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17/10/24
1349 + KAMPFAR + AFSKY
SLAUGHTER CLUB, VIA ANGELO TAGLIABUE 4 - PADERNO DUGNANO (MI)
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INCHIUVATU - Rivoluzionare il metal in nome dell'Arte
09/03/2013 (4835 letture)
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Nei momenti che hanno preceduto le esibizioni previste per il Metal Maniacs, Vol. V, abbiamo scambiato molto più che quattro chiacchere con un loquacissimo Agghiastru, mente dietro al moniker Inchiuvatu. Molto di quello che si è visto poi on stage è spiegato in questa intervista, che come di prammatica in questi casi, comincia all'improvviso quando la discussione è già avviata e le parti semplicemente sentono che è il momento di registrare; e ne abbiamo dette di cose.
Agghiastru: Uno scrittore americano di fantascienza diceva che quando vuoi fare una buona domanda devi avere gran parte della risposta. Se vuoi puoi farti la domanda e darti la risposta, così io mi levo dai coglioni, eh eh. (ironico - NdA).
Francesco: Tutto ciò suona molto Marzulliano, preferirei evitarlo, se fosse possibile. Agghiastru: La domanda è: "che cosa facciamo qui?" Ce la siamo già fatta a Zafferana, no? Oggi la risposta è aggiornata al senso del nostro essere qui, senza però cadere nella banalità degli stereotipi metallari, cosa patetica e deleteria per il genere stesso. Ogni momento storico necessita del buzzurro, poi dell'intellettuale, dell'adorazione, poi di una sorta di spinta verso la nuova Era. Io sono convinto che nella nuova Era non ci siamo arrivati e non ci vogliamo arrivare, perché -visto che a me piace indagare da magistrato e cercare un responsabile- se gli ultimi 10/20 anni di metal sono stati uno scialbo ripetersi di rivoluzioni da salotto, c'è da chiedersi il perché. Ancora una volta chi gestisce il metal lo fa in maniera autoreferenziale. Mi metto davanti allo specchio, salgo su un palco, attacco la chitarra, mi sento figo...
Francesco: Stiamo parlando dei musicisti o di altri? Agghiastru: Dal ragazzetto che sale su un palco al pinco pallo che fa una cazzo di recensione a tale ragazzetto. Sarebbe bello poter riordinare le idee e poter dire: "ma cos'é il metal? Cos'é la musica? Cos'é l'arte?" Ti faccio una domanda: ma a te pare normale che una persona ti dica in una intervista che ha prodotto un disco parlando di cassa, rullante... Ma io non voglio produrre, voglio creare. Le produzioni di certi dischi metal nuovi che ho ascoltato sono come quei panini con l'hamburger di una nota multinazionale. Io voglio creare l'unicità di una ricerca musicale che non ha nello stereotipo della cassa triggerata, della chitarra con un certo suono, della voce gutturale il suo perché. Ci si è chiesti se negli anni '70 abbiamo indagato bene? Io oggi mi trovo a disagio nell'ambiente metal non perché mi sento avanti, ma perché mi sento voglioso di essere ancora partecipe di una rivoluzione, e tu stasera sentirai dei brani che hanno preso dai Bachi da Pietra anziché da altri gruppi simili. Se tu senti band come i White Stripes, ti accorgi che sono ancora lì a dare vibrazioni nonostante incarnino platealmente lo spirito anni '60, perché questo non può avvenire nel metal?
Francesco: Vuoi saperlo da me? Perché il metal si è spesso adagiato su dei clichè, ma è un problema che col tempo riguarda qualunque corrente artistica. C'è un inizio, uno step rivoluzionario e poi inevitabilmente un adagiarsi, un ripetersi in attesa dello step successivo, che raramente avviene. Poi per la troppa omologazione dei suoni e dei gruppi allo stesso modello; l'hamburger del quale parlavi prima, lo stesso identico panino a Catania come a Singapore. Agghiastru: Ma anche come concetti. Se io ti dico che voglio poter essere libero dai clichè e poi faccio un disco metal per sola chitarra acustica? Com'è possibile, diresti? Ma dovresti essere contento di questa mia follia, di questo atto di creazione folle, anche se poi magari il risultato è una merda ed io sono il primo a dirlo di molte delle mie cose. Ma è in questa lucida follia che crea bellezza e rivoluzione che poi non sento rispondenza, e la cosa mi crea disagio anche se non suono molto. Prova ne è il set che montiamo: cassa, rullante, timpano, un piatto scheggiato.
Francesco: Ti dirò che a questo proposito ho già registrato qualche sguardo smarrito in sala. Agghiastru: Questa perplessità è drammatica, cosa vogliono? Vogliono che gli tolga l'IMU? Vogliono che gli faccia sentire ancora quei brutti suoni triggerati? No, io voglio sperimentare assieme a chi vuole cambiare questo paese.
Francesco: Una perplessità che -non so se hai letto- abbiamo in parte già notato quando su Metallized abbiamo dato la notizia del primo estratto dal tuo nuovo lavoro. Da un certo punto di vista non è il risultato che devi aspettarti, quello di spiazzare? Il problema è se quelle persone rimaste spiazzate poi non vanno a vedere cos'è che le ha spiazzate. Agghiastru: Beh, io lì francamente me ne infischio. Il declino che stiamo vivendo è già una risposta. In riferimento a quel pezzo (Cristo Pasto -NdA) ti comunico che ancora la parola concept-album ha un senso, che parte da Darwin del Banco, gente che apparentemente non c'entra niente col metal, ma invece ha scritto cose fantastiche. In Darwin era assolutamente straordinaria -e stiamo parlando del 71/72- questa idea della conquista della posizione eretta. Io negli ultimi anni ho voluto dedicarmi esclusivamente a questo concetto: la rettitudine. Quando un uomo si può definire tale, passando da prono all'alzare lo sguardo e volgersi all'orizzonte? Addisìu è stato un momento in cui nella mia lucida ignoranza ho detto che potevo andare oltre le cose meravigliose che stavano facendo Burzum ed altri. Ora però voglio ulteriormente forzare la cosa e dire, con la trilogia di questi EP che sto facendo uscire, 33; Ecce Homo e INRI che uscirà il venerdì santo, che la chiave di tutto è alzare la schiena e alzare lo sguardo lontano. Come? Dando il meglio di sè stessi, come abbiamo detto già a Zafferana. Io il meglio lo sto dando facendo da catalizzatore tra tutto quello che di bello c'è stato nella musica rock italiana, nel metal e nella musica al di là di qualsiasi barriera. La spina dorsale come concetto. El Cireneo, la Via Crucis, la figura di Cristo come parabola che riceve tutti questi input (del Cristo in sè non è che mi interessi più di tanto); Pontius Pilatus che lavandosene le mani dice: "Voi siete gli artefici del vostro destino, non io!!", e la folla lo acclamava. Io non condanno un innocente, condanno voi e la vostra spina dorsale retrattile (cit. dal testo - NdA), perché nella folla siete capaci di dirvi forti e uniti, ma chi scegliete? Cristo o Barabba? E loro scelgono Barabba. In Ecce Homo:
Com'è chi li to 'nfami a Barabba si sciglieru e lu figghiu d'ò Signuri 'a la cruci distinaru?
Ecco il declino dell'uomo e pessimisticamente ti dico: cazzo, non c'è speranza. Quale minchia di metal? Basta, smettiamola. L'uomo ha un destino di morte, punto e basta.
