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Malevolent Creation - Retribution
( 7969 letture )
Fatto sta che secondo me è un 89.
Un buon, orgoglioso, carico 89.
89 per Retribution. Sì, 89 per Retribution, secondo album dei Malevolent Creation, datato 1992.
Un album che presenta un miglioramento rispetto al debutto, con uno stile più duro, più definito e più personale: vi è una linea estetica marcata che rende il lavoro piacevole e godibile in tutta la sua efferatezza, si insinua nella testa e rimane lì, incagliato per anni.
Retribution ha rapito completamente la scena di quegli anni '90, ad un solo anno di distanza da The Ten Commandments, sorprendendo il mondo metal con una fatica ed un'intenzione ragguardevoli: l'indiscutibile tecnica e la maturità dimostrata concentrano le intenzioni dei Malevolent Creation in una missione di puro death metal, sommergendo l'ascolto con ondate sonore avvolgenti, espressive, dal taglio meno esplosivo ma forse proprio per questo più affascinante, dall'appeal più ampio, esteso anche verso coloro meno inclini ad un genere impenetrabile come il death.
L'album contiene liriche dall'atteggiamento più disciplinato (come gli slow-tempo di Coronation of Our Domain), contrapposte ad andature malvagie e tirate (le alte velocità mitragliate da Monster, ad esempio); il livello di impegno e serietà cattura completamente l'attenzione: ciò che di meglio era stato palesato l'anno prima in The Ten Commandments viene ripreso, rielaborato, migliorato, perfezionato: l'apertura Eve of the Apocalypse ne è l'esempio più evidente.
Le chitarre spennellano una varietà esecutiva inaspettata e congeniale, disegnando riffate classic-death opportunamente inanellate nei numerosi cambi di tempo e di stop'n'go presenti nell'album. Delizioso.
Sono delle corde fangose, pesanti, melmose, che nulla tolgono all'efficacia velenosa del guitarwork: la violenza è mantenuta costante sul vertice, anche in quei passaggi in cui ci troviamo stupiti da una remissività esecutiva inaspettata; è solo un down time, il famoso periodo cooling off dei serial killer, il tempo tra un omicidio e l'altro che porta con sé la scarica adrenalinica del compiuto, e il fermento vibrante che sfregola nell'attesa del successivo attacco di brutalità.
Il basso nel mix rimane un po' sepolto dalla potenza delle chitarre; suonato con il plettro è caratterizzato da un'anima metallica malleabile nonostante la durezza dei transiti, crea un tappeto di umidità sonora sotto la batteria. E siamo alle pelli quindi, ritoccate e rifinite rispetto al lavoro precedente, dal mood scuro ma più preciso, ben equilibrate tra un'atmosfera caotica ed un ragionevole controllo tecnico.
Ed arriviamo a Brett Hoffmann voce di questo rilascio: energia e intensità sono i primi due termini che mi vengono in mente ascoltando il suo vocalism. Rauco e secco, quasi fosse consumato dalla stessa rabbia che esprime, questo ringhio presenta un forte impianto thrash, con il suo taglio asciutto e ruvido; è comprensibile, definito, gratificante e piazza direttamente Brett in vetta alle voci death più particolari di quella decade.
La produzione è migliorata, ha una resa più pulita ed orienta gli strumenti verso un risultato più lucido e consapevole.

Sembra tutto bilanciato, tutto ben realizzato, impeccabile.
Eppure c'è un unico però: il songwriting. Pur essendo migliorato rimane comunque piuttosto monotono, ancora acerbo e poco sviluppato. È un peccato, davvero. È un peccato perché quest'aspetto è una caratteristica decisamente visibile, ed al fine della disamina non posso non tenerne conto.
Di certo, non sarà il solo songwriting, per quanto rilevante al buon confezionamento di un album, a minare in modo significativo la bellezza incontestabile di questa release.
Essendo costruito su liriche notevoli, dargli un'occhiata veloce è cosa buona e giusta.
Eve of the Apocalypse apre i sipari con una lunga intro di tastiera lugubre ed angosciante prima di esplodere in riffate furiose death/thrash; Systematic Execution presenta ottimi cambi di tempo, una batteria aggressiva, e riff che strangolano; Slaughter of Innocence è la canzone che più apprezzo dell'album, con un suono del basso riconoscibile e in rilievo, ritmiche tetre, tamburi oscuri e sudati, ripartizioni muscolose e intensificate; Coronation of Our Domain abbassa i regimi della foga espressa pur senza perdere l'intensità della ferocia che la caratterizza: le ritmiche rallentano, i passaggi sono orecchiabili, ma la pesantezza della lirica ti risucchia irrimediabilmente via. No Flash Shall be Spared è l'unico episodio dove l'efficacia viene meno: la trovo piuttosto piatta, insipida, e le sezioni in mid-tempo sono troppo lunghe; The Coldest Survive riprende le altezze lasciate in sospeso, è rapida, penetrante, netta, la melodia è fosca e gli assoli non fanno che accrescere uno stato d'animo angoscioso. Monster accelera ulteriormente le dinamiche, ed Alex può qui palesare tutte le sue capacità; siamo in dirittura d'arrivo, Mindlock, brano potente e brillante, è il preludio della conclusiva Iced, dalle scanalature profonde e massicce e dal prepotente temperamento thrash.

