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19/02/21
THE DEAD DAISIES
LIVE CLUB - TREZZO SULL'ADDA (MI)
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Upper Echelon - Surface Tension
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( 671 letture )
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Di ottimi lavori passati in sordina ve ne sono stati parecchi, in modo particolare negli anni 80, ed è proprio questo il caso di Surface Tension , album dei semi sconosciuti Upper Echelon. Ritrovarne una copia risulta difficilissimo, tuttavia ciò non va ad intaccare l'ottima qualità che pervade i circa venti minuti di durata dell'EP.
Drivin' man è una intro roboante e coinvolgente, che non mancherà di far battere il piede a ritmo all'ascoltatore. Le influenze di Judas Priest e Iron Maiden si fanno sentire in maniera quasi esagerata, e la voce di Carpp scimmiotta un po quella dell'inimitabile Rob Halford; il pezzo tuttavia trascorre fluido e senza problemi. Cambia un po la storia con Evil (Songs) canzone molto più lunga ed arieggiata, con vari cambi di ritmo che molto ricordano i pezzi usciti dalla penna di Mr. Steve Harris; encomiabili i lavori al basso di Crosby e quello dietro le pelli di Greene, entrambi in grado di sostenere il ritmo delle canzoni e di consentire quindi a Gattegno di dare il meglio di sè. La successiva Teaser non è un gran che, causa una piattezza di fondo ed una pacchianeria fin troppo evidenti: l'episodio è quindi il meno riuscito dell'Ep. Chiude il tutto Winter, canzone molto simile ad Evil (Songs), e quindi piuttosto lunga e con un piglio epicheggiante e cadenzato. Sicuramente il pezzo più coinvolgente ed ispirato del plot.
Un assaggio del miglior hard 'n heavy dei bassifondi lo si può riscontrare anche in un timido vinile di 4 canzoni; un disco immediato e frizzante, che intrattiene piacevolmente per una ventina di minuti. Puro materiale per collezionisti. Certo, non stiamo parlando di un capolavoro, ma qualcuno aveva dubbi a riguardo?
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Posseggo il vinile di questo mini lp, come del resto quelli di molte autoproduzioni americane del periodo e confesso di esserci particolarmente affezionato, ma non solo per motivi collezionistici, bensì soprattutto in considerazione del modo in cui veniva fatta la musica allora. L'approccio semplice e diretto (a volte disarmante, specie se unito a produzioni scarse ed a presentazioni minimaliste, come generalmente avveniva), la difficoltà con cui questi gruppi, spesso autori di una singola uscita discografica frutto del loro sacrificio, lottavano per emergere è qualcosa che si può comprendere ed amare solo se predisposti all'immedesimazione in una dimensione genuinamente underground che ora può apparire remota, ingenua e poco importante, ma che in realtà ha offerto assai più di quanto si possa immaginare ad una prima valutazione. Surface Tension non sarà un capolavoro, certo, ma se paragonato a molte altre uscite successive (incluse parecchie attuali) potrebbe perfino essere considerato tale. Comunque mi fa piacere che sia stato trattato un titolo come questo; ricordo di averne già parlato tempo fa nel forum, ma vedere la recensione fa un altro effetto. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Drivin' Man 2. Evil (Songs) 3. Teaser 4. Winter
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Line Up
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Charles Carpp (Voce) Morris Gattegno (Chitarra) Kevin Crosby (Basso) Johnny Greene (Batteria)
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RECENSIONI |
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