Francesco: Tra l'altro in questo periodo sono molti i Barabba che vengono scelti. Agghiastru: Esatto. Quindi... Pontius. Poi ho elaborato il primo brano di Inchiuvatu che è La Cruci. "La cruci si potta 'ncoddu" (la croce si porta addosso - NdA), perché Gesù cade e deve farsi carico di questa croce, ed allora lì mi è venuto il blues. I raccoglitori di cotone, questi africani presi e portati nel Tennessee, nel Mississippi e schiavizzati. Il blues e la croce, la musica della sofferenza. Immaginavo questo Cristo, o meglio noi stessi nella condizione di essere schiavi, vessati. Ma il blues è qui, è nelle miniere di zolfo dove Pirandello parlava di Ciaula, i raccoglitori di Giambecchina nella terra arsa di Sicilia; cazzo, erano e metaforicamente sono ancora quelli i nostri riferimenti, ed allora devo parlarti del blues, di questa dannazione anche di essere siciliano, in cui la cruci si porta 'ncoddu. Piano piano arriviamo anche a Cristo Pasto. Caro mio (rivolto ad un interlocutore ipotetico - NdA), vuoi seguirmi? Allora prima vai a farti una cultura e non mi rompere la minchia, perché c'è gente che mi ha detto: che cos'è la Via Crucis? Ma è scritto sbagliato, non dovrebbe essere INCI?" Signori, mi volete far scoppiare il cervello? Poi, una canzone meravigliosa di questo EP a cui ho cercato di dare un sound rock'n'roll, ma cui ho cercato di dare una dimensione, come dire... indie, si, indie: El Cireneo. Fu preso dalla mischia un soldato romano, perche Gesù Cristo un ci'a faciva cchiù (non ce la faceva più - NdA), ed allora gli dissero: "Tu!! Ma chi, io? Sì, tu. Aiuta Gesù a portare la croce su fino al cranio, al calvario". Ed il Cireneo si trova suo malgrado a portarsi le colpe di una situazione che lui non aveva provocato. Ma chi è il Cireneo? Siamo noi ogni giorno, perché demandiamo ad altri di fare la rivoluzione. Nella scelta di un disco, di una recensione, di un cazzo di concerto. Ci mettiamo spettatori e lasciamo che altri portino una croce che in realtà ci appartiene, perché è il nostro fottuto destino di aviri 'sta cruci di 'ncoddu che mi porta da Sciacca a Catania in quattro ore e mezzo di macchina. E' na cruci, ed io sono il Cireneo con lo sguardo prono, senza nessun orizzonte. Continuiamo con la Via Crucis ed arriviamo all'incontro con le donne, con la madre, il sentimento di questo figlio che muore in sacrificio per la salvezza di noi tutti. La cosa più straordinaria, molto Socratiana, laddove ognuno di noi, se non capisce questo concetto Evangelico di cui io mi faccio portatore sano da ateo praticante: se noi non capiamo che solo il nostro sacrificio può migliorare la collettività, noi rimarremo per l'eternità inchiuvati alla mediocrità in cui viviamo e di cui ci lamentiamo. Ora, 33, Ecce Homo, INRI, se tu li senti uno per uno, sono circa 30 canzoni che vogliono spronare in te questa voglia di conoscenza, di arricchimento, di condivisione, che va al di là del concetto di intrattenimento musicale. Io stasera avrei voluto fare molto in seno a quello che ti ho detto, ma ho deciso di posare la chitarra classica perché ho visto gli sguardi quando l'ho tirata fuori, perché dobbiamo "spaccare tutto" e basta.
Francesco: Miri a migliorare la gente, ma credi davvero che la gente sarà migliorata così? Agghiastru: In una canzone che si chiama Amen, che noi faremo stasera come seconda, diciamo che è nell'accettare questo destino che Cristo va a morire con la consapevolezza che questo destino di morte non cambierà assolutamente nulla. Crocifisso, risorto, poi risiederà alla destra del padre ed 'u sacrificiu un sirviu (il sacrificio non è servito - NdA). E' in quelle righe che tu capisci che... c'è un aforisma di Eraclito l'Oscuro che dice: "l'uomo ama vivere, ma ancora di più desidera morire e procrea figli affinché nascano altri destini di morte". Il fine ultimo dell'uomo è comunque la morte, il buio assoluto che fa generare la poesia (prende la chitarra acustica e comincia ad eseguire Amen)
Misu 'ncruci pi' mani e pi' peri e a 'na marunnuzza u' cori chiancìa Lu lignu assuppàu lu sangu e l'acitu e 'n terra li lacrimi un ciuri criscìu
Santu patri chi rusica renti voli lu violu pistari sirenu ma 'u sdirrubbu eni ruci e chitìa a li peri scuru ci voli pi' lustru addisiari
(riprende a parlare - Nda) scuru ci voli pi' lustru addisiari, laddove il buio e la luce sono una costante che significa la morte dell'uomo. All'uomo piace addisiare lu lustru (desiderare la luce - Nda), ma si crogiola nel buio. (riprende a cantare -Nda)
La carne ai miserabili vermi e il sangue il peccato non laverà mai
Stasera avremmo potuto fare cose straordinarie, perché anche io penso che il concerto deva essere un momento catartico di comunicazione in cui i magari mi fermo, ti parlo, ti descrivo la canzone. Quanto sarebbe bello un concerto-incontro come non è riuscito a Zafferana -e la location era delle più terribili- però questo stimolo sento di doverlo dare, anche a me stesso. Stasera invece faremo macellazione metal (riprende a cantare, stavolta Cristo Pasto -Nda)
Cristo fa del suo sangue un vino per placare la sete dei vili e dei vinti asciutti d'amore
Cristo fa del suo corpo un pasto in un lento ricamo di angosce un germoglio di tenere spine giù nel suo petto, affiora nel cuore
Se tu senti questi pezzi e ti fermi alla chitarra acustica, dici: "Minchia, ma che è? 'Na canzone di chiesa?" Non ti fermare alla chitarra acustica, perché Cristo si è fatto pasto, non è un gioco di parole per riallacciarmi a Cristo Crasto, è qualcosa che ti vuole smurritiare la mirudda (stuzzicare il tuo ingegno - NdA). La faccio a te, senti il testo: (riprende la chitarra e continua Cristo Pasto - Nda)
Il suo corpo svestito ora ornato d'infamia sazierà quelle gole
La sua carne ferita lascia muto il dolore e anche il vile ora tace arso di luce e di buio perpetuo
Francesco: La sento adesso per la prima volta, perché per mia abitudine non ascolto le anteprime e preferisco prendere contatto solo con l'opera completa e.. Agghiastru: Cosa?? Come hai detto? Opera!? Opera è una parola meravigliosa, qualcosa di profondo, grosso.
Francesco: Infatti l'opera ha qualcosa di sacrale. L'artista dovrebbe avere sempre come fine la produzione di "un'opera". Agghiastru: Spesso -ed io mi sento l'ultimo fallito della Terra- si dice quella è Arte, quella è opera, quella è musica, ma viviamo da un ventennio nella merda più assoluta, altro che opere, dove le dovrei sentire?
Francesco: Poche opere forse, ma molte omissioni. Agghiastru: Decisamente. A me piange il cuore quando vedo tutta questa ricchezza, questa bellezza deturpata, ignorata, volgarizzata. Il metal è stato deturpato, volgarizzato da tutti 'sti ciucci pieni di vanagloria, di egocentrismo. Tutti fighi davanti ad uno specchio che poi vogliono esprimere nel nulla la loro prosopopea. No, l'arte è un'altra cosa, una cosa meravigliosa, come la politica. Abbiamo reso la politica, l'Arte, la musica, solo fango. Posso magari essere tacciato io di egocentrismo, ma voglio restituire alla musica la parola, la discussione, il verso, la comunicazione/comunione che è mancata. Anche nel teatro: la recitazione è qualcosa che in primis deve emozionare l'attore. Se io attore o musicista non mi emoziono di quello che faccio, cosa sto facendo? Invece sono trascinato dalle parole, che hanno un peso.
