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20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
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Quale sarà il loro segreto? È vero, i Motörhead non sono dei mostri di tecnica, non fanno cose incredibili con lo strumento e a dirla tutta Lemmy ha una voce che sembra porfido passato su una grattugia arrugginita... e allora perché? Perché siamo tutti lì col piede che viaggia se al pub hanno messo su una Ace of Spades o una Damage Case? Oppure facciamo headbanging con Iron Fist a palla in auto mentre il semaforo è verde già da un po' e quelli in coda ci strombazzano dietro per farci muovere? È l'attitudine gente, quella cosa che non puoi imparare nemmeno dal miglior maestro di chitarra esistente, quella che o ce l'hai o la copi; quella che rende quattro accordi in croce un brano memorabile che ti si stampa nella cervello per non andarsene mai più. E Lemmy & Co., quella cosa, ce l'hanno... eccome se ce l'hanno!
Passiamo al disco in questione: ci troviamo di fronte al miglior album targato Motörhead dell'era 90's e ad uno dei più belli della loro intera discografia: se poi pensiamo che giunge dopo un periodo di battaglie legali con l'etichetta GWR Records che avrebbero potuto portare qualche distrazione ai Nostri non possiamo che apprezzare ancor più questo 1916. Si parte: il drumming impazzito -quasi tribale- di Philthy apre The One to Sing the Blues e son subito fuochi d'artificio, impossibile rimanere indifferenti a un'opener così potente e a un assolo tanto semplice e avvincente. E siamo solo all'inizio... l'andazzo non cambia con le successive I'm So Bad (Baby I Don't Care) -con un chorus da cantare a squarciagola durante i live- e la divertentissima No Voices in the Sky, con la sua orgia di note che fa scattare automaticamente un air-guitar incontrollato, mentre Going to Brazil sembra la cover di un pezzo rock'n'roll anni '50 in versione sporca e grezza come non avrebbe mai potuto essere allora. Cupissima e opprimente, Nightmare/The Dreamtime ci immerge nelle atmosfere oniriche del titolo grazie anche a una voce futuribile effettata, non disdegnando nemmeno l'uso del sintetizzatore; ma le novità non finiscono qui, è il turno di Love Me Forever ed -incredibile- ecco qua una ballad! E che ballad: un Lemmy ispiratissimo, un lunghissimo assolo di chitarra da levare il fiato e un'aura incredibilmente malinconica e -non riesco nemmeno a scriverlo-... struggente! R.A.M.O.N.E.S. è proprio quello che dice il titolo; un punk sporco, due note buttate lì e meno di un minuto e mezzo di durata, ma funziona alla grande; provate a mettere su il brano e a stare fermi se ci riuscite. Dopo aver cazzeggiato con Angel City e pestato con Make My Day e Shut You Down -sfrenate come sempre e con la coppia Würzel/Wizzö sugli scudi- arriva quello che non ti aspetti: la title track è a dir poco spiazzante, tratta di tematiche tristi e drammatiche, le sensazioni di un soldato-adolescente alle prese con una mostruosità troppo più grande di lui, la Prima Guerra Mondiale. Drum machine a ricordare una marcetta militare, un triste violoncello in sottofondo e il lamento rassegnato di Lemmy, il quale dimostra di saper trasmettere con la propria voce emozioni vere, di quelle che ti fanno venire le lacrime agli occhi, e non di esser solamente buono a fare casino. È proprio così, quando pensi di aver capito tutto dei Motörhead e di questo disco ecco il colpo di coda che ti lascia ammutolito: brividi e applausi di sincera ammirazione. Le lyrics non hanno bisogno di commenti, basta leggere per rendersi conto di cosa voglia dire saper scrivere un testo che colpisce dritto al cuore:
16 years old when I went to the war To fight for a land fit for heroes God on my side and a gun in my hand Chasing my days down to zero And I marched and I fought and I bled and I died And I never did get any older But I knew at the time that a year in the line Was a long enough life for a soldier
We all volunteered, and we wrote down our names And we added two years to our ages Eager for life and ahead of the game Ready for history's pages And we brawled and we fought and we whored 'till we stood Ten thousand shoulder to shoulder A thirst for the hun, we were food for the gun And that's what you are when you're soldiers
I heard my friend cry, and he sank to his knees Coughing blood as he screamed for his mother And I fell by his side, and that's how we died Clinging like kids to each other And I lay in the mud and the guts and the blood, And I wept as his body grew colder And I called for my mother and she never came Though it wasn't my fault and I wasn't to blame The day not half over and ten thousand slain And now there's nobody remembers our names And that's how it is for a soldier.
