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21/03/24
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Revelation`s Hammer - Revelation`s Hammer
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( 1099 letture )
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Il progetto Revelation's Hammer nacque come one man band nell’ormai lontano 2007 dalla mente di tal, fin a quel momento quasi anonimo, Accuser, in uno sperduto studio di Oslo. Nel 2008, giunse all’ascolto di un ristretto pubblico la prima versione di Den Blåøyde (all’epoca catalogata con un titolo davvero poco immediato, come Tyranni av Kjønnslige Lyster), che tuttavia non venne mai ufficialmente pubblicata. Poi, più nulla. Fino ai primi mesi di quest’anno, quando venne annunciato e finalmente dato alla luce un full-length, dal titolo omonimo, con la presenza, un po’ a sorpresa, di due noti session man: il batterista Myrvoll dei conterranei Nidingr (già session in live dei God Seed) e il tastierista Exilis, già nelle fila dei Troll del buon vecchio Nagash. Il prodotto finale, portato alle stampe dall’etichetta italiana My Kingdom Music, non rivela purtroppo particolari sorprese.
I sei brani contenuti in Revelation’s Hammer, infatti, hanno in comune una caratteristica: la lunga durata. Nessuno di essi, infatti, scende al di sotto dei cinque minuti, avvicinandosi anche ai dieci (a sorpresa, proprio nell’opening track Obsessed Onslaught). Tale scelta, tuttavia, si ripercuote negativamente sul giudizio dell’intero album, in quanto Accuser non sembra ancora in grado di dar vita a tracce che, sfruttando interamente la propria durata, riescano a proporre qualcosa di nuovo o, perlomeno, convincente. Si veda, per esempio, l’omonima ed aggressiva Revelation’s Hammer o l' eterna Buried as Filth. In entrambi i casi, infatti, la struttura musicale del brano fa affidamento totale ad un drumming intenso e persistente, affidato al rodato Myrvoll, affiancato ad un riffing altrettanto pressante, ma poco originale e ancor meno tecnico, anche a causa delle ritmiche non rapide. Il tutto sovrastato dai vocals in scream di Accuser che, nonostante la presenza di qualche cambio di ritmo capace di offrire arrangiamenti interessanti, mantiene un tono piatto e monotono che fa svanire all’ascoltatore praticamente ogni tipo di appeal verso la release. A evitare una sonora bocciatura, ci pensano brevi sprazzi di black metal leggermente più elaborato, soprattutto nello strumentale, come nella più incisiva e rapida Avgudsdyrkelse, dove la chitarra riesce finalmente a prendersi i necessari spazi per diventare protagonista, pur non uscendo dallo stallo della poca originalità.
Un album mediocre, dallo stile decisamente tutto fuorché inedito, né particolarmente energetico. Volendo fare un paragone, siamo davanti ad una versione annacquata e scialba degli Emperor dei primi anni Duemila. Certo è, che molto di più sarebbe stato lecito aspettarsi da una band presentata a giornalisti e media come “one of the next big things within the Scandinavian Black Metal movement”. Molto rimane ancora da rivedere.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Obsessed Onslaught 2. Revelation's Hammer 3. Den Blåøyde 4. Buried as Filth 5. Avgudsdyrkelse 6. The Crown of Malice
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Line Up
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Accuser (Voce, chitarra, basso) Exilis (Tastiera) Myrvoll (Batteria)
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RECENSIONI |
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