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Vorpal Nomad - Hyperborea
( 932 letture )
Felipe Machado Franco è un’artista colombiano che negli ultimi anni si è guadagnato una discreta e meritata fama per la realizzazione degli artwork di band quali Rhapsody (sia Of Fire che Turilli’s...), Iced Earth e Blind Guardian, tra gli altri. In pochi sanno che Felipe è anche un buon singer attivo in diverse band metal: con i Thunderblast ha realizzato alcuni dischi di un buon thrash melodico, mentre con i Vorpal Nomad propone un power metal potente e melodico con non pochi richiami alla N.W.O.B.H.M. degli anni 80. Hyperborea è il debut della band, pubblicato lo scorso anno per l’etichetta canadese Metalodic Records, e ci mostra un gruppo molto interessante e con le idee chiare. Ciò che fa la differenza e rende il platter superiore alla media delle pubblicazioni odierne in campo heavy sono la qualità dei brani ed un sound che fa del suo essere un po’ grezzo un punto a favore, risaltando le dinamiche e non suonando mai piatto o plasticoso, pur sacrificando la limpidezza e la pulizia dei suoni. La registrazione ha un sapore molto ottantiano, quando le differenze di sound non solo tra i diversi generi, ma anche tra molte band, erano evidenti. Purtroppo è indiscutibile che oggigiorno, salvo rare eccezioni, dischi thrash, death o power condividano lo stesso sound, creando una povertà di personalità ed una standardizzazione pesante e preoccupante; non è un caso che le band che hanno ancora un sound personale e facilmente riconoscibile affondino le proprie origini prima del nuovo millennio.

Come da consuetudine, in apertura troviamo una totalmente inutile intro strumentale di un minuto basata sulle tastiere, che ci porta alla partenza vera e propria rappresentata da Skull Island, potente power song che affonda le sue radici nel metal dei primi anni 80, ricordando band storiche quali Blietzkrieg o Diamond Head. La canzone punta più sulla potenza che sulla melodia ed un discorso simile è applicabile anche alla successiva The Brotherhood, che, forse anche a causa del titolo, ci ricorda in alcuni passaggi e melodie i Running Wild del pirata tedesco Rock n’ Rolf, mentre la voce di Machado assume toni più cupi e vocalità più sporche, assomigliando a quella del nostrano Steve Sylvester. Final Cry for Freedom risulta uno dei brani migliori, grazie a vorticosi riff di chitarra ed un ritornello che, seppure un po’ stereotipato dalle parole stra-abusate (“cry for freedom...”), funziona in modo eccellente. Le influenze più tipicamente power in stile primi Helloween, Gamma Ray e la happy metal band per eccellenza Freedom Call, emergono in brani come Mad Hatter e l’omonima Vorpal Nomad. Soprattutto in quest’ultima troviamo soluzioni chitarristiche care ai primi lavori delle Zucche di Amburgo, quando la coppia Hansen/Weikath faceva faville. In As the Other World Falls Down i ritmi aumentano ed anche il mood del pezzo torna più aggressivo; come special guest troviamo il buon Oliver Hartman ad arricchire ulteriormente un brano che risulta ottimo.

Un limite del disco è la mancanza di varietà dei brani, non sono presenti infatti né ballate né mid tempo e, pur essendo tutti i brani di alto livello, spezzare i ritmi e variare atmosfere avrebbe giovato e ci avrebbe dimostrato la capacità dei cinque musicisti fuori dagli schemi di canzoni dai tempi piuttosto serrati. Il livello tecnico è globalmente alto, su tutti il già citato Felipe Machado che si dimostra un gran singer, aggressivo e melodico e capace di una grande prestazione, adattissimo al genere dei Vorpal Nomad, che riescono a miscelare sapientemente le melodie più zuccherine del power alla potenza del caro vecchio classic metal senza stancare. Un disco estremamente riuscito di una band da tenere in considerazione. Se amate il metal più intransigente ed amate la melodia, ma poco tollerate il power più puro e siete dei nostalgici degli anni 80, in questo lavoro potreste trovare quello che cercate.



VOTO RECENSORE
77
VOTO LETTORI
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INFORMAZIONI
2012
Metalodic Records
Power
Tracklist
1. Hyperborea (Intro)
2. Skull Island
3. The Brotherhood
4. Final Cry for Freedom
5. Last Heroes on the Earth
6. The Mad Hatter
7. Vorpal Nomad
8. As the Other World Fall Down
9. Jack O Lantern
Line Up
Felipe Machado Franco (Voce)
Nicolas Waldo (Chitarra)
Andrés Parada (Chitarra)
Daniel Pinzón (Basso)
Christian Gaitan (Batteria)

Musicisti Ospiti:
Oliver Hartmann (Voce nella traccia 8)
 
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