Da pelle d'oca: queste parole valgono più di qualsiasi analisi tecnica o recensione approfondita. La canzone meno Motörhead-style dell'intera discografia si rivela una delle loro composizioni più belle; certe cose riescono solo ai Grandi. 1916 è uno degli album più atipici dell'act albionico, con le sue novità che si sposano alle soluzioni più classiche e convenzionali, il lievissimo utilizzo dell'elettronica, la ballad e la particolarissima title-track; e ciononostante non venendo minimamente snaturato nel sound ed anzi risultando perfettamente riconoscibile: a fronte di ciò il disco merita senz'altro di salire sul podio dei capolavori della band. I Motörhead tirano fuori un album uguale agli altri ma incredibilmente diverso: uno dei picchi massimi raggiunti dal gruppo. Se non lo avete già, fatelo vostro: impossibile pentirsene.
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Sono d\'accordo con GIAXOMO al commento 58 riguardo ai discorsi sulla fine del Metal ecc..ecc. Ognuno vive il proprio tempo, e quindi ha delle preferenze diverse,ma parlando di musica dura e dei suoi derivati, ogni decennio dai \'70 in avanti ha sfornato dei GRANDISSIMI ALBUM! |
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Altro album che al primo ascolto lo consideravo bello ma non un capolavoro, tranne going to Brazil e 1916, ora lo considero un capolavoro, bellissima la ballad Love me forever, il puro rock n roll Going to Brazil, il punk rock Roll
R. A. M. O. N. E. S. (si può considerare punk metal questa canzone?? Chiedo per curiosità) ma la title track è quella che mi ha colpito di più, mi ha fatto quasi venire gli occhi lucidi e ce ne vuole per farmi piangere con una canzone eh!
Voto non do 100 per via di Nightmare/The Dreamtime che non mi convince moltissimo e che prima non mi piaceva proprio ma do 98 |
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Questo disco 92 overkill 80 iron first 63 per me qualcuno o è sordo o è in vena di provocare. Mah... |
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Chiarisco che ritengo l'album di alto livello,ma devo spezzare una lancia a sfavore...ci sn novità apportate al sound della band,con delle semi ballad come nightmare,love me forever (bellissima questa) e la commovente title track che valgono l'acquisto del disco. Ma...la pecca la trovo nei pezzi troppo rock'n roll oriented a cui fanno praticamente eccezione solo la traccia di apertura e make my day..diciamo che questa cosa non piace a me personalmente,e preferisco i motorhead in una veste un po piu hard rock. Quindi il mio voto è 80. Trovo il 92 un po eccessivo. |
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Davvero un bellissimo album, decisamente all'altezza dei classici e con pezzi di grosso calibro come "Going To Brazil", "The One To Sing The Blues", "Love Me Forever", "Angel City" e soprattutto la favolosa title-track finale. Voto 92 giustissimo. |
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Uno dei migliori della band di Lemmy sicuramente l ultimo in ordine di uscita che si può considerare classico |
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Uno degli album migliori dei Motorhead, qui veramente carichi a pallettoni! Con già parecchi anni di carriera alle spalle e in un momento abbastanza critico per la musica dura, riescono a tirar fuori pezzi che sono diventati classici a fianco di quelli dei primi anni. Parlo dell'opener, di Going To Brazil e il trittico finale Ramones/Shut you down/1916. Mitici! Voto 89 |
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I soliti Motorhead, cazzuti e bastardi. Per questo disco il voto è un tantinello eccessivo ma resta comunque un gran bel sentire,il pezzo che preferisco è Make My Day! |
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ma che sistema di votazione adottate????? questo è superiore a orgasmatron e ai primi album e quanti classici spilliamo qua alla lista dei migliori????? nn ci si capisce nulla cari miei recensori attenetevi un po a cosa scrivono gli altri per potervi regolare sul confronto senn questo diventa un po illogico il tutto |
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dopo anni che l'ho acquistato, l'ho rivalutato e tolte le tracce strumentali si tratta di uno dei migliori album del grande Lemmy e co, voto 98. |
