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20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
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Mother Susurrus - Maahaavaa
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( 2129 letture )
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Da ormai vent'anni le fredde lande Scandinave possono considerarsi a tutti gli effetti un "Giardino dell'Eden" per la musica metal. Che si parli di sleaze rock o di technical death metal, Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia sono state in grado di sfornare indifferentemente un numero di gruppi sempre crescente, con tutto ciò che ne consegue, nel bene e nel male. L'enorme supporto che i vari musicisti esordienti ricevono da parte di case discografiche e media genera tuttavia una crescita inesorabile della banalità dei prodotti offerti; pochi sono quindi i gruppi che riescono a distinguersi, poiché l'originalità spesso non viene vista di buon occhio ed il rischio di fallire in partenza è tristemente grande. Detto ciò, un plauso ai finnici Mother Susurrus, che con il loro secondo lavoro in studio Maahaavaa portano una ventata di freschezza in questa tempesta di mediocrità che ha da tempo colpito l'heavy metal in generale.
Non lasciatevi trarre in inganno dall'inguardabile copertina: il quintetto di Tampere riesce in maniera eccellente ad amalgamare sonorità acide e psichedeliche (tipiche di band come i The Cult) con il metal più cupo ed introverso. I membri della band hanno battezzato il proprio genere come “Heavy Nitro-Hydrochloric Acid Rock” e, nonostante l'ovvia ironia che si cela dietro a quest' affermazione, non mi sento di dar loro torto. Le atmosfere che vengono a crearsi durante l'ascolto hanno del surreale, ed il suono denso e distorto delle chitarre conferisce all'intero lavoro un che di "allucinogeno". All'azzardato miscuglio di doom, sludge e psychedelic rock, si aggiungono inoltre parecchie caratteristiche del genere progressive, di cui un esempio è la durata talvolta eccessiva dei brani (L'opener Superposition ad esempio dura più di dieci minuti). Per quanto il progetto possa sembrare esagerato, le sonorità risultano perfettamente equilibrate tra loro. L'obbiettivo è quindi centrato in pieno. Come avrete potuto immaginare, la particolarità dei sound fa sì che il disco necessiti di vari ed attenti ascolti per essere assimilato pienamente; solo uno spettatore paziente sarà infatti in grado di cogliere ogni sfumatura di quest'album. E ci sono parecchi di aspetti intriganti da scoprire. Tecnicamente ci si assesta su buoni livelli: il drumming cadenzato ed i suoni bassi e malinconici di chitarra si sposano perfettamente con il costante rombare del basso, mentre la voce sporca di LK conferisce un sound volutamente grezzo alle canzoni. Sempre di metal stiamo parlando, dopotutto.
In conclusione, Il combo finlandese confeziona un disco sicuramente meritevole di elogi, anche solo per il fatto di essere riuscito a distinguersi dalla massa. Se siete in cerca di nuove esperienze ed avete esaurito le rane da leccare, date un ascolto ai Mother Susurrus. L'originalità delle sonorità offerte è in grado catturare l'ascoltatore e di realmente trasportarlo in una dimensione a parte. Per questo motivo è vivamente consigliato un ascolto dell'album a luci spente, in maniera tale da goderselo pienamente. Chissà che magari non vi causi una piacevole dipendenza.
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4
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Di power age memoria ovviamente |
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3
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Veramente ottimo e ben arrivato, le rane dico |
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complimenti, bella prima recensione! |
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Benvenuto anche a Cristiano nel team di Metallized! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Superposition 2. Scopolamine 3. Anagnorisis 4. Ylösnousemus 5. Uniemä
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Line Up
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LK (Voce) VP (Chitarra) JL (Chitarra) TO (Basso) TM (Batteria)
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RECENSIONI |
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