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29/03/24
ENUFF Z’NUFF
BORDERLINE CLUB, VIA GIUSEPPE VERNACCINI 7 - PISA
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( 1415 letture )
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Dopo l’esordio del 2011 Ruins, i Corpset tornano più violenti che mai dalla fredda Finlandia con il loro secondo full length, No Rest, un miscuglio massacrante di death e thrash con inevitabile marchio scandinavo che contribuisce a rendere il tutto più originale e meno scontato. O almeno, così dovrebbe essere in teoria.
La mancanza di originalità è compensata dall’ottima dose di veemenza presente nelle nove tracce dell’album, tutte omogenee e legate dallo stesso filo conduttore. Le canzoni appartengono allo stesso stile ma allo stesso tempo si differenziano l’una dall’altra, variando dunque il songwriting e rendendo l’ascolto più piacevole e scorrevole. Tuttavia, alcune scelte musicali appaiono come già sentite da tante altre parti e molti particolari vengono lasciati al caso, senza essere curati più di tanto. La sezione ritmica, se vogliamo rimanere in linea con il precedente Ruins, avrebbe dovuto essere brutale, con lo scopo assassino di far crollare i muri di casa nostra non appena premuto play sul nostro lettore. E nonostante la traccia d’apertura, No Rest, abbia tutti i presupposti per farlo, viene mal supportata dal resto delle canzoni. La seguente Piss On My Grave è troppo leggera, ad esempio, e la dose di brutalità contenuta nella title track non è ripresa nemmeno nelle due seguenti tracce. Per avere qualcosa di più movimentato bisogna attendere l’ottima Prophet’s Opiate, canzone più caratteristica e personale, meno influenzata da altri stili ed altri gruppi (che non cito, onde evitare una lista chilometrica di nomi). Il resto delle canzoni si mantiene piuttosto vicina a quanto detto finora e non vi sono elementi di spicco.
Tralasciando questo puntiglioso aspetto, la musica dei Corpset ha ben poca possibilità di sfondare globalmente e difficilmente può trovare spazio nelle discografie dei veri cultori del genere, quelli che sono alla ricerca della novità e non della ripetitività. No Rest rimane comunque un lavoro dalla buona produzione, dove la valorizzazione dei bassi rende giustizia alla musica, suonata validamente da musicisti che, come direbbero certi professori, sono bravi ma potrebbero dare di più.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. No Rest 2. Piss On My Grave 3. Pitch Black 4. Lord Of The Flies 5. Prophet's Opiate 6. War Inside 7. You Sin 8. Futile 9. Let The Shit Hit The Fan
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Line Up
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Antti Murtonen (Voce) Jami Heikkala (Chitarra) Jari Kelloniemi (Chitarra) Arto Tissari (Basso) Timo Hanhijoki (Batteria)
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RECENSIONI |
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