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01/12/23
VEXILLUM + METAPHORIC MIND
MONSTERS A-LIVE CLUB, VIA DINO SACCENTI 71 - PRATO
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( 6143 letture )
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Seppure a distanza di anni dalla loro pubblicazione, ogni volta che ho modo di ascoltare i primi due album degli In Flames (vale a dire Lunar Strain e questo EP) mi vengono in mente una serie di considerazioni sparse. Un primo aspetto "larte del sapersi arrangiare", cio il fatto che anche con pochissime agevolazioni e in mancanza di una line-up stabile si possa fare della grande musica destinata a cambiare il normale corso degli eventi. Altro dire che poi questo tipo di musica grezza, se vogliamo, possa nella sua povert di mezzi sedurre solo chi la fa, ma in passato per molti gruppi scandinavi questa scommessa stata spesso un postulato di partenza per attirare a s solo un certo tipo di ascoltatori, cio quelli disposti a spaziare oltre i consueti ascolti, a prescindere dal voler recuperare o meno i folli costi produttivi dellepoca. Come accennato, i problemi di formazione allepoca erano ancora ben lontani dallessere risolti: cantante stabile non pervenuto e batteristi turnisti chiesti in prestito di volta in volta da altri gruppi si alternavano nei ritagli di tempo concessi dalle band madri per dare una mano ai loro compagni nelle registrazioni dellalbum. Nel booklet delledizione originale Bjrn Gelotte compare come batterista ufficiale, ma si sa che in realt non prese mai parte alle registrazioni dellalbum, cos le parti di batteria furono registrate per met da Niklas Sundin, storico membro dei Dark Tranquillity e Daniel Erlandsson, futuro membro degli Arch Enemy. Insomma, per gli In Flames di quegli anni tutto era ancora molto precario. Eppure le idee su cosa fare e come farlo erano dannatamente chiare.
Gi dalle prime note in distorsione di Stand Ablaze si nota un netto passo avanti rispetto a quanto sentito in Lunar Strain. I corposi riff e il drumming serratissimo si stagliano su di una struttura molto pi solida che in passato, dando maggior scorrevolezza tra gli stacchi di tempo e i cambi di tonalit, regalandoci alcuni brevi dialoghi tra le due chitarre da brividi, capaci di fare la felicit di ogni appassionato del genere. Un ostacolo, almeno per i primi ascolti, potrebbe essere la voce prettamente black di Henke Forss, forse fin troppo arcigna in certi momenti per qualcuno, specie per chi ha iniziato ad ascoltare il gruppo da The Jester Race in poi abituandosi alla voce pi compatta di Anders Fridn. La successiva Everdying unaltra ottima prova della maturit raggiunta, capace di spostarsi agevolmente tra parti acustiche e sfuriate death con totale disinvoltura, per merito anche del grande lavoro che Johan Larssonm svolge al basso. a dir poco meravigliosa loutro acustica, probabilmente uno dei passaggi migliori della loro intera carriera se non dellintero panorama melodeath. A seguire troviamo la traccia omonima del disco che suona In Flames al cento per cento, tracciando alla perfezione quelle che saranno le linee portanti negli anni futuri del gruppo. Neanche a dirlo, la matrice folk, elemento caratterizzante della prima discografia nel gruppo, sapientemente mescolata alla perfezione in ogni passaggio e in ogni bridge sia di chitarra che di basso. incredibile pensare che gli autori di questi brani fossero allepoca ragazzi poco pi che ventenni. Timeless , di fatto, un semplice intermezzo acustico che si ripete metricamente su se stesso ma, a prescindere dalloggettiva semplicit, non poteva che esserci brano pi azzeccato di questo. Dopo tre tracce sfurianti, interrompere per un momento il discorso per dare tempo e spazio allascoltatore di prepararsi gran finale si rivela essere una scelta ottima. Chiude col botto Bioshpere, una delle rare canzoni death ad avere un testo damore, summa massima di tutto quello che fino allora fu la band di Jesper e soci, una sorta di tesi che unisce heavy metal classico, black e death in un'unica forma. A ragion veduta, una delle loro canzoni migliori in assoluto.
