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13/07/22
GODSPEED YOU! BLACK EMPEROR + STEARICA
STUPINIGI SONIC PARK - NICHELINO (TO)
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Untimely Demise - Systematic Eradication
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( 1581 letture )
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Ci avevano sorpresi con la forza e la freschezza del debut, City of Steel, ma il nuovo Systematic Eradication, per quanto valido, sembra rappresentare un piccolo passo indietro per i canadesi Untimely Demise, attivi dal 2007 e fautori di un thrash metal a metà tra passato e presente. Edito dalla Punishment 18 Records, l’album è giocato in gran misura sulla potenza del riffing e sulla velocità esecutiva, elementi risaltati da una produzione nitida e compatta. Eppure brani diretti ed efficaci come l’opener Spiritual Embezzlement non sembrano irresistibili, per quanto affilati e ben congegnati; l’utilizzo più consistente della melodia rende più personale ma anche meno elettrizzante il lavoro, anche se va detto che le composizioni restano energiche e dotate di una struttura interessante.
Non a caso molte canzoni spaziano attraverso metriche differenti, sfoderando improvvise accelerazioni: The Last Guildsman, Redemption e la compatta Revolution, con la sua infervorata coda iper-thrashy, rappresentano dei momenti di ottima ispirazione, bissati poi dagli episodi più violenti come Somali Pirates, Navigator’s Choice e A Warrior’s Blood. Questi ultimi brani riservano concitate scintille di forza che faranno piacere agli ascoltatori oltranzisti: rapide mitragliate ritmiche, riff feroci, un vocione potente e spietati assalti all’arma bianca. Nel corso del full length, linee vocali strozzate e graffianti si affiancano dunque a ritmiche urgenti e riff affilati, ma talvolta anche melodici, in composizioni generalmente dotate di pochi fronzoli (se non in concomitanza dei guitar-solos) ed intrise di un forte alone di decadenza. Talvolta vengono utilizzati anche passaggi vocali meno forzati e nel complesso emergono diversi spunti positivi; tuttavia è difficile definire il platter oltre la soglia del buono, anche paragonandolo a tanti prodotti migliori offerti dal mercato odierno. Ancora una volta vengono inseriti in tracklist solo otto pezzi, per poco più di mezz’ora di durata, un’idea che non guasta, dato che annacquare un prodotto con filler o canzoni prolisse è solo controproducente.
La band canadese ha cercato di evolvere il proprio stile innescando in alcuni episodi delle strutture più complesse, alternando alla rozzezza di fondo alcuni validi assoli e una manciata di brevi passaggi strumentali, ma alla lunga Systematic Eradication non appare così geniale ed anzi rischia di andare ad incastrarsi in un vicolo cieco a causa della non marcata varietà dei riff oltre che dell’assenza di chorus davvero trainanti o facilmente individuabili, come il genere esige. Nella conclusiva Escape from Supermax è persino rintracciabile qualche lontana eco death metal, ma a conti fatti l’album non fa gridare al miracolo: scorre veloce, piace, mette in mostra belle idee, ma non risulta trascendentale.
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4
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Bell'album veramente, originale e con molte variazioni sul tema. 80 |
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3
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Prego. E ovviamente non ho nulla da dire, 68 è un ottimo voto, è solo che visto che avevi dato 75 al debutto pensavo un poco di più |
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2
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Grazie mille dei complimenti! beh, ma alla fine gli ho dato quasi 70, mica li ho bocciati!  |
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1
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Ottima recensione! come sempre da te rino, sei molto bravo sul serio. Però a me è piaciuto molto, molto più originale e pieno di idee rispetto al debutto.. una band molto interessante. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Spiritual Embezzlement 2. The Last Guildsman 3. Somali Pirates 4. Redemption 5. Navigator’s Choice 6. A Warrior’s Blood 7. Revolutions 8. Escape from Supermax
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Line Up
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Matt Cuthbertson (Voce, Chitarra) Glen Drover (Chitarra) Murray Cuthbertson (Basso) Cory Thomas (Batteria)
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RECENSIONI |
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