Questo lavoro perfettamente calibrato è, a pieno diritto, una delle pietre incastonate nel grande anello dei migliori album che al tempo hanno fatto la storia del death americano.
Da avere, senza se senza ma.



VOTO RECENSORE
89
VOTO LETTORI
91.61 su 31 voti [ VOTA]
Berse
Lunedì 8 Gennaio 2024, 16.35.46
29
mi ripeto, straordinari. Però è mancato qualcosa in questi primi due dischi per arrivare a 100, l\'89 è sensato. Peccato davvero, ci sono dei passaggi e degli stacchi eccezionali, coronation to our domain poteva essere il pezzo death per eccellenza con quel riff stratosferico nella seconda parte
Ezio
Domenica 15 Gennaio 2023, 13.44.40
28
Che potenza! La metà basta, avrebbe meritato piú riconoscimento.
LUCIO 77
Sabato 27 Giugno 2020, 18.25.58
27
Concordo pienamente.. Con The Ten ho un rapporto affettivo, però questo penso sia un'ulteriore conferma della loro qualità.. Magari se La Stampa specializzata li avesse "pompati" avrebbe avuto il successo meritato... Ma con i Se e Ma...
David D.
Sabato 27 Giugno 2020, 18.04.16
26
Per me uno dei migliori lavori Death Metal di sempre, insieme a pochi altri come Deicide, Blessed Are The Sick, Left Hand Path, Scream Bloody Gore, e Like An Everflowing Stream. Anche se io apprezzo quasi tutto dei Malevolent Creation, veramente un gruppo tremendamente bello.
Kiodo 74
Mercoledì 15 Aprile 2020, 21.47.14
25
Mi sono disintegrato prima di cena facendo allenamento con questo album nelle cuffie......ma come mi è venuto in mente?? Vietatissimo ascoltare questa bomba atomica sopra ad una cyclette....per fortuna non ero in auto! Capolavoro degli americani e di tutto il genere....un sempreverde del massacro! Voto 95. Ossequi!
Deathland
Martedì 14 Gennaio 2020, 0.08.47
24
100, band sottovalutatissima
thrasher
Domenica 24 Febbraio 2019, 22.35.43
23
Il loro capolavoro voto 100...
Doomale
Giovedì 6 Ottobre 2016, 13.01.44
22
Questo album per trovarlo originale ho rivoltato mezzo mondo...dato che si trovava qualcosina solo a prezzi folli!!..alla fine l'ho trovato in un negozietto di usato in francia ad un prezzo decente...Grande album assieme al primo...anche quello ormai rarissimo...! Pure stillborn non era male..ma soffriva di una produzione inadeguata!
lisablack
Giovedì 6 Ottobre 2016, 12.23.41
21
Una grande band, una certezza..capolavoro.
Macca
Giovedì 6 Ottobre 2016, 12.09.53
20
Spettacolare, un gioiello del death metal tutto. Capolavoro indiscutibile, uno dei (pochi) dischi death a cavallo tra '80 e '90 che ascolto ancora spesso insieme a Seven Churches, Leprosy e Slowly We Rot. Tra l'altro risulta ancora attualissimo e moderno nonostante l'età. Voto 94.
Mulo
Mercoledì 30 Marzo 2016, 22.27.09
19
Assieme al successivo sono i capolavori dei Malevolent. Da in cold blood hanno virato sul brutal (con ottimi risultati a dire la verità) , ma io li li preferisco qui e su The ten commandments.Il sound è più personale.
Steelminded
Domenica 10 Maggio 2015, 11.22.28
18
Grande album, per chi gli piace il death quello vero Più tosto e cazzuto del primo, ugualmente bello. Veramente spaccano il culo ai passeri, sentire Monster, The Coldest Survive per citarne due piuttosto che altre. Vecchia scuola, non c'è n'è per nessuno. Evviva!
tassa
Giovedì 27 Febbraio 2014, 12.37.36
17
Per me il loro disco migliore, dio bocia qua spaccavano di brutto, ora potrebbero pure sciogliersi e in più non vedo perchè continuare con l'attività live se poi in tour portano sempre dei giovani turnisti
Osvaldo
Giovedì 27 Febbraio 2014, 9.05.46
16
Il capolavoro della band, migliore del debutto secondo me. Non sono d'accordo con chi dice della leggera monotonia: per il genere che fanno ogni canzone è distinguibile dalle altre ed è una gran cosa!
