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23/03/21
SWANS + NORMAN WESTBERG
ALCATRAZ - MILANO
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Destruction - Cracked Brain
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( 3347 letture )
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Se la famigerata élite dei Big Four del thrash metal ha scatenato negli anni infinite polemiche, creando anche accesi dibattiti su quali band a stelle e strisce meritassero e meritino al giorno d’oggi di esservi incluse, al contrario la compilazione di un ipotetico Big Three del thrash metal europeo creerebbe quasi certamente molti meno problemi: la triade formata da Kreator, Sodom e Destruction, infatti, per quanto escluda altre band importanti come Coroner, Artillery, Tankard e via discorrendo, ha indubbiamente dato vita ad alcune fra le pagine più belle del thrash del Vecchio Continente. Ciò, tuttavia, non ha impedito anche a questi tre colossi tedeschi di andare incontro a difficoltà di notevole caratura nel corso degli anni 90: un po’ l’esplosione del grunge e del rock alternativo, un po’ il ricambio generazionale, un po’ anche sensibili cali di ispirazione sono infatti stati alla base di una crisi radicata e diffusa non solo nel thrash, ma in buona parte del movimento metal di quegli anni.
Nel caso specifico, la band di cui oggi ci interessa parlare sono i Destruction, inossidabile band di Lorrach che, al pari delle altre, ha avuto vita molto dura in quel decennio, prima di riprendersi all’alba del nuovo millennio anche grazie ad una mazzata come The Antichrist: il gruppo, dopo aver partorito tre lavori fondamentali per la storia del thrash teutonico, nel 1989 si separò dal suo cantante storico Marcel Schirmer, che aveva reso inconfondibili con la sua voce maligna album come Eternal Devastation; per ovviare ad una perdita tanto importante, anche considerando che Schirmer suonava il basso, Mike Sifringer e soci si caricarono anche delle registrazioni delle partiture di basso, avvalendosi del supporto di Christian Engler e reclutarono al microfono il singer dei Poltergeist, André Grieder. Il risultato fu Cracked Brain, un album che pur non raggiungendo ancora i picchi negativi di un The Least Successful Human Cannonball, non regge il confronto con i precedenti lavori. La causa primaria di questo abbassamento del livello qualitativo, molto probabilmente, non va riscontrata nella presenza di Grieder: è vero, l’ugola di Schirmer era sicuramente più adatta allo stile grezzo e privo di compromessi della musica dei Destruction, ma non stiamo certo parlando di un cantante dalle spiccate doti canore e, comunque, Grieder fa un lavoro più che onesto. A riprova di ciò che dico, potete ascoltare già la prima traccia, la title-track, dove il nostro mostra, fra le altre cose, di possedere un’ugola sicuramente più flessibile di quella del singer storico ed un timbro vagamente simile a quello di Randy Rampage, la cui voce ci permette di apprezzare ancora oggi un album come Alice in Hell; il rovescio della medaglia è che nel corso di Cracked Brain troviamo forse qualche acuto di troppo, che rischia di stonare con il sottofondo thrash, ma certamente il difetto dell’album non è da identificare con André Grieder. Non è in discussione neppure l’abilità tecnica dei ragazzi del gruppo: al contrario Sifringer ed il suo compagno alle sei corde Harry Wilkens paiono aver fatto interessanti progressi, producendo non più riff incentrati solamente su potenza e rapidità, ma anche irrobustiti da una buona dose di tecnicismo, come possiamo notare su No Need To Justify e Rippin’ You Off Blind (dotata anche di un eccellente assolo). Probabilmente, nonostante quanto appena detto sulle caratteristiche positive riscontrabili nell’ascolto dell’album, il vero problema risiede nel fatto che i brani qui proposti sono di qualità altalenante, soprattutto a causa del tentativo -manifesto e troppo forzato in alcuni brani- di avvicinarsi a soluzioni più tipiche del thrash metal melodico del Nord America: No Need To Justify, ad esempio, di cui abbiamo giustamente lodato i riff, riecheggia tuttavia in maniera eccessiva degli intrecci sonori sperimentati da Dave Mustaine con i suoi Megadeth, al pari del resto di When Your Mind Was Free; la stessa Cracked Brain, pur valida, fa in tutti modi il verso agli Annihilator, il che getta nuova luce sulle somiglianze che abbiamo riscontrato in precedenza fra la voce di Grieder e quella di Randy Rampage, uno dei molti cantanti transitati per la band del geniale e dispotico Jeff Waters. Vanno molto meglio episodi tirati e senza compromessi come Die a Day Before You’re Born e Time Must End, dove molto semplicemente viene alla luce la vera anima della band, mentre la cover della celebre My Sharona va ascoltata per ciò che è: un tentativo non riuscito in maniera ottimale di guadagnarsi un minimo di visibilità anche dal punto di vista commerciale. Non a caso, dopo la pubblicazione di Cracked Brain, Grieder e il secondo chitarrista Harry Wilkens abbandonarono i Destruction, mostrandosi fortemente contrari all’idea di un ulteriore spostamento del sound del gruppo verso lidi più melodici.
