|
19/02/21
THE DEAD DAISIES
LIVE CLUB - TREZZO SULL'ADDA (MI)
|
|
Ultra-Violence - The Privilege To Overcome
|
( 4663 letture )
|
Metti su il disco, ti godi quaranta minuti di ottimo thrash metal, pensi: "fighi, sti Ultra-Violence!". Poi arrivi alla traccia numero 11, Metal Milizia, senti l'intro con la voce di Lilli Gruber e ti viene il dubbio: "diavolo, ma sono italiani??".
Ebbene si, italianissimi di Torino, gli Ultra-Violence sono un gruppo, attivo da soli quattro anni ma già giunti al contratto discografico con la sempre attivissima Punishment 18 Records; e sono bravi, molto bravi!
Soprattutto sono giovani: quando uscivano i capolavori del genere, da Master of Puppets a Rust In Peace, passando per il disco da cui prendono ispirazione per il nome, loro non erano probabilmente ancora nati, o al massimo erano degli infanti. Eppure paiono aver decisamente recuperato gli anni arretrati, ascoltando, suonando, provando e riprovando a catturare il sound e l'essenza degli anni d'oro del thrash, fino a farlo completamente loro. Cosa vuol dire "farlo loro"? Non certo che siamo di fronte alla next big thing del thrash metal mondiale, alla rivoluzione di un genere, ovvio. Ma signori, questo è thrash metal, come deve essere fatto e c'è poco da criticare questi ragazzi. Ritmiche frenetiche, voce abrasiva, assoli tritaossa, una produzione giustamente bilanciata tra pulizia ed aggressività e, per non farci mancare nulla, una dose più che sufficiente di tecnica.
La recensione potrebbe quasi finire qui, perché gli amanti delle sonorità che hanno reso grandi gli eighties avranno già capito che qua c'è di che leccarsi le dita: la travolgente L.F.D.Y, con l'assolo strappalacrime (non nel senso melenso, ma per i nostalgici di quei solos un po' strampalati à-la Kreator dei primi tempi) e i brevi ma potenti cori (ah già, ci sono anche dei discreti ma incisivi cori, come dimenticarli), il misto speed-thrash di Stigmatized Reality -grandissimo lavoro di riffing-, l'hardcore della brevissima You're Dead e, ancora, la più oscura Metal Milizia (in realtà cover dei poco conosciuti Ira, band torinese, con all'attivo un EP del 1985), sono tutti brani che, senza far gridare al miracolo, faranno sicuramente scapocciare i thrashers della vecchia guarda, così come tutti gli altri episodi presenti nel lungo platter. Non c'è un momento di stanca, non c'è spazio per recriminazioni di sorta né per la noia. La band è affiatata, il songwriting ne beneficia grazie ad un sapiente dosaggio dei solos (forse talvolta solo eccessivamente lunghi) e delle accelerazioni di tutta la band, mentre il singer Loris Castiglia macina strofe su strofe senza perdere un solo colpo lungo tutto il disco.