Finisce cos, Subterranean, piccolo diamante grezzo pronto a consegnare da l a poco nelle mani ereditiere di The Jester Race tutte le carte vincenti che hanno reso la band svedese quel colosso di death melodico che noi tutti conosciamo. A distanza di anni dalluscita di questo piccolo capolavoro un po strano pensare a come il tempo e il mondo abbia ribaltato le sorti del gruppo e a come sia stata stravolta la formula di partenza
Ma questa unaltra storia
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Per me il loro vertice creativo (anche se poi li conosco fino a whoracle). Standablaze nella top ten delle mie songs all time, con quei cambi di tempo, quei dialoghi strumentali e quella parte centrale. |
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Dura poco pi di venti minuti... ma sono minuti di grande musica! Sono passati 25 anni, ancora splendido. Una delle loro cose migliori, se non addirittura la migliore. Voto 93 |
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solo un EP ma x me uno dei loro capolavori assieme a The Jester Race e Whoracle. Atmosfere struggenti e pezzi dinamici, chitarre melodiche sotto una voce con venature black che rende il tutto pi cupo. Insomma un gioiellino che mescola elementi apparentemente incompatibili e mostra un incredibile salto rispetto a Lunar Strain che (pur avendo pezzi bellissimi) rimane a tratti una demo. X me Subterranean fa il paio con Of Chaos and Eternal Night dei Dark Tranquillity che fra l'altro mostra atmosfere simili. Entrambi favolosi e fra i miei dischi preferiti di sempre. Molto bella anche la recensione, complimenti  |
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Slaughter of the Bluegrass, godetevi un mandolino in fiamme che replica stand ablaze, offre Skull |
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Lo presi insieme a Jester race e The Gallery dei Dark Tranquillity All'epoca fummo in tanti allora a cadere nella trappola. Bellissimo 85 |
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Per molta gente JESTER RACE y WHORACLE sono superiori. Secondo me questo SUBTERRANEAN il capolavoro assoluto degli IN FLAMES, preferisco pure la voce di Forss a la sucessiva di Fridn. Per essere il 1995 fu un album rivoluzionario. Voto personale 94. |
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Whoracle per me un capolavoro e non un ottimo album, senza offesa a nessuno Luca |
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@Luca: Beh, seppure i loro lavori pi recenti abbiano diviso molto i pareri del pubblico, credo che comunque Whoracle, Colony e Clayman siano degli ottimi album. Distanti dai primi tre, ma oggettivamente molto validi e ispirati! |
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Il penultimo lavoro grandioso di un gruppo poi diventato merda |
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Il lavoro che preferisco degli In Flames, sicuramente! Li ho conosciuti all'epoca di Jester Race e sostenuti fino a Whoracle incluso, poi ammetto di aver perso interesse nei loro confronti; ho commesso l'errore di non seguire la scena svedese originale quando uscirono i dischi pi significativi di fine anni '80 - inizio anni '90, ma ricordo molto bene la seconda met degli anni '90, in cui mi riavvicinai all'estremo grazie anche a ottimi lavori come questo, senza contare quelli dei "cugini" Dark Tranquillity. |
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Gyroscope  |
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@cynic: colony bello solo che si inizia a sentire qualche cambiamento dovuto soprattutto al cambio di line-up.. per il resto merita tantissimo |
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Capolavoro,ma jester race rimane il punto pi alto!! |
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@ enry  |
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Non solo un disco, sono una ventina di minuti di educazione artistica. |
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Cynic: io prima prenderei questo, poi se ti piaciuto Whoracle non avrai nessun problema con Colony (bel disco anche se non da 96 per me). Per fidati, se ti manca dai la precedenza a Subterranean. |
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Che faccio lo prendo '' colony ''? Senza perdere tempo a memorizzarlo su youtube, io ho the jester race & whoracle, pietre miliari del melodic death metal, '' colony '' bello come i suoi predecessori? cio vado sul sicuro? Ringrazio anticipatamente. |