Quel che seguì fu un declino lento e doloroso, che vide la band costretta ad autoprodurre i propri lavori per tutto il resto del decennio, non riuscendo più ad esprimere neppure quel che di buono aveva infuso in Cracked Brain. Solo nel decennio successivo, come detto, grazie al ritorno del figliol prodigo Schirmer, ad una ritrovata ispirazione e soprattutto ad una ritrovata identità musicale, i Destruction sono tornati per fortuna loro e nostra a ricoprire il ruolo di rispettata e storica band thrash. Per concludere il discorso sul disco che abbiamo analizzato, si tratta di un lavoro certamente sufficiente nel suo complesso, dato che, a parte la cover di My Sharona e, forse, la non eccezionale Frustrated, non c’è una traccia che si possa definire davvero malriuscita; al tempo stesso, però, abbiamo già avuto modo di appurare come i lavori da ascoltare e tenere in considerazione del gruppo teutonico siano ben altri.
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Sempre piaciuto parecchio. Esclusa My Sharona, chiaramente |
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Album da riprendere e rivalutare, a parte l'oscena cover di My Sharona! Gran bel thrash tecnico, con dei pezzi più che decenti e un gran lavoro di chitarre sia ritmiche che soliste (Sifringer è, o almeno era, uno che scriveva riff in modo molto personale, si capisce subito che è 'lui'). Poi sinceramente preferisco la voce di Grieder a quella di Shmierd! |
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Pessimo come qualunque cosa prodotta da questa band escluso The Antichrist |
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Per me questo album è ottimo. Lo trovo estremamente sottovalutato. Ho passato serate ad ascoltarlo canticchiando il ritornello di Die a Day Before You're Born. Penso che questo disco, assieme al debutto degli Asphyxia, al debutto dei Voivod e a Who Dominates Who degli Accuser sia il platter più sottovalutato della storia del thrash metal. Opinione personale  |
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@ S.V. GRAZIE brother of steel  |
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LUCI DI FERRO: ti devo dare atto che sembri una brava persona, anche quando uno cerca di punzecchiarti non ti scomponi mai Al di là dei gusti che sono soggettivi il mondo ha bisogno di metallari come te! |
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s.v. per me Cracked Brain è un OTTIMO album ''lo dico veramente'' poi master.... è un altra cosa cioè un super MUST da avere & custodire gelosamente come faccio io. @ s.v.  |
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LUCI DI FERRO, ma te sei il difensore delle ciofeche thrash? Ora vado a vedere sotto Master Of Puppets e magari trovo un tuo commento negativo dove gli dai 40, è probabile  |
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i destruction dovrebbero tornare alla formazione con due chitarre |
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Questo disco è stato pisciato fuori dal vaso... hanno cercato altre strade ma senza molta convinzione, usando spesso suoni ed effetti che non c'entravano una mazza con il contesto. Il problema maggiore è che dopo vari ascolti non riesco a ricordarmi neanche un pezzo! La cover di My Sharona poi è abbastanza imbarazzante. Comunque un 60 glielo dò perché è suonato bene e qualcosa si salva. |
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@ LAMBRUSCORE ti voglio bene brother of steel, l'importante è che ci piace la musica in generale, prevalentemente METAL, a me 'cervello incrinato' PIACE, poi De Gustibus  |
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Non so cos'ha il mio pc, è partito il messaggio, va beh, concludo dicendo che il mio amico Ermes aveva cagato in una tazza del latte, credendo fosse del cesso....tanto per dire cosa secondo me valgono i pareri dei vari giornalisti di turno, senza offesa per nessuno, sia chiaro, hahaaaa..... |
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Luci di ferro, la mia era pura ironia campagnola... io ho poi espresso un mio parere, se ti piace ok, ma per me il parere del giornalista di Metal Hammer vale tanto come il mio o quello del mio amico E |
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Io purtroppo l'ho sempre considerato una merda, non sono mai riuscito a rivalutarlo, do 55 solo per la title-track che tutto sommato riesce a prendermi. |
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Che quando ti pagano vien fuori anche che il disco bufala del secolo diventa un capolavoro? Anvedì che novità Neanche un sordo avrebbe potuto affermare una stronzata colossale come questa. |
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LAMBRUSCORE e allora cosa deve dire il giornalista di METAL HAMMER che lo definì CAPOLAVORO ASSOLUTO DEL GENERE THRASH !!!!!!!!!!! |
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@LUCI DI FERRO: Io invece LO comprato tanti anni fa, LO ascoltato bene, ma LO sempre considerato un mezzo passo falso.... |
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Lo appena finito di ascoltare sul TUBO in full album STRA-STRA-STRA-Confermo il mio voto 81 su 100 Lo prende e come!!!!!!! Grande album, mi dispiace per voi ragazzi,  |
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Negli anni ho valutato questo disco come una merda, una semi-merda, quasi inspiegabilmente passabile, semi-passabile e adesso va beh dai lo riesco anche a metter su, però onestamente è fra le cose più brutte prodotte da Schmier e soci. |
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Concordo con le valutazioni di Barry voto compreso, disco passabile e nulla più |
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è poco 67 come ''voto'' mi dispiace Barry, l'album non sara 'Eternal Devastation' ma si fa ascoltare che è un piacere anzi per dirla tutta un Metal Hammer di quelli anni lo definì addirittura capolavoro assoluto del thrash metal pensa tu . Da li la decisione di comprare il cd che per ilsottoscritto prende un STRAmeritato 81/100 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Cracked Brain 2. Frustrated 3. S E D 4. Time Must End 5. My Sharona 6. Rippin' You Off Blind 7. Die A Day Before You're Born 8. No Need To Justify 9. When Your Mind Was Free
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Line Up
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André Grieder (Voce) Mike Sifringer (Chitarra) Harry Wilkens (Chitarra) Christian Engler (Basso) Oliver Kaiser (Batteria)
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