Francesco: Eppure ultimamente notiamo molta disaffezione verso gli eventi dal vivo. Addirittura la gente non ha più interesse nemmeno a vedere se una certa cosa può o non può piacergli, parte già col preconcetto che non vale la pena uscire di casa. Questa cosa mi fa dannare. Agghiastru: Fammi però spezzare una lancia a loro favore. Voglio essere l'avvocato del Diavolo. E se questa gente inconsapevolmente avesse ragione? Nel senso che così come stanno le cose, io mi trovo d'accordo con loro. Io non sono impaurito dall'idea che noi diamo per scontato il fatto che il concerto, l'evento dal vivo, sia bello così come ce lo ricordiamo dagli anni '70, ma tutto ciò forse non è più così attraente. Punto primo perché non vedo artisti così attraenti da spingermi ad andare, me compreso. Punto secondo: e se questo mezzo di comunicazione, già deficitario di qualità, davvero non funziona? Io mi sono rotto i coglioni di pagare un biglietto, anche solo di sette euro e di sentire suoni di merda. Se vai al cinema ed io ti metto una lente appannata davanti allo schermo tu che fai? Tutti i concerti metal che ho visto in vita mia dal '92 ad oggi, non ne ho sentito uno -forse solo i Morbid Angel ai tempi di Domination a Roma- capace di emozionarmi come suoni; macelleria musicale. Ho visto il Big Four a Milano, eravamo 70000 pecore, bestiame. Non si capiva una minchia, 70 euro buttati. Stipavano gente come carne da macello. Poi tutti con le braccia in alto a riprendere con i telefonini, ed io guardavo i telefonini e vedevo che con questi inquadravano il maxi-schermo. Ho visto Capossela a teatro; ho pagato 70 euro ma i suoni erano suoni, gli arrangiamenti erano arrangiamenti, il concetto artistico chiaro. Al Big Four mi sono sentito umiliato, non si è fatta bellezza, si è fatto marketing. Metal Up Yor Ass dell'Hetfield brufoloso era rivoluzionario; ora un miliardario schifoso figurati se si interessa dei suoi fans, di che minchia stiamo parlando? A metà concerto dei Metallica me ne sono andato, ma tu devi avere rispetto della gente, devi regolare bene il tuo cazzo di basso, perché non è una gara a chi ce l'ha più grosso come i Manowar. Ti ricordi? C'era 'sta cosa della band più rumorosa, ma io voglio sentire musica, quando sento il mio Hi-Fi a tre vie pretendo di sentire i colori del suono, le sfumature. 'Sto ipotetico ragazzo del quale ho preso le difese, se ti dice: "Compà, gli artisti mi fanno cacare, i concerti sono una merda", allora forse l'artista è chiamato a confrontarsi con questa sfida facendo qualcosa di nuovo. Se io voglio parlare alla popolazione è inutile sperare che la gente cambi, sono io che devo trovare una chiave per arrivare a loro. Guernica di Picasso nacque perchè Franco bombardò quella cittadina, e non è che Picasso ha scritto sulla tela i nomi dei morti. Ha dipinto qualcosa che ha sconvolto il mondo e dopo tanti anni si è comiciata a capire la violenza di Guernica. Questo deve fare l'artista, porsi atemporalmente, io non ho paura delle critiche perché sono uno che crea e si vuole confrontare anche con questo ragazzo al quale voglio pure dare ragione.
Francesco: Il problema è che quel ragazzo è talmente prevenuto ed apatico non verrà mai a vedere il risultato dei tuoi sforzi. Agghiastru: Problema suo. Socrate disse che nonostante non riconoscesse le leggi di Atene accettava di bere la cicuta anche se non era obbligato. Però siccome credeva nella democrazia di Atene bevve ed accettò la morte per non contravvenire ai principi per i quali si era battuto. Lo stesso principio di Cristo: io mi faccio carne, muoio per i vostri peccati e vi dico che l'unica salvezza per l'uomo è il perdono, quando tu riuscirai ad anteporre al tuo ego il rispetto per l'altro il tuo ego sarà la potenza assoluta. Io voglio entrare in comunicazione con te, non ho bisogno di perdonarti perché sono come te, voglio godere della poesia, della buona cucina. Noi dobbiamo amarci perché è la vita stessa a dirci quanto siamo belli. Quando parliamo tra noi, ci diciamo quanto siamo belli ad aver creduto in un genere di musica, nell'averne goduto, ma dov'è il trucco? E' che l'uomo è una bestia e non fai breccia nel suo cuore, siamo forse peggio del bestiame. Noi siamo qui ad esaltare il concetto della bellezza della musica, del primo disco dei Deicide e non il panzone che è diventato facendo altri 20 dischi-fotocopia per andare a suonare nei locali di mezzo mondo senza proporre nessuna bellezza, nessuna rivoluzione. Abbiamo bisogno di gente che si riappropri della luminosità di queste parole e le divulghi non sminuendo il disco, il concerto, l'incontro. Ma sto parlando arabo, ci vogliono i fatti. Nel mio piccolo mondo i fatti sono Cristo Pasto e dico: noi siamo esseri umani innamorati della bellezza, dei primi dischi dei Morbid Angel, perché non hanno capito questi signori che forse era meglio aspettare Sandoval alla batteria? Sandoval in un disco dei Morbid per me è come un parente e probabilmente i Morbid non amano più sé stessi come non ci amiamo noi. L'errore che facciamo è di smarrire il senso dell'innamoramento di noi stessi. A certi artisti non bisogna mai dare soldi e successo. Finchè Van Gogh era pazzo creava, oggi che cazzo fai? Ti vai a vedere gli U2, i Depeche Mode? In musica non abbiamo più riferimenti epocali ed artisti che comunicano bellezza come Muddy Waters, Hendrix, gente che amava la vita e l'ha divulgata per il mondo. Io non voglio paragonarmi a loro, ma quando mi invitano a suonare io ti dico che con me si parla a questi livelli, oppure te ne vai a fare in culo. Poi diventa un problema tuo; non vuoi venire? Stai a casa, io non devo salvare il mondo. Cosa possiamo fare? Vivere e dare il meglio di noi stessi. Nell'antichità gli dei odiavano gli uomini perché essendo immortali non potevano amare come gli uomini. L'uomo ha un tempo limitato e deve fare di tutto per abbracciare la vita, ma gli Dei gelosi li ostacolavano. Anche il cattolicesimo ha preso da queste contraddizioni, mangia ma non gustare, etc. L'uomo ama la vita, gli Dei no. E' l'amore per la vita che oggi non ravviso. Qual è la risposta? Forse non farsi fottere dal sistema e continuare a porsi delle domande e dare sempre il meglio di sè. Tra il 2007/08 ho vissuto un allontanamento dal metal, ora voglio tornare e dire: "Ma è ancora possibile una cosa rivoluzionaria come Addisìu?" Si, è possibile. Noi abbiamo dei doveri nella vita e non ci dobbiamo sottrarre, la vita è meravigliosa e noi dobbiamo diffondere questo senso di amore con qualsiasi mezzo, anche con un disco metal e con tutte le difficoltà del caso. Noi stasera cercheremo di fare bellezza, stiamo qui a dirvi: spina dorsale dritta. Io voglio essere fiero di essere un metallaro, di comunicare. Tu sei curvo davanti a facebook (un tu generico - NdA), prono davanti ad un pc, davanti al tuo I-Phone, ma quale cazzo di conquista della posizione eretta? Per quanto io comprenda l'utilità della tecnologia e ne sfrutti gran parte delle possibilità, vedo una società curva tra gli steli di giunco di Francesco Di Giacomo. Il mio dovere è fare arte, non fermarmi, non ripetermi. Quanto sarebbe bello sentire un disco flamenco dei Cradle Of Filth? Ma loro sono come i politici, arroccati nel loro parlamento da quarant'anni, blaterano della meravigliosa urgenza del loro operato, ma non servono ad un cazzo. Tutto è servo dello stesso concetto: si conquista una poltrona e là si resta. Compà ìu unn'a sacciu 'a pentatonica (amico, io non conosco la pentatonica - NdA), noi non sappiamo suonare, non me ne fotte un cazzo di sapere la pentatonica, noi siamo oltre la pentatonica della quale non mi fotte un cazzo, come non fotteva ad Hendrix che l'ha distrutta e reinventata. A Picasso non fotteva niente di saper disegnare ed ha passato tutta la vita nella ricerca di come fanno i bimbi a disegnare. I bimbi non hanno coscienza e Picasso aveva la sua e ci era inchiuvatu, prima a quella accademica e poi al business. Difatti al culmine di ognuno dei suoi periodi -blu, rosa, etc.- lo abbandonava, perché cercava la bellezza e non gliene fotteva un cazzo della poltrona che aveva conquistato.