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Fabio Rasta, hai scritto bene. basta leggere per bene il tuo commento di partenza e avere un minimo di memoria storica. stay rock bro ! riguardo a 1916 che posso dire... l'ho sto ascoltando adesso e godo ! voto 90 |
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Vabbè..., comunque al finale, la scimmia dell'imperiale scoppiò proprio nel 91, anno di uscita del disco in questione. X il resto rimando alle prime 3 righe del commento 36. E non ho altro da dire su questa faccenda. Saluti!!! |
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Secondo me non è mai morto nulla perchè ogni decade ha avuto i suoi capolavori imprescindibili. È una questione di gusto e attitudine: c'è chi preferisce i primissimi '70, chi gli '80, chi come il sottoscritto non può vivere senza un sano ascolto quotidiano di materiale targato 90's ma non venite a dirmi che i 90 sono la morte musicale perchè non è vera una minchia. I Metallica si sono impomatati? Amen, morto un papà se na fa un altro. Io non li ascolto dal Black album. Vi devo elencare tutto ciò che è uscito nei 90's dal Death Metal al Grunge? AVERCENE! |
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ma lisablack sicuramente dice così perchè nei '90 c'è stato il grunge e allora deve fare la purista farlocca. C'è stato tanto movimento, molto più degli anni '80..come l'ignobile nu-metal, ci si può divertire con pareri condivisibili o non e proposte musicali diverse, ma i movimenti erano fertili |
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@Rob: ops, sbagliato persona! Ahahah, con tutti i commenti a volte sbaglio nome, eheheh. Comunque come dici l`esordio e` un capolavoro che nessuno ha cagato, tranne un paio di persone!! |
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nel 95 per i Motorhead è uscito un grande album dal nome Sacrifice. Gli anni '90 non erano come gli '80 ma sono sempre stati grandi anni per la musica..più si allontana il tempo e più ce ne si rende conto. @lisablack: tu dici solo cose che fanno scalpore tipo anni 90= power, black e death, stop. ahah |
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No i naked sun non li ho mai sentiti. Comunque gli anni 90 sono per me a momenti più fertili degli anni ottanta. Pazzeschi. |
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@Metal Shock, non sono Terzo, ma li conosco eccome. L'esordio è un capolavoro assoluto. |
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meglio adesso...ahahah |
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Mulo non capisci mai quello che scrivo. O lo fai apposta o non sai leggere. Leggi bene il mio post n. 40, e poi il fatto che io sia donna non significa che sono scema o troll..i soliti maschilisti da poco.. |
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Extra OT @Terzo: conosci i Naked Sun??? Pensavo di essere il solo!! |
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Certo leggere che una che adora death e black "il metal nei '90 era in pessime acque" e come leggere daun thrasher "il metal negli '80 era in crisi,meglio ora"... x me nn ti rendi conto di quello che dici,ma probabilmente sei un troll |
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Vado in semi-OT. Ritengo che Terzo Menati, Lisablack e Metal Shock abbiano ragione nella loro disamina. 1916 è uno degli album più belli dei Motorhead e del 1991. 1991: anno in cui uscirono, ed ecco l'OT, a titolo solamente esemplificativo e non esaustivo (Pearl Jam, Metallica, Temple of the dog, Savatage, Naked sun, Guns n'Roses, Monster Magnet, Tesla, Soundgarden, Van Halen, Bathory, Europe, Kyuss, Tyketto, Tangier, Warrior Soul, Ozzy, Kingdom Come, Saigon Kick, Mind Funk Badlands, Europe...). Insomma, signori album di rock più o meno duro e durissimo. Se poi la mettiamo su chi vendeva all'epoca è vero che le preferenze andarono altrove. Cambiò un certo modo di intendere la musica dura, ma solo per fare un esempio: Badmotorfinger. Non credo che nessuno possa negare che sia metal purissimo e in alcuni frangesti pure violento (Jesus Christ Pose). |
