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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Victorius - The Awakening
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( 1122 letture )
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Vengono dalla Sassonia e si posizionano all’interno dell’immenso ed un po’ stantio calderone del melodic/power metal: stiamo parlando dei giovani Victorius. Attivi dal 2006 ed autori di un primo autoprodotto con tre pezzi ed un album mai distribuito ufficialmente, trovano adesso un contratto ufficiale per la distribuzione di The Awakening, “sotto le ali protettrici di Lars Rettkovitz” dei Freedom Call. Quella che abbiamo davanti è una bilanciata combinazione di melodia, epicità, cori d’impatto, batteria martellante in doppia cassa per i 3/4 del tempo, bei soli di chitarra, voce squillante ed un certo gusto per il power tutto mitteleuropeo. Come si può facilmente evincere da questa descrizione, tutto si può dire tranne che i Victorius siano o vogliano essere originali; dunque la domanda è: quello che fanno i tedeschi è rielaborare con criterio certi stilemi aggiungendovi possibilmente del proprio, o si limitano a riproporre la formula vincente (?) senza rischiare nulla, adagiandosi sulle coordinate sonore prescritte e puntando a soddisfare una tipologia di ascoltatore che vuole solo risentire lo stesso disco, da qualsivoglia gruppo incontri sulla propria strada?
La questione non è da poco, in quanto tocca un aspetto sicuramente controverso che spesso e volentieri genera diatribe il più delle volte sterili. Innovare è la cosa più difficile in generale e nei generi codificati (fossilizzati) da anni ed anni lo è ancora di più, quindi la maggioranza delle volte ci si trova a valutare se la lezione appresa è stata assimilata a dovere e se l’alunno-musicista è in grado di dare un giudizio proprio in merito, fermo restando che chi riesce ad essere innovativo merita di più. Nel caso di The Awakening, di nuovo non c’è proprio nulla, dato che tutto risponde ai canoni prestabiliti, eppure il disco riesce a farsi ascoltare dignitosamente, anche con qualche momento abbastanza coinvolgente. Pezzi come Starfire, Lake of Hope, Under Burnig Skies e Demon Legion sono piacevoli e lo sono esattamente nel modo che ci si aspetta. Ogni pezzo è prevedibile nel suo svolgersi, ma scorre, funziona; ciò per merito di quanto richiamato prima relativamente alle prerogative della band. In particolare, a funzionare sono i ritornelli e gli assoli di chitarra, anche per merito di una produzione molto massiccia. Certamente non si può dire che l’ascolto del prodotto completo sia esaltante, con momenti di stanca che inevitabilmente affiorano qua e là, tuttavia, anche durante quelli più scontati, i Victorius sanno essere comunque decorosi.
Niente di mirabolante o di imperdibile, ma semplicemente un disco melodic/power che funziona, nei limiti del possibile. Se cercate rinnovamento od originalità non è certo a questi ragazzi che dovete rivolgervi, ma se siete appassionati del genere e bramate solo un album onesto, che vi accompagni mentre guidate o lavorate e vi possa far passare un po’ di tempo in maniera spensierata, con in più quel tocco di epicità e di ricorso ai luoghi comuni del genere che non guastano, allora The Awakening può essere un disco interessante, ma niente più di questo.
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Ascoltato tutto un paio di volte nei miei infniti viaggi in treno e devo concordare con la recensione. Non e' male, ma non aggiunge nulla alla scena, anzi e' un bricolage di band maggiori, secondo me dategli una chance. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Age of Tyranny 2. Starfire 3. The Awakening 4. Lake of Hope 5. Under Burning Skies 6. Black Sun 7. Demon Legions 8.Through the Dead Lands 9. Call for Resistance 10. Kings Reborn 11. Metalheart
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Line Up
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David Baflin (Voce) Dirk Scharsich (Chitarra) Steven Dreiflig (Chitarra) Andreas Dockhorn (Basso) Tyl Fiedler (Batteria)
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RECENSIONI |
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