Francesco: Il problema è la scelta. Io credo che ormai in pochi si rendano conto di dover/poter scegliere, anzi, credo che ci sia stata sottratta proprio la possibilità di una scelta cosciente. Poi puoi anche scegliere di non partecipare, ma devi avere tutte le informazioni per operare la scelta. Restando sempre a casa non mi renderò mai conto di ciò che vale, anche rischiando di andare a vedere cose che poi effettivamente non mi piacciono, ma devo vedere di persona perché non mi piacciono e se c'è qualcosa da salvare. Magari un gruppo spalla o semplicemente il contorno dell'evento, un nuovo amico, uno vecchio che si rivede, la birra bevuta discutendo del perché non è piaciuto l'evento. Agghiastru: Vero, ma arrivati ad un certo punto, tu fai divulgazione, io faccio musica. Poi non è più nostro compito. Il mio compito è dire che ho fatto queste 14 canzoni che rievocano la Via Crucis e per provocazione ti lancio Cristo Pasto, questa canzone che sembra di chiesa ed è registrata in una chiesa, questo disco in cui ogni canzone ha avuto una genesi particolare proprio per stimolare il concetto che si può fare metal uscendo dai clichè. Un altro pezzo è registrato in mezzo alla campagna, un altro in studio senza nemmeno regolare i microfoni con la batteria a destra ed il basso a sinistra come si faceva negli anni '70, un altro "fighetto" con tutti i microfoni giusti, un altro con sola chitarra blues pur spacciando un testo fottutamente metal. Ti sto offrendo una collana di perle in cui c'è tutto un mondo da scoprire, poi se tu lo vuoi scoprire bene, io mi sono divertito. Il mondo non mi interessa salvarlo o evangelizzarlo. Ti dico che sono qui per esprimervi la bellezza, spronarvi al di là dei volumi sparati sempre al massimo.
Francesco: Circa questo: riflettevo giorni fa sul fatto che ultimamente ho ascoltato alcuni dischi veramente ben registrati. Puliti, ai giusti volumi, con gli strumenti ben distinguibili, ma comunque molto potenti come suoni. Poi però mi sono chiesto quali erano questi dischi e mi sono accorto che parlavo delle registrazioni degli Attacker, degli Astaroth, tutta gente in giro da decenni, ed è un po' deprimente. Agghiastru: A me è piaciuto l'ultimo disco dei Lunar Aurora, musica liquida, perfetta. Poi ho ascoltato l'ultimo Godspeed, bello. Ecco perché non mi preoccupo tanto di chi rimane a casa. Se una persona cerca, fuori c'è un mondo di bellezza. A me piacerebbe fare Inchiuvatu in un club, metal in poltrona con l'adrenalina di uno show metal, che sia anche capace di darti delle emozioni, perché possiamo avere un atteggiamento più ricercato nei suoni, nelle sfumature. Stiamo vivendo un declino, ma è inutile chiedersi il perché, probabilmente viviamo in un momento di basso Medioevo culturale, ma magari tra 50 anni ci sarà un nuovo Rinascimento.
Francesco: Probabilmente meno, perché anticamente per attendere il completamento di un ciclo flusso-riflusso occorrevano parecchi anni a causa delle condizioni socio-tecnologiche in cui si viveva. Oggi proprio la tecnologia ha accelerato così tanto tutti i ritmi che probabilmente viviamo per cicli non più che decennali. Agghiastru: Ricordati però che occorre sempre una personalità di rilievo come lo era Lorenzo De' Medici nel '400. Io sono sereno, non ho paura che il nostro bel mondo cessi di esistere. Magari tra 100, 1000 anni nasceranno altri correnti musicali, si farà della musica un altro uso, perché negli ultimi 30 o 40 anni abbiamo visto un uso della musica e del supporto -e qui mi riallaccio ad una tua inchiesta- che è fantastico da analizzare storicamente. Il cosa hanno rappresentate il vinile, la cassetta, il CD ed ora l'mp3. Puoi leggere tra le righe di questi passaggi epocali del supporto.
Francesco: Come ti senti oggi davanti a questo serata? Agghiastru: Come ti dissi a Zafferana sono in un momento positivo, energico, in cui mi godo tutto e cerco di dare in maniera totale a tutti. A te adesso, ai ragazzi sotto il palco più tardi, di questo abbiamo bisogno ed è questo che io cerco di fare. E tti pari nenti? (e ti sembra niente? - NdA)
Foto di Carmelo Currò, tranne dove indicato
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Il \"correttore di Word\"... |
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"possono essere segnalate". Refuso causato dalla fretta e da una correzione in corsa |
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Stai calmo, è solo il correttore di word che crea problemi ogni tanto. O meglio, creava, dato che da tempo sono passato apposta al blocco note. A margine, certe cose possono anche fatte essere segnalate con meno senso di superiorità. Almeno prima di conoscere i motivi dell'errore. |
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"Eraclito l'Oscuro", non "Eraclito lo Scuro". Ma per favore... Correggete subito. |
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Cazz, ha ragione su tutto. Fanculo i fan, l'artista faccia quel che cazzo vuole. |
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Ho detto che e’ lecito, non che lo condivido. |
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@ Raven (n. 52): il commento numero 49 è certamente lecito (come dici tu) ma, per quanto mi riguarda, non porta “elementi di riflessione”. E quali sarebbero, poi? Si è parlato di “demagogia”, di argomenti (cito testualmente) “assolutamente banali, da bar dello sport” …Quindi, ne deduco che sia le riflessioni di Agghiastru (condivisibili o meno che siano) che quelle degli utenti sono riconducibili né più né meno alle chiacchiere che si fanno solitamente al bar. Ora, fermo restando che qui sarebbe il caso di rispondere nel merito delle questioni sollevate dall’intervistato anzichè limitarsi a giudicare la sua carriera artistica, io penso che qualche spunto su cui ragionare ce lo abbia dato… Io stesso ho criticato i contenuti del suo discorso ma non posso certo dire di poterne ignorare la sostanza! Che il metal potrebbe e dovrebbe puntare maggiormente alla bellezza artistica è vero, che ci sia una sorta di standardizzazione che colpisce taluni artisti e generi è un fatto ormai noto e risaputo. E aggiungo io: che la produzione in serie degli album e l’omologazione dei suoni sia un tratto distintivo dei nostri tempi è cosa su cui riflettere; che ci sia una sorta di disinteresse o di banalizzazione del concetto stesso di disco, divenuto ormai quasi un optional (un qualcosa che a limite si può anche comprare) è un pericolo forte, concreto; che il grosso del pubblico metallaro frema per vedere dal vivo solo i gruppi più commerciali e conosciuti è un fatto avvilente che a lungo andare potrebbe minare e cambiare il concetto stesso di attività live (per come l’abbiamo fin qui intesa e conosciuta); che gli artisti siano interessati molto spesso al mero successo personale e non ad un percorso di reale crescita artistica è un problema da cui il genere metal non è certo immune (anzi…). Insomma, a mio parere di cose che non vanno nel genere ce ne sono parecchie… poi, per carità, saranno anche chiacchiere da bar, ma almeno preferirei che mi si dicesse perché sono da considerarsi tali. |
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Raven@Concordo in pieno con la tua analisi,ma purtroppo l'intelligenza non è per tutti,tanto meno la sana voglia di confronto e di crescita. |
