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Delain - Interlude
( 3244 letture )
Sarà brutto aprire una recensione con una decisa affermazione - rispetto ai più classici preamboli - ma tutto si può dire tranne che negli ultimi anni i Delain siano stati fortunati con le case discografiche.
Entrati molto giovani (artisticamente) nel roster della Roadrunner si sono trovati alla fine del 2011 con il master di un disco pronto e nessuno che glielo pubblicasse a causa del fallimento allora in corso della suddetta etichetta, per di più senza che la Warner (che l'ha assorbita) fosse intenzionata a produrre qualcosa di così "estremo" (?) per le orecchie delle moderne mandrie di ascoltatori e dunque poco redditizio.
Alla fine quel disco è uscito, prodotto da una costola ancora in attività della casa olandese ed era quel We Are the Others che avete potuto apprezzare nel 2012.
Una soluzione temporanea, che ha salvato in extremis una situazione già rovinata da un tour svoltosi in supporto ad un disco di cui non era ancora stata decisa la data di uscita.

Ora però il vento è girato e l'austriaca Napalm Records fiutando l'affare ha deciso di aggiungere al proprio roster questa band in forte crescita, ma come sempre – ovviamente - i contratti prevedono alcune clausole.
Interlude mi sembra proprio questo, una clausola, una necessità per la nuova etichetta di mettere sul campo il nuovo acquisto in tempi rapidi, anche con un prodotto - che per quanto godibile e piacevole - risulta a conti fatti forse superfluo.
Parliamoci chiaro: ci sono band che vengono obbligate a scrivere interi dischi inediti dalle nuove etichette per battere cassa, fregandosene delle necessità artistiche ed umane di chi la musica la compone. Qui per fortuna quest'operazione è stata limitata ad una compilation di riprese live, ri-arrangiamente, re-mixaggi, cover ed un paio di pezzi nuovi.
Partiamo da quest'ultimi che sono forse la parte più rilevante ed interessante di questa release: se sono stati scritti e registrati nell'ultimo periodo sono speranzoso – visto l'ottimo livello – che il prossimo disco di questi ragazzi potrebbe essere quella svolta a livello qualitativo che attendiamo da anni, se invece si tratta di pezzi esclusi da We Are the Others penso sia doveroso un rapido licenziamento del produttore, perché si tratta di due canzoni al livello delle migliori di quel CD.
Già che ne stiamo parlando citiamole: Breathe On Me, pezzo ben riuscito, grazie ad un refrain stupendo, in piena tradizione Delain con un'attitudine più rockeggiante rispetto al sinfonico dei primi due dischi della band e che prosegue la strada tracciata nell'ultima release (tocchi elettronici compresi).
Collars and Suits invece suona più diretta grazie al riffing più deciso e alla buonissima interpretazione vocale di una Charlotte sempre più in crescita (inconfondibile ormai il suo timbro e il suo modo di cantare), il tutto unito ad una vena qui un po' più sinfonica.
Ci sono poi una versione ballad di We Are the Others, con pianoforte, archi, percussioni leggere e linee vocali rivedute e un remixaggio di Are You Done With Me che ha migliorato abbastanza la resa rendendo molto più chiare alcune sfumature della voce, scandito meglio i singoli strumenti e notevolmente alzato il basso di Otto.
La sezione dedicata alle cover invece pesca brani da gruppi che fanno un po' parte dei gusti e del background musicale più leggero di Charlotte, dunque il rock dei The Cranberries e il synthpop dei Talk Talk e dei Bronsky Beat.
Molto interessante anche il comparto dedicato ai live (registrato al Metal Female Voices Fest di Wieze) con pezzi estratti soprattutto dall'ultimo disco che dimostrano appieno le potenzialità della band anche dal vivo.

Siamo davanti dunque ad una mera operazione commerciale, ma piena di chicche piuttosto interessanti per i fan della band (almeno, per me è stato così); potrebbe anche essere considerata una valida panoramica per chi si avvicina per la prima volta a questi olandesi ma vi suggerisco nel caso di iniziare comunque ascoltando i tre full-length che al momento compongono la loro discografia.
In definitiva non ci sono abbastanza elementi per assegnare una valutazione numerica ad Interlude, specie a causa del ridotto numero di inediti, ma in ogni caso si tratta di un buon ascolto, interessante e non troppo impegnato.



VOTO RECENSORE
s.v.
VOTO LETTORI
54.25 su 16 voti [ VOTA]
Le Marquis de Fremont
Lunedì 13 Maggio 2013, 13.37.18
4
Well, l'ho ascoltato durante il weekend. I brani live sono interessanti anche se come quasi la totalità delle band metal, in sede live "ripete" esattamente i brani dell'album. Io ero abituato con i gruppi progressive (o anni '70) che dal vivo dilatavano i pezzi facendone delle piccole suite spesso spettacolari. I due pezzi inediti, mi dicono poco. Lasciamo, poi perdere le cover, soprattutto la maniera come hanno mortificato la grande Smalltown Boy dei Bronski Beat. Se la Napalm Records vuole fare i soldi, almeno ci risparmi certe miserie. Au revoir.
Lontano
Venerdì 10 Maggio 2013, 21.06.56
3
Adoro questa band, visti live tre volte (e la quarta sarà a Gennaio, da spalle proprio ai Within Temptation). I due nuovi pezzi sono ottimi, condivido appieno la disamina del recensore: se sono pezzi nuovi, attendo con ansia il quarto full-length, se sono "scarti" di We Are the Others sinceramente la Roadrunner licenzi quel becero che l'ha scartati... Tutto sommato l'album scorre via facile facile. Voto per i nuovi pezzi 85, voto per le cover 65, voto per i pezzi live 80.
Room 101
Venerdì 10 Maggio 2013, 12.30.08
2
Qui penso siano più gli austriaci (proprietari della Napalm) a fare business, non tanto la band stessa, anche perché tra attività in tour l'ultima cosa che hanno il tempo di seguire è un disco nuovo, poi come scrivevo nella rece, non è un caso che abbian firmato 2/3 mesi fa e ora esca subito questa compilation!
Le Marquis de Fremont
Venerdì 10 Maggio 2013, 12.13.29
1
Voilà, anche la copertina è similare al loro (peraltro notevole!) ultimo album. Più operazione commerciale di così... Ma gli Olandesi sono famosi per venderti la stessa cosa "incartata" diversamente come mostrano i vari Within Temptation ed Epica. Business first, please...
INFORMAZIONI
2013
Napalm Records
Symphonic Metal
Tracklist
1. Breathe on Me
2. Collars and Suits
3. Are You Done with Me (New Single version)
4. Such a Shame (Talk Talk cover)
5. Cordell (TheCranberries cover)
6. Smalltown Boy (Bronski Beat cover)
7. We Are the Others (New Ballad Version)
8. Mother Machine (Live)
9. Get the Devil Out of Me (Live)
10. Milk and Honey (Live)
11. Invidia (Live)
12. Electricity (Live)
13. Not Enough (Live)
Line Up
Charlotte Wessels (Voce)
Timo Somers (Chitarra)
Martijn Westerholt (Tastiere)
Otto Schimmelpenninck Van Der Oije (Basso)
Sander Zoer (Batteria)
 
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