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Io i 90 li ricordo bene e la differenza con gli anni 80..fu abissale! Il metal era in cattive acque..meglio oggi. |
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Se uno passa da capelli lunghi, metal, birra e concerti, a bei vestiti, capelli corti, lacca e discoteche, non e` un metallaro, ma una merda!!!!!!! |
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Proprio annoio di merda,dove uscivano una marea di ottime proposte death e black metal,con i sepultura e pantera al top della forma,con dischi come rust in peace,seasons in the abyss o divine intervention... Con un italian monsters of rock '92 pieno da far schfo.... Poi si scappavano tutti in disco,ricordo mio cugino in terza media a spararsi far beyond driven e chaos ad.... Misa'che voi 2 eravate iin letargo in quegli anni |
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Ad un anno dalla scomparsa di LEMMY, credo a lui sarebbero piaciuti i commenti sui suoi dischi e non i soliti ACE OF SPADES!!! ACE OF SPADES!!!. Devo andare. Ciao a tutti e a presto!!! Una stretta di mano a tutti!!! |
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Sono d'accordo, rispetto sempre per le band che sono state coerenti, in quegli anni di merda sembrava quasi un'errore essere metallaro. Che schifo, meglio adesso..! |
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Comunque io ci tenevo a parlare dei MOTÖRHEAD..... |
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Già, proprio il Black Album. Ma non attacchiamo qua a parlare dei METALLICA che ci fanno la ramanzina. Per canto del cigno pensavo proprio a Painkiller, e gli SLAYER avrebbero perso DAVE LOMBARDO e con lui un mucchio di fan della prima ora. Comunque, ripeto, è documentato che con gli anni '80 finì un epoca d'oro. Anche l'osservazione di Terzo menati è assai ottimistica. Io invece ricordo vere e proprie orde di giovani che da lunghe capigliature,birre a fiumi, concerti e giacche di jeans, passarono nel giro di uno o due anni ad atteggiamenti simil-checca causati da extasi, capelli rasati e tutù attillati per il sabato all'imperiale. E non provateci nemmeno a smentire questo fatto! Amerò sempre MOTÖRHEAD, SLAYER, AC/DC e LYNYRD SKYNYRD x non avermi mai voltato le spalle. |
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Nel 91 il metal non era in crisi, anche perché uscirono 2 megacapolavori,come Human e Time does not heal, tra i migliori album di sempre per me, il troiaio è arrivato..dopo, gli anni dal 96 al 99 sono da scordare per tutti i gruppi storici, in quel periodo salvo soltanto il power di Gamma ray, Blind Guardian, la scena death e black. I grandi nomi erano tutti alla deriva.. |
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Caro Fabio Rasta, il tuo commento l`ho letto tutto non mi fermo alla prima frase e lo avevo capito il tuo pensiero sui Motorhead. Ma come loro anche altre band, Ac/dc, Slayer, Overkill sono alcuni esempi, se ne sono fregati di mode e case discografiche, per fortuna aggiungo io. Pero` come dicono Terzo e Mulo, l`inizio anni 90` non ha visto il declino del metal, ma una sua trasformazione, con la nascita di nuovi suoni e nuove band, il declino del glam sleaze (ahime`), l`avvento del grunge e poi del nu metal e cosi` via. Il metal ha sempre vissuto di correnti, prima una poi l`altra, per questo non si puo` parlare di crisi, cambiarono i modelli e le band guida, ma la nostra musica ha continuato ad andare avanti, per fortuna. |
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Tra i grandi degli anni '80 gli unici in declino x creatività erano i Maiden...I priest se n'erano da poco usciti con Painkiller,Slayer e Megadeth erano in formissima,i Metallica stavano x conquistare il successo planetario con l'ottimo black album,x non parlare del neonato movimento death metal e di una certa band chiamata Sepultura.....La crisi è arrivata a fine anni '90 semai |
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Era in declino un certo modo di intendere il metal, ma solo all'apparenza, in realtà era tutto in trasformazione e c'era tanto fermento, c'erano nuove realtà e nuovi suoni, ma ancora non era stato detto tutto. I motorhead ovviamente se ne fregavano, immobili come il duomo, veri e propri monumenti alla coerenza, nel bene e nel male resilienti |