Ivan
Mercoledì 4 Dicembre 2013, 11.12.34
15
I Malevolent Creation sono stati sempre un po' sottovalutati, ma i primi album sono veramente un ottimo esempio di brutal-death stile Suffocation. Ritengo Retribution di un pelo superiore a "the 10 commandmentes". Ottimo album senza compromessi.
Pizzatropicale
Mercoledì 6 Novembre 2013, 21.07.43
14
Magnifico, li trovo abbastanza sottovalutati, a quando la rece di The Ten Commandments?
andrew
Venerdì 1 Novembre 2013, 21.55.43
13
infatti anche the ten commandments è un capolavoro...mi fa rabbia che non li abbiano spinti dove meritavano
squilitron
Mercoledì 30 Ottobre 2013, 15.55.45
12
Ritengo Eternal il migliore, questo va subito dietro però.
uatu
Mercoledì 30 Ottobre 2013, 15.02.32
11
grande album, peccato sia introvabile se non a prezzi folli. I primi dei malevolent meriterebbero una ristampa...
lux chaos
Sabato 26 Ottobre 2013, 18.21.35
10
Ne riconosco la fondamentale importanza nel genere, ma non sono mai stati proprio tra i miei favoriti. Concordo al 100% con Ilaria sul discorso songwriting, "lievemente" monotono. Cmq tassello fondamentale per gli amanti del genere, anche se preferisco di molto In cold blood, meno importante storicamente ma più affine ai miei gusti
andrew
Sabato 26 Ottobre 2013, 17.02.41
9
anche io rimango stupito di tutti sti andirivieni di brett hoffman in particolare, l'interfaccia perfetta di quella mente creatrice di phil.
Undercover
Sabato 26 Ottobre 2013, 16.59.00
8
Beh, c'è da dire che dopo le prime mazzate sono stati anche abbastanza altalenanti e la colpa risiede in una instabilità di line-up praticamente costante, certo che elementi come Hoffmann, Blachowiz, Barrett, Marquez e Culross sono state le armi in più avute a disposizione di Fasciana, non sempre sfruttate a dovere.
Sorath
Sabato 26 Ottobre 2013, 15.46.48
7
Quoto Andrew dicendo che i Malevolent non hanno mai avuto quella visibilità che meritano. Disco bellissimo, una pura mazzata di death thrash come se ne vedono poche in giro.
andrew
Sabato 26 Ottobre 2013, 14.08.29
6
95 ci sta pieno. considerando i dischi di plastica che ci ritroviamo adesso nel genere, sto qui è un disco assurdo. Peccato non abbiano avuto tutta la visibilita meritata. un mio socio è andato a milano a vederseli qualche anno fa e mi ha detto che erano la in quattro gatti...
Undercover
Sabato 26 Ottobre 2013, 13.58.17
5
Capolavoro senza sé ne ma, qui il 95 ci sta e rientra fra gli album fondamentali del genere.
andrew
Sabato 26 Ottobre 2013, 13.35.30
4
questo qui è un album PORCA DI QUELLA TROIA CHE TUONATA la storia del thrash death
CauldronBorn
Sabato 26 Ottobre 2013, 12.58.37
3
Ho ritenuto per molto tempo il loro debutto il migliore. Retribution è un album che necessita più di qualche ascolto, ma poi ti entra dentro, piano piano, e diventa una goduria ogni ascolto. Probabilmente è questo il loro picco più alto nella discografia.
LAMBRUSCORE
Sabato 26 Ottobre 2013, 11.57.39
2
All'epoca si parlava di brutal death metal, in questo genere, anche se secondo me è thrash death -ma chi cazzo se frega poi...- io lo ricordo -e ascolto ancora- con profonda commozione, poi loro non mi hanno mai deluso, a differenza di taaaanti loro colleghi...
hm is the law
Sabato 26 Ottobre 2013, 10.28.06
1
Acquistato in CD qundo uscì ed ancora oggi costituisce uno splendido esempio di death metal concepito con la necessaria aggressività e ortodossa brutalità. Da avere punto e basta
INFORMAZIONI
1992
Roadrunner Records
Death
Tracklist
1. Eve of the Apocalypse
2. Systematic Execution
3. Slaughter of Innocence
4. Coronation of Our Domain
5. No Flesh Shall Be Spared
6. The Coldest Survive
7. Monster
8. Mindlock
9. Iced
Line Up
Brett Hoffmann (Voce)
Phil Fasciana (Chitarra)
Rob Barrett (Chitarra)
Jason Blachowicz (Basso)
Alex Marquez (Batteria)
 
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