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20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
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( 1190 letture )
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Energia pura è ciò che arriva immediatamente alle nostre orecchie posando la puntina su questo disco d’annata. I californiani Victim realizzano una piccola gemma nel periodo d’oro del metal, quegli Eighties che videro crescere prepotentemente e svilupparsi la nostra musica preferita dando vita a innumerevoli pietre miliari del genere che ne segneranno indelebilmente la storia. Power Hungry è indubbiamente un gran bell’album, ai tempi offuscato da titoli e nomi più altisonanti e uscito sotto la fuorviante -nel nome- etichetta Pop Records, ma osservando la foto dei musicisti sul retro del LP che sfoggiano chiodo e chiome cotonate vintage non ci sono dubbi sulla natura del contenuto dei solchi. La produzione è a cura della coppia Pfahler/Thoryk e a quest’ultimo si deve la totalità delle composizioni (con la sola eccezione di The Bridge, scritta insieme allo stesso chitarrista).
Partenza a raffica con On the Street Tonight, ottimo biglietto da visita ad aprire le danze con la giusta dose di adrenalina; la sezione ritmica (e in particolare il basso del leader Brian Thoryk) fa la parte del leone e brani come Keep Cumin’ e soprattutto Victim ne sono una prova lampante, ma ovviamente non è in secondo piano neppure la sei corde, con svisate e riff di tutto rispetto talvolta in pieno stile Saxon (per averne un esempio concreto si ascoltino la title-track, l’assolo di Erin o il grandissimo lavoro sulla già citata seconda traccia). Rocky Reiger si destreggia in maniera egregia tra urla ed acuti e riesce a dare carattere alla propria interpretazione trasmettendo tutta l’energia necessaria ai brani; grinta e cuore, con l’ombra del maestro Rob Halford in alcuni passaggi (tenendo conto di tutte le differenze del caso, ovviamente). Dopo tanta velocità la chiusura di Power Hungry è affidata a una ballad che ci mostra il lato più tranquillo e romantico della band di San Diego, la quale centra ancora una volta il bersaglio con uno dei pezzi più belli del platter.
Ai Victim bastano poco più di venticinque minuti per sfornare un lavoro convinto e di grande qualità, che merita senza dubbio un’attenta rivalutazione da parte degli aficionados del metallo ottantiano, ma anche dalle nuove leve, giusto per rendersi conto una volta di più che -soprattutto all’epoca- anche i cosiddetti gruppi “minori” erano in grado di dire la loro...e di dirlo a squarciagola!
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3
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Fico sto disco, ho il vinile comprato all'epoca. |
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2
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denghiu ...e non desistere! |
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1
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compliementi per la recensione. Il disco merita di essere riscoperto... sto effettuando delle ricerche ma ancora non riesco a reperirlo |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. On the Street Tonight 2. Keep Cumin’ 3. Victim 4. Power Hungry 5. The Bridge 6. She’s a Savage 7. Erin
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Line Up
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Rocky Reiger (Voce) Mike Pfahler (Chitarra) Brian Thoryk (Basso) J.R. Solis (Batteria)
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RECENSIONI |
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