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Caro Metal Shock, che Il Metal fosse in declino non me lo sono inventato certo io, ma è opinione comune di addetti ai lavori e stampa specializzata. Compositori e musicisti validi o qualche canto del cigno esisteranno a prescindere, ma chi regola il mercato è la domanda. X non andare troppo OT ti faccio cortesemente notare che se avessi letto il mio commento x intero invece che fermarti alla prima riga, avresti senz'altro capito che il mio intento era proprio quello di sottolineare come la forza di LEMMY e degli stessi MOTÖRHEAD sia stata proprio quella di tirare dritto x la propria strada incurante delle leggi del sopracitato mercato, tirando fuori dal cilindro addirittura Punk e Rock'n'Roll, non esattamente i generi + in voga all'epoca. Un saluto e una stretta di mano!!! |
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Anno 1991 declino del metal????? Ma andatevi a vedere gli album usciti quell`anno, altro che declino!! Questo e` uno dei migliori dischi partoriti da Lemmy and co., una vetta raggiunta solo con Overkill e Ace of spades, con una canzone sulla guerra da tramandare ai posteri come 1916. Album da 95!. |
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Lemmy quanto ci manchi, hai segnato la mia vita serate e serate ad ascoltare i motorhead in piazza con gli amici con lo stereo della mia vecchia alfasud a palla, grazie a te i caramba bvenivano spesso a farci visita. Non lo volevano ammettere ma ho visto il brigadiere battere il piedino, sara' mica stato anche lui un rocker? |
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1991, anni difficili x i vecchi Rockers. Chi c'era già (e non è così scontato, è già 1/4 di secolo) ricorderà il declino del Metal, la nemesi di tante Band che sembravano il futuro, le presunte ma non troppo "prostituzioni" di Band già affermate ma, evidentemente, non abbastanza, la crisi del Thrash, l'era del grunge, i cappelloni modaioli che si rasavano di punto in bianco e diventavano tipi depression, le tipe fissate con i Litfiba e gli anni di Wind Of Change... I MOTÖRHEAD invece, noncuranti di tutto ciò e ancora con le chiome al loro posto, pigliano e sfornano un LP fra i + variegati insieme ad Another Perfect Day. farcito dei generi che li hanno resi grandi con l'aggiunta di una ballad x nulla smielacciosa (bellissimo il rifacimento con DORO), un puro Rock'n'Roll che diventerà immancabile on stage, alcune song addirittura melodiche ed un pezzo Punk quasi Hardcore dedicato ai suoi amici. La Band stava bene e si divertiva, e si sente. Ancora una dimostrazione di vitalità della fenice Motörheadiana, e una amara delusione x chi li voleva spacciati e fuori dal giro dei grandi. Alla faccia loro LEMMY sembra sempre + immortale!!! NO VOICES IN THE SKY!!! |
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Disco bellissimo,variegato e con un sacco di pezzi stupendi (le prime 4,Angel city e la title track sono capolavori). Con Ace of spades rappresenta l'apice della band. Dà avere 95/100 |
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Un album variegato, scoppiettante ( The One To Sing Blues), squarcia"goloso" ( I'm So Bad), fantasiosamente ispiirato (Love Me Forever), punkizzante ( R.A.M.O.N.E.S), e (A parte il solito chi più ne ha più ne meta)..........chi l'avrebbe mai detto?. Eh SI, anche luna song struggevolmente commovente, toccante e da brividi, 1916 DOCET.Vabbè, come si nota, porto il suo nome nel mio nickname.Recensione giusta.92.Se n'è andato un grande, ma la musica rimane. Grandi Mtorhead, Grande Lemmy.Mi manchi. |
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Album fantastico, in particolare R.A.M.O.N.E.S, Love me Forever e la title track. |
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Veramente bellissimo. E 1916 è una delle più struggenti canzoni sulla guerra mai scritte. |
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Grande grande grande album...sul podio dei 3 assoluti della loro discografia !! |
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Album bellissimo,forse unico pezzo che non mi convince tanto Shut you Down, per il resto solito capolavoro di lemmy!!! |
