|
19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
|
|
|
( 1348 letture )
|
I trevigiani Dotzauer sono una giovane band, nata nel 2011 che arriva con Deep all'esordio discografico. Già dal primo ascolto, il sound dei nostri sembra risultare molto maturo, andando ad incorporare il doom con atmosfere malinconiche dal taglio gotico e con retaggi post rock di straordinaria e rarefatta intensità. Le parti vocali risultano vincenti e completamente aggrappate all'interno di un contesto sonoro sontuoso. L'album si fregia di sei tracce che vengono offerte in un doppio cd, il primo in versione cantata ed il secondo invece solamente strumentale. Le sonorità proposte sembrano riecheggiare gli abissi del titolo, colorando il tutto di gradazioni spente, tenebrose e tendenti al grigio. L'opener Organic Silver, di cui i nostri hanno anche girato un video, è un pezzo doom con melodie gotiche che mi hanno ricordato gli Insomnium, buona, ma decisamente inferiore all'eccellenza della successiva Water Buries the Skyline, dove è il post rock ad emergere, tessendo strutture asciutte, caratterizzate da melodie circolari ed avvolgenti, con la voce pronta a far capolino solo nei momenti di maggior intensità, per otto minuti di sostanza, ma anche di gran classe. Deepster è una strumentale d'atmosfera dai contorni spaziali, che ci proietta col giusto appeal alla seguente Air Hunger, introdotta da suoni psichedelici decisamente debitori ai Cult Of Luna di Eternal Kingdom e per la prima volta caratterizzata da linee vocali pulite, ma è un fuoco di paglia, perché la minaccia è dietro l'angolo e le esplosioni sonore si infrangono su voci in growl e riff oscuri che si inseguono incessantemente sino alla fine. Shreds of Consciousness si apre ancora con voci in clean decisamente malinconiche ed ispirate, accompagnate ancora una volta da aspre implosioni che si gettano nelle profondità ovattate dipinte dai nostri. Stupenda la parte strumentale che nel finale si apre nuovamente a linee vocali davvero intense. Conclude il platter la bellissima When the Soul and the Abyss Wave to Each Other, perfetta nel chiudere magnificamente un cerchio di emozioni spalmate costantemente lungo le striature di un album dalla caratura internazionale, che nulla ha da invidiare a ben più blasonate e conosciute realtà. Se amate questo tipo di musica non esitate ad avvicinarvi a questi magnifici artisti, quest'album potrebbe essere la ciliegina sulla torta del vostro finale di stagione.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1
|
ma che razza di animale e quello |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
1. Organic Silver 2. Water Buries the Skyline 3. Deepster 4. Air Hunger 5. Shreds of Consciousness 6. When the Soul and the Abyss Wave to Each Other
|
|
Line Up
|
Alberto Brunello (voce) Matteo Gasparin (chitarra) Alberto Brunello (chitarra) Sebastiano Pozzobon (basso) Nick Rigato (batteria) Francesco Del Pia (tastiere)
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
ARTICOLI |
|
|
|
|
|
|