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LA cosa singolare di questo tipo di commenti in questa come in altre occasioni, sono i giudizi privi di motivazione, ma più ancora come se ogni volta ci fosse una conoscenza personale del soggetto. Ora, a parte gli insulti che come tali sono sempre fuori luogo, ma domando con sincera voglia di sapere: Quanti di quelli che lo insultano (e la cosa è valida per tutti gli artisti) lo conoscono davvero? IL commento 49 è pesante, ma lecito in quanto pur essendo duro resta sostanzialmente nell'ambito dell'educazione e porta elementi di riflessione, condivisibili o meno che siano. Il commento 50 è un insulto privo di analisi. "cosa c'entra col metal" poi, indica anche una certa chiusura mentale. Sarebbe più produttivo per tutti portare veri contributi alla discussione, no? Anche dissentendo totalmente, ma con un minimo sindacale di analisi. Così è come andare sul sito della Pausini , vomitare tre insulti ed andarsene; a che serve? |
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Poi arriva gente con insulti personale e fuori luogo,che mi mette una tristezza...... |
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ma ancora in giro sta sto coglione? cosa centra col metal questo qui?è il classico demagogo da 4 soldi che cerca di fare l'alternativo |
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Demagogia a non finire. Sale in cattedra per parlare di cose assolutamente banali, da bar dello sport, colorandole con qualche aggettivo ricercato. In fondo ciò che dice non si discosta poi molto da ciò che produce a livello musicale, dato che dopo Addisiu (il primo!!!) che effettivamente proponeva roba molto valida, è caduto in una crisi compositivia senza fondo. Sfatiamo i falsi miti e cerchiamo di guardare un pò più in là del nostro naso. Parole,parole, parole... |
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Comunque la scena stoner è quella che si avvicina come suoni di più agli anni settanta. Tipo i nebula, gli acid king, fu manchu, color haze ecc ecc |
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Agghiastru dice delle cose abbastanza banali in fondo, il problema è che c'è chi non le dice affatto, o le nasconde agli occhi dei più. |
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Aggiungo un altro OT, Agghiastru ,nei modi , mi ricorda molto A.C.Wild, anche lui dice verità scomode, io vado oltre, avete mai visto preti, vigili, carabinieri, poliziotti, ecc...disoccupati? Con tutto il rispetto per chi si fa il culo per far il proprio dovere, lo stato aiuta solo chi gli può venir comodo, quindi non lamentiamoci se tra un po' avremo un 'Italia militarizzata...... |
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Giusto il discorso sugli schiavi che sono stati portati in America (merito di europei e arabi) a raccogliere cotone, qua da noi sta succedendo la stessa cosa, ti fanno raccogliere rifiuti per un piatto di minestra...e se non ci credete, venite nella bella emilia rossa a controllare di persona.... |
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Sebbene ne comprenda lo spirito di base, quello cioè che anima il suo modo di essere artista (e non solo), mi sembra però che alcune sue riflessioni siano contraddittorie o comunque non del tutto convincenti. Se hai una determinata visione della musica e dell'arte in generale, dovresti evitare di seguire o supportare eventi come il Big Four... è un fatto normale, consequenziale, rispetto a quelle che sono appunto le tue idee. Ad ogni modo, a parte queste che mi sembrano delle piccole incongruenze, ciò che non condivido del pensiero di Agghiastru è questa sua esaltazione della ricerca, della sperimentazione a tutti i costi, questo dover cambiare a tutti i costi per essere o sembrare artisticamente validi; l'evoluzione non è un valore a prescindere e non può (e non deve) coinvolgere tutti. Poi, non mi convince quella che sembra essere un idea molto diffusa oggi, ovvero la convinzione secondo la quale l'odierno ambiente musicale sarebbe, in qualche modo, deficitario o privo di attrattiva perchè mancano i "riferimenti epocali" di un tempo. Anche in questo caso mi sembra che l'estremizzazione di un concetto o pensiero non porti da nessuna parte; il presente musicale reca con sé doni straordinari che bisogna scovare ed apprezzare, il decadimento culturale e il deturpamento dell'arte sono fenomeni con cui bisogna fare i conti, certo, ma bisogna smetterla di mitizzare il passato e tutto ciò che lo ha contraddistinto. Non credo che si possa parlare necessariamente di crisi del metal, io parlerei piuttosto di crisi del pubblico; il genere è pieno di difetti e contraddizioni di cui non riuscirà mai a liberarsi ma nonostante ciò mantiene la sua vitalità. E' il pubblico che con la sua miopia e le sue scelte ne deturpa di volta in volta (nei diversi periodi storici) l'immagine e ne stravolge la forma ma, a parte questo, il genere gode di buona salute. |
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Il metal italiano dagli anni 70 ad oggi ha regalato svariate e diverse perle che non sto quì ad elencare tra cui per quel che mi riguarda Addisiu!!Oggi gli Inchiuvatu nno fanno + metal(aivoglia che ci ricama su con corbellerie sull'arte,Socrate e semproni vari) fine delle discussioni ma ciò nno toglie che possa essere un signor disco!!Ma signori il metal è ben altra storia! |
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...ma dall'intervista mi sembra di capire che c'è un'esortazione a fare e pretendere sempre meglio. E non dice che con Inhciuvatu si sia riuscito. Quello che è mancato nel metal degli ultimi decenni è una certa trasgerssione. Preferite i dischi di bunzum prima o dopo il carcere? Secondo me, sarà più interessante il futuro disco elettronico del conte. |
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Samba@Come al solito,concordo sù tutto! |
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Con famosi intendo quelli che fanno i soldi, tra concerti e dischi. |
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Vero, molti tra i più famosi propongono poco di innovativo, eppure stai tranquillo che quando si dovranno elencare fra qualche anno le peculiarità del metal targato terzo millennio non si ricorderà il revival thrash ma l'innovazione. |
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X Delirious Nomad: Magari è come dici tu,io conosco bene la scena classica anni 80 del metal e qualche evoluzione dei 90. Dei 2000 ogni tanto mi è capitato di imbattermi in qualcosa,ma mi sembrava sempre un riciclo di roba estrema del decennio precedente. Delle band che hai elencato conosco solo i Neurosis,bravissimi ma che possono essere considerati metal un pò alla larga. Parlo di eccezioni perchè mi sembra che il pubblico metal segua con più attenzione i generi e i gruppi che propongono formule rodate piuttosto che i gruppi che fanno contaminazioni. |
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Non è un genere che conosco bene, comunque apprezzo gli sforzi fatti da questo musicista e da tanti altri che si fanno veramente il culo per portare avanti la propria musica, se capitassero dalle mie parti, sarei curioso di vederli. |
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Vichingo@ Purtroppo vedo che nonostante i bei propositi e le frasi ad affetto sugli articoli che trattano la crisi del metal ed il supporto del metal ITALIANO poi a cadenze cicliche saltano fuori insulti totalmente gratuiti ai danni di artisti che non hanno mai dato fastidio a nessuno. Agghiastru mi pare lo dica chiaramente poi che il suo discorso va avanti a prescindere dalle critiche e, scusami, ma se non è attitudine questa allora mi chiedo tanta gente che parli a fare di metal eccheccazzo! I Agghiastru ha cambiato e quindi non ha risolto nulla, gli Evol (Saga Of... fa tranquillamente il culo ad un buon 75% di prodotti scandinavi usciti negli anni a titolo Black Metal, pochi cazzi!) non hanno mai cambiato ma non se li è inculati nessuno comunque... bah! stiamo nominando questi due ma quante bands italiane ci sono in giro e ci sono state che sono morte o vivono nell'anonimato più sconfortante a causa del preconcetto o della spocchia di persone che ad ogni costo devono fare gli inquisitori del metal? Leggevo sulla recensione dei Soilwork che sono considerati una band portavoce del death scandinavo? Bene, se quello è il metro di ragionamento delle persone che disprezzano Agghiastru tutto si spiega in modo molto semplice! |