Vogliamo rovinare questa ottima notizia tutta italiana con delle critiche? Se proprio dobbiamo, l'unico appunto che mi sento di fare alla band è che un'ora di running time per un disco thrash è davvero tanto, soprattutto se alla fine le soluzioni che la band decide di adottare (e fa benissimo) sono relativamente poche. Insomma, una sforbiciata di 10/15 minuti avrebbe reso forse ancora più godibile il tutto, ma si tratta di voler cercare il pelo nell'uovo, a fronte di un ottima realtà che speriamo possa regalarci altri ottimi dischi in futuro.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
15
|
ah proprio schiacciato per terra quel uomo |
|
|
|
|
|
|
14
|
Mi era piaciuto l'ep, qui non mi dicono più di tanto... la produzione è veramente troppo fredda e sterile per un disco thrash. Pezzi migliori The beast behind your back,Turn into dust e Restless parasite. Ottimi musicisti comunque. 70 |
|
|
|
|
|
|
13
|
Mah. Mi pare un karaoke di roba già fatta 30 anni fa. Bravi però, son giovanissimi. Magari cresceranno. E' che suonano troppo, troppo vecchi e privi di poersonalità, almeno per i miei parametri. Manca quel qualcosa di personale che faccia la differenza. Senza offesa alcuna, eh, anzi...ripeto, sono giovanissimi, staremo a vedere. Un 60 di fiducia. |
|
|
|
|
|
|
12
|
la copertina è bellissima, molto thrash anni 80! |
|
|
|
|
|
|
11
|
Non condivido la "critica" del disco troppo lungo. Anzi; lo ritengo un ottimo segno positivo, vuol dire (spero) che questi ragazzi hanno energia, creatività a flusso da buttar dentro ed idee e voglia di fare. Cosa che si nota troppo poco spesso. Molto positivo |
|
|
|
|
|
|
10
|
Non mi fanno impazzire...comunque non si può negare che siano veramente bravi a suonare thrash. Bella la copertina. Un 70 lo meritano. |
|
|
|
|
|
|
9
|
Simone Mularoni (DGM) ha svolto un lavoro di produzione ineccepibile!!!! |
|
|
|
|
|
|
8
|
...ah, la copertina è disegnata dal grandissimo ED REPKA !!!! |
|
|
|
|
|
|
7
|
Grande band....gran disco, è un pò lungo è vero ma "The Voodoo Cross" supera gli 8 minuti e poi c'è la cover degli IRA, a me personalmente comunque non stanca....hanno un potenziale enorme, contando che hanno tutti tra i 18 e i 19 anni...... il nome ULTRA-VIOLENCE non è preso dal disco dei DEATH ANGEL bensì dall'ULTRA-VIOLENZA del film "ARANCIA MECCANICA" !!!!! |
|
|
|
|
|
|
6
|
E' thrash, arcinoto come stile e influenze, ma veramente ben fatto, concordo con chi parlava di una durata eccessiva, però è divertente e fa scapocciare, a me basta. |
|
|
|
|
|
|
5
|
A dire il vero si son molto bravi, ma ci sono nel disco un sacco di influenze che han davvero poco a che vedere col thrash.. Machine Head, death metal melodico, rimandi ai Kreator delle ultime produzioni, blastate... Si son molto bravi per l'età che hanno ma sinceramente preferivo l'EP Wildcrush rispetto a questa sorta insalatone misto... ovviamente la mia è solo una questione di gusti, la produzione è ottima e come musicisti son bravissimi! |
|
|
|
|
|
|
4
|
Gran disco! \m/ Forse eccessivamente lungo, ma comunque vario e coinvolgente. Sarei curioso di sapere cosa ne pensano tutti coloro che avevano scatenato quella interminabile discussione sull'inutilità del revival Thrash Metal nei commenti della recensione di "Wildcrash". |
|
|
|
|
|
|
3
|
(mi sono limitato ad ascoltare 3 video sul tubo) Ma dico; ottimo Thrash. Sono una bella sorpresa, granitici e senza fronzoli e "contaminazioni" utili solo alle mode a volte. Bravi! |
|
|
|
|
|
|
2
|
Piaciuto, anche x me però i dischi del genere dovrebbero durare meno, 30 / 35 minuti mi bastano. |
|
|
|
|
|
|
1
|
Come tralasciare lo special guest Tony 'Demolition Man' Dolan (ex Atomkraft/Venom ora M ire Of Evil) nello spoken words di "The Voodoo Cross"..... |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Spell of the Moon 2. L.F.D.Y. 3. Order of the Black 4. Stigmatized Reality 5. Restless Parasite 6. Turn into Dust 7. The Voodoo Cross 8. You're Dead! 9. The Beast Behind Your Back 10. 10,000 Ways to Spread My Hate 11. Metal Milizia (Ira cover) 12. When Future & Past Collide 13. Ride Across the Storm
|
|
Line Up
|
Loris Castiglia (Voce, Chitarra) Andrea Vacchiotti (Chitarra) Roberto "Robba" Dimasi (Basso) Simone Verre (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|