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25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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( 1515 letture )
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Quello che appare chiaro fin dalle prime note di Planeta Violento dei K-Os, è che quella che abbiamo di fronte è una band che ci sa fare e che mostra chiaramente una certa esperienza. Analizzando le loro note biografiche, infatti, ci si accorge che gli spagnoli di Salamanca sono in giro dal 1996, anche se in questo lungo lasso di tempo hanno prodotto soltanto un demo ed un album intitolato Kondenados. Dopo un periodo sabbatico, i K-Os tornano ora a farsi vivi sotto Maldito Records con un nuovo lavoro intitolato Planeta Violento. Quando diciamo che la band ci sa fare ed anche che questi ragazzi sanno suonare, non intendiamo riferirci a particolari sofismi compositivi e/o produttivi, oppure a raffinatezze estetiche o di altro genere, ma piuttosto a quella semplicità diretta, immediata, che consente di produrre canzoni che arrivano dritte al punto, senza fronzoli. Sudore, rabbia, convinzione, velocità, musica semplice a cavallo tra metal e thrash e testi crudi talvolta rivolti al sociale cantati in lingua madre: questo il succo di Planeta Violento.
Governate dalla voce cruda di Carlos Plaza “Dyox”, le canzoni all’interno della tracklist si susseguono furiose, connotate da accelerazioni secche ed improvvise, ma non prive di una certa melodia. All’interno di un blocco di canzoni abbastanza monolitico, spiccano in particolare l’opener Hombres Muertos, efficace attacco frontale in pieno stile K-Os, Alter Ego, vero e proprio inno-manifesto dall’attitudine simil-punk che una volta ascoltato non esce più dalla testa e Muerte Súbita, altro pezzo fieramente scaraventato in faccia all’ascoltatore. Un paio di altri brani leggermente sottotono non inficiano più di tanto la qualità media di un lavoro che non contiene alcun capolavoro, ma che si caratterizza per l’attitudine in-your-face priva di orpelli e per una certa fierezza nell’esecuzione. Niente fumo, solo arrosto. Magari non di primissimo taglio, ma comunque di un certo gusto.
I K-Os sono essenziali, fieramente convinti nell’uso della loro lingua a dispetto dell’imperante utilizzo dell’inglese e capaci di pestare duro. Planeta Violento non offre nulla dal punto di vista dell’innovazione, pescando a piene mani da quanto fatto in ambito heavy/thrash nei decenni precedenti e puntando tutto sull’aggressività e sull’attitudine, confezionando un album che non inventa assolutamente nulla, ma che ha il pregio di farsi ascoltare dall’inizio alla fine, regalandoci anche qualche momento di esaltazione con il loro Radikal Metal che, al di là delle etichette, colpisce nel segno come un diretto al mento che forse non riesce a mandare definitivamente al tappeto, ma stordisce e si fa sentire.
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3
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Grazie amici. Spero di visitare ITALIA nel prossimo futuro \m/ potete visitare il nostro social network: www.facebook.com/metalk.os www.myspace.com/kosradikalmetal www.reverbnation.com/KØS www.metalk-os.com saluti ea presto |
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2
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Niente di clamoroso, ma piacevolmente "convinti": |
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1
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Sentito qualcosa sul tubo, niente male. Un pensiero ce lo fo anche se sono in arrivo una serie di dischi irrinunciabili che iniziano con la S |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Intro K-Os 2. Hombres Muertos 3. Alter Ego 4. Cruces De Madera 5. Carcel O Sudario 6. Alambique Jhones 7. La Puta Virgen 8. Muerte Súbita 9. Madre 10. Planeta Violento
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Line Up
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Carlos Plaza “Dyox” (Voce) Gorka R.C. (Chitarra) Jorge Chamorro “Hippy” (Basso) Miguel Angel “Koko” (Batteria, Percussioni)
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RECENSIONI |
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