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@Talking: vorrei farti notare che le prime band che ti ho citato non sono eccezioni, perlomeno non più: all'epoca proposero cose nuove e mai sentite, ma dopo qualche anno la loro influenza era già assimilata da molte band (Spiral Architect...) ed é diventata un must per chiunque voglia innovare. Idem per le seconde: interi generi si basano su melodia e intensità (il gothic dei Tiamat...). Anche le contaminazioni ormai sono normali: dai Rammstein ai Samael un casino di band mescolano di tutto (basti pensare all'industrial metal, al folk metal e al NU addirittura) influenzando un casino di altre band. Penso che la tua poca conoscenza del metal post 2000 non ti permetta di avere una visione chiara del panorama: in questo periodo ogni band interessante é un'eccezione, nel senso che porta avanti un suo progetto, sound e "mischione" personale e diverso dagli altri, ma non lo é in quanto all'idea di apertura verso nuovi lidi musicali (citiamo l'avant-garde a piene mani e anche i cechi VUVR, death + jazz in parti eguali). |
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"pattume prodotto dal metal dal 2000 in poi in ambito estremo"? Non ho parole davvero, avrei troppo da scrivere per confutare questa asserzione che ha dell'assurdo con rispetto parlando, evidentemente negli ultimi 13 anni abbiamo vissuto in posti diversi e seguito due scene Metal differenti, altrimenti non mi spiego un'esternazione del genere. Mi limito a quotare il Nomade delirante. Per il resto quoto i vari interventi di Samba, soprattutto il suo primo commento. Cazzo, ieri sera, una volta tornato a casa, mi sono ascoltato per l'ennesima volta Saga of the Horned King degli Evol, band italiana a cavallo tra il Black ed il Folk ed ogni volta che li ascolto mi chiedo perché questa band se la cagano in quattro. La risposta la conosco ma ammetterlo è una pugnalata al cuore: la loro colpa è essere nati in Italia. Fossero cresciuti in Norvegia sarebbe stata tutt'altra storia, e lo stesso vale per Agghiastru (a proposito, intervista notevole, era da tempo che non ne leggevo una così interessante). |
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Non capisco francamente a cosa servano certi commenti sprezzanti senza aver ascoltato una nota del nuovo disco che esce il 29. Io lo sto ascoltando da qualche settimana, ma non intendo parlarne per correttezza verso chi sarà incaricato della recensione. Ad ogni modo la prevenzione -quella si- è sempre indice di chiusura mentale e non porta da nessuna parte. |
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E ripeto,anche solo per la cultura che emana andrebbe ascoltato,e da molte persone,altro che palle,altro che, è metal, o no. |
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Poi metal......certo io sono un metallaro incallito come molti,ma il mio gruppo preferito sono i Pink Floyd.quindi barriere mentali zero!Se non ci fossero stati loro,Bowie,Cream,Rolling,e potrei andare avanti per ore col prog,il folk ,Dylan e compagnia splendida il metal e tutte le sue sfaccettature glam,prog,sleaze ecc non sarebbero esistite! |
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No, Accademico@, o meglio, chi ha sentito l'urgenza di andare al bagno dopo aver ascoltato i pezzi (ammesso che lo abbiano fatto davvero) è molto probabile che ci vada abitualmente senza l'aiuto di Agghiastru! |
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se non ho capito male, questo novo INRI contiente 14 canzoni come la via crucis? fanno tutte cagare? |
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Talking: io parlavo di intensità come concetto trasversale/universale, cioè che può essere applicato al di là di generi e stilemi. Per questo ho fatto l'esempio di Via Col Vento, per farti capire che io non assegno alcun "primato" ad alcun genere. Casablanca, la voce di Cecilia Bartoli o l'ultimo dei Ne Obliviscaris mi provocano la stessa pelle d'oca. |
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Talking, ha già detto molto D, Nomad. Trovo il tuo intervento ancorato a stereotipi che lasciano il tempo che trovano e che sono smentiti da centinaia di gruppi e correnti metal. Che esista musica moscia in senso lato è ovvio, che ci sia roba da ascoltare lo stesso tanto ovvio da non dover essere nemmeno detto. Ma hai visto cosa c'è in home adesso? Bowie, Zappa, Traffic, prova a farti un giro nel DB, vedrai cosa trovi. Hai un'idea del metal molto distorta, prova a cambiare amici |
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X therox68: SI,"intensità" può essere anche un termine giusto legato al metal,in quanto tutto viene espresso con molta energia. Per quanto riguarda gli altri generi troverai sicuramente intensità,ma sarà differente da quella espressa da un gruppo metal. Ad esempio quella dei Pantera è un emozione più sanguigna e istintiva,quella invece dei Talking heads è più poetica e cervellotica.Questo discorso comunque considerando i canoni base di un genere,le band che fanno eccezione ci sono poi sempre sia qui che nel rock(anche se poi chi fa eccezione,molto spesso non viene più considerato parte del filone,ma come un'entità a se stante,ad esempio i Tool e qui ci sarebbe da ritornare sul discorso fatto da Agghiatru sul metal da rinnovare). Il fatto dei White Stripes "froci" l'ho scritto perchè molto spesso roba così viene considerata da femminucce dai metallari più oltranzisti. Come avrete capito,io non sono un metallaro,però ho molti amici appassionati di metal e molte volte scherzosamente quando li invito ad ascoltare musica di un certo tipo,mi rispondono che la trovano moscia ed un pò gaia . Sono intervenuto qui perchè seguo Agghiastru da quando ha intrapreso la carriera solista con Incantu e trovo molti aspetti della sua musica interessanti. |
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@Talking: pare tu sia rimasto all'immagine del metallaro anni '80 (e anche lì ce n'erano di eccezioni). Se conosci Watchtower, Atheist, Cynic, Mr. Bungle, Pestilence sai che il metal può essere molto cervellotico. Se conosci The Gathering, Ras Algethi o Ulver sai che il metal può essere molto intenso e melodico. Non solo, pare ti sia anche perso i grandi dischi degli ultimi tredici anni: proprio per questo la 'zine ha creato una serie di articoli chiamati "gli intoccabili". Prova a cercarli, c'é pure un sacco di gente che si lamenta perché mancano tanti album importantissimi. Un nome su tutti: Orphaned Land. Con questo la tua osservazione 2 cade totalmente, ed é un bene perché il metallaro odierno é molto meglio di come lo dipingi. Per la 1 ti dirò che la parola chiave degli anni 2000 nel metal é "contaminazione", ossia mescolanza di qualsiasi tipo di metal con qualunque altra cosa: i citati OL, i Neurosis,i Baroness, Devin Townsend... Il metal ha infinite declinazioni, centinaia di idoli e leggende: molti "macho" come li definisci (leggasi DeMaio) e molti altri intellettuali, come Paul Masvidal. Il metal é un genere che merita considerazione dai progster, post-rockers e compagnia perché é un genere che impara, muta e innova come pochi altri hanno saputo fare. |
