i più sinceri complimenti e tanti auguri per il futuro! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Two Sides of a Man 2. Horrifying Friends 3. Out of Mind 4. Endorphin Rush 5. Black Widow 6. Shrift
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Line Up
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Paolo (Voce) HELLeonore (Voce) Massimo (Chitarra) Simone (Chitarra) Enrico (Basso) Giulio (Batteria)
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RECENSIONI |
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