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24/04/24
KARMA
CENTRALE ROCK PUB, VIA CASCINA CALIFORNIA - ERBA (CO)
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Masters of Disguise - Back with a Vengeance
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( 1737 letture )
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All’insegna del power/speed metal più ortodosso e viscerale, i Master of Disguise, dopo aver favorevolmente colpito con il breve EP d’esordio Knutson`s Return, pubblicano ora per l’etichetta Limb Music GmbH il preannunciato album Back with a Vengeance. Dieci pezzi adrenalinici (di cui due già noti per essere stati inclusi nel summenzionato EP, ovvero For Now and All Times (Knutson's Return) e Alliance) che soddisferanno le esigenze recondite del metallaro più tradizionalista catapultandolo in un periodo storico in cui il genere imperversava agli albori del thrash. Il gruppo è formato da musicisti esperti (Roxxcalibur/Abandoned) che, eccetto l’eccellente singer Alexx Stahl, fanno anche parte del progetto di Christian Logue teso alla reunion dei suoi Savage Grace. Ai lettori più anzianotti come me non sarà, infatti, sfuggito che Master of Disguise è proprio il titolo del primo full length dei Savage Grace, targato anno di grazia 1985, ma il nuovo combo ci tiene a precisare di non essere una mera copia di quella storica formazione statunitense (sarà pure così, tuttavia la somiglianza tra le musiche e le due cover è palese). Le ritmiche delle varie canzoni sono per lo più sostenute ed in larga parte adeguatamente efficaci, i riff taglienti come rasoi e gli assoli al fulmicotone scaturiti dalle sei corde di Kalli Coldsmith e Roger Dequis colpiscono come mazze ferrate senza pietà, inducendoci ad un forsennato headbanging. Apprezzabile nell’insieme anche qualche lieve inclinazione melodica.
L’incendiaria opener Back with a Vengeance (ricorda e non poco The Ides of March degli Iron Maiden) è una traccia strumentale che ci introduce nell’universo dei Master of Disguise. La seguente Never Surrender ci fa ampiamente capire a cosa andremo incontro grazie al suo incedere a dir poco forsennato, un brano caratterizzato tra l’altro da un azzeccato refrain che mette subito in evidenza le doti vocali di Stahl. Si prosegue con l’abrasiva The Omen, con sugli scudi stavolta l’ottimo lavoro della sezione ritmica. For Now and All Time (Knutson's Return) dispone di un andamento decisamente speed con un grande Neudi alle pelli. Un riff al cardiopalmo domina Scepters of Deceit, un’abrasiva cavalcata metal contrassegnata da un bel ritornello melodico. In Alliance spicca il lavoro delle chitarre nel contesto di un altro pezzo piuttosto maideniano. La veemente tritaossa Sons of the Doomed prosegue sulla falsa riga, mentre Liar è architettata su un piacevole mid tempo con ancora il cantante protagonista. La solita devastazione sonora contraddistingue Into the Unknown prima della chicca rappresentata da The Templars’ Gold, che ha contorni inizialmente più epicheggianti alla Crusader dei Saxon, per poi stemperarsi nel consueto power/speed metal di magnifica fattura compositiva, munito di valide parti vocali e di chitarra.
Back with a Vengeance non è un prodotto memorabile, né tantomeno innovativo, ma ha il pregio di lasciarsi gradevolmente ascoltare riverberando uno stile che nella metà degli anni Ottanta attraeva moltissimo. Da ascoltare senza nulla a pretendere.
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5
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Master of Disguise era ed è tuttora un disco favoloso, loro cercano di onorarlo e ci riescono piuttosto bene. |
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4
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Non copiano i Savage grace ma hanno la loro attitudine. Buon disco di puro Heavy/speed Metal, non inventano nulla ma mi esaltano. |
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3
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Che per caso i Savage Grace sono la loro band preferita? |
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1
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Dopo aver ascoltato l'EP ero gasatissimo, l'altro giorno su un sito di acquisti on-line ho ascoltato tutte le tracce (frettolosamente) ma dello speed dell''EP rimane poco. Si buon metal, buon disco ma come detto da Fabio non memorabile. Fortuna che si possono acquistare in MP3 le sole tracce intereassanti. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Back with a Vengeance 2. Never Surrender 3. The Omen 4. For Now and All Time (Knutson's Return) 5. Scepters of Deceit 6. Alliance 7. Sons of the Doomed 8. Liar 9. Into the Unknown 10. The Templars' Gold
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Line Up
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Alexx Stahl (Voce) Kalli Coldsmith (Chitarra) Roger Dequis (Chitarra) Mario Lang (Basso) Neudi (Batteria)
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RECENSIONI |
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