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Talking: più che genere muscoloso io proverei ad introdurre un altro concetto: "intensità" e lo scrivo fra virgolette perchè non è da intendersi in senso letterale e mi rendo conto della sua aleatorietà. Provo a spiegarmi meglio: a me piace moltissimo un film come Via Col Vento che è un film mieloso e sdolcinato. Ma io lo trovo dannatamente intenso. C'è una vitalità nei colori, nelle espressioni, nei dialoghi formidabile. Eppure è un film che molto difficilmente ispirerebbe a livello tematico o espressivo una qualsivoglia metal band, che io sappia almeno. Ora il metal è un genere dove spesso si trova o si è trovata questo tipo di intensità. L'errore sarebbe pensare, non mi riferisco a te, che solo nel metal sia possibile trovare questa intensità. Questo porta ad una conclusione, una tra le molte: a me non piacciono i White Stripes non perchè "froci" ma perchè non ci trovo quel tipo di intensità. |
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X Evil one: I White stripes sono una band rispettabilissima che ha scritto alcuni lavori interessanti nel decennio scorso,reinterpretando in maniera efficace il rock/blues anni 70.Lo stesso non si può dire del pattume prodotto dal metal dal 2000 in poi,sia in ambito estremo che non. Il discorso di Agghiastru quadra fino ad un certo punto,se nel metal non esiste più roba di qualità è: 1) perchè il pubblico metal (come notato dal commento di Evil One) storce spesso il naso quando ha a che fare con contaminazioni ed aperture a generi distanti, ancora di più se si inseriscono elementi legati alla scena cantautorale o alternativa(come nel caso di Agghiastru),proprio perchè sono all'opposto della filosofia metal. 2) Il metal è sempre stato un genere muscoloso non cervellotico,improntato sul saper suonare divinamente gli strumenti e su note fiere e potenti da tirar fuori con vatt altissimi. Tutto l'opposto della poesia di un cantautore o delle nevrosi e l'introspezione di alcuni filoni del rock. Quindi un metallaro difficilmente digerirà un album dei White stripes,perchè trova da froci quel tipo di espressione musicale in quanto non votata solo all'impatto più becero e a messaggi da macho(che siano filo nazi o cavallereschi). Per trovare emotività nel metal bisogna andare in certa roba gothic o dark, però sempre pacchiana e plastificata, in quanto tratta tematiche valide per ragazzini pittati di nero e mai veramente roba intelligente o introspezione seria. Tutto questo papello per dire che il Metal non è Rock nè Indie,nè Blues. Non ha avuto nè un Caposella nè un Jim Morrison e non l'avrà mai.Ha avuto le sue novità interessanti negli anni 80 e nei 90, pur sempre diverse culturalmente da quelle di generi differenti. Perchè scervellarsi a dare un certo tipo di visione ad un genere quando non l'ha mai avuto e se ne frega di questi ragionamenti,in quanto le sue radici e i suoi punti forza sono stati ben altro. Basta fare la propria musica e lasciar perdere i filoni e i generi,così potrebbe uscire qualcosa di interessante. |
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Cmq, Evil One@ pertendo dal presupposto che nel giudizio di ciò che è buono e ciò che non lo è si va molto a gusti (è anche normale) c'è anche da dire che molto probabilmente la maggior parte dell'audience metal italiana non è mai stata tanto pronta a recepire il discorso fatto da Agghiastru nei suoi vari progetti. Ricordo a fine anni 90' il suo concerto in un allora noto locale di Roma... ricordo il pienone di gente attirata dalle recensioni dell'album e ricordo una bella fetta di questi andare via dopo la prima mezz'ora di concerto. A me ed a molte altre persone piacque ma chi era venuto la per levare inni a satana o per mordere crocifissi e madonnine rimase con un palmo di naso. Conosco parecchie persone su in Norvegia che amano il personaggio ed i suoi prodotti alla follia e non capiscono come mai non abbia sfondato come hanno fatto per esempio i vari Satyr, Fenriz ecc ecc. Io una mia idea me la sono fatta... a parte l'esterofilia sfrenata che da sempre ci caratterizza, c'è anche il discorso che a noi non piace quando un nostro simile spicca per originalità e cultura sopra gli altri e, forse ma dico forse, Agghiastru ne ha entrambe da vendere. |
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Allora....evidentemnte la lingua italiana non è di casa.......Ho scritto NON solo come band di avanguardia(già la cosa mi fà rabbrividire) ma spacciandola quasi come la super band che avvicina il fior fiore dello spirito anni 70 alla musica moderna...così ho aggiunto che tutt'al + può avvicinare Scampìa con la curva nord della Roma... |
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congiunzione ed avanguardia non sono sinonimi. |
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@Andy71 come te adoro i Darkthrone in tutte le loro sfaccettature ma attenzione non ascolto SOLO metal...e aggiungo che a tantissime band "l'evoluzione" è servita davvero tanto in positivo ma parecchie si sono ritrovate a fare veri e propio aborti musicali....Il metal è di suo un CLICHE'......chitarre distorte,doppia cassa,voce potente,basso pienissimo.....quando esci da questi clichè non vuol dire che tu non stìa facendo un buon prodotto anzi....ma nno stai facendo + metal Carissimo Raven lo lascia ampiamente intendere e nno solo come avanguardia ma come band quasi da prendere come esempio e come anello di congiunzione tra gli anni 70 e oggi.....io direi tutt'al + tra il tamarro e l'Ultras da Curva Nord tutt'al +.Il motivo per cui sono così diciamo deciso verso Agghiastru è perchè io ADORO i suoi lavori...fino a Piccatu...e come spiegavo prima nessuno mi toglie dalla testa cosa lo ha spinto verso altri lidi.....Qualcuno quì vicino a me ha affermato"Con il progetto Agghiastru ha tentato di coinvolgere tanti ambienti e fondamentalmente nessun se nno pochi se l'è cacato di striscio....visto il risultato ha tentao di trasformare gli Inchiuvatu in "Agghiastru" cercando di accalappiare oltre i vecchi fun che i nuovi...risultato:ha perso gli uni e gli altri..e questo aimè non è un parere ma un dato di fatto almeno finora! |
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Sempre parlando in generale, è un peccato che non sia possibile riportare la gestualità e la teatralità della chiaccherata, forse possibile solo tra due siciliani. Molti dei concetti espressi perdono moltissimo in profondità nella trascrizione, ma purtroppo è inevitabile, così come è inevitabile qualche fraintendimento.Ad esempio: da cosa si evince che i White Stripes siano citati a titolo di avanguardia? |
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Evil one@Io la persona Agghiastru personalmente non la conosco,quindi la posso solo percepire tramite i suoi dischi e le sue interviste,detto questo,io ascolto metal,e non lo snobbo,e non credo nemmeno lui,adoro il black,quello che dice lui e che credo anch'io è che si sia persa nel tempo l'autenticità vera per il quale si fà musica,e la belleza del come la si fà,tutto quì!Per i gusti musicali,i gruppi italiani da te elencati non mi piacciono,e non credo che lui gli si rifaccia,ma anche ammesso che fosse,solo lo stolto non si ravvede,a volte.Sai da bambino quante band schifavo,e poi.......io adoro i Darkthrone fin dagli esordi,compreso il loro storico cambiamento,io adoro i cambiamenti,e non molto la staticità della musica,a volte andare oltre è sinonimo di inteligenza,di arte,la musica,come per l'arte in generale ha bisogno di evolversi se no muore.Che poi,non a tutti possano picere queste evoluzioni è sacrosanto.In fine dico,anche non conoscendolo solo con quanta passione parla,và rispettato.Questo ovviamente è il mio modestissimo parere. |