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Seppur sia un EP, uno dei migliori lavori degli In Flames, che presenta un sound molto pi melodico rispetto a Behind Spece pur rimanendo nei perfetti canoni del Melodic Death Metal cos come era nato inizialmente, ossia musica Death Metal con sprazzi di melodia, tendenza che negli ultimi tempi sembra ormai scomparsa o invertita in quanto la componente Death, anche nel caso degli In Flames con i lavori post Clayman, venuta pian piano a mancare fino a scomparire... EP fenomenale, uno dei migliori di sempre ed il migliore del genere! Non solo Stand Ablaze, ma anche la traccia omonima... ma nonostante tutto mi viene difficile pensare che ci sia una traccia migliore di un' altra... Disco (EP) fenomenale, un 95 pieno e meritato! |
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@enry.. secondo me loro hanno solo toppato soundtrack, come clarity e SOAPF.. per c' da ammettere che fino a colony compreso non hanno sbagliato nulla |
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Vero, peccato per "l'evoluzione" successiva per...Comunque, proprio perch non compro pi dischi degli IF mi sono concesso il box pur avendo la stampa originale e le bonus-tracks sono effettivamente molto belle e interessanti con versioni pi grezze e dure di pezzi che poi finiranno su TJR. Il remaster che credo sia lo stesso delle prime ristampe buono anche se io preferisco il suono pi ruvido della prima stampa. Le bonus del box Regain sono queste: Dead eternity, The Inborn Lifeless e le cover di Eye of the Beholder e Murders in the rue morgue, pi poster, spilla e toppa di cui per non me ne pu fregare di meno. |
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10
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" incredibile pensare che gli autori di questi brani fossero allepoca ragazzi poco pi che ventenni." la cosa pi impressionante l'evoluzione che ebbero nel giro di un anno da lunar strain |
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Grande Henke Forss, il miglior cantante che abbiano avuto gli In Flames, proveniente da un altro grande gruppo: i Dawn. Il disco un capolavoro, l'unico che hanno fatto, superiore anche a The Jester Race, per me. |
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@Gyroscope: Anche a me piace Henke Forss come cantante, in Slaughtersun dei Dawn (disco che spero di recensire un giorno) ha fatto un ottimo lavoro. Per se che a molti Subterranean non piace per via della sua voce, perci ho voluto precisare questa cosa! Non ho parlato della ristampa perch ho il disco originale del '95 e non conosco altre versioni, ma credo che dar un ascolto! |
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e pensare che una delle cose che mi piace di questo ep proprio il cantante.. molto interessanti sono nelle ristampe le prime versioni di dead eternity con jocke gothberg ( che poi seguir stromblad e ljungstrom nei dimension zero) e di dead god in me.. in quel periodo a goteborg ne sono usciti di bei gruppi, come ad esempio gli eucharist di daniel erlandsson ( una recensione di mirrorworlds sarebbe cosa buona ) |
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@MrFreddy si infatti voglio prendere il box dato che ho quello di subterranean e si fatto bene. sar un degli acquisti che dovr fare. |
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EP assolutamente spettacolare, canzoni di spessore allucinante, Stand Ablaze in particolare secondo me il miglior pezzo in assoluto degli In Flames. Questi fino a Clayman non hanno sbagliato nemmeno un colpo. @er colica: ti consiglio proprio il box di Lunar Strain, lo possiedo e ti posso dire che fatto piuttosto bene! |
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Insieme a The Jester Race il migliore degli In Flames, cinque pezzi quattro capolavori. |
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azzo caruccio forte questo, c'ho in progetto di prendere anche il primo in box prima o poi. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Stand Ablaze 2. Ever Dying 3. Subterranean 4. Timeless 5. Biosphere
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Line Up
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Jesper Strmblad (Chitarra,Tastiere) Glenn Ljungstrm (Chitarra) Johan Larssonm (Basso)
Musicisti Ospiti: Henke Forss (Voce) Oscar Dronjak (Voce nella traccia 1) Anders Jivrap (Batteria nelle tracce 3 e 5) Daniel Erlandsson (Batteria nelle tracce 1 e 2)
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