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Album stupendo la title track da sola varrebbe l'acquisto dell'album.Concordo con il voto 92, forse 95. Lemmy quando vuole può comporre anche delle ballate dolcissime quale 1916, ballata che si differenzia dalle solite ballatone commerciali ed alla quale sono legato in modo particolare, in quanto mi ricorda un mio carissimo amico parà che andava alla guerra ed era un metallaro accanitissimo come me, per fortuna però ritornò sano e salvo |
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I Motörhead, sono una delle band più rock 'n' roll di sempre, infatti ho notato che i loro dischi sono troppo rumorosi, partono con un riff di chitarra molto violento, che quasi quasi mi danno un po' fastidio. Ammetto che mi piacciono sempre, la mia canzone preferita e' "Ace of Spades" e "No Voices in the Sky". Ma non poteva esserci un cantante non di sessantotto anni, magari uno più giovane... Il disco x me e' 100 puro... |
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VERAMENTE un altro centro fatto dai motorhead con 1916, zero filler / canzoni tutte bellissime. La title track, The One to Sing the Blues, I'm So Bad (Baby I Don't Care), Nightmare/The Dreamtime, Love Me Forever, Angel City, No Voices in the Sky, Make My Day. TUTTE stupende Voto: 89/100. |
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1916 e' un album stupendo!!!!La mia canzone preferita in questo disco e' "No Voices In The Sky". |
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"I wanna backstage pass, drink Bon Jovi's booze for free..." frase dalla song Angel City, racconta di come i Motorhead fossero capitati a un party dei Bon Jovi e stessero bevendo a quattro ganasce. Ad un certo punto entra nel backstage Jon Bon Jovi e Lemmy non riconoscendolo, scambiandolo per un cameriere, dice lui: "hey ragazzo portami da bere" Immaginate la scena. ps: album stratosferico. |
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grande recensione,complimenti un disco a cui sono affezionattissimo tra i piu belli della loro discografia una potementenza assordande veramente magnifico |
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Comprato in cassetta appena uscito, non tra i miei preferiti del gruppo, però i pezzi variano spesso, cosa non da poco per loro.. Un pezzo come Love me forever, poi non me l'aspettavo da loro, he he...album da 75 per me. |
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Bella recensione per uno dei loro migliori dischi. Divertente e vario dall'inizio alla fine. "Going to Brazil" potrei ascoltarla un centinaio di volte di fila La title track nella sua semplicità rimane qualcosa di commovente. |
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trucido quale è l'errore nella cover? |
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Mah... secondo me il voto è un pò eccessivo, però non si può certo dire che sia un brutto disco anzi, non ha un punto debole nemmeno se lo vuoi. Riascoltato ieri, una figata pazzesca. Però mi sforzò e do 85. |
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Disco eccellente, il mio preferito dei Motorhead ( insieme a ace of space ). |
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Nerchiopiteco, ti quoto. Sicuramente uno dei migliori album dei Motorhead, ma la title track è storia a parte. |
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Nella copertina però c'è un errore |
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1916, la title track, è una delle cose più belle mai ascoltate in vita mia: sembra veramente un resoconto fatto da uno che ha vissuto in prima persona quegli attimi, con una musica semplice ma coinvolgente come non mai, tanto da potersi permettere di chiudere con un "And that's how it is for a soldier.". Testi di tale sensibilità però non sono una novità, vedasi Don't let Daddy Kiss Me. Si, "variegato" è forse il termine migliore per definirlo, consigliato per chi voglia una sintesi più che generale di ciò che i Motorhead hanno saputo fare in tanti anni. Sta storia della ripetitività non l'ho mai capita, deriverà forse dal fatto che i pezzi più suonati sono Iron Fist, Ace of Spades e Overkill che soprattutto live hanno molto in comune??? Questo, comunque, è un disco che ho sempre consigliato a chiunque, amante dei Motorhead o meno, da avere perché ne vale veramente la pena; e poi la copertina...STUPENDA |
