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29/03/24
500 HORSE POWER + GAIN OVER
BORN TO BE WILD MC PADOVA, VIA GUIDO NATTA 14 - RUBANO (PD)
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Oranssi Pazuzu - Valonielu
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( 7735 letture )
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Entrare nell’universo Oranssi Pazuzu non è mai stato facile. Fin dal lontano 2009, data d’uscita del disco d’esordio, Muukalainen Puhuu, la musica proposta da questo combo finlandese, etichettata sotto la vaga denominazione di black metal psichedelico, è stata apprezzata solo dalla elitaria minoranza degli amanti delle sperimentazioni. Lo stile dei finnici, infatti, ha tradizionalmente saputo mescolare, con maestria e fluidità, un black metal dai toni classici, con pesanti influssi di musica elettronica, psichedelica, melodie distorte e molta (a dir di molti, eccessiva) libertà negli arrangiamenti, che hanno reso molti dei loro cavalli di battaglia, delle tracce che possono destare sensazioni angoscianti e confusionarie. Valonielu, la nuova fatica di fresca pubblicazione, non è da meno.
Nei suoi tre quarti d’ora abbondanti di durata, questa nuova release riporta al centro della scena black (e delle chiacchiere controverse) questa band che, dal cuore pulsante della Finlandia, ha saputo nuovamente dare vita ad un album completo, scorrevole e privo di errori. Com’era stato per Andromeda e ∞ nel precedente Kosmomonument, anche in questo caso sono i brani più lunghi a fare la differenza e a colpire maggiormente l’ascoltatore, sia esso fan o novizio di questo genere musicale. Sia Uraanisula che Ympyrä On Viiva Tomussa, infatti, superano agevolmente i dieci minuti e condividono un’introduzione strumentale molto lunga, lenta, rilassante, dai toni che alla lunga ricordano i film di fantascienza. L’arte degli Oranssi Pazuzu entra in scena in seguito quando, con una semplicità e fluidità disarmante, la band affila le armi e dà vita ad una traccia nella traccia, dai toni aggressivi che emergono soprattutto dai riffing e dalla voce graffiante, in uno scream prettamente black dell’ormai storico e rodato frontman Jun-His, per poi tornare ad una chiusura inaspettata, nuovamente su toni maggiormente elettronici, dove il tastierista EviL mette in campo tutto il suo talento e tutti i suoi effetti, spesso supportato dalla chitarra distorta. Le altre tracks, più brevi (se una media di cinque minuti si può definire tale), risultano invece concentrarsi su singoli aspetti dell’inusuale stile musicale proposto da questo quintetto. Emblematica, per esempio, è la centrale Reikä Maisemassa, completamente strumentale, in grado di creare un fil rouge con la precedente Uraanisula, mantenendo toni psichedelici e atmosfere Sci-Fi che, visto il ritmo non particolarmente esasperato, fanno per un attimo mettere in dubbio a chi l’ascolta di essere diventato, senza rendersene conto, il protagonista di qualche B-movie all’interno di una navicella spaziale. Al contrario, la seguente Olen Aukaissut Uuden Silmän riesce a mantenersi su toni maggiormente black, in particolare verso il filone symphonic, limitando fortemente le contaminazioni e diventando, per i puristi del settore, l’unico brano potenzialmente accettabile all’interno dell’intera produzione. Infine, per chi non conoscesse la band ma volesse avvicinarsi e tentare un ascolto, Tyhjä Tempelli appare come un ottimo compromesso tra durata, black metal e contaminazioni, ideale, appunto, per i ‘novizi’ del caso.
Non molto rimane da aggiungere su questa pubblicazione, che si mantiene sia come stile che come qualità a livello del suo predecessore Kosmomonument, pur dando l’impressione di avere guadagnato maturità. Consigliato agli amanti del black ibrido e a chiunque avrà il coraggio di fare una piccola escursione nel mondo inusuale e imprevedibile targato Oranssi Pazuzu.
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11
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band davvero interessante.molto psichedelici! |
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10
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Avanti anni luce con inteligenza cuore e passione ,così il black metal e la musica in genere potranno rigenerarsi in eterno,grandissima band!Voto 90! |
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8
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@L'accademico: Per me si può essere interessanti anche curando un po di più gli arrangiamenti... Avantgarde, sperimentazione, o tentativo di nascondere lacune in sede di arrangiamento? Io la verità non la ho... Però devo ammettere che il dubbio, durante l'ascolto, è forte. |
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7
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@Theo...ho dato un paio di ascolti al disco in questione... al momento confermo tutto ciò che hai detto, in questo lavoro la confusione regna sovrana...ovviamente darò altri per poter dare una valutazione completa... |
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6
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Spettacolo. Dopo i Terra Tenebrosa, così deve essere il black metal, se vuole avere una strada interessante da mostrare al resto della platea che, diciamocelo, non è che puoi continuare a segure un genere come il black che è difatto MORTO! Questi qui sono interessanti, sia nei suoni che nelle soluzioni compositive. |
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5
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@Vecchio Sunko: Guarda, ti dirò, a me proprio non è piacito... lo trovo davvero troppo dispersivo... Pecca pure dei due precedentio ad essere onesto, ma qui troppo... Per me, senza un filo conduttore, insomma, hanno voluto esagerare un po con gli arrangiamenti troppo "liberi" e il risultato, parere mio, si sente... Peccato. |
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4
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valutazione alta del recensore in contrasto con la valutazione bassa di Theo...la cosa mi incuriosisce e non poco visto che kosmomonument mi piacque parecchio... ascolto e poi lascio il mio parere... |
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3
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Il 2009 non è poi così lontano... |
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2
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Mi ha tagliato il commento: ...ma proprio mi pare una porcheria... Davvero non mi è piaciuto per nulla... Peccato perché hanno una originalità fuori dal comune, ci sanno fare, ma sta volta l'hanno proprio fatta fuori dal vasino. Comunque qualche trovata buona e inaspettata c'è sempre, questo c'è da dirlo... Di sicuro merita parecchi ascolti, ma anche dopo di questi io non mi sento di dargli la sufficuenza, davvero troppo confusionario sta volta il loro prodotto. |
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1
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Cavolo non mi aspettavo un 87 di sicuro... Loro di sicuro sono un gruppo originalissimo, "kosmomonument" è pure molto bello (anche se stranissimo)... Questo l'ho ascoltato più e più volte ma |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Vino Verso 2. Tyhjä Tempelli 3. Uraanisula 4. Reikä Maisemassa 5. Olen Aukaissut Uuden Silmän 6. Ympyrä On Viiva Tomussa
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Line Up
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Jun-His (Voce, Chitarra) Moit (Chitarra) EviL (Tastiera) Ontto (Basso) Korjak (Batteria)
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