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23/03/21
SWANS + NORMAN WESTBERG
ALCATRAZ - MILANO
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Energetic Krusher - Path To Oblivion
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( 1021 letture )
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Scrivere un solo, ottimo disco, e sciogliersi. Un destino beffardo, che impedì agli Energetic Krusher di ottenere fama e riconoscimento per l'ottimo disco d'esordio, Path To Oblivion. Il quintetto britannico riuscì infatti, nel 1989, a tirare fuori un full-length micidiale e travolgente, stupefacente per una band alla prima fatica discografica, ed ingiustamente rimasto nascosto alle masse.
Path To Oblivion è thrash intransigente, cupo ed oscuro (in questo perfettamente in linea con la tradizione europea), ma che non disdegna un songwriting di livello, merito anche del buon bagaglio tecnico dei musicisti coinvolti. Dieci tracce mediamente brevi, una mezz'oretta abbondante di running time in grado di soddisfare pienamente i palati di amanti del metallo martellante, in particolare di quello più aggressivo e meno melodico. Le tracce si presentano quindi come una scarica più o meno omogenea di thrash violento e senza compromessi: la voce di Ali Lynn (unico membro ad essere ancora pienamente attivo, con gli Hellkrusher) è grezza e sgraziata, ma ai fan di queste sonorità piacerà un sacco; Martin Robert dietro le pelli è molto quadrato e preciso, ma risulta forse tra tutti quello che in fase di songwriting soffre di più l'influenza di mostri sacri come i Kreator, non riuscendo a tessere trame ritmiche davvero personali; anche le due chitarre peccano di poca originalità, e se nella fase ritmica il loro apporto è comunque di livello e godibilissimo, la fase solista lascia un po' di amaro in bocca, non essendo mai incisiva come il genere richeiderebbe; la vera punta di diamante del platter è però il lavoro al basso di Danny McCormack: incisivo, potente, incalzante, il bassista è sempre presente con forza, ben aiutato da una buonissima produzione, ed il suono complessivo ne beneficia in maniera massiccia.
Le canzoni, come detto, non possono certo mostrare chissà quali variazioni sul tema, per cui l'ascolto è consigliato dall'inizio alla fine, risultando godibilissimo nella sua interezza grazie alla breve durata; tuttavia a voler citare alcuni brani, non si può omettere di segnalare l'ottima The Blades, uno dei momenti più violenti del platter, Energetic Krusher, in cui la prestazione tecnica di tutta la band è di ottimo livello, e la breve ma incalzante Thrash Ritual, che strizza più l'occhio al thrash d'oltreoceano, con alcuni passaggi strumentali quasi in stile Anthrax. In definitiva il disco, pur tendente ad un'omogenità che lo penalizza sul lungo periodo, è pieno di momenti godibilissimi, buona tecnica e songwriting ed è anche prodotto in maniera più che accettabile per gli standard del tempo. Un disco da ascoltare per rendere il giusto merito ad una band finita troppo presto nell'oblio.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Lord of Darkness 2. The Blast 3. Thrash Ritual 4. The Blades 5. Battle Cry 6. Brain Damage 7. Yukk 8. War Path 9. Back From the Dead 10. Energetic Krusher
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Line Up
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Ali Lynn (Voce) Louis Wade (Chitarra) Nick Parsons (Chitarra) Danny McCormack (Basso) Martin Robert (Batteria)
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RECENSIONI |
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