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11
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Album favoloso il resto so chiacchiere. |
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Per me la sola RAMONES basta per elevare l'album come uno dei più fieri discendenti del punk rock da avere, adrenalina! "Ar ei em o en i es, ar ei em o en i es RAMONES!" Ma la titletrack è veramente originale per il loro tipico sound, bravi a mostrarsi sotto un'altra luce! |
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Per me uno dei migliori di Lemmy & Co... un disco che sprizza adrenalina e divertimento da ogni singola nota. |
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forse il loro disco più punk-rock con love me forever che da sola vale il prezzo del disco..incredibili davvero.immensi.voto 90 |
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Concordo con Saverio, questo è uno dei dischi più vari dei Motorhead. Non oso immaginare se la Sony all'epoca avesse spinto questo ed il successivo March Or Die cosa sarebbe potuto succedere. |
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6
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In realtà 1916 è comunque uno degli album più variegati e particolari della loro discografia e come giustamente riporta la recensione, riesce a mantenere una costanza col resto, ma si rivela qualcosa di diverso. Anche se poi in realtà questa cosa della ripetitività è comunque vera fino ad un certo punto: Bastards, Sacrifice e Snakebite Love, tanto per citarne alcuni, sono a loro volta diversi tra loro e rispetto al resto della discografia. Più che altro, con una simile prolificità (parliamo di una band che da quasi trent'anni spara praticamente un disco all'anno, massimo uno ogni due), è inevitabile che ci siano dischi più ispirati e dischi meno ispirati. In ogni caso, per tornare all'album in questione, non nascondo che questo per me è il loro disco più bello. Certo Ace of Spades è Ace of Spades e i dischi della formazione "classica" saranno sempre l'alfa e l'omega della loro discografia, per chi si accontenta, ma a mio avviso qui si viaggia su livelli strepitosi. Il testo di 1916 è meraviglioso e il disco è davvero un capolavoro da avere. |
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5
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Anche questo è vero, io dei motorhead ho il cofanetto Stone deaf forever, 5 dischi divisi per anni...e ti dirò, da li non è che si intuisca una grande varietà di suoni...(non che sia un male, è una considerazione) |
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4
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Uno due brani mi pare moooolto riduttivo e poco veritiero. Ma d'altra parte se non si conosce la discografia della band non si possono sapere certe chicche. |
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3
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Beh, non è che per uno o due brani diversi dallo standard della band non si può dire che i Motorhead siano un pò ripetitivi.... |
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2
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Infatti la titletrack è una delle cose più strane mai fatte dai Motorhead... |
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1
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1916 è l'anno di uscita del disco? Se si Lemmy è sempre uguale così come la musica della band... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The One to Sing the Blues 2. I'm So Bad (Baby I Don't Care) 3. No Voices in the Sky 4. Going to Brazil 5. Nightmare/The Dreamtime 6. Love Me Forever 7. Angel City 8. Make My Day 9. R.A.M.O.N.E.S. 10. Shut You Down 11. 1916
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Line Up
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Lemmy (Voce, Basso) Phil "Wizzö" Campbell (Chitarra) Würzel (Chitarra) Phil "Philthy Animal" Taylor (Batteria)
Musicista Ospite James Hoskins (Violoncello su traccia 11)
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