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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Attacker - Battle At Helm’s Deep
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( 5450 letture )
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Immagino che la cosa stia cominciando ad annoiare qualcuno, ma non posso che ripetermi: altro gruppo importante e misconosciuto che ha fatto un pezzo di storia del metal degli anni 80, che conserva ancora oggi intatta la sua importanza. I più attenti di voi forse avranno già pensato: “Attacker? C’è già un gruppo con questo nome, sono quelli di Soul Taker”; ebbene non c’è un altro gruppo con quel nome, sono proprio loro, che nel 2004 sono risorti dalle loro ceneri ed hanno firmato per la teutonica Iron Glory e prodotto appunto l'album citato. Se però pochi di voi dovessero conoscerli non mi stupirei troppo, in tempi in cui sembra che certe caratteristiche siano diventata quasi in crimine, sentire lo spirito originario del metal, con tanti assoli, testi fantasy/epic e compagnia, fa un effetto particolare. Si possono rintracciare in questa incisione anche tracce di thrash abbastanza marcate, in quanto l’attitudine al songwriting di questo primo album degli Attacker era abbastanza ruvida e sporca, specialmente per ciò che riguarda il cantato di Mitchell, da amare o da odiare, ma che fruttò al singer il riconoscimento di miglior cantante dell’84 per Metal Force.
La Battaglia al fosso di Helm inoltre, è forse il primo disco ispirato alla saga Tolkieniana, circa un ventennio prima che diventasse prepotentemente di moda grazie alla nota trilogia cinematografica. Il disco si snoda in maniera omogenea e compatta, costellato -come detto- di riff fulminanti, cambi continui di ritmo e acuti del singer a profusione. Fra gli altri pezzi segnalerei The Hermit, Slayer's Blade, la title-track e Disciple, dove si apprezza la voce per una volta pulita di Mitchell; ancora, su tutte, (Call On) The Attacker, vero inno della band. Sempre efficacissimi e profondamente heavy/epic gli incroci delle chitarre di Jim Mooney e Pat Marinelli, e preziosissimo il lavoro al basso di Ciarlo.
Più maturo, ma meno immediato, il seguente The Second Coming, scritto quasi tutto da Ciarlo, purtroppo rovinato dalla distribuzione inesistente della Mercenary, con John Leone -poi deceduto per un tumore- alla voce. Anche Mooney purtroppo, è deceduto nel 2000. Di Battle At Helm's Deep esiste una ristampa della Sentinel del 1999 comprendente anche quattro bonus-tracks, che può essere una buona soluzione per avvicinarsi agli Attacker. Una band da sostenere, perché porta ancora il vessillo della musica vera, epica nel senso letterale del termine, quella che viene dallo stomaco e non dalla moda.
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5
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Grande cantato e ottimi riff tipicamente americani. Gli Attacker hanno studiato ed attualizzato molto di ciò che gli USA avevano prodotto a livello Hard Rock ed Heavy Metal. Un album che è sempre un piacere ascoltare. |
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4
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Ce l'ho in vinile, bel disco anche se non l'ascolto spesso, poi uno dei chitarristi è il cugino della "nostra" Selenia, non lo sapevate? |
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3
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Ledies and Gentlemen: THE HEAVY METAL!!! |
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2
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Concordo con Nightbreaker, il secondo "The Second Coming" è un disco epocale ancor più bello e intenso di quanto sia questo grandissimo debutto. |
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1
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Capolavoro sensazionale! Una delle migliori ristampe della Sentinel steel. Anche se, per me, il secondo è decisamente migliore (l'ho sempre ritenuto il Reign in blood dello US metal). |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Hermit 2. The Wrath Of Nevermore 3. Disciple 4. Downfall 5. Slayer's Blade 6. Battle At Helms Deep 7. Kick Your Face 8. Dance Of The Crazies 9. (Call On) The Attacker
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Line Up
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Bob Mitchell (vocals) Jim Mooney (guitar) Pat Marinelli (guitar) Lou Ciarlo (bass) Mike Sabatini (drums)
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