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Exarsis - The Brutal State
( 1655 letture )
Uno dei limiti più evidenti del movimento thrash underground ottantiano è sempre stato rappresentato da un'eccessiva ripetitività di fondo: persino i titani del settore, dopo aver sperimentato ogni forma di evoluzione del genere, hanno dovuto ripiegare un po' per moda e un po' per esigenza artistica su altri lidi stilistici, onde evitare di essere risucchiati dal grande smottamento novantiano. I greci Exarsis si rifanno in tutto e per tutto alla miriade di band del sottobosco ottantiano, acquisendone pregi e difetti: a cominciare proprio dalla contraddittoria coesistenza di energia straripante ed originalità risicata, un prezzo da pagare quasi dovuto per chi opta per un determinato tipo di sonorità revivaliste.

Sorti nel 2009 e debuttanti nel 2011 con Under Destruction, i Nostri propongono un sound tiratissimo e nervoso, caratterizzato dalla voce al vetriolo del singer, acutissima e personale; il cantante si presta a concitate invettive orali, innescate su canovacci ritmici rapidissimi ed esaltati da una produzione moderna e compatta. Non c'è un istante di sosta, si corre a perdifiato tra assoli fulminei (generalmente brevi e squillanti) e classici riff thrash, tronchi e ripetuti allo sfinimento su sferzanti ritmiche a rincorsa; altrettanto canonici sono i cori di supporto piazzati copiosamente qua e là (non troppo diversificati gli uni dagli altri, bisogna dire). Ma del resto quello della varietà è il tallone d'Achille del platter, che nel suo corpo centrale si ridimensiona clamorosamente: le canzoni iniziano a somigliarsi pericolosamente, nella forma e nella sostanza, e soprattutto le linee vocali appaiono statiche e prive di refrain caratterizzanti, praticamente orientate all'hardcore (non fosse per la timbrica acuta del cantante). A metà tracklist il disco ha già detto tutto: non c'è più nulla da aggiungere, la ricetta viene compresa ed assimilata fin troppo facilmente; il giudizio complessivo rimarrebbe il medesimo anche senza l'ascolto delle tracce rimanenti. A conti fatti l'adrenalinica Mind Poisoning potrebbe essere il brano più avvincente del lotto, ma solo perché scelto come opener: l'omogeneità è fin troppo marcata, e nessun episodio resta impresso al termine dei quasi quaranta minuti globali di questo The Brutal State.

Le strutture delle canzoni sono molto scarne e dirette, semplici, lineari e nervose; tutti i musicisti sono autori di una buona prova, senza cali o picchi vistosi: le chitarre sono taglienti nel riffing e nei solos, il drumwork è puntuale e martellante, il basso ordinato e la voce sufficientemente acuminata -anche se eccessivamente ripetitiva, come detto- per scatenare un po' di moshpit. Prodotto orgogliosamente retrò, che farà la gioia dei puristi e degli amanti delle sonorità non troppo elaborate ma che, viceversa, suonerà parecchio monotono alle orecchie degli ascoltatori più esigenti.



VOTO RECENSORE
65
VOTO LETTORI
79 su 5 voti [ VOTA]
Steelminded
Domenica 20 Luglio 2014, 0.00.09
3
D'accordissimo con l'ottimo rino. Addirittura, gli preferisco il loro primo under destruction... La produzione moderna di questo sembra accentuarne la piattezza stilistica delle composizioni...
LAMBRUSCORE
Venerdì 28 Giugno 2013, 18.47.43
2
Davvero ben suonato e ben prodotto, roba per nostalgici -come me-, peccato che il cantante sembri un Sean Killian bambino....
Giga1980
Lunedì 24 Giugno 2013, 16.10.59
1
Non sono daccordo con la recensione, secondo me si tratta di una delle più belle realtà partorite dalla cosidetta new wave of thrash metal, assieme a bands come Vektor, Violator e ultimissimi Fueled by Fire. Concordo sul fatto che l'originalitòà non è siail forte di queste bands, ma ripagano ampiamente con la genuinità e la qualità della proposta, oltre che con una sana dose di Thrash metal come da anni non si sentiva. Aggiungo che gli Exarsis musicalmente sono molto preparati, soprattutto i chitarristi (autori di un lavoro ritmico e solista veramente coi fiocchi e tutt'altro che minimalista) e la voce è sicuramente un tratto distintivo forte: o la si ama o la si odia....a me personalmente piace e credo che contribuisca a farli emergere dalla massa, sembra una sorta di Sean Killian ancora più acido e acuto. Secondo me chi ama le sonorità bay area di bands come Exodus e Vio-lence dei primi dischi dovrebbe dare almeno un ascolto a questo disco. Voto 90!!
INFORMAZIONI
2013
MDD Records
Thrash
Tracklist
1. Annihilation...Proceed!!!
2. Mind Poisoning
3. Addicting Life Waste
4. Vote For Crisis
5. Dying Earth
6. Toxic Terror
7. Surveillance Society
8. Apathy, Ignorance, Oblivion
9. Suicide Disorder
10. Under Destruction
Line Up
Alex (Voce)
Christos T. (Chitarra)
Panayiotis (Chitarra)
Christos P. (Basso)
Giorgios (Batteria)
 
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