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29/03/24
ENUFF Z’NUFF
BORDERLINE CLUB, VIA GIUSEPPE VERNACCINI 7 - PISA
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Uncle Acid And The Deadbeats - Mind Control
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( 4831 letture )
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L'attesa per il nuovo lavoro degli Uncle Acid And The Deadbeats era molta, soprattutto dopo il buonissimo Blood Lust, che nel 2011 aveva destato non poco interesse nell'ampio sottobosco stoner/doom, nonché dimostrandosi l'ennesima scoperta in casa Rise Above Records. Quel che ora è certo è che, dopo aver ascoltato più volte la nuova fatica del combo inglese, almeno per quanto mi riguarda, mi sarei aspettato qualcosina in più e che un po’ più di originalità non avrebbe guastato affatto, anche se va comunque detto che Mind Control supera ampliamente la soglia della sufficenza.
Per chi non conoscesse la band: immaginatevi una versione molto più accesibile degli Electric Wizard, esplosioni psichedeliche alla Tame Impala in sottofondo (la band australiana viene tirata più volte in causa anche nell'uso della voce) e imbastardimenti stoner qua e là per rendere il tutto più vario e appetibile. L'opener Mt. Abraxas è un esempio calzante di quanto detto, col suo incedere ipnotico e ciondolante, con i riff stoner/doom fumosi e visionari, il tutto striato da brevi ma calzanti pennellate dai colori accesi, ma mai troppo accecanti, acidi, ma mai in modo eccessivo, settantiani e caldi nella forma. La titletrack è uno dei pezzi più riusciuti di Mind Control, grazie ad un riff portante dal tiro heavy ed alla voce sommessa che cozza con la ruvidità dei suoni. Stesso discorso per la successiva Poison Apple che punta alla rottura, con spessi muri di suoni intervallati da piccole aperture più oscure e melodiche, senza per questo rinunciare mai all'impatto delle chitarre: uno dei pezzi migliori del lotto. Desert Ceremony è fumosa e colma di grumi aggrovigliati gli uni agli altri, ma, come per la successiva Evil Love, anche questa traccia possiede un senso di deja-vu che sporca leggermente l'ascolto. Di ben altro spessore è la misteriosa Death Valley Blues, ammantata da suoni puliti che ne ricoprono sinuosamente i fianchi e da un ritornello leggermente aperto dall'elettricità delle chitarre, estremamente riuscito ed elegante. Follow The Leader -no, tranquilli, non stiamo parlando di un plagio ai Korn!- è psichedelica dalla testa ai piedi e si crogiola dondolandosi dolcemente su se stessa, specchiandosi forse per troppo tempo, il pezzo infatti sembra sempre sul punto di virare ma in realtà non cambierà mai rotta sino alla fine. Chiudono il cerchio le lunghe Valley Of The Dolls e Devil's Work, noiosa la prima, l'unico vero filler del lotto; decisamente più interessante la seconda, introdotta da un riff semplice e minaccioso, con linee vocali ossessive che si accavallano continuamente, creando un vortice di un intensità pazzesca; il diamante dell'album, posto strategicamente in chiusura per donare di rimando una luce nascosta all'intero lavoro. È un vero peccato, ascoltando quest'ultima traccia, che la band non abbia saputo osare maggiormanete in alcuni passaggi dell'album, soprattutto in quelli dove il cambio di passo risultava assolutamente necessario. Le potenzialità rimangoni inalterate, ma la speranza è che già dal prossimo lavoro, gli Uncle Acid cambino marcia e ci regalino qualcosa di realmente unico, perchè, anche se in modo indiretto, una parabola alla Electric Wizard è quello che ci aspettiamo dai Nostri nell'immediato futuro.
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14
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rispolverato e che disco!! |
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13
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il disco non è sicuramente all'altezza dei due precedenti e nemmeno del successivo, migliore dell'ultimo Wasteland di molto. non capisco l'astio di alcuni verso la band che, parole di sua santità IOMMI, ha preso lo scettro dei Sabbath.
in ogni caso pezzi come Poison Apple, Mind Crawler, Devil's Work sono già dei classici del doom.
per fortuna che siamo tra metallari sennò mi sentivo sul forum di Donna Moderna.
p.s. per me il voto è 8,5 |
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12
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Visto che sono poi riuscito a recuperare il loro debutto riconfermo il mio giudizio su questa seconda release. Non all'altezza. Il primo invece è una bomba. |
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11
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Ho recuperato proprio questo disco, l'ho comprato e l'ho ascoltato moltissimo, per me è di grande valore, molto molto bello, inoltre propongono un stoner diverso dal solito, molto ipnotico e acido e soprattutto monolitico. Voto 80 |
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10
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@steelminded: fossi in te ci riproverei, considerando il fatto che "hai quasi gridato al miracolo" al primo ascolto! Non capisco siano stati definiti sopravvalutati...se conoscete gruppi simili, fatevi avanti |
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9
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Questo disco è veramente bellissimo, quello precedente bello ma un po' troppo grezzo e acerbo, quello successivo è ancora meglio di questo. Concordo con quanto espresso da Giaxomo. Per me questo è 82. |
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8
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Senza dubbio, mi impressionò al primo ascolto, poi mi dissi che abusata un po il cliché psichedelico e lo trovai un po' tosto al secondo/terzo ascolto. Però ripeto, al primo ascolto quasi gridai al miracolo. Magari ci devo riprovare.. . |
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7
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@Steelminded: oddio, nel senso che fatichi ad ascoltare il disco fino alla fine? Magari li va un pò a gusti e ho fatto caso che in questi ultimi anni vanno molto i dischi dal minutaggio alto..magari è solo un'impressione mia! Parlando del disco in questione: io lo trovo veramente ben fatto, atmosfera, suoni e produzione maledettamente vintage, Black Sabbath a fiumi ma senza mai cadere nel plagio, voce che mi ricorda Ozzy + il cantante dei Tame Impala (di qualche anno fa), riff tetri quanto semplici, assoli ispiratissimi, batteria bella in risalto e carina la bonus track acustica! |
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6
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Io sì, una bella perla, ma un po' pesante da sentire alla lunga... no? |
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5
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Ma quella perla di Blood Lust qualcuno di voi l'ha ascoltato? |
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4
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E allora ascoltiamo sempre la musica vecchia! Questi solo con I due album precedenti hanno già un posticino nella storia del metal... si tratta solo di dare tempo al tempo... sono sicuramente tra i più grandi del periodo odierno. Secondo me hanno sbagliato a cominciare a far concerti per grosse masse e a farsi vedere in foto promoziononali et etc... se restavano misteriosi come all'inizio la loro popolarità sarebbe cresciuta in modo esponenziale. P.S. E chi non ha uno Zio Acido in famiglia... |
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3
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Concordo con Punto Omega, band sin troppo pompata, ma che sinora ha detto poco o nulla. |
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1
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Purtroppo non ho il loro disco precedente e questo....insomma, bello non c'è che dire ma manca qualcosa. Concordo con recensione e voto. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Mt. Abraxas 2. Mind Crawler 3. Poison Apple 4. Desert Ceremony 5. Evil Love 6. Death Valley Blues 7. Follow the Leader 8. Valley of the Dolls 9. Devil's Work
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Line Up
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Uncle Acid (Voce, Chitarra, Tastiera) Kat (Basso) Red (Batteria)
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