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Bel personaggio e bella intervista. Peccato solo che come artista si sia perso in mille produzioni, forse perdendo un pò in qualità. Condivido in pieno il discorso su concerti metal, pubblico e recensori.... |
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IL succo del discorso è a mio modesto parere in ordineerdita di musicisti in grado di suonare black,spocchia da intellettuale a scelta tra bettola di periferia e centro sociale,ma sopratutto la TOTALE INCONSISTENZA dei nuovi brani!Non snobbo fate ben attenzione il suo cambiar modo di vedere la musica....sono davvero orribili i pezzi.....è questo il vero problema!Poi signori...mi citi i White Stripes...classico esempio di band da stadio altro che avanguardia!!A differenza di quello su affermato oggi è COOL dire "io NON faccio metal"(che poi la traduzione è non sò suonare nel 90% dei casi),poi fino a un paio di anni fà lui stesso mi schifava gente come Marlene Kuntz,Afterhours(nonchè tutto l'ambiente) e via dicendo e oggi è diventato un loro orribile clone mal fatto...senza parlare dei famosi suoni da lui citati...ci furono almeno 3 suoi live che vidi che per capire quale pezzo fosse erano passati almeno 2 minuti per quanto faceva schifo il suono.. Per concludere onore e gloria a gente come i Darkthrone e non ste mezze cartuccie di venduti di periferia!! |
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Onore e merito al grande Agghiastru,da una vita artefice non solo di primizie sonore ed avanguardistiche ,nei primi anni'90 con un black metal intriso di cattiveria,folk e strumenti siciliani,per non dire dei testi in dialetto,uno dei primi in assoluto.Poi ha seguito la sua voglia di sperimentare e secondo me non ha mai sbagliato,ci ha sempre regalato grande musica,non per soldi,oviamente,ma per bellezza!La bellezza di creare ciò che vuoi e di non essere schiavo di te stesso per tutta la vita!Grande lui,e grande Raven per questa splendida intervista,che rende merito ad un grandissimo artista del mondo. |
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Chi ha detto Carmelo Bene?! Ma quando mai! |
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Si, sono d'accordo ma la cosa non è che vale solo per lui, anzi, lui fuori Italia ha più seguito che qui, quindi credo che il problema non sia la qualità del suo prodotto ma la difficoltà che hanno gli italiani nel recepirlo o accettarlo perchè "italiano". |
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Sambalzalzal: il grande Vittorio Gassmann diceva che per frequentare l'eccezione bisogna prima conoscere la regola altrimenti la tua è solo pseudoavanguardia che colpisce solo i più ingenui e i meno preparati. Testi introspettivi e drappi neri non bastano per essere Carmelo Bene. |
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Giusto per precisare, quella era una provocazione. In generale e senza riferirmi a nessuno dei commenti precedenti, ricordo che purtroppo lo scritto non rende il tono, quindi cercate di interpretare le dichiarazioni calandovi nello spirito della discussione, se possibile. |
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Non sa suonare e ne fa motivo di vanto... bravo, bravo. Lui si che risolleva questo paese mediante l'Arte. Vabbè, pover'uomo, lo si lasci pure alle sue innocue per quanto sciocche paranoie. |
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Therox68@ la domanda è però: quanti di quelli che lo disprezzano lo hanno ascoltato veramente? Lui di certo non ha scritto albums come Master Of Puppets o Reign In Blood, per carità, come non li hanno scritti tanti gruppi italiani snobbati di continuo, insultati o, peggio ancora ignorati... ma neanche tante bands strainere lo hanno mai fatto pur continuando a godere invece di seguito campando di rendita sul nulla. Agghiastru secondo me va supportato sia perchè italiano e sia perchè a livello di coerenza ed originalità sta sopra la media di tutto il ciarpame insulso che da anni sta in giro. |
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Bisognerebbe spiegare a questo signore che la sua musica può "anche" non piacere, "semplicemente" non piacere. Non si può teorizzare che i detrattori o i poco estimatori della sua musica siano tutti incapaci di riconoscere l'arte e preferiscano farsi prendere per il culo dal miliardario ex brufoloso che prima di pensare solo ai soldi ha però scritto la storia del metal e del rock. Il capire poco al big four, la macelleria musicale non è solo qustione di sound check approssimativo è che molti di quei musicisti sono scaduti nel tempo come performer ma non negli 2 anni, da molto prima. Per esempio l'ironia e il sarcasmo su Ulrich esistono da almeno 10/12 anni, Agghiastru non lo sapeva? Nella musica di Capossela l'arrangiamento è tutto, in alcuni tipi di metal le "sovrastrutture" devono essere meno presenti per far prevalere l'energia anche se non è una regola fissa. |
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Tante belle parole, tante belle intenzioni che però si perdono per strada. Purtroppo anche lui - così come TUTTI gli altri - dopo aver conquistato la poltrona ottenuta con Addisiu, non ha saputo superarsi e si è accanito nella ricerca di questa fantomatica bellezza non capendo che dal suo debutto ad oggi è cambiato il mondo e nessuno oggi ha più bisogno di sentire musica, idee e provocazioni che andavano bene 15 anni fa. Non può parlare di blues, di Hendrix, Waters e Muddy se per sua stessa ammissione si presenta sul palco con una batteria giocattolo e dei musicisti da karaoke... Continuerò a considerarlo un "creativo" ma penso che un po' di modestia in più gli gioverebbe a riprendere contatto con la realtà. |
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Tanto di cappello e rispetto nei confronti di un artista che da anni è sulla piazza portando avanti un discorso di qualità e di coerenza. Un pò inutile soffermarsi su punti singoli dell'intervista quando è tutto l'insieme che potrebbe dare tantissimi spunti di riflessione. Io penso solo che le parole di Agghiastru ad una bella fetta di gente che dice di "essere esperta" di metal e musica in generale se recepite per quello che è il loro vero significato possano fare veramente male (a ragione). Qui ragazzi abbiamo di fronte una persona che se fosse nata in Svezia o in Norvegia sarebbe diventata a livello di importanza un'icona come Quorthon, Vintersorg, Burzum (il musicista, non il personaggio di cronaca), qui invece? Qualche tempo fa su un sample dell'album ci fu qualcuno che lo prese per il culo dicendo che se non sbaglio era "musica da boyscouts"!?!? La musica da boyscout di Inchiuvatu non va bene, però i Finntroll che si splamano la merda in faccia prima di salire sul palco per suonare musica trita e ritrita invece si. Misteri italici! |
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bellissima intervista ad un personaggio che sembra "puro". personalmente sono pessimista sul presente del mondo musicale, perchè non vedo gente che abbia idee da condividere! i gruppi suonano per stare ma sul palco ed essere fighi, non fanno arte, ma hobby |
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Tutto è servo dello stesso concetto: si conquista una poltrona e lá si resta. Vero. Verissimo, in tutti i campi. Sono onesto, non ho mai sentito una nota di questo musicista ma lo farò: mi trovo perfettamente in linea con molte cose che dice. |
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