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Blood Ceremony - The Eldritch Dark
( 5539 letture )
Le prime note di Witchwood sono sufficenti a farci addormentare, ad accompagnarci nel mondo immaginifico dei Blood Ceremony, band canadese che nel corso degli anni è riuscita a divenire una guida, un faro nell'oscurità per tutti gli amanti che si rispettino del doom.
Tutto questo, si deve anche alla stupenda voce di Alia O'Brien, che grazie ad essa e al suono ipnotico del suo flauto è capace di ammaliare qualsiasi udito le porga attenzione e di farlo divenire un serpente alla sua corte.

Terzo album di una discografia sontuosa, che ha toccato il suo climax con il predecessore Living With The Ancients, The Eldritch Dark amplia maggiormente il lato magico nella musica dei nostri, esplorando territori più vividi e melodici, estraendo dal cilindro i retaggi folk dai quali la band ha sempre tratto linfa vitale, ora usati per tessere le trame delle proprie opere e non più solamente per arricchirle di maggiori sfumature.
Tutto questo trova conferma nella stupenda e malinconica Lord Summerisle, cantata assieme al bassista Lucas Gadke, un pezzo dal mood etereo e settantiano che non avrebbe sfigurato in un album dei Moody Blues.
L'album si lascia ascoltare con estremo piacere, tutto corre via in modo fluido, grazie al fascino arcano che permea ogni traccia, a cominciare dalla già citata Witchwood che apre il lavoro nel migliore dei modi, alternando momenti più duri ad altri più delicati e misteriosi.
Il flauto è sempre in primo piano e va ad aprire la bella Goodbye Gemini, cavalcata occult/folk rock, nonchè primo singolo scelto per lanciare l'album. In effetti il pezzo oltre ad essere molto valido risulta estremamente diretto e ficcante, grazie ad un chorus orecchiabile e facilmente memorizzabile che la rende perfetta come singolo apripista.
Ballad Of The Weird Sister ha addirittura influenze southern, ovviamente rilette in chiave Blood Ceremony, tanto da creare una perfetta alchimia tra le varie sfumature che sposano il brano. Altro centro perfetto.
Arriviamo così alla titletrack, una traccia finalmente dal riff doom, cupo, che va dritta al punto e lo fa nel modo sperato, così come fa altrettantoDrawing Down The Moon, un altro pezzo da novanta con l'hammond messo lì, in primo piano, a dirci che la band è ancora capace di ricreare atmosfere cariche di quel pathos nero di cui erano pregni i primi due album.
Chiudono il cerchio la strumentale Faunus e la stupenda The Magician, pezzo dai toni fortemente progressivi amalgamati ai retaggi Sabbathiani e più in generale al retrò rock settantiano di cui la band ama cibarsi. Da brividi dall'inizio alla fine.

C'è chi dice che questo sia il lavoro meno riuscito dei canadesi: queste persone hanno pienamente ragione. Ma se i lavori peggiori di ogni band riuscissero ad essere al livello di un album sontuoso come questo...Beh, allora viva la mediocrità e lunga vita ai Blood Ceremony, cantori di una musica senza tempo, in un tempo in cui la musica non sa più essere magica come vorremmo…



VOTO RECENSORE
82
VOTO LETTORI
83.55 su 9 voti [ VOTA]
Earthborn
Mercoledì 8 Luglio 2015, 12.23.02
7
Io vado controcorrente ragazzi/e, fermo restando il valore immenso dei primi due album per me questo è il migliore dei tre!
Arrraya
Domenica 11 Maggio 2014, 15.35.02
6
Piu che Doom è Acid Doom. Affascinante lei, strega pagana.
One~Eye
Lunedì 7 Ottobre 2013, 13.11.44
5
Gran bel disco, 82. PIù rock dei precedenti, flauto e tastiere più presenti e più affascinantemente settantiane. Risulta più leggero, io quasi lo preferisco.
Andy '71 vecchio
Domenica 15 Settembre 2013, 9.04.10
4
Un ottimo disco,ma dei 3 per me Living è quello meglio riuscito,con dei pezzi veramente fantastici!
Undercover
Domenica 15 Settembre 2013, 1.44.49
3
Dei tre prodotti è il più debole, si parla sempre di un gran disco, ma decisamente inferiore ai primi due.
Punto Omega
Domenica 15 Settembre 2013, 0.49.43
2
Non male, ma nettamente inferiore al precedente.
Lizard
Sabato 14 Settembre 2013, 21.59.35
1
Assolutamente d'accordo con la disamina. Disco affascinante, bello, nel quale Alia è assolutamente più a suo agio nel ruolo di cantante ed è cresciuta molto come interprete. Al tempo stesso, sicuramente meno "potente" e riuscito di Living with the Ancients. La componente folk è decisamente ben incastonata nella magia espressiva della band. Manca qualcosa, forse qualche brano più diretto, ma nel complesso è davvero un grande album.
INFORMAZIONI
2013
Rise Above Records
Doom
Tracklist
1. Witchwood
2. Goodbye Gemini
3. Lord Summerisle
4. Ballad of the Weird Sisters
5. Eldritch Dark
6. Drawing Down the Moon
7. Faunus
8. The Magician
Line Up
O'Brien Alia (Voce, Flauto)
Kennedy Sean (Chitarra)
Lucas Gadke (Basso)
Michael Carrillo (Batteria)
 
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