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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Azrath XI - Ov Tentacles and Spirals
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( 1980 letture )
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Dopo il buon esordio The Shrine ov All Allucination, gli Azrath XI (o Azrath 11) tornano con il loro secondo full length Ov Tentacles and Spirals. Il titolo e la copertina parlano chiaramente: questi quattro giovani musicisti di Gorizia si sono ispirati ai miti di H.P. Lovercraft, ai suoi demoni cosmici dominatori dell’universo. Il mago rappresentato nella cover evoca in un turbinio spaziale l’onnipotente Cthulhu e tutti i disastri e le sciagure che questi porta con sé.
Stessa cosa non si può dire della musica che gli Azrath XI ci propongono. Dovendo molto ai più recenti Behemoth, il loro stile ripropone elementi del death più spinto, quasi brutal se vogliamo, e sonorità più tipiche del black, le stesse utilizzate dai già citati deathster polacchi o dai Belphegor; il tutto è arricchito da una forte componente melodica, dai riff più aggressivi ma ben comprensibili a fraseggi di natura malefica e dissonante. Come nelle due band prese come esempio, basso e batteria svolgono il loro compito di pari passo, meccanicamente all’unisono con la doppia cassa. La voce di Antheres Atras Exitvm è perfetta per lo stile, molto versatile in growl e scream ed è accompagnata dagli urli (a volte poco intonati ma sarà fatto di proposito) degli altri musicisti. Il connubio di tutti i costituenti fondamentali del gruppo è supportato da un filo di tastiera, troppo in sottofondo a mio personalissimo parere, e fa nascere un senso epico che sarà distinguibile dalle prime note.
Il songwriting è vario. Troviamo canzoni più veloci, realizzate per impattare contro i timpani dell’ascoltatore (come Emblem ov Primordial Tides e la seguente Enraging the Water Spirits -molto Immortal quest’ultima) e canzoni più lente dove l’epicità del composto risulta ben più evidente e assume un ruolo di spicco (Domination ov the Stream, Beholding the Oceans); ovvio che poi i due elementi si mischiano: una canzone nasce lenta e diventa veloce e viceversa, variando quella monotonia di una traccia che potrebbe stufare a lungo andare. La tecnica c’è, seppur non a profusione. La batteria è sicuramente l’elemento più virtuoso del gruppo e quello che si da più da fare, arricchendo un normale tempo con piatti o colpi di rullante fuori posto. Per le chitarre e il basso, in questo tipo di death, non è richiesta una tecnica assurda, basta avere un tocco pulito e una buona plettrata. E in questo, i due chitarristi Siderevs Ocvlvs Mvndi e Asmodeus Draco Dvx ci sono.
Ciò che manca è l’originalità, intensa come propria identità di stile; immagino di poter dire un giorno “questa è sonorità Azrath XI” senza per forza dovermi rifare ad altri gruppi. Per farlo, se posso permettermi di dare qualche consiglio, sfruttare di più l’elemento epico, dare maggiore voce alle tastiere e ai cori in pulito (intonati, per favore); rischiare, insomma, ma senza rinunciare al death/black che è il loro stile. Impreziosirlo, arricchirlo, renderlo unico nel suo genere. Da sentire la cover dei Morbid Angel God ov Emptiness (Covenant, 1993), lievemente impastata a livello di suoni e con qualche esecuzione musicale differente rispetto all’originale.
In conclusione, Tentacles and Spirals non annoia. E’ una produzione più che sufficiente, buona, con idee ben sviluppate ma ancora qualche carenza a rovinare l’insieme positivo di tutti gli ingredienti. Merita di essere ascoltato, comunque, ma non vivamente consigliato. Diciamo pure: per coloro che vogliono supportare il metal italiano.
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7
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Stimo molto ADD sia come persona che come musicista, per l'impegno e la dedizione che mette nella propria passione. Non vedo l'ora di avere in mano la mia copia del disco per sentirlo. |
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6
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Xe tutto uguale, xe tutto una merda (cit.) |
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5
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De gustibus, vado fuori "tema", per quel che mi riguarda i Behemoth devono ancora fare un "Left hand path", però io sono nostalgico... Tornando agli Azrath 11 invece concorco con la tua analisi! |
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4
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Io non so cosa pensano oggi certi Deathster che impazziscono per band come Sulphur Aeon, belle e brave, poi trovano una band come gli Azrath 11 italiani e non gliene frega un cazzo. Ma oltre al fatto dell'originalità che non ce ne frega a nessuno nel Death Metal visti i cloni Old School che prendono votazioni altissime. Gli Azrath 11 fanno in modo eccellente il loro, mettendo le clean vocals quando servono, epici, si, simili ai Behemoth, ma meglio simili ai Behemoth che simili agli Entombed, OH. |
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3
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Straderivativo e mediocre il primo, straderivativo e mediocre il secondo. |
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2
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Anche secondo me è un gran bel disco suonato da dio da grandi musicisti,e le canzoni sono ok!Voto 77! |
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1
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Secondo me è un disco molto buono che si merita almeno un 75, prodotto e suonato bene, ma soprattutto belle canzoni. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Awaiting the Inexorable 2. Emblem ov Primordial Tides 3. Enraging the Water Spirits 4. Maelstrom Descent 5. Domination ov the Storms 6. Surge 7. Beholding the Oceans 8. Sunset ov the Abysmal Embrace 9. Let the Realms Rise 10. He Who Dwells the Depths 11. God ov Emptiness (Morbid Angel cover)
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Line Up
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Antheres Atras Exitvm (Voce) Siderevs Ocvlvs Mvndi (Chitarra, cori) Dioskouroi Deimos Faol (Basso, cori) Asmodeus Draco Dvx (Chitarra, tastiere, batteria, cori)
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RECENSIONI |
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